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Capitolo 17 La gestione della finanza: investimenti e finanziamenti Università di Napoli, Federico II Prof. Sergio Sciarelli.

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1 Capitolo 17 La gestione della finanza: investimenti e finanziamenti Università di Napoli, Federico II Prof. Sergio Sciarelli

2 IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.1 I CONTENUTI DELLA GESTIONE FINANZIARIA Nella funzione finanziaria si comprende il complesso di decisioni e di operazioni volte a reperire e ad impiegare i fondi aziendali Nella funzione finanziaria si comprende il complesso di decisioni e di operazioni volte a reperire e ad impiegare i fondi aziendali. COMPITI FONDAMENTALI DELLA GESTIONE FINANZIARIA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA A LUNGO, BREVE E BREVISSIMO TERMINE GESTIONE DEL PIANO FINANZIARIO GOVERNO DELLA LIQUIDITA’ - Equilibrio economico (tra costi e ricavi) - Equilibrio finanziario (tra impieghi e fonti) - Equilibrio monetario (tra uscite e entrate) …nel rispetto dei tre fondamentali equilibri di gestione:

3 Prof. Sergio Sciarelli IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.2 I CONTENUTI DELLA GESTIONE FINANZIARIA La gestione finanziaria va inquadrata sotto il profilo Strategico (decisioni di lungo periodo, tese ad ottimizzare l’impiego e la raccolta dei fondi) e Operativo (compiti di attuazione e controllo delle decisioni prese). Sebbene in taluni casi possa essere governata in regime di maggiore autonomia e costituire un centro di profitto a sé stante, la visione appropriata resta quella strumentale alla gestione caratteristica d’impresa…ciò le fa perdere il carattere speculativo e, di norma, restringe l’area delle fonti di finanziamento utilizzabili.

4 Prof. Sergio Sciarelli IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.3 IL FABBISOGNO FINANZIARIO L’impresa ha bisogno di capitali per finanziare i processi di investimento e per far fronte alla gestione corrente. Fabbisogno finanziario = Fabbisogno di Capitale fisso + Fabbisogno di capitale circolante Necessario per acquisire immobilizzazioni materiali e immateriali Necessario per alimen- tare il ciclo acquisti- produzione-vendite È legato al grado di capitalizzazione dei processi operativi È correlato al ciclo di reintegro dei ricavi

5 Prof. Sergio Sciarelli IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.4 RAPPORTO TRA CICLO ECONOMICO E FINANZIARIO PAGAMENTO ACQUISTI INCASSO VENDITERELAZIONE TRA I DUE CICLI DilazionatoCash o anticipatoC.F. < C.E. DilazionatoDilazionato, ma con dilazioni inferiori a quelle ottenute C.F. < C.E. Cash o anticipatoAnticipato, ma con maggiore anticipo rispetto al pagamento delle forniture C.F. < C.E. Cash o anticipatoDilazionatoC.F. > C.E. AnticipatoCash o anticipato, ma con minor anticipo rispetto al pagamento delle forniture C.F. > C.E. Cash o dilazionatoDilazionato, ma con dilazioni maggiori a quelle ottenute C.F. > C.E. Cash C.F. = C.E. DilazionatoDilazionato con giorni di dilazione uguali a quelli ottenuti C.F. = C.E. anticipatoAnticipato con giorni di anticipo uguali a quelli ottenuti C.F. = C.E.

6 SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVO Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.5 CAPITALE CIRCOLANTE COMMERCIALE E NETTO CAPITALE CIRCOLANTE Ammontare scorte di magazzino + crediti commerciali - debiti commerciali CAPITALE CIRCOLANTE COMMERCIALE + attiv. finanziarie (liquidità) +/- altre attività e passività correnti CAPITALE CIRCOLANTE NETTO È pari alla differenza tra attività e passività correnti

7 SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVO Prof. Sergio Sciarelli IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.6 VARIABILI CHE INCIDONO SUL FABBISOGNO FINANZIARIO OPERAZIONI DI INVESTIMENTO E DI ALIENAZIONE OPERAZIONI DI INVESTIMENTO E DI ALIENAZIONE LIVELLO DELLE SCORTE LIVELLO DELLE SCORTE CONDIZIONI DI PAGAMENTO APPLICATE AI CLIENTI CONDIZIONI DI PAGAMENTO APPLICATE AI CLIENTI LIVELLO DI LIQUIDITA’ LIVELLO DI LIQUIDITA’ CONDIZIONI DI PAGAMENTO APPLICATE AI FORNITORI CONDIZIONI DI PAGAMENTO APPLICATE AI FORNITORI Incidono sul fabbisogno di capitale fisso Incidono sul fabbisogno di capitale circolante

