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Il Bentos insieme degli organismi che vivono sul fondo o che sono ad esso strettamente legati scarsa vagilità le comunità bentoniche (biocenosi) presentano.

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1 Il Bentos insieme degli organismi che vivono sul fondo o che sono ad esso strettamente legati scarsa vagilità le comunità bentoniche (biocenosi) presentano una struttura strettamente dipendente dalle caratteristiche fisico-chimiche del substrato

2 Influenza del substrato
Substrato e acqua sono sedi di due grandi gruppi di organismi bentonici: endofauna-endoflora e epifauna-epiflora (esistono tuttavia anche organismi “intermedi” come policheti e molluschi che vivono infossati ma emergono tramite sifoni o tentacoli) Substrato duro: alghe, invertebrati sessili come spugne, celenterati (gorgoniacei, madreporari), briozoi, tunicati Substrato molle: invertebrati a comportamento fossorio (vermi, echinodermi, lamellibranchi, gasteropodi) e costituisce la sede di impianto delle fanerogame marine

3 Ambiente bentonico Il dominio bentonico: riguarda esclusivamente il fondale marino e quanto vive a contatto con esso.E’ separato in due parti dalla scarpata continentale: il sistema litorale o fitale (dove l'illuminazione è tale da permettere la vita vegetale),tra la costa e la scarpatae i sistema profondo o afitale,dalla scarpata alle piane abissali e fosse oceanche neritica oceanica Sistema litorale o fitale Sistema profondo o afitale

4 Tra il benthos e il pelagos (plancton e necton) vi è un interscambio continuo.
Essendo il benthos in contatto con il fondo esso è influenzato dalle caratteristiche del substrato. Duro (scogli, rocce, pali, moli, imbarcazioni). Molle (sabbia, fango) a diversa granulometria. La varietà di nicchie ecologiche che i diversi substrati e profondità possono originare fa si che il benthos presenti una maggiore varietà di organismi rispetto al pelagos.

5 La profondità influisce sulla distribuzione dei due tipi di fondali:
0-200m profondità (limite della platea continentale) sono abbastanza frequenti i fondali duri, anche se la percentuale di quelli molli è comunque più alta Profondità maggiori i fondi molli sono pressoché esclusivi Lungo la fascia costiera mediterranea si può distinguere il seguente il sistema litorale: ACQUE NERITICHE ACQUE PELAGICHE ACQUE PROFONDE PLATEA SCARPATA PIANA BATIALE PIANA ABISSALE sOPRALITORALE MESOLITORALE INFRALITORALE CIRCALITORALE 100 200 2000 5000 6000 11000 FOSSA SOPRALITORALE: ambiente degli spruzzi, sopra la linea di marea MESOLITORALE: fascia costiera interessata dalla marea INFRALITORALE: dove la luce penetra ancora, alghe fotofile e fanerogame CIRCALITORALE: la porzione animale prende il sopravvento sulla vegetale

6 ACQUE NERITICHE ACQUE PELAGICHE ACQUE PROFONDE PLATEA SCARPATA PIANA BATIALE PIANA ABISSALE sOPRALITORALE MESOLITORALE INFRALITORALE CIRCALITORALE 100 200 2000 5000 6000 11000 FOSSA SOPRALITORALE: ambiente degli spruzzi, sopra la linea di marea MESOLITORALE: fascia costiera interessata dalla marea INFRALITORALE: dove la luce penetra ancora, alghe fotofile e fanerogame CIRCALITORALE: la porzione animale prende il sopravvento sulla vegetale L’elemento di differenziazione più importante è la profondità che comporta la variazione di tutta una serie di fattori ecologici: Luce (profondità fotosintetica, zona fitale e afitale) Natura del fondo (roccioso-molle) Idrodinamismo (intenso superficiale dovuto alle onde e alle maree, correnti in profondità Temperatura (decresce) Pressione (aumenta, importante per gli adattamenti degli organismi) Tutto ciò permette di dividere il dominio bentonico in fasce batimetriche sovrapposte dette piani. All’interno di ciascun piano è possibile distinguere una serie di raggruppamenti, biocenosi, determinati da un’associazione caratteristica di specie a particolari condizioni ambientali.

7 Distribuzione degli organismi viventi
il numero degli individui e la biomassa diminuisce con la profondità con la profondità viene rallentata la crescita e la riproduzione: le specie che vivono in acque profonde sono distribuite uniformemente poiché le condizioni ambientali sono meno variabili di quelle che si trovano vicino alla superficie Il principale fattore limitante nel mare profondo è la disponibilità di cibo

8 Gli organismi bentonici si dividono in fitobenthos (vegetali e cianobatteri) e zoobenthos (animali).
Nel benthos sono quindi presenti le 3 grandi categorie ecologiche dei produttori (vegetali), consumatori (animali) e decompositori (batteri). Da un punto di vista dimensionale si distingue in macrobenthos (> 0.5mm), meiobenthos ( mm) e microbenthos(>0.062mm). Per la posizione nei confronti del substrato distinguiamo epibenthos (superficiale), mesobenthos (interstiziale), endobenthos (nel substrato). L’epifauna si distingue in base alla sua capacità di movimento: Sessile, fissa al substrato per tutta la fase adulta (spugne, coralli, crostacei balanidi) Sedentaria, compie brevi spostamenti (patelle e ricci) Vagile (vermi e molluschi che si muovono strisciando, o che si muovono grazie ad appendici articolate come i crostacei). Natante, organismi non bentonici ma che vivono in stretto contatto con esso (pesci, crostacei, molluschi). Specie demersali.

