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Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo1 Sistemi per la Gestione Aziendale. AA. 2008-09 Ingegneria Gestionale (LS) Facoltà di Ingegneria.

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Presentazione sul tema: "Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo1 Sistemi per la Gestione Aziendale. AA. 2008-09 Ingegneria Gestionale (LS) Facoltà di Ingegneria."— Transcript della presentazione:

1 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo1 Sistemi per la Gestione Aziendale. AA. 2008-09 Ingegneria Gestionale (LS) Facoltà di Ingegneria di Napoli SGA0809 UD06 Sistemi cibernetici

2 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo2 Human Relation School “EFFETTO HAWTHORNE” Il programma di ricerche sperimentali fu svolto presso gli stabilimenti Hawthorne della Western Electric. Elton Mayo Furono le ricerche di Elton Mayo, negli anni 20, a dare vita alla scuola delle relazioni umane Altri ricercatori coinvolti: Schein, Roethlisberger, Dickson e in parte Warner

3 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo3  Obiettivo: studiare la correlazione tra produttività degli operai e illuminazione  Invece: ad un aumento della produttività degli operai della sala più illuminata corrisponde un aumento della produttività degli operai presenti nella sala con illuminazione normale o ridotta. Ricerca presso gli stabilimenti Hawthorne a metà degli anni 20

4 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo4  l’importanza del fattore umano.  Il valore della leadership.  La rete di rapporti informali Punto di partenza: “gli operai, compiaciuti del semplice fatto di essere stati posti sotto osservazione dai ricercatori, avevano cominciato a produrre di più. Erano motivati” Conclusioni

5 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo5 Kurt Lewin  Stile di leadership autocratico vs Stile di leadership democratico  Valore delle relazioni umane del leader col gruppo  influenza del gruppo ristretto sulla riduzione della resistenza al cambiamento Iacob Lévy Moreno  Modello socio-metrico: le relazioni informali di tipo socio-cognitivo e di tipo socio-affettivo tra i membri del gruppo hanno implicazioni gestionali importanti Ulteriori sviluppi

6 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo6 Importanza del fattore umano e sociale L’uomo di Mayo è inserito in una rete di relazioni che l’uomo di Taylor, nella solitudine delle sue mansioni, non vede. capovolge l’impostazione secondo cui le esigenze dell’organizzazione sono la variabile indipendente a cui il comportamento umano va subordinato

7 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo7 TEORIE DELLA CRESCITA DELLA PERSONALITA’ Sviluppate soprattutto negli USA negli anni ‘60 e ‘70, esse prendono il nome di teorie motivazionaliste o di realizzazione della personalità Anni 60: ricerche di Maslow, Mc Gregor, Likert, Argyris Agire sull’uomo

8 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo8 (La scala dei bisogni di Maslow, 1954) bisogni di autorealizzazione (Il modello di Alderfer, ‘60) bisogni di stima e di autostima bisogni sociali e di appartenenza bisogni di sicurezza e tranquillità economica bisogni fisiologici di base (sopravvivenza) I bisogni dell’uomo e leve di gestione Salari, sicurezza Salute, posto carriera Esistenza Relazione Crescita Gruppi di lavoro, socialità Autonomia, responsabilità, riconoscimenti Valori aziendali e personali

9 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo9  i “fattori igienici”: che riguardano le condizioni “esterne” di lavoro, quali l’ambiente fisico, l’ambiente sociale, la remunerazione;  i “fattori motivazionali: legati alla sfera “interna” della persona e legati direttamente ai contenuti di lavoro e alla motivazione della persona nello svolgerli.  ampliamento della conoscenza  aumentate relazioni  creatività  Autonomia, specie in condizioni di incertezza  crescita reale  principio di individuazione Fattori igienici e motivanti (Herzberg)

10 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo10 Il sistema org. si apre Avere affermato apertamente che i lavori svolti in autonomia e piena responsabilità procurano soddisfazione e migliorano la produttività È anche la premessa per un maggiore coinvolgimento dei soggetti nelle organizzazioni La macchina org. deve necessariamente aprirsi all’ambiente in cui sono inserite le org.

