Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoMariano Rossa Modificato 8 anni fa
1
RAV
3
Il RAV è un documento articolato in 5 sezioni che prevedono: definizione di 49 indicatori (attraverso i quali le scuole potranno scattare la loro fotografia); individuazione dei punti di forza e di debolezza (confrontati con dati nazionali e internazionali); elaborazione di strategie per rafforzare la propria azione educativa.
5
1. CONTESTO E RISORSE 1.1 Popolazione scolastica 1.2 Territorio e capitale sociale 1.3 Risorse economiche e materiali 1.4 Risorse professionali
6
1. CONTESTO E RISORSE 1.1 Popolazione scolastica 1.2 Territorio e capitale sociale PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Status socio economico e culturale delle famiglie medio alto e alto Famiglie economicamente svantaggiate, in prevalenza stranieri e famiglie italiane con i genitori giovani, risultano essere presenti soprattutto nella scuola Primaria PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Famiglie attente ed attive nella partecipazione alla vita scolastica, bene inserite e portatrici di valori forti. Fenomeno della disoccupazione Carenze di centri aggregazione ed opportunità sociali e culturali Famiglie culturalmente ed economicamente deboli
7
1. CONTESTO E RISORSE 1.3 Risorse economiche e materiali 1.4 Risorse professionali PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Plessi facilmente raggiungibili Plessi dotati di LIM e laboratori multimediali Refettori con mensa Spazi verdi. Assenza di mensa nella sede centrale FIS ridotto PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Continuità e stabilità dei docenti. Presenza di laureati nella scuola primaria e d’infanzia. Instabilità e discontinuità del D.S. e del personale ATA Docenti con titoli e impegnati annualmente nella formazione sono distribuiti in modo non equilibrato.
8
2. ESITI 2.1 Risultati scolastici 2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza 2.4 Risultati a distanza
9
2. ESITI 2.1 Risultati scolastici 2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame con voti 9 e 10 sono in percentuale minore rispetto alla media regionale e nazionale. PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica e' in linea o di poco inferiore a quella media. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e‘ inferiore alla media nazionale per le classi seconde. per le classi terze scuola secondaria di I grado la quota di studenti collocata nel livello 1 e' inferiore alla media nazionale.
10
2.3 Competenze chiave e cittadinanza 2.4 Risultati a distanza PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Assenza di comportamenti problematici particolarmente gravi nelle sezioni, classi. Criteri comuni per la valutazione del comportamento. Griglia con indicatori per valutazione autonomia organizzativa, individuale e sociale e comportamento. Manca il monitoraggio del livello di competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico nel confronto tra le classi/sezioni/plessi/ordini di scuola. PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA I risultati degli studenti nel percorso di studio dalla primaria alla secondaria di I grado sono positivi. I risultati relativi al I anno della scuola secondaria di II grado sono positivi. Manca il monitoraggio dei risultati degli alunni nel percorso scolastico successivo alla scuola secondaria di I grado, i debiti formativi, gli abbandoni, i cambiamenti di indirizzo di studio. 2. ESITI
11
3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE 3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione 3A.2 Ambiente di apprendimento 3A.3 Inclusione e differenziazione 3A.4 Continuità e orientamento
12
3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE 3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione 3A.2 Ambiente di apprendimento PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Tutti i docenti del primo ciclo hanno elaborato un curricolo. Progettazione programmatica è periodica. Progettazione didattica periodica per ambiti disciplinari condivisa. Mancanza di un curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali e di Cittadinanza e Costituzione. Manca programmazione in continuità verticale. Mancano gli strumenti comuni di valutazione condivisi. PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Partecipazione a progetti, iniziative e concorsi, attraverso lavori di gruppo, di classe e di Istituto, a classi aperte. Percorsi realizzati con Associazioni ed Enti locali per promuovere le competenze sociali e il rispetto della legalità. Ampliare la collaborazione tra docenti. Condividere il rispetto delle regole con il territorio.