9 Il fitobentos è costituito per la maggior parte da alghe, le Fanerogame sono poche.
Col termine generico di “alghe” vengono indicati organismi vegetali con un corpo tutto uguale detto “tallo” (non fatti come le piante superiori di di radici, fusto ,foglie) provvisti di clorofilla a e di pigmenti accessori e quindi capaci di effettuare la fotosintesi e di produrre ossigeno. Il tallo può essere rappresentato da una singola cellula, o da più cellule talvolta riunite a formare una struttura filamentosa o laminare

10 cianofite (alghe azzure) che ricoprono le scogliere,formando macchie nerastre
diatomee bentoniche

11 Posidonia Oceanica La Posidonia Oceanica non è un’ alga ma una pianta superiore come quelle terrestri, fatta di radici, fusto e foglie. Produce dei frutti detti “olive di mare” che si staccano dalla pianta madre, vengono trasportati dalle correnti, affondano e germogliano dove trovano un fondale adatto. Le praterie di Posidonia costituiscono un ambiente importantissimo, difendono le coste dall’erosione delle onde, arricchiscono le acque di ossigeno e forniscono cibo e rifugio a moltissimi altri animali e vegetali, sia allo stato adulto che giovanile (a sinistra prateria di Posidonia con Pinna nobilis, il più grande bivalve del Mediterraneo). La Posidonia è molto sensibile alla diminuzione di trasparenza delle acque ed è un ottimo indicatore dello stato di salute del mare.

12 Alghe verdi Acetabularia acetabulum o ombrellino di mare, ha una forma caratteristica ad ombrellino (raggiunge fino ad 1 cm di diametro per 5 di altezza); vive nelle acque costiere poco profonde (fino al massimo a 20 m) sulle rocce dove spesso forma dei praticelli. E' specie annuale, con la parte filamentosa presente tutto l'anno ed il cappello solo in primavera. Immagine tratta da Cerrano, Ponti, Silvestri, 1999: Guida alla Biologia Marina del Mediterraneo.

13 Alghe verdi Caulerpa taxifoglia Ulva rigida o lattuga di mare, possiede un tallo foglioso di colore verde brillante e vive in acque poco profonde. Sopporta elevati livelli di inquinamento organico.

14 Phaeophyta Laminaria sp.
I pigmenti fotosintetici delle phaeophite (alghe brune) comprendono clorofilla a e c, -carotene e alcune xantofille tra cui la fucoxantina di colore bruno e responsabile della colorazione di queste alghe. il cprincipale prodotto di riserva è il polisaccaride laminarina (anticoaugulante), e contengono nella parete cellulare particolari ficocolloidi: gli alginati. Queste sostanze conferiscono viscosità alle soluzioni rendendole pseudoplastiche e per questo motivo vengono utilizzati: nell’industria alimentare: come gomme alimentari, addensanti nella produzione di gelati (in quanto impediscono la formazione dei cristalli di ghiaccio anche a basse temperature), budini e formaggi lavorati. nell’industria cosmetica, prodotti anticellulite Farmaceutica, come eccipiente per le sue proprietà emulsionanti, contro il reflusso gastro-esofageo grazie ai gel vischiosi formati dagli alginati che vanno a proteggere la mucosa dello stomaco. tessile, per ottenere fibre tessili usate anche in chirurgia della carta e delle vernici, coloranti rossi di lana e tessuti. in agricoltura come fertilizzanti organici. Laminaria sp.

15 Wakame. Laminaria originaria dei mari di
Le grandi alghe brune sono anche fonti di vitamine, e Sali minerali. Specialmente in Giappone, diverse specie rappresentano importanti fonti di cibo Wakame. Laminaria originaria dei mari di Corea e Giappone, oggi coltivata con successo anche lungo le coste bretoni. Il suo consumo è indicato nei casi di carenza di calcio. Kombu. Laminarie molto comuni nelle acque costiere del Giappone, particolarmente ricche di iodio, acido alginico e glutammico. Hiziki. Alga bruna filamentosa, ritenuta efficace nel preservare la salute dei capelli e della pelle. Originaria dell’Estremo Oriente, è una delle più ricche di fibra alimentare e di sali minerali.

