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Laboratorio Android APPINVENTOR Livio Tenze tenze@esteco.com
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Programmare: cosa intendiamo? Spieghiamo al dispositivo ciò che deve fare, scriviamo codice sorgente, lo «compiliamo» e lo eseguiamo Esistono molti modi per descrivere i problemi ed esistono quindi diversi linguaggi ed approcci Si è scelto di introdurre Android mediante un ambiente grafico, derivato dal linguaggio «Scratch»
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Esistono varie modalità Sviluppo: Con emulatore locale telefono Con emulazione su dispositivo connesso in rete Con cavo USB (sconsigliato) Produzione Apk (=pacchetto installabile) con codice QR Salvare apk su disco locale
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Come si presenta l’ambiente
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Creare un nuovo progetto
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Connettersi ad un dispositivo
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Esercizio: facciamo partire l’emulatore Lanciare l’applicazione aiStarter Aprire appinventor Creare un nuovo progetto Connect->Emulator
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Esercizio: colleghiamo il dispositivo Installiamo AI Companion da Play Store Avviamo AI Companion e scegliamo QR Connect->AI Companion
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Presentazione grafica: designer
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Logica del programma: blocks
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Esempio 1 Introduciamo eventi Prendiamo confidenza con designer e block Usiamo i bottoni e ShowAlert Usiamo un ShowMessageDialog Esercizio
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Esempio 2 Getter e setter Variabili globali e locali Introduzione all’IF Terzo bottone che si comporta come: Bottone 1 nei click pari Bottone 2 nei click dispari Esercizio
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Esempio 3a, 3 Facciamo il play di un file audio Usiamo il «Text to speech» Usiamo text2speech con un testo preso da variabile globale Esercizio
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Esempio 4 Introduciamo l’accelerometro Usiamo il «Text to speech» con un testo preso da textbox Vogliamo far pronunciare qsa quando si scuote il dispositivo Esercizio
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Esempio 5 Introduciamo canvas e sprite Pallina che viene lanciata e rimbalza sui bordi Introduzione al concetto di Timer Usiamo il timer per ridurre la v della pallina e fermarla quando speed è 0 Esercizio
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Esempio 6 Introduciamo procedure Spiegare modulo e direzione planare Pallina guidata da accelerometro Aggiungiamo un pulsante per posizionare in modo casuale la pallina sul piano Usiamo una procedura Esercizio
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Cosa è un protocollo di comunicazione L’AD di un’azienda (A) ha bisogno di ottenere un’informazione dall’AD di un’altra società (B). Implementa, per la comunicazione, una pila protocollare fatta come segue: AD di A parla con il responsabile di un reparto e gli chiede di avere una cerca informazione Il resposabile del reparto avvisa la segretaria che ha il compito di tenere le relazioni esterne La segretaria batte una lettera e la invia per FAX all’altra società Dall’altra parte accade l’opposto: La segretaria di B riceve il fax, lo legge (non capisce quale sia il problema, ma sa a chi chiedere) e lo dà al responsabile di reparto di B (corrispondente a quello di A) Il responsabile legge la lettera, ma non conosce la risposta completa al problema, ma sa che deve chiedere dei dettagli all’AD Finalmente la lettera arriva all’AD che quindi può completare la risposta A questo punto il ciclo di risposta si ripropone in verso opposto e l’AD di A riceve la risposta dall’AD di B
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Cosa è un protocollo di comunicazione I protocolli regolano la comunicazione tra due entità [dello stesso livello, che serve a fornire servizi al livello superiore]. I diversi protocolli sono organizzati con un sistema detto "a livelli": a ciascun livello viene usato uno specifico protocollo. L'insieme di più livelli e relativi protocolli definisce un’architettura di rete a strati. La divisione in livelli è fatta in modo tale che ciascuno di essi utilizzi i servizi offerti dal livello inferiore, e fornisca servizi più "ricchi" a quello superiore. I diversi livelli in un host comunicano tra loro tramite le interfacce. Ogni livello parla solo con quello immediatamente superiore e con quello immediatamente inferiore.
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Cosa è un protocollo di comunicazione Il protocollo alla base di internet è noto come TCP/IP IP permette di raggiungere i vari PC per mezzo di indirizzi IPv4 o IPv6, livello 3 OSI TCP/UDP sono protocolli di trasporto che permettono di gestire la connessione, livello 4 OSI Sopra al TCP è possibile avere altri strati (5,6,7), protocolli, come l’HTTP, con il quale si raggiungono le pagine web HTTP sfrutta i livelli sottostanti per inviare i suoi dati ad un’altra macchina: imbusta il suo contenuto opportunamente e lo invia ai livelli sottostanti. Quindi il segnale elettrico finisce sul cavo. Arrivato a destinazione, si procede in maniera opposta: si parte dal segnale elettrico, si passa al livello 2, poi al livello IP, TCP ed infine si legge il messaggio HTTP.
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Esempio 7 Introduzione ai protocolli Inviamo un messaggio html GET Visualizziamo la risposta Introduciamo le liste ed usiamole per estrarre il messaggio di risposta: List e split Esercizio
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