11 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo11 I sistemi aperti

12 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo12 Pag. Un sistema può essere definito come un complesso di elementi interagenti. Interazione significa che gli elementi p cono connessi da realzioni R in modo tale che il comportamento di un elemento p in R è diffferente da quello che sarebbe il suo comportamento rispetto a un’altra relazione R’. L. Von Bertalanffy, Teoria Generale dei Sistemi. Fondamenti, sviluppo, Applicazioni. Mondadori, 2004, pag. 97 (prima ed.1967). BERTALANFFY:

13 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo13 Pag. L’organismo non è un sistema chiuso, ma un sistema aperto. Usiamo il termine “chiuso” per indicare un sistema tale che la materia non possa né entrare né uscirne; lo si definisce “aperto” se si ha un ingresso ed un’uscita di materiale. […] L’organismo è un sistema aperto in stato (quasi) stazionario, che si mantiene costante… L. Von Bertalanffy, Teoria Generale dei Sistemi. Fondamenti, sviluppo, Applicazioni. Mondadori, 2004, pag. 196 (prima ed.1967). BERTALANFFY:

14 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo14 Il corpo umano come sistema aperto Il corpo umano è costituito da circa 100 trilioni o 10 14 cellule Il diametro medio di una cella è 10 µm La massa media di una cella è 1 nanogrammo Tra 50 miliardi and 70 miliardi di celle muoiono ogni giorno. Equivalente al peso del corpo in un anno Turnover emoglobina : 1,5 x 10 7 sec

15 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo15 Caratteristiche di un sistema aperto Feedback (retroazione) Entropia negativa Omeostasi Equifinalità Varietà necessaria Adattamento Struttura

16 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo16 Sistema aperto Apparato di controllo EffettoreRicettore stimolo messaggio risposta retroazione Omeostasi: sistema di regolazione dello zucchero nel sangue

17 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo17 Definizioni Stato: proprietà distinguibile del sistema, rappresentato da un vettore Curva di comportamento: Successione di stati nel tempo Spazio delle fasi: diagramma su cui si rappresenta una curva di comportamento Campo: spazio delle fasi che contiene tutte lem curve di comportamento

18 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo18 Esempio: campo del pendolo x y X = angolo del pendolo dalla verticale Y = velocità angolare della disco

19 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo19 La stabilità x y Equifinalità

20 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo20 Il regolatore di Watt (il diagramma degli effetti immediati) Velocità Distanza tra pesi Portata del vapore - + +

21 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo21 Il sistema adattivo Ambiente Sistema d’azione S Variabili essenziali Parametri a scalino

22 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo22 La ultrastabilità x y x y Stato critico P Z Z A S1S1 S2S2

23 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo23 Adattamento Caso 1: tutte le ruote vengono fatte girare. Devono fermarsi tutte su A, altrimenti vengono fatte girare ancora. Caso 2: Viene fatta girare la prima ruota. Se esce su B viene fatta girare ancora. Se esce A si passa alla seconda. Caso 3: Tutte le ruote vengono fatte girare. Si fanno girare solo le ruote in cui esce B A B P(A) = 1/2 Quanti tentativi? ruote N = 1000

24 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo24 Tentativi per raggiungere il successo Caso 1: tentativi = (1/p) N = 2 1000 Caso 2: tentativi = N/p = 1000*2 = 2000 Caso 3:tentativi = pochi tentativi Se il tempo di un tentativo è un secondo allora: Caso 1 = 10 293 anni Caso 2 = circa 33 minuti Caso 3 = pochi secondi

25 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo25 Requisiti per adattarsi all’ambiente Caso 1: sistema estremamente connesso adattamento impossibile Ambiente Sistema d’azione S

26 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo26 Requisiti per adattarsi all’ambiente Caso 2: sistema connesso a cascata adattamento lento Ambiente Sistema d’azione S Ambiente Sistema d’azione S Ambiente Sistema d’azione S

27 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo27 Requisiti per adattarsi all’ambiente Caso 3: sistema con sottosistemi indipendenti adattamento veloce Ambiente Sistema d’azione S Ambiente Sistema d’azione S Ambiente Sistema d’azione S

28 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo28 Molteplicità necessaria Ogni colonna ha simboli non ripetuti Obiettivo di R: minimizzare la molteplicità dei risultati La molteplicità dei risultati non può essere minore di D/R Solo la molteplicità di R può distruggere la molteplicità di D  1ffk 2kef 3mka 4bbb 5cqc 6hhm 7jdd 8apj 9lnh D R

29 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo29 La struttura di un sistema La struttura è ciò che spiega il comportamento osservabile Popolazione Età 0-14 Popolazione Età 15-44 Popolazione Età 45-120.4.50.70 0.25.8 A B C A B C A BC

30 Sistemi per la Gestione Aziendale - Prof. Giuseppe Zollo30 Comportamento e struttura 200400900 A BC Tot = 1500 1 280380820 Tot = 1480 2 302406751 Tot = 1459 3 324436703 Tot = 1463 4 348468672 Tot = 1488 5.4.50.70 0.25.8


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