16 Padina pavonica, alta fino a 10 cm ha una struttura a spirale bianca con strisce trasversali brune, vive nella zona costiera superiore, in acque ben illuminate. Inizia a crescere verso la fine dell'inverno per raggiungere le massime dimensioni a primavera inoltrata. Alghe brune Immagine tratta da Cerrano, Ponti, Silvestri, 1999: Guida alla Biologia Marina del Mediterraneo.

17 Esempio di coralligeno
Rhodophyta sono alghe rosse prevalentemente pluricellulari, marine e bentoniche,il colore rosso si deve alla presenza dei pigmenti accessori ficocianina (blu) e ficoeritrina (rossa) che, catturando la luce blu, permettono ad alcune forme di sopravvivere a oltre 200 m di profondità .La parete cellulare contiene galattani, usati per produrre Agar e Carragene. Queste sono degli ottimi addensanti che vengono utilizzati per preparare gelatine per l’industria alimentare (ad esempio marmellate), farmaceutica, cosmetica, fotografica ma anche per preparare terreni di coltura per batteri e funghi nei laboratori di ricerca Fra le rhodophyta troviamo alcune alghe calcaree appartenenti alla famiglia delle Corallinaceae. In queste alghe la parete è impregnata di carbonato di calcio Esempio di coralligeno Sphaerococcus coronopifolius

18 Alghe rosse Il coralligeno è un’insieme di organismi bentonici (vegetali e animali) che colonizza rocce e fondali rocciosi (ma anche sabbiosi) poco illuminati tra i 25 e i 200 metri di profondità. Nel coralligeno sono presenti molte alghe rosse

19 Le alghe rosse rappresentano un alimento importante dal punto di vista commerciale, soprattutto in Giappone, dove sono chiamate Nori sono caratterizzate da un elevato contenuto di proteine, fosforo vitamina A, B2 e PP. L'agar, tratto dalle alghe rosse, viene consumato come prelibatezza in Asia e viene usato in laboratorio come mezzo colturale per i microrganismi.

20 verdi brune rosse

21 Zoobentos : categorie Epifauna Infauna Nectobenthos
- gli organismi vivono sulla superficie del sedimento, sul fondo sabbioso o roccioso, adesi o liberi -nei fondali duri sono comuni: coralli, mitili, stelle di mare, ricci, spugne Infauna -vivono nel sedimento ,spesso il fondo è sabbioso o fangoso - i più comuni sono molluschi bivalvi e vermi policheti Nectobenthos -gli organismi vivono in associazione con il fondo del mare, ma temporaneamente nuotano nelle acque vicine ad es. sogliole, polpi In base alle dimensioni gli organismi del benthos possono essere suddivisi in: Macrobenthos: organismi più grandi di 1 mm (es. ostriche, stelle marine, ricci,granchi, coralli Meiobenthos: hanno dimensioni che vanno da 0,1 a 1 mm (es. alcuni foraminiferi e vermi nematodi) Microbethos: hanno dimensioni inferiri a 0,1 mm ( la maggior parte dei foraminiferi, i ciliati e i batteri)

22 Protozoi bentonici - Foraminiferi:
- sono molto abbondanti, sono state classificate circa 1000 specie, il corpo è rivestito da un guscio che può essere calcitico oppure agglutinato, cioè rivestito di frammenti raccolti sul fondo e cementato con sostanze secrete dall’organismo. Possono raggiungere dimensioni superiori a 2 cm. - Ciliati: - Vivono attaccati ai granelli di sabbia o nelle acque interstiziali - di solito le loro dimensioni non superano i 100 micron -Xenophyophore: - Sono stati scoperti di recente, sono abbondanti nella zona adale - Hanno dimensioni che sono superiori a 25 cm (protozoi giganti) Xenophyophora: non sono molto studiato in quanto sono molto delicati: comunque inclusi tra i foraminiferi

23 Spugne , Briozoi Spugne: sono i più antichi organismi pluricellulari (600 milioni di anni fa) - sono distribuiti a tutte le profondità - filtrano il nutrimento (batteri, detriti) - hanno pochi nemici (cattivo gusto,setole) - sono sessili Briozoi: vivono in colonie - gli individui sono piccoli (0,5mm) ma le colonie sono grandi - somigliano al muschio e si attaccano sulle superfici - ci sono più di 5000 specie ma sono poco studiate Poriferi, Brizoi e Cnidari partecipano direttamente alla costruzione del coralligeno di piattaforma.

24 -Central cavity (spongocoel), large opening (osculum).
-Outer epidermal cells, internal choanocytes. -Mesohyl (gelatinous region), amoebocytes. -Skeletal fibers: spicules (CaCO3 or silica) or spongin. -Suspension-feeders (collect food particles from water passed through a food-trapping mechanism).

