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LA LETTERATURA STRANIERA NEL ‘600
INGHILTERRA FRANCIA SPAGNA TEATRO ROMANZO SHAKESPEARE RACINE CERVANTES
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IL TEATRO IN EUROPA Tra i massimi risultati artistici del ‘600 in ambito teatrale, di gran lunga superiori ai prodotti degli autori italiani, si ricordano le opere di: INGHILTERRA: William Shakespeare; FRANCIA: Jean Racine, Pierre Corneille, Molière; SPAGNA: Lope de Vega, Pedro Calderon de la Barca.
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INGHILTERRA Vera gloria dell'età elisabettiana ( ) è il TEATRO, che conosce un'enorme diffusione; i drammaturghi sono consapevoli di dover coniugare il gusto per uno spettacolo popolare con quello per il teatro classico. Lo scopo di queste rappresentazioni era, oltre all’intrattenimento, l’educazione del pubblico.
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TEATRO ELISABETTIANO I teatri più importanti: The Theatre (1576), The Curtain (1577), The Swan (1595), The Globe (1599); Struttura: forma ottagonale o circolare e la capienza era di 3000 persone. Il palco era rettangolare. La rappresentazione non aveva interruzioni e interessante è il fatto che non ci fossero attrici donne. Gli spettatori appartenevano a diverse classi: in galleria vi erano i nobili che potevano anche sedersi, mentre sotto al palco vi era una zona in cui le persone della classe più bassa potevano assistere alla scena stando in piedi. Il pubblico era molto affascinato dalle metafore, dai discorsi lunghi e dai soliloqui.
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WILLIAM SHAKESPEARE Londra, prime esperienze teatrali 1584
Globe Theatre 1599 composizione tragedie Nasce a Stratford 1564 Scrive i principali drammi storici Mette in scena le commedie Muore a Stratford 1616
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LE FASI DELLA PRODUZIONE DI SHAKESPEARE
La prima fase della produzione di Shakespeare va dal 1590 al 1600, ed è un periodo di sperimentazione. Comprende opere poetiche (Sonetti), drammi storici (tra cui spiccano Riccardo III, Enrico IV e Enrico V), commedie (La bisbetica domata, Molto rumore per nulla, Sogno di una notte di mezza estate, Il mercante di Venezia), tragedie (Romeo e Giulietta). La seconda fase va dal 1600 al 1607 ed è quella in cui matura una visione amara dell’esistenza. Fra le commedie va ricordata Misura per misura, fra le tragedie Giulio Cesare, Antonio e Cleopatra e quattro capolavori: Amleto, Otello, Macbeth e Re Lear. La terza e ultima fase va dal 1607 alla morte, La visione del poeta si rasserena e domina il romance, cioè la commedia fiabesca o romanzesca. Il capolavoro di questo periodo è La tempesta.
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Comico (autore di commedie) Genio della lingua
Storico (drammi storici) Poeta (sonetti) Drammaturgo tragico
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IL SONETTO DI SHAKESPEARE
E’ un tipo di sonetto chiamato anche sonetto inglese, le sue caratteristiche principali sono: Temi di amore, fede, bellezza e arte 14 versi di pentametro giambico Divisione in 4 sezioni: tre quartine che presentano una situazione o un problema e un distico che risolve o riassume il problema; Schema delle rime quartina I: ABAB quartina II: CDCD quartina III: EFEF distico: GG Un punto di svolta alla fine dell’ottavo verso (introdotto da: e, se, così, ma ecc…) Linguaggio pieno di ossimori
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LE CARATTERISTICHE DELLA SCRITTURA
La cultura inglese dell’età elisabettiana era fortemente intrisa di italianismo. In particolare gli scritti teatrali di Shakespeare denotano che egli conobbe, anche se non direttamente, autori come Ariosto, Boccaccio, Castiglione e altri meno noti. Una caratteristica fondamentale della produzione di Shakespeare è il realismo, infatti unisce nei sui teatri la rappresentazione e l’allegoria dell’esistenza (destino di ogni uomo, rappresentazione del tempo e la realtà portata ad un piano superiore). Un secondo elemento rilevante è la centralità del personaggio, talvolta fino a diventare, nell’immaginario collettivo, un mito. Il linguaggio di Shakespeare ha una straordinaria ricchezza e sono compresenti i piani della preziosità più raffinata e la volgarità aperta.
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FRANCIA La Francia nel ‘600 fu caratterizzata da un rifiuto verso il Barocco, con lo sviluppo di un nuovo classicismo che intendeva rifarsi direttamente alla lezione di essenzialità e di semplicità degli antichi, in particolare dei tragici greci. Autori come Racine trattano in particolare il genere della tragedia superando i maestri italiani.
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JEAN RACINE Jean Racine nacque nel 1639 vicino a Parigi, città nella quale si trasferì nel 1655, dove si avvicinò al teatro. È stato il perfetto rappresentante del "gran secolo"; benché esigua, la sua produzione drammaturgica riassume i caratteri principali del classicismo. Il sentimento di profondo malessere esistenziale che le sue tragedie trasmettono ha lasciato una grande influenza nella tradizione poetica francese fino a Baudelaire. Gli ultimi anni della sua vita li passò lontano dal teatro, muore nel
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LE FASI DELLA PRODUZIONE
I primi grandi successi di Racine furono: Andromaca (1667), Britannico (1668), Berenice (1670) e infine Fedra (1677). Dal 1667 al 1689 Racine visse un periodo di crisi spirituale abbandonando il teatro al culmine del suo successo. Nel 1689 ritorna al teatro con Ester e Atalia (1691), tragedie ispirate da una visione del teatro molto diversa da quella degli anni precedenti: l’amore e la passione degli eroi vengono totalmente esclusi, il soggetto scelto è biblico e l’intenzione educativa.