8 SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.7 MODALITA’ DI COPERTURA DEL FABBISOGNO Prof. Sergio Sciarelli Il fabbisogno finanziario globale può essere coperto:  Dalla dotazione di mezzi propri, legati all’impresa con vincolo di capitale.  Dal risultato economico della gestione (autofinanziamento).  Dal finanziamento interno dei soci.  Dal finanziamento esterno attinto presso i risparmiatori, le banche, i clienti, i fornitori e i dipendenti. STRUTTURA FINANZIARIA La struttura finanziaria è determinata dal complesso delle fonti di copertura del fabbisogno aziendale. La scelta delle fonti di finanziamento deve partire dall’analisi del fabbisogno e collegarsi, oltre che alle condizioni del mercato dei capitali, all’assetto proprietario dell’impresa e al grado di controllo che l’imprenditore desidera mantenere

9 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.8 CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA FINANZIARIA 1. OMOGENEITA’ TRA FONTI E IMPIEGHI 2. FLESSIBILITA’ DELLA STRUTTURA 3. ELASTICITA’ DELLA STRUTTURA 4.ECONOMICITA’ NEL BILANCIAMENTO DI FONTI E IMPIEGHI La scelta delle possibili vie di copertura del fabbisogno dovrebbe essere orientata dal rispetto di alcuni principi fondamentali: Fabbisogno e mezzo di copertura devono avere la stessa proiezione temporale Possibilità di modificare la struttura (liberando o attraendo risorse) al variare del fabbisogno Possibilità di espandere in senso quali-quantitativo la struttura finanziaria Connessa alla massimizzazione dei differenziali tra rendimento dell’investimento e costosità del capitale

10 SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.9 ARTICOLAZIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO La gestione finanziaria dovrebbe, in definitiva, essere orientata a minimizzare gli oneri e il rischio Strutturale Rischio di insolvenza Congiunturale Rischio di illiquidità Rischio finanziario Fonti di fin. < impieghi di capitale Saldo cassa e banche <uscite monetarie L’incapacità di bilanciare entrate ed uscite monetarie può creare una situazione di sofferenza che, nel lungo andare, attraverso la dinamica degli oneri finanziari, può condurre a uno stato di insolvenza Incapacità di alimentare i processi di investimento e le esigenze di capitale circolante Momentaneo deficit di cassa durante lo svolgersi della gestione

11 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.10 CLASSIFICAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO Per scegliere le fonti di finanziamento bisogna analizzare/prevedere il fabbisogno di capitali e conoscere il mercato di offerta degli stessi. È la risultante di 4 tipi differenti di esigenze: IL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE Di lungo termine, permanente Di breve termine, permanente FABBISOGNO STRUTTURALE FABBISOGNO CORRENTE FABBISOGNO STRAORDINARIO Di breve termine, episodico FABBISOGNO OCCASIONALE Di lungo termine, non permanente

12 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.11 LEVA FINANZIARIA (1) Nell’individuazione delle possibili fonti di copertura del fabbisogno una delle scelte fondamentali è quella relativa al livello di indebitamento da accettare per l’impresa. Fa variare il livello di rischio, la rigidità della struttura e impatta sul così detto fattore leva finanziaria IL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE Esprime la capacità dell’indebitamento di fungere, in determinate condizioni, da moltiplicatore della redditività aziendale (reddito ottenuto sul capitale proprio) LEVA FINANZIARIA Quando: ROI > i ROE

13 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.11 LEVA FINANZIARIA (2) Se ROI > i IL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE Il contrario si verifica se la leva finanziaria è negativa e, dunque: ROI < i l’aumento del peso dell’indebitamento Leva finanziaria positiva … fa migliorare la redditività del capitale proprio In sintesi: ROE Leva finanziaria negativa: ROE Leva finanziaria positiva: ROI > i effetto ROI < i effetto DIMOSTRIAMOLO!

14 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Rendimento del capitale proprio con differenti condizioni di leva Rapporto tra indebitamento totale e capitale investito 17.11 LEVA FINANZIARIA (3)

15 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Entrambe le aziende hanno investito 2.000 17.11 LEVA FINANZIARIA (4)

16 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.11 LEVA FINANZIARIA (5)

17 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 17.11 LEVA FINANZIARIA (6) La L. F. negativa penalizza la redditività dell’azienda Beta, maggiormente indebitata La L. F. positiva avvantaggia, sempre in termini di ROE, l’azienda Beta, maggiormente indebitata

18 Prof. Sergio Sciarelli SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVOIL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Capitale proprio Finanziamento soci Obbligazioni Credito bancario a breve Fonte Autofinanziamento Mutuo bancario Leasing Factoring Forfaiting Prestiti dipendenti Lunghissima Medio-breve Lunga Breve Scadenza Lunghissima Lunga Media Breve Breve Medio-breve Strutturale Occasionale Straordinario Corrente ed occasionale Tipo di fabbisogno coperto Strutturale Straordinario Straordinario e occasionale Corrente Corrente Corrente 17.12 CLASSIFICAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO


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