25 Le spugne sono formate da un numero limitato di specie cellulari e la loro associazione nella formazione dell’individuo pluricellulare dipende dall’adesione cellulare. proteoglicani Affinché possano rimanere associate tra loro e localizzate nella giusta posizione nell’organismo, le cellule spongine secernono delle glicoproteine di membrana (tra cui le lectine) che fungono da recettori, e nella matrice extracellulare dei proteoglicani specializzati denominati fattori di aggregazione. Questi ultimi formano un ponte tra due recettori localizzate sulla superficie di due cellule adiacenti. Questa interazione è specie-specifica, avviene grazie al riconoscimento di glucidi di superficie che vengono esposti dal recettore

26 Cnidari

27 Cnidari bentonici - sono i primi organismi in cui si è sviluppato un vero tessuto - hanno simmetria radiale - possiedono una bocca centrale circondata da tentacoli - Nematocisti ( cellule urticanti) -filtrano il cibo in sospensione Idrozoi - simili ai briozoi Antozoi - molto diversi tra loro (circa 6000 specie) - distribuiti fino a metri - sono coralli e anemoni di mare - hanno dimensioni che vanno da cm a 1 metro -La maggior parte sono sessili, ma alcuni possono muoversi (anemone di mare)

28 Esacoralli (o Zoantari)
Attiniari: polipi solitari privi di scheletro Ortica di mare pomodoro di mare Madreporari determinano la formazione, nei mari tropicali, delle scogliere coralline. Sono generalmente coloniali con scheletro calcareo compatto . Presenti anche nel mediterraneo Zoantinari Cladocora caespitosa Astroides calycularis

29 Ottocoralli (o Alcionari)
Alcionacei (coralli molli) gorgonacei Corallo rosso mano di S. Pietro Pennatulacei

30 La scogliera tropicale di corallo
Le barriere coralline possono svilupparsi solo in aree geografiche con particolari caratteristiche dell’acqua: temperatura compresa tra i 26 ed i 30° C per tutto l’arco dell’anno. Le barriere coralline vengono letteralmente “costruite” da organismi animali e vegetali. Si tratta di coralli duri, coralli molli, idrozoi e alghe calcaree che accrescendosi saldano tra loro i propri scheletri calcarei generando così il substrato per l’insediamento di nuove colonie. I più importanti tra questi sono i coralli “duri” (madreporari) definiti come tali proprio per la presenza di uno scheletro costituito principalmente da carbonato di calcio. Questi coralli ospitano al loro interno delle alghe unicellulari (Zooxantelle) con le quali vivono in simbiosi.

31 In presenza di luce queste alghe svolgono la fotosintesi
clorofilliana, catturando l’anidride carbonica (CO2) che , in questo caso, viene prelevata da un altro composto disciolto nell’acqua: il bicarbonato di calcio (Ca (HCO3)2). II bicarbonato di calcio si trasforma così in carbonato di calcio (Ca CO3), che non è solubile in acqua, e quindi si deposita all’interno del polipo, generando lo scheletro calcareo. Alla sottoclasse degli Esacoralli (o Zoantari) afferiscono gli ordini:attiniari, zoantinari, madreporari Le gorgonie sono ottocoralli coloniali, formate da polipi. In una colonia esiste una comunicazione tra i diversi polipi, che si scambiano sostanze nutrienti ma anche informazioni (attraverso una rete nervosa). Hanno scheletro duro costituito da una scleroproteina ricca di bromo e iodio detta gorgonina

32 Formazione degli atolli
frangia barriera atollo Gli atolli si sono formati per sprofondamento totale di un’isola vulcanica, mentre contemporaneamente la barriera corallina manteneva contatto con la superficie del mare. 1 - i coralli colonizzano la frangia dell’isola formando una barriera 2 - la barriera si sviluppa maggiormente e si separa dall’isola 3 - l’isola vulcanica può abbassarsi sotto il livello del mare e la barriera forma l’atollo: una scogliera circolare con una laguna centrale La frangia corallina circolare testimonia il perimetro dell’antico vulcano, mentre nella laguna, al centro, i coralli non hanno trovato le caratteristiche adatte al loro sviluppo per l’assenza di corrente

33 Nematodi e Platelminti (definiti anche pseudocelomati)
Nematodi: parassiti o a vita libera - Sono abbondanti, e comuni in tutti gli ambienti - fanno parte della infauna (vivono nel fondo sabbioso o fangoso) - le loro dimensioni sono molto variabili (da pochi micron a 7 metri) - alcune specie sono patogene Platelminti: sono piatti con simmetria bilaterale mancano di una cavità del corpo -pochi fanno vita libera, la maggior parte sono parassiti respirano attraverso la pelle come gli cnidari hanno un’unica apertura che funge da bocca e ano -si confondono con i nudibranchi (molluschi) nudibranco

34 Sipunculidi Sipunculidi, o vermi nocciolina -320 specie
-si trovano fino a 4500 m di profondità -sedentari , vivono in buchi scavati nella sabbia o fango -oppure in fenditure delle rocce ,sui fondali corallini o in conchiglie di vecchi molluschi -si cibano di detrito e di piccoli organismi ingeriti per lo più insieme al substrato - dimensioni da 2 mm a 60 cm