13
3A.3 Inclusione e differenziazione 3A.4 Continuità e orientamento PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Didattica inclusiva, con piani individualizzati e personalizzati per alunni con disturbi specifici di apprendimento e con bisogni educativi speciali, con l’ausilio di monitoraggio e verifiche. Le attività di potenziamento sono molte sviluppate. Le attività di recupero sono da migliorare, poiché mancano fondi per l’attivazione di corsi pomeridiani. PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Coinvolgimento dei docenti per la formazione delle classi e per la definizione delle competenze in entrata e in uscita. Assenza del Curricolo Verticale Manca un pianificazione e monitoraggio dei risultati raggiunti degli alunni nel passaggio da un ordine di scuola all’altro, ma anche per le attività di orientamento nella scelta dei vari indirizzi relativi alle Scuole Secondarie di II grado. 3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
14
3B. PROCESSI - Pratiche gestionali e organizzative 3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola 3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
15
3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA La mission dell’istituto è condivisa con le famiglie e l’ente locale, infine resa nota attraverso il sito web. I risultati vengono monitorati attraverso un questionario di gradimento. Sono state sperimentate dall’anno scolastico 2012/2013 forme autonome di autovalutazione. Il collegio dei docenti ricopre un ruolo prevalente nelle decisioni. La risorsa maggiore utilizzata per le attività progettuali dell’istituto, attentamente selezionate, è costituta dai fondi europei. Maggiore condivisione della mission con l’ente locale e le scuole del territorio. Bassa percentuale di FIS attribuita al personale ATA. Le attività amministrative/gestionali ed il coinvolgimento del consiglio d’istituto nei processi decisionali sono da migliorare. 3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
16
3B.6 Sviluppo e organizzazione delle risorse umane PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Iniziative durante l’a.s. 2014/2015 per il personale: corso di formazione PON FSE B7 lingua inglese; corso di formazione multimediale sull’uso della LIM con certificazione esterna EIPASS USER; corso di formazione multimediale con certificazione esterna EIPASS USER; corso di formazione in rete sull’inclusione; corso di formazione sui BES. Dettagliata la banca dati dei docenti di sostegno. Formazione tra pari svolta all’interno dello STAFF e dei gruppi di lavoro. Spazi e strumenti di alta qualità in grado di supportare i gruppi di lavoro. Mancanza di una banca dati ufficiale relativa alle competenze di tutto il personale della scuola. Assenza di gruppi di lavoro per il curricolo verticale e di gruppi di lavoro per la definizione in verticale di criteri comuni di valutazione. E’ richiesto un maggiore coinvolgimento nei gruppi di lavoro dei docenti della scuola secondaria di I grado. 3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
17
3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie PUNTI DI FORZAPUNTI DI DEBOLEZZA Negli anni scolastici precedenti: accordi di rete con altre scuole sul territorio per attività di formazione destinate al personale della scuola, dedicate agli alunni dei vari ordini di scuola ed ai genitori del territorio; progetti POR-scuole aperte con scuole del territorio e di comuni limitrofi; Progetto POR “A scuola di ecologia”; attività sportive (nuoto-basket). Il coinvolgimento delle famiglie agli incontri formali, alle varie manifestazioni nonché alla loro collaborazione in ogni attività proposta è molto alto. Alta percentuale di gradimento da parte delle famiglie. L’instabilità dirigenziale nell’arco di due anni ha reso difficile la partecipazione a reti di scuole con ruolo di capofila. Il rapporto con l’ente locale risulta particolarmente complicato e poco efficace. 3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
18
Individuazione delle Priorità Priorità e Traguardi Le PRIORITA’ si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare a LUNGO TERMINE attraverso l’azione di miglioramento. Tra le 4 aree degli esiti degli studenti il ns istituto intende affrontare l’area relativa alle competenze chiave e di cittadinanza definendo dei traguardi in forma osservabile e/o misurabile, che rappresentano delle mete da raggiungere. Obiettivi di processo Gli obiettivi di processo sono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (anno scolastico), rappresentano la definizione operativa a BREVE TERMINE delle attività, attraverso le quali la scuola intende agire per raggiungere le priorità strategiche individuate. Nell’ambito delle 7 aree di processo il ns Istituto intende intervenire nelle aree di processo: PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE - SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE - INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
19
Individuazione delle Priorità Priorità e Traguardi Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate Competenze chiave e di cittadinanza Risultati a distanza
20
Individuazione delle Priorità
21
Obiettivi di processo Aree di processo Curricolo progettazione valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
22
Individuazione delle Priorità
24
COMMISSIONE UNITA’ DI VALUTAZIONE/UNITA’ DI MIGLIORAMENTO Dirigente scolastico: prof. Di Martino Sergio Funzione Strumentale: prof.ssa Ferro Patrizia Docenti Scuola dell’Infanzia: Germano Claudia – Graziano Linda Docenti Scuola Primaria: Budetta Enrichetta - De Matteo Maria Grazia - Iannone Carmela - Lancetta Rosa Docenti Scuola Secondaria di primo grado: Cirillo Cristiana - Sorgente Maria COMMISSIONE UNITA’ DI VALUTAZIONE/UNITA’ DI MIGLIORAMENTO
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.