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PubblicatoAniello Lombardo Modificato 8 anni fa
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L’ultimo tassello: la valutazione dei docenti Lo status del vecchio Comitato per la valutazione del servizio dei docenti, rubricato adesso “Comitato per la valutazione dei docenti” ex art.11 del D.Lgs. 297 del 1994 è stato novellato dal comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “legge Buona Scuola”. La legge 107/2015, con l’articolo 1 comma 126, La legge 107/2015, con l’articolo 1 comma 126, introduce un fondo per la valorizzazione del merito del personale docente Il comitato non assegna il bonus che rimane prerogativa sostanziale e discrezionale del dirigente, comma 127 della Legge 107 Il nuovo Comitato per la Valutazione dei Docenti è chiamato a individuare “i criteri per la valorizzazione dei docenti” sulla base di quanto indicato nelle lettere a),b),e c)
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La Valutazione dei dirigenti scolastici
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Allineamento tra valutazione esterna e interna Carico di lavoro amministrativo e della raccolta dei dati da parte delle scuole Sviluppo di una cultura dell’autovalutazione e delle competenze di gestione dati Sviluppo professionale per docenti e dirigenti Supporto da parte di Miur, Indire, SNV Individuazione di azioni fondamentali al superamento delle criticità Rendicontazione pubblica Rimangono aperte alcune questioni aperte in base all’esperienza fin qui fatta
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“la valutazione senza dati è cieca, ma senza ipotesi di ricerca è vuota” Valutare costituisce la premessa per conoscere lo stato di salute del sistema e per poter intervenire a colmare bisogni e deficit. Nodo centrale di tutto il sistema è il collegamento tra il momento della valutazione e il processo decisionale e di innovazione. Noi crediamo che l’autovalutazione, se ben costruita, possa diventare la chiave di accesso per un cambiamento culturale: quello che darà trasparenza e più efficacia alla missione educativa delle scuole RIEPILOGANDO…
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a)Una Scuola pubblica e gratuita. b)Una Scuola decentrata e autonoma lungo il suo stivale peninsulare. c)La Formazione di allievi dotati di intelligenze plurali e di etiche solidaristiche. d)La nascita, sul versante longitudinale, di bienni/cerniera tra il pre-obbligo, l’obbligo e, sul versante trasversale, la diffusione di un sistema integrato tra la Scuola e le offerte formative dell’ambiente urbano ed ecologico. e)La disponibilità di strumenti di valutazione attendibili e duraturi nel tempo. Preziosi per certificare non solo la memorizzazione dei «prodotti» cognitivi, ma anche la comprensione dei «processi di conoscenza». f)Infine, una solida professionalità degli insegnanti quanto a cultura e a competenza didattica e disciplinare. (F. Frabboni, F. Pinto “Una scuola per il 2000”, 2014, Sellerio editrice, Palermo, p. 15) … è molto vicina alle raccomandazioni degli ultimi rapporti dell’Unione (Europea) in materia di istruzione scolastica… L a Scuola che sogniamo …
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Grazie per l’attenzione e buon lavoro a tutti! 6
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