35 ANELLIDI: Policheti, e Pogonofori
Policheti: sono il più grande e più etereogeneo gruppo di vermi (10000 specie),con metameria Hanno dimensioni da 1 mm a 3 metri Utilizzano diverse strategie per catturare il cibo -possono essere carnivori, detrivori o cibarsi di materiale in sospensione Formano una grande frazione della biomassa benthonica. Pogonofori: sono vermi sessili che vivono nelle acque profonde,in tubi chitinosi - sempre in acque più profonde di 100 m - fissate su sedimenti, conchiglie, o sul fondo del mare - non hanno né bocca né intestino - traggono energia dai batteri loro simbionti

36 Molluschi -50000 specie marine -specie bentoniche:
lumache marine, bivalvi, cefalopodi -Presenti in tutto l’ambiente bentonico -Piede pronunciato e radula - sifoni -corpo molle non segmentato - la maggior parte ha una conchiglia interna o esterna Piede modificato in tentacoli

37 Molluschi, Gasteropodi
Animali dotati di conchiglia, conica o spiralata Piede in posizione ventrale Carnivori o erbivori Sessi separati o ermafroditi successivi con inversione sessuale Nassarius mutabilis, o “bombolino” Vive infossato in fondi sabbiosi o fangosi Predatore Riproduzione nei mesi estivi Pescati in notevole quantità soprattutto in alcune zone dell’Adriatico, dove si vendono nei mercati ittici con reti a strascico o nasse Le lumachine possono essere messe in commercio solo se vive e fresche e, prima di essere vendute, non subiscono alcun trattamento in quanto la loro alimentazione non è legata alla filtrazione dell’acqua marina Le carni, molto buone, sono largamente consumate cotte in porchetta, con l’aggiunta di numerose erbe aromatiche ed in umido

38 Molluschi, Bivalvi Conchiglia articolate in due valve Il mantello saldandosi in 2 punti forma due sifoni, per l’alimentazione, respirazione e escrezione Produce anche le valve e i legamenti che le tengono chiuse Vivono infossati in fondali sabbiosi o fangosi o ancorati a substrati duri. Alcune specie possono perforare la roccia (Lithophaga) o il legno (Teredo) Il paolin, estratto dalle orecchie di mare (Haliotis), è risultato molto efficace contro ceppi batterici penicillo-resistenti come lo Staphylococcus aureus (origine di vari processi infettivi), lo Streptococcus pyogenes (che genera scarlattina, angina e febbri reumatiche), nonché contro la Salmonella typhi (tifo) e i bacilli paratifoidei A e B. Nelle ostriche si può dimostrare la presenza di capacità antivirali. La mercenina, principio attivo estratto dalla grossa "fasolara" (Mercenaria mercenaria) delle coste atlantiche nordamericane ed europee, ha spiccate proprietà antitumorali

39 Molluschi Bivalvi Solen marginatus (Pennant, 1777) e Ensis siliqua (Linneo, 1758) cioè… Cannolicchio mollusco bivalve che vive in posizione verticale infossato nella sabbia colorazione della conchiglia è giallastro-brillante con striature violacee; la taglia più frequente è di cm, ma può raggiungere i 17 cm di lunghezza si nutre filtrando attraverso un sifone inalante piccole particelle alimentari dall’acqua, che poi refluisce attraverso il secondo sifone (esalante) insieme ai residui della digestione cannolicchi vengono pescati in modo professionale con le turbosoffianti, le “cannellare”: la draga penetra per circa cm nel fondo e viene facilitato l’avanzamento dell’attrezzo da getti d’acqua a pressione, così da ridurre la resistenza. In Spagna è iniziato da poco l’allevamento, mentre in Italia il prodotto disponibile è ancora totalmente pescato. Prevalentemente il cannolicchio viene commercializzato vivo; per verificarne la freschezza basta toccare il piede, la massa muscolare che sporge, che l’animale vivo dovrebbe subito ritrarre.

40 Chamelea gallina (Linneo, 1758) cioè… Vongola!
mollusco bivalve dalla conchiglia robusta formata da due valve uguali dalla forma arrotondata (simili a questa è la vongola verace, Ruditapes decussatus) è un mollusco filtratore; si nutre per mezzo di due appendici chiamate “sifoni” vive infossata nei fondali sabbiosi o sabbio-fangosi della costa, in genere fino a 12 m di profondità, lasciando sporgere solamente i sifoni, organi che gli servono per filtrare l’acqua ricca di sostanze organiche in sospensione. La granulometria del fondo in cui vive è fine ed omogenea viene pescata in modo professionale dalle vongolare: queste barche hanno una draga idraulica o turbosoffiante che penetra per qualche centimetro nel fondo sabbioso e, strascicando, cattura tutti gli organismi presenti in quel tratto di sabbia è una specie molto apprezzata e sempre presente sui nostri mercati; viene commercializzata fresca, come prodotto surgelato sgusciato e confezionata in scatola. Ogni confezione deve avere il bollo sanitario CEE, che garantisce l’origine certa del prodotto e la sua sicurezza igienico-sanitaria ai fini alimentari . E’ ricca di zinco, ferro e magnesio, indispensabili per la formazione delle ossa, per l’attività nervosa e muscolare