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CARATTERISTICHE GENERALI
Uno degli aspetti peculiari del teatro di Racine è l'assoluta semplicità della struttura; l'azione è ridotta al minimo, non vi sono avvenimenti esteriori, non vi è intrigo. Lo sfondo è destoricizzato e serve solo da scenario grandioso su cui campeggiano i personaggi. La sobrietà e la linearità della costruzione drammatica rappresentano uno dei vertici del classicismo francese, i cui ideali di purezza, rigore e rispetto delle regole trovano nell'opera di Racine l'espressione più alta e autentica. Il linguaggio adotta un registro alto, ma non enfatico, nobile ma semplice, musicale ma sorretto dalla logica e dall'ordine. La tragedia si costruisce sul conflitto interiore. Gli eroi, del tutto privi di una vita quotidiana, non agiscono: soli sulla scena, esprimono a lungo i loro dubbi e il loro dolore. I personaggi appaiono incapaci di volontà, trascinati dalle situazioni, al contrario, per esempio, di quelli di Shakespeare.
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IL ROMANZO IN EUROPA Con il passaggio tra il XVI e il XVII secolo il romanzo iniziò ad affermarsi in tutta Europa: Francia: la novellistica rielabora testi di origine italiana ed ha enorme successo il romanzo pastorale Inghilterra: degne di nota sono le novelle di R. Greene che anticipano il realismo di Defoe.
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IL ROMANZO PICARESCO Questo genere di romanzo nasce nel 1554 circa con la composizione del Lazarillo de Tormes da parte di un autore anonimo. Le caratteristiche principali sono: Il protagonista è un picaro, cioè appartiene ad una classe sociale bassa La storia è raccontata in tono autobiografico, il protagonista narra quindi le sue avventure in prima persona. Il testo non ha una struttura precisa ma è un susseguirsi di avventure senza apparente nesso logico Fondamentale è l’elemento satirico: il picaro, nelle sue varie avventure, sta al servizio di uomini più potenti di lui, dei quali osserva attentamente tutti i comportamenti, per poi esporli al lettore in una critica.
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CERVANTES Miguel de Cervantes nasce il 9 ottobre 1547 ad
Alcalá de Henares, Spagna. Dopo aver studiato nel 1569 si trasferisce in Italia dove rimarrà fino al In questo periodo partecipa attivamente alle più importanti battaglie, come quella di Lepanto (1571). Nel ‘75 parte da Napoli per tornare in Spagna ma viene catturato e tenuto prigioniero ad Algeri per 5 anni: in questo momento inizia il periodo buio della sua vita. Dopo la detenzione ritorna in patria dove, anche per problemi economici, entra in contatto con la malavita e viene imprigionato più volte. È in uno di questi casi, si pensa intorno al 1602, che Cervantes abbozza per la prima volta il suo romanzo. Muore nel 1616 di idropisia.
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LE FASI DELLA PRODUZIONE
Le fasi della produzione di Cervantes possono essere divise in due gruppi principali: Il periodo che va dalla nascita alla prigionia ad Algeri è la prima fase ed è caratterizzata prevalentemente da studi e viaggi, le opere da lui pubblicate, sebbene ce ne fossero, erano molto poche. Nella seconda fase la produzione di Cervantes è influenzata da diversi fattori: prima di tutto la condizione precaria in cui l’autore stesso si trovava che non gli permetteva di trovare un equilibrio e probabilmente anche la situazione spagnola in Europa e nel mondo: la Spagna infatti stava rapidamente calando a picco
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CARATTERISTICHE GENERALI
Cervantes può essere considerato un innovatore perché, nonostante si cimentasse con generi letterari già affermati, egli fondeva in essi caratteristiche di altri generi. Il Don Chisciotte e le Novelle esemplari raccontano una Spagna che rivela i segni dell'incombente decadenza, con città e strade percorse da una folla di uomini e donne attraverso i quali lo scrittore rappresenta la società dell'epoca. È un grande affresco di un'umanità varia, descritta con toni di crudo realismo, ma anche presentata con sguardo ironico. La modernità di Cervantes sta anche nel suo desiderio di esplorare la realtà e il cuore degli uomini, infatti nelle sue opere egli mette in campo una gran quantità di personaggi che si incontrano e si confidano poiché solo l’insieme di numerosi punti di vista può portare alla conoscenza della realtà.
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Don Chisciotte 2 parti: 1605: pubblicazione prima parte a Madrid, 52 capitoli 1615: pubblicazione seconda parte, sempre a Madrid, 74 capitoli Un’ipotesi accreditata sul perché l’autore abbia suddiviso l’opera in due è la seguente: Nel 1614 a Tarragona uscì un’edizione apocrifa del romanzo da parte di A.F. de Avellaneda e per questo Cervantes, per contestare questa versione e allo stesso tempo proteggere l’originale, decise di pubblicare una seconda parte.
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