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ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A.S. 2015-16 Classe VA Economia politica Prof.ssa Nicoletta Grossi.

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1 ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A.S. 2015-16 Classe VA Economia politica Prof.ssa Nicoletta Grossi

2 Economia politica I Bisogni sono tendenzialmente illimitati Le Risorse sono scarse L’attività economica: ricerca dei mezzi per soddisfare i bisogni Problema delle scelte: impiego ottimale delle risorse Economia politica: scienza che studia l’attività economica per aiutare nella ricerca della scelta migliore da compiere

3 Economia Politica Oggetto dell’economia politica è lo studio del modo in cui gli uomini scelgono di impiegare le loro risorse produttive scarse o limitate per ottenere prodotti e per distribuirli tra i membri della collettività, affinché, attraverso i consumi possano soddisfare i propri bisogni

4 Economia Politica Studia le attività della produzione, della distribuzione, dello scambio e del consumo della ricchezza.

5 Il problema delle scelte Principio del tornaconto: Dato un certo risultato da perseguire, ciascun individuo cercherà di raggiungerlo con il minimo di risorse impiegate (Raggiungere il massimo risultato possibile con il minor sacrificio possibile)

6 Gli individui cercano di massimizzare i propri utili (principio del massimo risultato) e minimizzare i propri costi ( principio del minimo sforzo)

7 Principio edonistico Le scelte del soggetto economico sono essenzialmente egoistiche e utilitaristiche essendo dirette essenzialmente al raggiungimento del massimo piacere individuale Vedi Adam Smith

8 La risposta utilitaristica non è sufficiente Le scelte economiche sono ispirate anche ad altri principi : ad es. Benessere della collettività Tutela dei più deboli Rispetto dell’equità

9 La scienza economica come scienza delle scelte La scienza economica aiuta gli operatori economici a compiere le scelte più efficienti La scienza economica studia l’attività dell’uomo e analizza i fenomeni economici e aiuta i soggetti economici nelle scelte che devono compiere

10 L’economia non è un scienza esatta perché studia i comportamenti umani Oggetto dell’economia sono i comportamenti degli uomini (non fenomeni che si possono riprodurre in laboratorio) Oggetto dell’economia sono fenomeni contaminati da percezioni soggettive Oggetto dell’economia sono fenomeni che hanno una precisa dimensione storica e geografica

11 IL MODELLO DELL’ECONOMISTA L’economista non si avvale di un esperimento verificabile in laboratorio ma si avvale del MODELLO Il modello è una rappresentazione astratta della realtà con cui l’economista simula il verificarsi dei fenomeni che gli interessano e individua le leggi economiche

12 Le LEGGI DELL’ECONOMIA Non esprimono verità assolute e sempre vere e verificabili Le leggi dell’economia esprimono linee di tendenza (che possono essere smentite senza che per questo le leggi siano sbagliate) Per giungere ad elaborare leggi dell’economia si utilizzano il METODO INDUTTIVO E IL METODO DEDUTTIVO

13 IL METODO INDUTTIVO consiste nel partire dall’osservazione della realtà per arrivare a formulare leggi generali Ad esempio: noto che in diversi Paesi e in differenti epoche storiche all’aumentare del prezzo della carne la quantità domandata della carne diminuisce e noto anche che lo stesso accade anche per il pesce così come accade per il vestiario. Da questo INDUCO che esiste una legge generale in virtù della quale all’aumentare del prezzo di un bene, la quantità domandata di quel bene diminuisce e viceversa.

14 IL METODO DEDUTTIVO consiste nel partire da certe premesse e nel dedurre, mediante ragionamento, tutte le conseguenze implicite in esse. L’economista parte da affermazioni generali per DEDURRE la spiegazione del fenomeno e trarne una legge. Ad esempio: parto dalla premessa che esistono bisogni primari e bisogni secondari e deduco che l’individuo dedichi il suo reddito in primo luogo ai bisogni primari e solo dopo a quelli secondari.

