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PubblicatoTommaso Dolce Modificato 8 anni fa
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Presentazione sulla poesia « NOVEMBRE » DI GIOVANNI PASCOLI
Rezzonico matteo
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piano della presentazione
il contesto della poesia lettura della poesia parafrasi spegiazione di une parola essenziale Forma metrica e figure retoriche analisi per strofa conculsione
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NOvembre la poesia "Novembre" è tratto dalla sua prima opera; "Myricae." Questo libro di poesie si ispira alla sua infanzia triste con l'omicidio di suo padre quando Giovanni aveva 12 anni ed i decessi prematuri di sua madre, di sua sorella e di due dei suoi fratelli.
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Parafrasi L’aria è limpida e trasparente come una gemma, e il sole è così chiaro da portarti a ricercare gli albicocchi fioriti e a sentire nel cuore, con l’immaginazione, il profumo penetrante e amarognolo del biancospino. Ma il rovo è secco e le piante spoglie tracciano disegni neri nel cielo limpido e vuoto. Il passo risuona sul terreno che rimbomba come se fosse vuoto. Tutto intorno c’è silenzio: solo, al soffio del vento, senti da lontano, dai giardini e dagli orti, il rumore delle foglie secche che cadono dagli alberi. È la cosiddetta estate di San Martino (11 novembre).
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spiegazione di una parola essenziale
Estate di San Martino (été indien in francese) : L'estate di san Martino è il nome con cui viene indicato un eventuale periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore chi ha luogo giusto prima dell'inverno. Si prodursi in ottobre o all'inizio di novembre nell'emisfero nord. In Italia, San Martino viene festeggiato il 11 novembre.
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Forma metrica Figure retoriche :
Tre strofe similare da tre endecasillabi e un quinario a rime alternate (ABAB CDCD EFEF). Gli endecasillabi sono ricchi di enjambement (vv. 1-2, vv. 7-8, vv.11-12). Figure retoriche : Anastrofe «Gemmea l’aria» ( verso 1) «del prunalbo l’odorino amaro» ( verso 3 ) ; «di nere trame segnano il sereno» ( verso 6 ) ; «di foglie un cader fragile» ( verso 12) Sinestesia «odorino amaro» ( VERSO 3) odorino = senso olfattivo, amaro = senso gustativo ; « odi lontano (....) di foglie un cader fragile» (verso 10-11) → vedere ≠ odire Ossimoro «l’estate fredda» (VERSO 11-12) → nome e aggetivo in contrasto
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Analisi prima strofa Gemmea l’aria, il sole così chiaro anastrofe
Che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
sinestesia; anastrofe senti nel cuore… Illusione di primavera sensasioni (visive, olfative, gustative) Vita ≠ illusione di morte con le « … »
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Analisi seconda strofa
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
Di nere trame segnano il sereno, → Anastrofe
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno. Ritorno alla realtà dopo l’illusione primaverile («Ma ») →opposizione tra le due strofe: analogia : primavera=vita (alibicocchi in fiore) ≠ ≠ autunno=morte (secco è il pruno) campo lessicale della morte
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Analisi terza strofa Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano da giardini ed orti ossimoro,anastrofe,sinestesia di foglie un cader fragile. E’ l’estate, fredda, dei morti. Tristezza della stagione autunnale ( novembre commemorano i defunti ) TEMI = Esistenza - morte
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conclusione Le piante communica l’idea della morte
Legame col titolo : fine dell’autunno inverno fine della vita morte(tema principale della poesia)
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bibliografia
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