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2.1 La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche

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Presentazione sul tema: "2.1 La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche"— Transcript della presentazione:

1 2.1 La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche

2 pag. 32/1 Sana e corretta alimentazione
Mantenimento della salute Prevenzione delle malattie tipiche dei Paesi industrializzati Fondamentale nel trattamento di alcune patologie 2

3 pag. 33 Definizioni Dieta Dietologia Dietoterapia Dietetica
Regime alimentare, ossia l’insieme degli alimenti che una persona assume abitualmente. Nel linguaggio comune però questo termine spesso viene impiegato per identificare le diete dimagranti. Tale accezione non è corretta Dietologia Scienza della nutrizione che studia gli effetti degli alimenti sui processi metabolici dell’organismo Dietoterapia Si occupa della nutrizione nelle diverse patologie, ossia dell’applicazione delle diete come mezzo di cura di malattie o di loro complicanze Dietetica Si occupa dell’elaborazione delle diete. Ha quindi un ruolo più applicativo rispetto alla dietologia e alla dietoterapia 3 3

4 pag. 48 Dieta in gravidanza
La corretta alimentazione rappresenta il presupposto essenziale per una giusta evoluzione della gravidanza e per un normale accrescimento del nascituro. Aumentano i fabbisogni di energia e di nutrienti, soprattutto: - energia ~ kcal/die in più - proteine ~ 1,2 g/kg p.c./die - calcio e ferro - acido folico (previene la spina bifida) - vitamine gruppo B, A, D Va evitato: - l’aumento di peso eccessivo per non rischiare - complicazioni durante la gravidanza e nel parto - il consumo di alcol (passa attraverso la placenta) - il consumo di carne/pesce crudi o poco cotti (rischio toxoplasmosi) 4 4

5 pag. 49 Dieta della nutrice
La donna che allatta ha bisogno di un incremento energetico e di nutrienti per poter soddisfare le aumentate richieste per la produzione di latte, in particolare: - energia ~ 500 kcal/die in più - proteine ~ 1,5 g/kg p.c./die - acqua - Ca, I, Zn, Cu, Se - vitamine gruppo B, A, C, D Va evitato il consumo di: - alcol (passa nel latte) - alimenti che possono conferire sapore sgradevole al latte - alimenti potenzialmente allergizzanti 5 5

6 pag. 34 Dieta nell’età evolutiva
Nell’età evolutiva l’organismo si sviluppa fino a raggiungere pienamente le sue caratteristiche somatiche e psichiche. Tale età va dalla nascita ai anni e di solito si suddivide in tre periodi: - infanzia, dalla nascita fino agli anni - pubertà, dalla fine dell’infanzia all’inizio dell’adolescenza, ossia fino ai 15 anni circa per i maschi e fino ai 13 anni per le femmine - adolescenza, periodo compreso tra la fine della pubertà e i 18 anni circa Una sana e corretta alimentazione nell’età evolutiva crea le condizioni ottimali per uno sviluppo armonico e per una buona salute in età adulta. 6 6

7 pag. 35 Raccomandazioni nutrizionali
Fabbisogno energetico: proporzionalmente più elevato che nell’adulto (sp. nei primi 3 anni di vita) Fabbisogno proteico: 2 g/kg peso corporeo/die (primo anno di vita), poi diminuisce progressivamente fino a 1 g/kg p.c./die nell’adolescente Fabbisogno glucidico: 40-45% delle calorie giornaliere nel 1° anno, poi aumenta progressivamente (60% delle calorie totali nell’adolescente) Fabbisogno lipidico: 40% circa fino al 2° anno, poi diminuisce progressivamente (30% delle calorie totali nell’adolescente) Fabbisogno idrico: 100 ml/kg p.c./die nel lattante, poi diminuisce gradatamente fino all’adolescenza (1 ml/kcal/die) Fabbisogno di micronutrienti: più elevato rispetto all’adulto, specialmente rispetto a calcio, ferro e acido folico 7 7

8 pag. 36 Dieta del neonato e del lattante
L’accrescimento corporeo nel 1° anno di vita è molto veloce (alta richiesta di energia e di nutrienti). L’alimento ideale per il neonato è il latte materno. L’allattamento al seno a richiesta è la forma ideale di alimentazione per i neonati. L’OMS consiglia l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita, ma si può continuare fino a quando la mamma e il bambino lo desiderano. In caso di necessità si ricorre all’allattamento misto o all’allattamento artificiale. Se il latte materno non riesce a coprire almeno il 40% del fabbisogno energetico di solito si passa all’allattamento artificiale. 8 8

9 pag. 38 Alimentazione complementare
È anche detta divezzamento o svezzamento. Consiste nella graduale introduzione di alimenti diversi dal latte nella dieta del lattante. Età ideale = 6° mese compiuto, perché: - aumentano le richieste nutrizionali del bambino e il latte da solo non le copre - l’apparato digerente del bambino è maturo per accogliere cibi solidi - il bambino è in grado di accettare il cucchiaino È una tappa di transizione e occorre seguire questi accorgimenti: - la flessibilità - la gradualità - proporre i nuovi alimenti e non imporli - fare attenzione agli alimenti potenzialmente allergizzanti 9 9