15 Il metodo deduttivo e il metodo induttivo ci permettono di elaborare TEORIE cioè leggi generali che esprimono le relazioni tra fenomeni economici Le teorie e i modelli consentono di fare PREVISIONI ( la legge della domanda ci permette di prevedere che, se tra un mese il prezzo della carne aumenterà, la quantità domandata di carne diminuirà)

16 Metodo deduttivo Metodo Induttivo Ipotesi Osservazione della realtà Formulazione di teorie Modelli

17 L’economia si divide in: microeconomia ha per oggetto l’analisi del comportamento del singolo soggetto economico e prende in considerazione i dati relativi ai singoli casi e macroeconomia ha per oggetto l’analisi del comportamento di intere categorie di soggetti economici e prende in considerazione le grandezze aggregate microeconomia ha per oggetto l’analisi del comportamento del singolo soggetto economico e prende in considerazione i dati relativi ai singoli casi e macroeconomia ha per oggetto l’analisi del comportamento di intere categorie di soggetti economici e prende in considerazione le grandezze aggregate

18 L’economia si divide in: - economia statica che studia i fenomeni economici come se non fossero influenzati dalle trasformazioni che inevitabilmente il progredire del tempo determina - economica dinamica che si occupa del processo di trasformazione che i fenomeni economici subiscono con il passare del tempo L’economia si divide in: - economia statica che studia i fenomeni economici come se non fossero influenzati dalle trasformazioni che inevitabilmente il progredire del tempo determina - economica dinamica che si occupa del processo di trasformazione che i fenomeni economici subiscono con il passare del tempo

19 A proposito del fattore tempo si parla di: BREVE PERIODO LUNGO PERIODO

20 Il breve periodo indica un arco di tempo che non è sufficiente all’impresa per mutare la capacità produttiva. Il lungo periodo indica un arco di tempo che è sufficiente all’impresa per mutare la capacità produttiva (cioè è sufficiente per sostituire gli impianti e i macchinari per soddisfare le richieste di nuova produzione)

21 ECONOMIA POSITIVA (dal latino positum): studia i fenomeni già esistenti: ECONOMIA NORMATIVA: non solo studia i fenomeni, ma suggerisce i comportamenti auspicabili L’analisi normativa deve ovviamente basarsi sull’economia positiva. Tra le due discipline la correlazione è molto stretta.

22 Dell’economia normativa fa parte la POLITICA ECONOMICA che è l’insieme delle misure adottate dalle istituzioni competenti per il perseguimento di determinati obiettivi

23 L’informazione economica Per descrivere un certo fenomeno economico è necessario raccogliere DATI che vengono opportunamente combinati. Con le informazioni acquisite l’economista elabora modelli ed elabora leggi economiche.

24 Affinché l’informazione sia attendibile e valida è necessario che siano chiaramente indicati : I DATI I PARAMETRI UTILIZZATI IL MODO IN CUI SONO STATI MESSI IN RELAZIONE IL PERIODO DI TEMPO CONSIDERATO

25 L’informazione spesso non è attendibile Perché è frutto di interpretazioni soggettive e convincimenti personali Perché è frutto di valutazioni che risentono della malafede volte a mascherare notizie impopolari

26 La comparazione dei dati E’ molto importante comparare dati relativi a paesi diversi. Una valida comparazione deve basarsi su un’analisi che adotta canali informativi omogenei e parametri omogenei.

27 I LINGUAGGI DELL’ECONOMISTA Matematico: l’economista usa delle relazioni funzionali: per esempio c = f(Y) Statistico: vengono utilizzati dati che sono la manifestazione quantitativa di un fenomeno. Per es. il numero dei disoccupati nel 2013; il tasso di interesse degli ultimi 5 anni. Contabile: utilizza informazioni che derivano da scritture contabili delle aziende


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