41 Mytilus galloprovincialis (Lamarck, 1819), la cozza!
mollusco bivalve dalla forma allungata dotato di una conchiglia di color nero-violaceo è un animale filtratore che si nutre di plancton e particelle organiche in sospensione può raggiungere la lunghezza di 11 cm, ma di regola sui mercati lo si trova di 6 cm; l’accrescimento dei mitili è più rapido in Adriatico rispetto agli altri mari italiani. vive attaccato alle rocce o a substrati duri per mezzo del bisso allevati e solo in piccola parte sono pescati su banchi naturali è una tra le specie più diffuse e presenti sui nostri mercati; viene venduto fresco confezionato in sacchetti di rete plastificata munite di bollo sanitario, ma anche surgelato, sgusciato e preparato in conserva Il valore nutrizionale varia con le stagioni: come la vongola, il mitilo è ricco di zinco, ferro e magnesio.

42 Molluschi Cefalopodi Sepia officinalis (Linneo, 1758)
la seppia è un mollusco cefalopode con il corpo ovale, schiacciato circondato da una pinna, da esso sporge il capo con dieci braccia, due delle quali,i tentacoli, sono più lunghe, retrattili e con la parte terminale ricca di ventose animale dotato di ottime capacità mimetiche, in grado di cambiare colore in brevissimo tempo vive sui fondali costieri sabbiosi o melmosi e sulle praterie di posidonia, compie delle migrazioni riproduttive, in primavera ed autunno si avvicina alle coste per riprodursi la seppia si può catturare in vari modi, nei mesi invernali si cattura generalmente al largo della costa con reti a strascico. In primavera ed autunno quando si riproduce viene catturata con nasse, cestini e reti da posta

43 Molluschi Cefalopodi Octopus vulgaris (Cuvier, 1798)
è una specie bentonica neritica, si trova cioè sul fondo nei pressi della costa appartiene agli ottopodi, otto braccia o tentacoli muniti di ventose, una di queste braccia assolve alla funzione di organo copulatore nel maschio e viene chiamata ectocotile possiede particolari cellule nell’epidermide, i cromatofori, che gli consentono di assumere i colori del substrato in cui si trova vive in mari caldi e temperati, distribuito in tutto il Mediterraneo, si adatta a diversi tipi di ambienti: rocce, barriera corallina o su fondali popolati da piante marine si nutre di molluschi e crostacei che cattura negli anfratti rocciosi, che paralizza per mezzo della cefalotossina (secreta da ghiandole) si pesca con reti a strascico e attrezzi da posta, ami e utilizzando fonti luminose Il cervello del polpo ha affinità con quello umano,

44 Artopodi: Crostacei I crostacei bentonici costituiscono un gruppo etereogeneo e distribuiti fino a 8000 m -nuotano o si nascondono nei sedimenti - solo i cirripedi sono sessili -hanno scheletro esterno, appendici articolate, mascella e antenne -hanno diverse strategie per catturare il cibo: possono essere erbivori, carnivori, onnivori e detrivori

45 Crostacei Hanno il corpo coperto da un esoscheletro con funzioni protettive Essendo la cuticola rigida, l’accrescimento avviene per mute successive e la vecchia cuticola, exuvia, viene eliminata Il corpo è suddiviso in capo, torace e addome L’addome termina con una coda con aperture anale, il telson Il capo contiene un paio d’occhi e appendici cefaliche, antenne e chele La riproduzione avviene in genere per via sessuata e presenta fasi plantoniche Possono essere sessili (balanidi), reptanti (aragoste, granchi) o natanti (gamberi) Possono essere carnivori, erbivori e detritivori e le appendici sono modificate a seconda di ciò La maggior parte delle specie commerciali appartiene i crostacei decapodi (prime 3 paia di appendici cefaliche modificate, 5 paia restanti sono le zampe vere e proprie)

46 Crostacei Palinurus elephas (Fabricius, 1787), Aragosta
crostaceo più famoso ed apprezzato dal punto di vista alimentare Può raggiungere dimensioni attorno ai 50 cm ed un peso di 8 kg predilige fondali ricchi di anfratti dove si colloca facendo sporgere le antenne, forma spesso colonie con numerosi individui riproduzione avviene a fine estate, si possono osservare le femmine con l’addome pieno di uova, le larve nascono al termine dell’inverno, sono planctoniche e raggiungono il fondo, loro habitat definitivo, attraverso una crescita caratterizzata da diversi stadi durante la quale si nutrono di plancton. si pesca con reti da posta, tremagli e con grandi nasse, l’aragosta viene mantenuta viva fino al momento della vendita, gli individui freschi sono riconoscibili per i colori vivaci