10 pag. 39 Indicazioni per l’alimentazione complementare
L’introduzione di nuovi alimenti può essere fatta con modalità diverse, secondo usi e costumi della famiglia. È comunque consigliato: - aumentare gradatamente la consistenza e la varietà dei cibi - evitare cibi che possono soffocare il bambino (es. noci, uva) - proporre i cibi in maniera stimolante (colore, odore, ecc.) - rispettare l’appetito del bambino 10 10

11 pag. 40 Dieta del bambino A partire del 1° anno di vita del bambino l’alimentazione diviene via via più simile a quella dell’adulto. A 5 anni il bambino può mangiare di tutto (eccetto bevande alcoliche e nervine). Le basi della corretta alimentazione si formano nei primi anni di vita nel nucleo familiare. La scuola, con la mensa, ha un ruolo preventivo ed educativo sul piano nutrizionale. 11 11

12 pag. 41 Basi della corretta alimentazione del bambino
È importante porre attenzione agli apporti di: - proteine - vitamine (sp. C, D, gruppo B) - sali minerali (sp. Ca, Fe, I) Occorre favorire: - alimenti vegetali (ricchi di antiossidanti) - pesce azzurro (ricco di AG della serie ω-3) - variazione dei cibi - modalità di cottura semplici È bene distribuire la quota energetica in 4-5 pasti al giorno (è di particolare importanza la prima colazione). Disco dell’alimentazione sana per i bambini dai 5 ai 12 anni. 12 12

13 pag. 42 Dieta dell’adolescente
Adolescenza = anni circa Lo sviluppo corporeo è differenziato nei sessi, il punto massimo si raggiunge: a anni nelle femmine e a anni nei maschi. MB maschi > MB femmine il FET è più elevato nei ragazzi Oltre all’elevato dispendio energetico, sono alti i fabbisogni di: - proteine (~ 1,2 g/kg p.c./die) - Ca (insufficiente apporto di Ca: rischio osteoporosi in età adulta) - Fe (sp. nelle ragazze) - vitamine Disco del movimento per bambini e ragazzi. 13 13

14 pag. 43 Suggerimenti nutrizionali nell’adolescenza
- Mangiare con piacere - Frazionare la razione alimentare in 4-5 pasti (N.B. non saltare la prima colazione) - Variare gli alimenti - Privilegiare gli alimenti ricchi di glucidi complessi - Consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno - Moderare il consumo di grassi - Consumare gli spuntini con intelligenza - Bere molto (sp. acqua) Ripartizione giornaliera dell’introito energetico totale per bambini e adolescenti. 14 14

15 pag. 44 Dieta nell’adulto Adulto = 18-60 anni circa
Consigli nutrizionali riguardo l’assunzione di nutrienti: - proteine: 0,9 g/kg/die ~ 10-15% dell’energia giornaliera (privilegiare quelle di origine vegetale) - lipidi: 20-30% dell’energia giornaliera (limitare AGS e AG trans) - glucidi: 45-60% dell’energia giornaliera (dare priorità a quelli complessi), di cui gli zuccheri semplici dovrebbero essere limitati a non più del 15% dell’apporto calorico - fibra: almeno 25 g/die - micronutrienti: è sufficiente variare la dieta - acqua: ~ 1 g/kcal/die Distribuzione dell’introito energetico per gli adulti. 15 15

16 pag. 45 Basi della dieta sana nell’adulto
- Variare il più possibile l’alimentazione - Mangiare in modo regolare - Mantenere l’equilibrio e la moderazione - Mantenere un giusto peso corporeo - Consumare abbondantemente frutta e verdura - Basare la dieta su alimenti ricchi di carboidrati complessi - Bere molta acqua - Moderare il consumo di grassi - Limitare l’assunzione di sale 16 16

17 Terza età = dai 60 anni circa in poi
pag. 50 Dieta nella terza età Terza età = dai 60 anni circa in poi In questa fascia di età diminuisce il fabbisogno di energia, perché si riducono: - il metabolismo basale - l’attività fisica svolta La diminuzione di spesa energetica è graduale, ma c’è un calo fisiologico significativo intorno ai 75 anni di età. 17 17

18 pag. 51 Consigli dietetici nella terza età
La dieta della terza età è simile a quella dell’adulto sano, ma richiede più attenzione per non incidere negativamente sui problemi tipici dell’età. Occorre diminuire l’apporto di: - energia - lipidi (in particolare AGS e AG trans) - glucidi semplici - NaCl Occorre aumentare lievemente: - Ca - proteine Da ridurre: bevande alcoliche, dolciumi, grassi, bevande nervine e sale da cucina Da privilegiare: ortaggi e frutta freschi, ricchi non solo di acqua, vitamine e sali minerali, ma anche di antiossidanti e di fibra 18 18


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