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Filippo Ciucci Ricerca realizzata nel 2004 con l’Osservatorio delle politiche sociali – Università di Pisa Progettazione e Valutazione delle politiche.

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1 Filippo Ciucci Ricerca realizzata nel 2004 con l’Osservatorio delle politiche sociali – Università di Pisa Progettazione e Valutazione delle politiche formative e sociali Università di Genova 1 Questa presentazione può essere utilizzata come traccia per una discussione con gli spettatori, durante la quale potranno essere assegnate delle attività. Per memorizzare le attività durante la presentazione: In visualizzazione Presentazione diapositive fare clic con il pulsante destro del mouse Scegliere Appunti presentazione Scegliere la scheda Attività Immettere le attività a mano a mano che vengono assegnate Per chiudere la finestra, scegliere OK Questa procedura consente di inserire automaticamente le attività assegnate in una diapositiva che verrà visualizzata alla fine della presentazione.

2 Le ragioni della Valutazione ragioni degli amministratori valutare il lavoro svolto e comprenderne l’appropriatezza ricostruire l’accaduto, capire compiutamente il processo che si era svolto Elementi e informazioni per le prossime redazioni del Piano 2

3 Obiettivi della valutazione L’equipe di ricerca voleva: capire la rilevanza del Piano Sociale rispetto ai bisogni della popolazione della Zona dell’Alta Val di Cecina stabilire se e come, nella redazione del Piano, sia avvenuto un lavoro di rete tra tutti i soggetti coinvolti individuare la presenza delle strategie valutative (e auto- valutative) previste nel Piano fornire indicazioni (learning) utili agli amministratori per una revisione del Piano e per la stesura di quello successivo diffondere la cultura valutativa all’interno della pubblica amministrazione 3

4 Oggetto della valutazione… Piano di Zona dell’Alta Val di Cecina Documento cartaceo prodotto dalla Zona 8 Tavoli di Concertazione e Consultazione Amministratori e Rappresentanti del Tessuto e delle Attività Sociale della Zona Sperimentazione Regione Toscana 4

5 …oggetto della valutazione (evaluando) “il PdZ è solo un documento cartaceo?” Partecipazione… …molteplicità di attori coinvolti… …molteplicità di interessi in gioco… Relazionalità Circolazione delle informazioni Processi di comunicazione Percezioni (essere stati ascoltati, aver recepito i bisogni, ecc.) 5

6 Metodologia Utilizzata Approccio partecipato… Data la costruzione partecipata del Piano si è ricercato un Approccio partecipato… …coinvolgendo i testimoni qualificati… 1) sin dall’analisi dell’oggetto di ricerca… 2) poi nella individuazione dei temi e degli attori rilevanti (costruzione della ricerca) 3) Quindi nella redazione dello schema di intervista 6

7 Il PdZ: dimensioni rilevanti per la ricerca valutativa 7 PdZ. Le sue ‘dimensioni’Domande valutative Programmazione Sono esplicitati gli obiettivi? Sono chiari? Sono raggiungibili? Partecipazione e coinvolgimento Come sono avvenuti? Sono stati efficaci? Sono stati davvero coinvolti gli attori rilevanti? Il Piano è un documento concertato? Progettualità del Piano Il Piano ha una visione di prospettiva? Guarda in avanti? Risposta ai bisogni e alle necessità del territorio Il Piano è rilevante? È efficace? Quali bisogni sono coperti e quali no? Risorse Vi è efficienza? Le risorse sono sufficienti?

8 Metodi e tecniche Fase iniziale esplorativa Analisi dei documenti Piano di Zona e progetti verbali di riunioni verbali dei tavoli di concertazione Colloqui preliminari con testimoni qualificati Responsabili AuSL Interviste aperte e non strutturate: responsabili AUSL sindaci e assessori rappresentanti di associazioni e cooperative caratteristiche intervistato, tavoli di concertazione, contesto sociale 8

9 I risultati della valutazione del Piano di Zona 9

10 Risultati del Piano di Zona AVC Ricostruzione delle tappe che hanno portato al Piano 2002/2004 10 Tradizione della Zona di promozione della consultazione e dialogo con i soggetti sociali Studi sulla cittadinanza solidale Primi incontri con soggetti sociali per la stesura del Piano di Zona 1997 Lavoro sulle zone rurali Tavoli di concertazione Piano di Zona 2002 Sperimentazione della Carta di Cittadinanza (con la Regione Toscana)

11 Oggetto della Valutazione: il Percorso compiuto Le fasi di costruzione del Piano di Zona dell’Alta Val di Cecina e i relativi attori 11

12 12 Dimensioni/ fattori Esiti del PdZ Aspettative dei partecipanti ai tavoli Tecnici: feedback di informazioni su bisogni ed esigenze del territorio; integrazione di risorse dei soggetti sociali con quelle dell’amministrazione Rappresentanti Sociali: approvazione dei progetti presentati; realizzazione di un concreto lavoro di rete; uscire dal proprio contesto Capacità di risposta ai bisogni Livello generalmente buono secondo i tecnici. Settore anziani: risposta a bisogni più di relazione che non di vera assistenza; difficoltà nel segnalare i bisogni all’amministrazione Disabilità fisica: buona rilevazione dei bisogni dell’handicap; ottimo giudizio su alcuni progetti Disabilità psichica: necessità di miglioramento Adolescenti e famiglie: buona capacità di risposta, ma carenze nel settore delle politiche giovanili Concertazione Partecipazione ai tavoli: soddisfazione generale; clima di rispetto reciproco; maggiore presenza e propositività dei soggetti capofila dei tavoli; presenza di associazioni poco attive e propositive; rischio di overdose di acquiescenza partecipativa; mancanza di un dialogo autentico I progetti: positiva costruzione di macro-progetti; negativa sommatoria di alcuni piccoli progetti

13 Dalle domande alle risposte 13 PdZDomande valutativeRISPOSTE Programmazione Sono esplicitati gli obiettivi? Sono chiari? Sono raggiungibili? Obiettivi presenti, condivisi ma non sempre raggiungibili Partecipazione e coinvolgimento Come sono avvenuti? Sono stati efficaci? Sono stati davvero coinvolti gli attori rilevanti? Documento concertato? Partecipazione e coinvolgimento efficaci, anche se prevalenza di soggetti più “forti” Opportunità per tutti Effettiva concertazione del Piano Progettualità del Piano Il Piano ha una visione di prospettiva? Guarda in avanti? In parte sì, ma manca l’integrazione con il settore sanitario Risposta ai bisogni e alle necessità del territorio Il Piano è rilevante? È efficace? Quali bisogni sono coperti e quali no? Settore anziani: risposta a bisogni più di relazione che non di vera assistenza Disabilità fisica: buona rilevazione dei bisogni dell’handicap; ottimo giudizio su alcuni progetti Disabilità psichica: necessità di miglioramento Adolescenti e famiglie: buona capacità di risposta, ma carenze nelle politiche giovanili Risorse Vi è efficienza? Le risorse sono sufficienti? Ottimizzazione ok, ma carenza di risorse anche per la progettualità futura

14 Analisi SWOT 14

15 Aspettative per il futuro Prosecuzione della concertazione Politiche giovanili Immigrati Schema: Legame tra SWOT e Aspettative per il Futuro SWOT  Aspettative  15 Prosecuzione tavoli concertazione Approfondim. Politiche giovanili Immigrati e Dipendenze Punto di forza: Metodo di Concertazione Punto di debolezza: Politiche giovanili Punto di debolezza: Scarsità di risorse Rischi Territorio- Comunicazione


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