47 Crostacei Homarus gammarus (Linneo, 1758) detto Astice!
è il crostaceo più grosso del Mediterraneo Può raggiungere dimensioni superiori a 60 cm ed un peso di 6 kg vive abitualmente su fondali misti con sabbia e roccia, fino a 100 m di profondità, si riproduce nei mesi estivi Si trova in tutto il mediterraneo ma è più frequente in Adriatico. Attivo nelle ore notturne quando esce dalle tane, per cacciare soprattutto molluschi, è un animale territoriale si pesca con reti da posta, tremagli, in Adriatico si cattura spesso con reti a strascico.

48 Crostacei Aristeus antennatus (Risso) e Aristeomorpha foliacea (Risso)
con il nome di gambero rosso vengono di solito identificate due specie, Aristeus antennatus, detto anche gambero imperiale, ed Aristeomorpha foliacea vivono in gruppi numerosi a profondità comprese tra 200 e 1000 m si nutrono prevalentemente di organismi vegetali od animali morti o in decomposizione Si riproducono in primavera ed estate, i maschi hanno il rostro più lungo delle femmine si consumano freschi ed hanno carni eccellenti , molto apprezzata dai mercati, mantiene un costo elevato

49 Crostacei Penaeus kerathurus (Forskal) … la Mazzancolla!
la mazzancolla appartiene ai crostacei comunemente noti come gamberi Può raggiungere dimensioni massime attorno a 20 cm, è comune dai cm, il colore è marroncino grigio con riflessi gialli e rossastri vive tra 20 e 50 m di profondità, sepolta durante il giorno nei fondali sabbiosi costieri prossimi alle foci dei fiumi dove l’acqua è salmastra, si muove di notte per alimentarsi catturando piccoli organismi. si pesca con reti a strascico e rapidi, le migliori zone per la pesca si trovano nel Medio Adriatico e sulle coste laziali in Mar Tirreno. si consuma fresca ed ha carni eccellenti, molto apprezzata dai mercati, mantiene un costo elevato anche quando è relativamente abbondante.

50 Crostacei Squilla mantis (Linneo), la canocchia o pannocchia
è un crostaceo che si trova lungo tutte le coste del Mediterraneo. Può raggiungere eccezionalmente dimensioni di 20 cm, di solito è comune da 12 a 18 cm vive su fondali sabbiosi o fangosi fino ad un centinaio di metri, si trova più facilmente a profondità inferiori ai 50 m, molto comune in Adriatico. Vive e si riproduce in gallerie che scava nel fondo marino dalle quali esce nelle ore notturne per cacciare, è un animale solitario. si cattura più facilmente dopo forti mareggiate che provocano la distruzione delle tane e nelle ore notturne, soprattutto con reti a strascico. si deve consumare fresca per evitare un processo di disidratazione rapida che svuota completamente l’animale pescato. Vive a lungo dopo la cattura ed è consigliabile acquistarla viva per essere sicuri della freschezza.

51 Crostacei Nephrops norvegicus (Linneo), lo scampo
crostaceo dal corpo allungato con la parte anteriore, il carapace, robusto munito di rostro dentellato ai lati del quale si trovano gli occhi, possiede due paia di antenne di cui un paio lunghe ed un paio più corte bifide Il colore è rosa con macchie bianche ed arancio. Della stessa famiglia dell’astice, si distingue per le minori dimensioni, per la forma delle chele, lunghe e sottili, e per il diverso colore (rosa) I sessi sono separati, il maschio si può distinguere per la presenza sotto l’addome di due appendici a forma di spina, gli organi copulatori, la femmina porta le uova sotto l’addome fino alla schiusa e le larve sono planctoniche. Vive tra 20 e 800 m di profondità, in gallerie che scava sul fondo, per questo predilige fondali con sabbia compatta, si muove di notte per alimentarsi catturando piccoli organismi: altri crostacei ed anellidi si pesca con reti a strascico, rapidi e reti da posta, le migliori zone per la pesca si trovano nel Medio Adriatico e in Mar Tirreno.

52 Echinodermi Sono organismi esclusivamente marini - 5600 specie
- distribuiti dalla superficie fino a 7000m in habitat diversi hanno simmetria radiale - endoscheletro calcareo -cellule sensoriali e respirazione -sono bentoniche ma alcune possono nuotare - sono carnivore, erbivore detritivore - le loro larve sono planctoniche

53 Gli Abissi La profondità media negli abissi è di 4000 metri
la temperatura è di circa 4°C Le pianure abissali hanno sedimenti morbidi tutti i membri permanenti delle comunità che vivono in acque profonde dipendono per il cibo da sostanze che cadono verso il basso o vi sono trasportate dalla zona eufotica. Gran parte del materiale che cade negli strati inferiori viene riciclato all’interno della colonna d’acqua e solo piccole quantità raggiungono il fondo, di conseguenza la vita si rarefà con la profondità. Sono popolati più frequentemente da vermi, molluschi ed echinodermi La maggior parte delle specie sono endemiche (l’Atlantico possiede specie differenti dal Pacifico

