Economia del lavoro 2013-2014 Lezione 9 Sfruttamento, lavoro criminale e lavoro domestico.

Presentazione sul tema: "Economia del lavoro 2013-2014 Lezione 9 Sfruttamento, lavoro criminale e lavoro domestico."— Transcript della presentazione:

1 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it1 Lezione 9 Sfruttamento, lavoro criminale e lavoro domestico

2 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 2 Cosa è lo sfruttamento? a) uso di una risorsa, anche umana, analogamente a "sfruttamento di una miniera"; b) trasferimento indebito di parte del prodotto del lavoro dal produttore a qualcun altro; c) obbligo per i lavoratori di lavorare in condizioni nocive o anche disumane; d) le condizioni b e c insieme.

3 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 3 Definizione che useremo un lavoratore è sfruttato quando le sue condizioni di lavoro (salariali e/o d'altro tipo) sono peggiori di quanto si ritenga comunemente accettabile da parte della collettività in cui il lavoratore opera.

4 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 4 Il grafico dello sfruttamento

5 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 5 Sfruttamento di equilibrio Lo sfruttamento implica eccesso di offerta. Può succedere a causa di una grande crisi, o di un’annessione imperialista, o in regime di apartheid… …ma come può esserci in un’economia moderna normale?

6 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 6 Sfruttamento e segmentazione del mercato Lo sfruttamento in un’economia moderna implica la segmentazione del mercato. Riguarda tipicamente gli immigrati, soprattutto se clandestini. Chi ha interesse a combattere la segmentazione? Nessuno.

7 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 7 Però…

8 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 8 Che fare contro lo sfruttamento? a) accettazione di retribuzioni inferiori a quelle degli indigeni. b) controlli rigorosi sulle condizioni di sicurezza del lavoro degli immigrati. c) limitazione di retribuzioni inferiori per gli immigrati a quei settori e a quelle mansioni in cui è minima la concorrenza con i lavoratori indigeni.

9 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 9 Il lavoro criminale Ci occupiamo solo di lavoro dipendente E’ un lavoro come un altro? Si, ma con un costo di produzione molto alto

10 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 10 Seguito Quindi richiede o molto bisogno… …oppure rendimenti molto elevati

11 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 11 L’offerta di lavoro criminale e la povertà I poveri hanno una maggiore propensione a commettere crimini Esistono ambienti più propensi alla criminalità I poveri sono più facilmente vittime dei crimini

12 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 12 La scelta del criminale

13 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 13 Prevenire o reprimere? Il modello teorico è lo stesso Dipende dai costi delle due politiche

14 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 14 La domanda di lavoro criminale Da cosa dipende la domanda di lavoro? Anche nel caso del lavoro dipendente criminale la domanda dipende dalla domanda del bene prodotto dall’economia criminale

15 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 15 Nel caso delle droghe e della prostituzione la repressione apparentemente funziona… Il “gettito fiscale”, cioè i maggiori costi dovuti alla repressione (C’-a-L’-O) sono pagati essenzialmente dai padroni

16 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 16 …ma la domanda è rigida …e quindi i maggiori costi dei padroni vengono scaricati sui consumatori, con un effetto scarso sull’occupazione di prostitute o piccoli spacciatori

17 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 17 Seguito Se la domanda di lavoro criminale è rigida, la repressione è doppiamente sbagliata: E’ un costo inutile… … e finanzia i criminali

18 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 18 Perché la repressione? Alcuni prodotti sono illegali in alcuni paesi e in altri no E allora perché?

19 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 19 La criminalità di alto livello Un criminale di alto livello (evasore fiscale, operatore finanziario che vende titoli Parmalat…) ha molto da perdere. Perché lo fa? Ricavi molto alti… … ma anche costi opportunità ridotti soprattutto se la corruzione è diffusa

20 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 20 Il lavoro domestico - assunzioni a) Gli esseri umani sono programmati a volere massimizzare la diffusione del proprio patrimonio genetico nelle generazioni successive. b) La famiglia umana è tradizionalmente monogamica. c) La famiglia intende massimizzare il reddito di lungo periodo della famiglia stessa. d) I guadagni futuri attesi, cioè che si presume di ottenere domani sono tanto più bassi quanto più l'attività lavorativa è discontinua e interrotta oggi. e) Normalmente, all'inizio della famiglia l'uomo guadagna più della donna.

21 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 21 La divisione del lavoro entro la famiglia: l’autodiscriminazione Dati gli assunti, alla famiglia conviene che l’uomo lavori di più fuori casa e la donna di più in casa. Altri fattori: discriminazione statistica, cultura, autostima, ipergamia e ipogamia.

22 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 22 La crisi della famiglia Fattori culturali Fattori economici: la non necessità della famiglia Fattori economici: l’assistenza pubblica all’infanzia e agli anziani Fattori economici: i congedi di paternità Che fare?

23 Economia del lavoro 2013-2014 ortona@unipmn.it 23 Conclusioni generali del corso “Pensare come un economista” 1. Gli esseri umani di solito agiscono razionalmente 2. Non esiste nessun motivo a priori per proibire qualcosa 3. In presenza di una domanda significativa ci sarà una fortissima tendenza alla creazione della relativa offerta. 4. La domanda e l'offerta tendono sempre a incontrarsi. 5. Un problema economico normativo è sempre un problema di confronto fra costi e benefici. 6. Fate parlare i dati!