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Nozioni base per allenare l’atleta disabile 1. Principio dell’adeguamento 2. Principi dell’individualizzazione 3. Principio della totalità 4. Principio.

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Presentazione sul tema: "Nozioni base per allenare l’atleta disabile 1. Principio dell’adeguamento 2. Principi dell’individualizzazione 3. Principio della totalità 4. Principio."— Transcript della presentazione:

1 Nozioni base per allenare l’atleta disabile 1. Principio dell’adeguamento 2. Principi dell’individualizzazione 3. Principio della totalità 4. Principio della solidarietà 5. Principio di motivazione 6. Principio di allenamento

2 QUALI POSSONO ESSERE LE PROBLEMATICHE PIU’ FREUENTI LAVORANDO CON ATLETI DISAILI?

3 LE PROBLEMATICHE POSSONO ESSERE: FATICA FATICA EMOZIONE EMOZIONE CADUTA DELL’ATTENZIONE CADUTA DELL’ATTENZIONE DIMINUZIONE DEL LIVELLO DI CONCENTAZIONE DIMINUZIONE DEL LIVELLO DI CONCENTAZIONE CONTESTO FAMILIARE(ESTERNO) CONTESTO FAMILIARE(ESTERNO)

4 Attività motoria con soggetti con varie disabilità Soggetti con disabilità mentale Soggetti con disabilità mentale Soggetti con disabilità visiva Soggetti con disabilità visiva Soggetti amputati Soggetti amputati Soggetti con lesioni midollari e cerebrali Soggetti con lesioni midollari e cerebrali

5 DISABILITA’ MENTALE Tenere sempre presenti gli stadi di sviluppo e le differenze individuali, Tenere sempre presenti gli stadi di sviluppo e le differenze individuali, Costruire un clima di lavoro positivo, Costruire un clima di lavoro positivo, Specificare sempre l’obiettivo dell’attività, facilitando così la comprensione del compito, Specificare sempre l’obiettivo dell’attività, facilitando così la comprensione del compito, Individuare informazioni, privilegiando sempre la dimostrazione, considerando i limiti delle capacità attentive, Individuare informazioni, privilegiando sempre la dimostrazione, considerando i limiti delle capacità attentive, Metodo d’insegnamento: dal più semplice al più difficile Metodo d’insegnamento: dal più semplice al più difficile Dopo l’esecuzione fornire un feed-back immediato specifico per poi diradarlo in vista di un’esecuzione del gesto tecnico sempre più autonome, Dopo l’esecuzione fornire un feed-back immediato specifico per poi diradarlo in vista di un’esecuzione del gesto tecnico sempre più autonome, Ridurre progressivamente la quantità di assistenza. Ridurre progressivamente la quantità di assistenza.

6 DISABILITA’ VISIVA Rendere familiare la zona sportiva; Rendere familiare la zona sportiva; Usare voce,attrezzi di legno, o un fischietto per migliorare la consapevolezza direzionale, Usare voce,attrezzi di legno, o un fischietto per migliorare la consapevolezza direzionale, Contare i passi nelle attività dove sono importanti i contatti fisici, Contare i passi nelle attività dove sono importanti i contatti fisici, Usare una corda quando si è coinvolti in eventi di corsa o in un campo, Usare una corda quando si è coinvolti in eventi di corsa o in un campo, Facilitare a sensazione della forma,della dimensione e le caratteristiche fisiche dell’attrezzatura con la quale lavorano, Facilitare a sensazione della forma,della dimensione e le caratteristiche fisiche dell’attrezzatura con la quale lavorano, Utilizzare audiocassette per tecniche di istruzione Utilizzare audiocassette per tecniche di istruzione

7 SOGGETTI AMPUTATI Ristrutturazione mentale, Ristrutturazione mentale, Amputazione monolaterale: mancanza i simmetria es.: nel caso di amputazione di arto superiore, il S.N.C. riceve informazioni di movimento, da entrambi gli arti ma con segnali d maggiore ampiezza da parte dell’arto sano e ridotti nel braccio amputato, Amputazione monolaterale: mancanza i simmetria es.: nel caso di amputazione di arto superiore, il S.N.C. riceve informazioni di movimento, da entrambi gli arti ma con segnali d maggiore ampiezza da parte dell’arto sano e ridotti nel braccio amputato, Attività motoria iniziale sarà orientata ad una rideterminazione della percezione del proprio corpo Attività motoria iniziale sarà orientata ad una rideterminazione della percezione del proprio corpo

8 SOGGETTI CON LESIONI MIDOLLARI E CEREBRALI Intervento riabilitativo in primis, Intervento riabilitativo in primis, Grande importanza la correzione degli atteggiamenti posturali: Grande importanza la correzione degli atteggiamenti posturali: Mobilitazione articolare Mobilitazione articolare Rinforzo muscolare Rinforzo muscolare Rieducazione all’ equilibrio e deambulazione Rieducazione all’ equilibrio e deambulazione Sensibilizzazione all’uso della carrozzina Sensibilizzazione all’uso della carrozzina


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