54 Sorgenti idrotermali profonde
Sono distribuite nelle buie profondità marine in prossimità delle dorsali medio-oceaniche a profondità oscillanti attorno ai 3000 metri, accolgono una fauna singolare Sono state scoperte di recente Da queste fenditure sgorgano pennacchi di acqua calda con temperatura superiore a 400°c. Le acque sono ricche di minerali

55 Campi idrotermali Gli animali che si trovano in prossimità delle fenditure crescono più velocemente degli animali che si trovano in superficie e sono più grandi degli altri animali che vivono nelle profondità del mare Alla base di questo ecosistema vi sono i solfobatteri Molti animali hanno una relazione simbionte con questi batteri, altri se ne cibano In queste casi vi sono grandi vermi tubolari lunghi più di 1,5 metri che sembra raccolgano particelle di cibo dai getti di acqua calda per mezzo di tentacoli e sono capaci di vivere a temperature altissime es alcuni policheti vivono a 105°C Tra gli animali vermiformi, il più famoso e spettacolare è probabilmente il vestimentifero Riftia pachyptila,(pogonoforo) privo di bocca e apparato digerente, che vive in tubi verticali permanenti profondamente infissi nelle fenditure del basalto . Gli organismi che si sviluppano in vicinanza delle sorgenti sulfuree vengono considerati come esempi delle forme di vita più primitive che si sono sviluppate sulla Terra quando ancora l’ossigeno non era presente ai livelli di concentrazione attuali.

56 il litorale Bioma localizzato tra atmosfera, idrosfera, litosfera
Zona tra l’alta e bassa marea Ricco di nutrienti ed ossigeno

57 La scogliera La zona intertidale è compresa tra il limite superiore e inferiore della marea. Le specie che vivono in questa zona hanno adattato, quindi, le proprie caratteristiche biologiche ai ritmi di immersione ed emersione legati alle diverse fasi della marea, ovviamente nelle aree dove queste determinano importanti variazioni del livello del mare. Nel mediterraneo questa zona è poco estesa, in quanto l’escursione è modesta. Questa zona è soggetta a stress ambientali: maree, temperatura, salinità, concentrazione di O2,disidratazione, turbolenza.. la parte inferiore del Piano Mediolitorale è popolata da molte specie vegetali che forniscono alla ricca fauna, che vive in questa fascia, numerosi anfratti e nascondigli e un ricco nutrimento. Qui si incontrano, oltre a patelle, spugne, Cnidari, come il pomodoro di mare ,numerosi Anellidi, Molluschi come le lumachine di mare del genere Monodonta e anche qualche mitilo (Mytilus galloprovincialis), Briozoi e Crostacei. La prima fascia è caratterizzata da un popolamento a "denti di cane", che sono Crostacei Cirripedi appartenenti al genere Cthamalus; questi, che sono in grado di vivere in condizioni veramente proibitive,

58 In tale piano si osserva una formazione litoranea rocciosa avente l'aspetto di un vero e proprio "reef": si tratta del "trottoir a vermeti" o marciapiede a vermeti, una importante biocostruzione mediterranea dovuta all'azione di due specie di molluschi gasteropodi (in particolare Dendropoma petreum). Il concrezionamento dei gusci di tali animali determina l'accrescimento stratiforme di una piattaforma calcarea in modo simile alle barriere coralline. Sono presenti alghe rosse incrostanti con la parete impregnata di carbonato di calcio (CaCO3) depositato sotto forma di calcite o aragonite.

59 Sub -zones Splash/ Spray zone - "desert" of the intertidal zone, survives on the mist and spray of the ocean Upper intertidal zone - covered by water during high tide so it experiences dry periods daily Middle intertidal zone - regularly covered with sea water Lower intertidal zone - dry only during the lowest tides and contains the highest biodiversity within the intertidal zone Alghe, barnacli, isopodi, licheni, patelle, littorina, lumachine anemones, barnacles, brittle stars, chitons, crabs (paguri), Fucus, green algae, isopods, limpets, muscles, sea stars anemones, barnacles, chitons, crabs, green algae, isopods, limpets, muscles, sea lettuce, sea stars, snails, sponges abalone, anemones, brown seaweed chitons, crabs, green algae, hydroids, isopods, limpets, muscles, nudibranchs nudibranchs, sea cucumber, sea lettuce, sea stars, sea urchins, shrimp, snail, sponges, tube worms,

60 patella littorina Cetriolo di mare isopodi mitili abalone
Pomodoro di mare mitili abalone Ricci di mare

61 fondali sabbiosi Dollaro di sabbia natica granchio Vermi policheti
Tartufo di mare Vongola verace


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