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PubblicatoMario Capone Modificato 8 anni fa
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Il commercio equo e il consumatore etico
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Il commercio equo e il consumatore responsabile La definizione di commercio equo Il Commercio Equo e Solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente, attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l’educazione, l’informazione e l’azione politica. Il Commercio Equo e Solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: dai produttori ai consumatori. [art. 1 - Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale]
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Il commercio equo e il consumatore responsabile Le attività del commercio equo Stabilire rapporti econimici diretti e continuativi Determinare un prezzo equo con i produttori Effettuare un prefinanziamento ai produttori pari al 50% del costo della produzione Agevolare pratiche di agricoltura biologica o rispettose dell’ambiente Finanziare progetti di sviluppo locale Favorire processi democratici, partecipativi e trasparenti Sostenere le minoranze e i gruppi svantaggiati nell'ingresso ai mercati
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Il commercio equo e il consumatore responsabile La filiera del commercio equo
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Il commercio equo e il consumatore responsabile Le certificazioni e prezzo equo La certificazione è la garanzia per il consumatore del rispetto dei principi del ComES. La certificazione riduce i costi di transazione (certificazione di filiera o di prodotto). Il prezzo comunica equo rappresenta per il cliente la concretizzazione dei principi del ComES rende esplicita la composizione dei costi.
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Il commercio equo e il consumatore responsabile La Cooperativa “E’ Pappice” di Napoli La Coop. “E' Pappici” è la realtà più importante di ComES della Campania. Nasce nel 1993 come Associazione e nel 1996 si trasforma in Cooperativa. Oggi (2008) la Cooperativa è costituita da 3 botteghe e da 1 Magazzino Regionale, 224 soci, circa 10 persone a contratto (lavoratori e di servizio civile) e circa 20 volontari. Bottega al Centro Storico
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Il commercio equo e il consumatore responsabile I flussi comunicativi de “E’ Pappice”
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Il commercio equo e il consumatore responsabile Es. di campagna della cooperativa “E’ Pappece” Campagna “Diritto al cibo” - 2008 La fame non è di questo mondo
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Il commercio equo e il consumatore responsabile Gli obiettivi della campagna Informare sul diritto universale al cibo. Valorizzare un mercato per ridurre le disuguaglianze nell’accesso al cibo. Offrire l’opportunità di costruire una cultura del consumo del cibo più consapevole e responsabile. Lanciare o ripresentare prodotti di filiera ComES inerenti la campagna.
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Il commercio equo e il consumatore responsabile Le iniziative per la campagna - comunicazioni “in-store”: volantini, brochure, manifesti, allestimenti, totem su iniziative e sulla campagna; - relazioni Pubbliche: incontri con esponenti istituzionali, scuole, parrocchie, associazioni e con i cittadini in assemblee o incontri pubbliche con produttori, esponenti di associazioni internazionali, ecc.; - iniziative “in-store” ed esterne: colazioni solidali, presentazione di libri sul tema, concerti, ecc.
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Il commercio equo e il consumatore responsabile Il consumatore responsabile Le scelte di consumo sono attente alle conseguenze sociali ed ambientali degli acquisti. I soggetti – definibili come responsabili, etici, critici, ecc. – costituiscono circa il 10% dei consumatori italiani. Le scelte di consumo responsabile sono un ulteriore elemento che caratterizza l'identità e lo stile di vita di questi consumatori (attivi nel volontariato, nella politica in attività caritatevoli, ecc.).
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Il commercio equo e il consumatore responsabile Caratteristiche del consumatore responsabile Alta istruzione, reddito mensile alto (circa 2.500€), occupazioni di alto profilo (es. dirigenti), in prevalenza del Nord Italia. Visione del mercato: - bassa fiducia nel mercato e nelle pratiche commerciali (pubblicità); - attua comportamenti di non-acquisto (es. boicottaggi, sobrietà, ecc...); - pensa che il consumatore possa condizionare i mercati; - nell'acquisto considera l'impatto ambientale del bene, la necessità della sostituzione di bene già in possesso, la facilità di utilizzo e la semplicità d'utilizzo di un prodotto.
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Il commercio equo e il consumatore responsabile I consumatori di commercio equo Particolare tipo di consumo responsabile orientato a prodotti eticamente orientati Tre tipi di orientamento in base al senso attribuito all'azione di acquisto dei beni delle filiere di commercio equo. - orientamento militante - orientamento devoto - orientamento ritualista
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Il commercio equo e il consumatore responsabile I consumatori di commercio equo Particolare tipo di consumo responsabile orientato a prodotti eticamente orientati Tre tipi di orientamento in base al senso attribuito all'azione di acquisto dei beni delle filiere di commercio equo. - orientamento militante - orientamento devoto - orientamento ritualista
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Il commercio equo e il consumatore responsabile MILITANTE Il Commercio equo è una opportunità di attività politica sganciata dalla forme partitiche tradizionali considerate corrotte o inadeguate. Acquisto come atto politico. DEVOTO Il Commercio equo è un modo per poter compiere un atto di “bene”, di “bontà” verso i poveri del mondo. Acquisto come impegno religioso. RITUALISTA Il Commercio equo è una moda, un atto che guarda alla caratteristica intrinseca del bene (es. prodotto biologico) ma anche un acquisto distratto. Acquisto come moda o atto indifferenziato.
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Il consumatore fair trade Partenopeo I risultati di una ricerca esplorativa a Napoli Campione e rilevamento La fase di rilevamento è durata circa 4 mesi, tra gennaio e aprile 2009. Sono stati utilizzati due modalità di somministrazione del questionario strutturato: un somministrazione on-line utilizzando la mailing-list della Coop. “E' Pappici” di Napoli e un rilevamento off-line presso le due botteghe di napoletane (Centro Storico e Vomero). Il campione è di 200 soggetti.
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Il consumatore fair trade Partenopeo Caratteristiche del consumatorie ComES partenopeo: 1. in maggioranza donne di medio-alta istruzione in posizione occupazionale di medio livello; 2. poco partecipi alla vita politica, ma impegnati nel volontariato, hanno una forte religiosità, ma slegata dalle forme istituzionali; 3. attenti alla tutela ambientale e fortemente attaccata alla valorizzazione della culturale locale (enogastronomica, tradizioni culturali, ecc.); 4. poca fiducia verso il mercato, preferiscono fare acquisti presso piccoli negozi dove si può controllare la qualità e dove è più facile instaura una relazione fiduciaria con il venditore; 5. nell'acquistare considerano particolarmente gli eventuali consumi energetici, la marca, le informazioni su dove e come è stato prodotto ed il suo prezzo;
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Il consumatore fair trade Partenopeo Per il consumatore partenopeo di ComES, in sintesi: l'acquisto dei prodotti “fair trade” rappresenta l'esplicitazione di un orientamento attento alle questioni ambientali e di salute, all'interno di una logica di religiosità sociale. Le questioni politiche restano sullo sfondo. E' pertanto un tipo di consumatore che presenta un orientamento all'acquisto a metà strada tra la giustizia sociale e la beneficenza.
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