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PubblicatoIvo Leone Modificato 8 anni fa
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La Cocaina e gli psicostimolanti La cocaina è uno psicostimolante ed un anestetico locale che si ricava dalle foglie della Erythroxylon coca, la pianta di coca, diffusa nel Sud America e nelle regioni andine. La PET mostra che l’uso di cocaina riduce l’utilizzo efficace del glucosio (aree in rosso) da parte del cervello. Utilizzata per la prima volta come anestetico per le operazioni sull’occhio, usata in seguito negli interventi sulla gola e sui denti avendo proprietà di vasocostrittore. Gli Incas credevano che masticando le foglie di coca l’anima si potesse trasferire da un corpo all’altro e per questo mettevano foglie tra i denti del morto.
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Cocaina: meccanismo d’azione La cocaina blocca la ricaptazione della dopammina, che non può più ritornare nelle vescicole pre-sinaptiche e continua a svolgere la sua azione stimolante in assenza di un effettivo impulso nervoso.
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Gli alcaloidi pirrolidinici e del tropano. Belladonna (Atropa belladonna) – Può dare una sintomatologia tossica con allucinazioni, ipertermia, congestione. Si usa per alleviare dolori) Coca (Erythroxylon coca) Stramonio (erba del diavolo) con effetti psicostimolanti.
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Biosintesi degli alcaloidi pirrolidinici. Dall’ornitina all’igrina.
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Biosintesi degli alcaloidi del tropano. La cocaina.
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Biosintesi degli alcaloidi del tropano-3. La tropina, la iosciamina e la ioscina (scopolamina). La sintesi biomimetica di Robinson del tropinone.
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