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NAVIGAZIONE OCEANICA - Pianificazione di una traversata – Passage Planning Nel fare la pianificazione di una traversata oceanica, da un punto A di partenza.

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Presentazione sul tema: "NAVIGAZIONE OCEANICA - Pianificazione di una traversata – Passage Planning Nel fare la pianificazione di una traversata oceanica, da un punto A di partenza."— Transcript della presentazione:

1 NAVIGAZIONE OCEANICA - Pianificazione di una traversata – Passage Planning
Nel fare la pianificazione di una traversata oceanica, da un punto A di partenza ed un punto B di arrivo, si deve tenere conto di moltissimi fattori. Alcune volte, sia per la fretta di portare a termine una spedizione, sia per la poca conoscenza della navigazione da parte di chi da essa deve “guadagnare”, al Comandante viene esplicitamente richiesto non solo di arrivare entro uno specifico orario (si vedano a proposito le definizioni di “cancello”, “stallia” e “controstallia” nella logistica portuale) ma di arrivarci facendo la rotta più breve in spazio, che erroneamente si ritiene anche quella più breve in tempo. Alcuni Armatori non riescono a comprendere quante siano le cause di differenza tra Velocità propria impostata e Velocità effettiva. Se la nave fosse in grado di percorrere il percorso più breve tra i due punti (realisticamente non è l’ortodromia ma la spezzata lossodromica) con la velocità propria esattamente identica alla velocità effettiva, la nave arriverebbe nel minor tempo possibile! Ma non è mai così. Facendo la spezzata ortodromica si possono attraversare zone di mare vicine ai poli, con la conseguente “prossimità” ai ghiacci polari e comunque a zone in cui lo stato del mare non è MAI inferiore a 4 (stato del mare 4 = “molto mosso” – Scala Douglas). Senza considerare le condizioni del traffico commerciale congestionato. Conclusioni: non si può scegliere la traiettoria con criteri puramente geometrici: ortodromia, lossodromia, spezzata loss., ecc…. Si DEVE fare la pianificazione della traversata tenendo conto del traffico (“Routering Charts”), delle condizioni climatiche (“Pilot Charts”) e delle condizioni meteomarine a breve scadenza (Carte di analisi e previsione al suolo)

2 NAVIGAZIONE OCEANICA - Pianificazione di una traversata – Passage Planning
Un fattore che NON deve essere trascurato è “come la nostra nave reagisce al moto ondoso” o meglio “di quanto viene modificata la velocità in presenza di un determinato stato del mare”. Tale modifica (non si può parlare sempre di riduzione, perché esistono casi in cui la velocità aumenta) varia a seconda del settore della nave che viene colpito direttamente dall’onda. Perciò DEVONO essere costruite ed affinate, prima al computer, poi alle prove in vasca con il modellino della nave, ed infine in mare, le cosiddette “Curve di James”, che riportano appunto tale fenomenologia. Velocità di riferimento Leggero incremento della velocità Dal diagramma a sinistra, contenente le “Curve di James” relative alla velocità propria di 16 nodi, si può calcolare quale potrebbe essere la velocità effettiva della nave a seconda del moto ondoso. Esempio: in presenza di mare 6 (mare molto agitato), con altezza delle onde da 4 a 6 metri, la velocità effettiva potrebbe essere… 9,6 nodi per 6 metri di altezza dell’onda se il mare è preso di prora 11 nodi per 6 metri di altezza dell’onda se il mare è preso al traverso 13,6 nodi per 6 metri di altezza dell’onda se il mare è preso di poppa 12,8 nodi per 4 metri di altezza dell’onda se il mare è preso di prua 14 nodi per 4 metri di altezza dell’onda se il mare è preso al traverso 15,5 nodi per 4 metri di altezza dell’onda se il mare è preso di poppa Si nota che per una altezza delle onde inferiore o uguale a 2 metri, si potrebbe avere un leggero incremento della velocità se il mare fosse di poppa

3 NAVIGAZIONE OCEANICA - Pianificazione di una traversata – Passage Planning
Al posto del Diagramma delle “Curve di James”, in tempi più recenti si è costruito un più preciso “Diagramma Polare”, più preciso perché permette di inserire esattamente l’angolo polare semicircolare (dritta o sinistra) in cui le onde colpiscono lo scafo Velocità di riferimento Nel diagramma a destra, la velocità di riferimento è 22 nodi Le curve più scure riportano l’altezza delle onde, ed i cerchi concentrici riportano le velocità (di due nodi in due nodi) Esempio 1: se il moto ondoso colpisce da 30° a sinistra e l’altezza delle onde è 6 metri…. La velocità della nave si riduce a 12 nodi Esempio 2: se il moto ondoso colpisce da 130° a sinistra e l’altezza delle onde è 8 metri…. La velocità della nave si riduce a 14,5 nodi

4 NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart
La Carta Pilota è stata ideata 1855 dal sottotenente della Marina M.F. Maury. Essa è una carta geografica “climatica” che viene consultata prima di intraprendere una traversata oceanica. Si riferisce alle condizioni climatiche mensili degli Oceani. Ogni anno vanno quindi prodotte 12 carte per ogni zona di mare

5 NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart
Essa presenta, in forma grafica, le medie ottenute da dati di osservazione meteo-marini, raccolti per molti anni e continuamente aggiornati; a ciò provvedono delle navi oceanografiche (navi-stazione) che, convenientemente attrezzate, hanno il compito di osservare e di registrare tutti gli elementi meteo-oceanografici nonché trasmetterli, sotto forma di bollettino, ad un centro di raccolta dati. In quelle zone dell’oceano non fornite di navi stazione, il servizio meteo-marino è effettuato da aerei e da idrovolanti. Contribuiscono alla raccolta dati i satelliti equatoriali geostazionari del servizio meteorologico, anche se non possono coprire le calotte polari Su di essa sono rappresentate, per mezzo di simboli, tutti gli elementi meteo-marini utili alla navigazione (Venti, Correnti marine, Pressione superficiale, Temperatura del mare e dell’aria, Cicloni, Icebergs, rotte consigliate tra principali porti, ecc…); sono, inoltre riportati i fenomeni meteo-oceanografici verificatesi l’anno precedente relativamente al mese per il quale la carta è stata elaborata. Le informazioni presentate in forma grafica sono inoltre integrate con notizie riportate sinteticamente ai margini della carta stessa. Sono carte basate dunque su dati climatici elaborati e trasformati statistici. Non si possono dunque considerare dati certi ma molto attendibili, basati su molteplici osservazioni effettuate per un lungo periodo di tempo

6 NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart
Da questa carta consultabile, quindi, si traggono tutte le indicazioni necessarie per tracciare la rotta più sicura e più conveniente in relazione alla traversata da intraprendere. La Pilot Chart è pubblicata mensilmente dall’Istituto Idrografico della Marina Americana ed è distribuita gratuitamente alla Società di Navigazione ed ai Comandanti delle navi, previa richiesta. Con essa si inviano anche dei moduli speciali che ciascun Comandante si impegna a compilare, dopo aver effettuato osservazioni meteo-oceanografiche durante la navigazione ed in istanti prestabiliti. N.B. I dati riportati dalle navi sulle tempeste e sull’altezza delle onde si riferiscono a condizioni del tempo migliori di quelle effettive. Questo perché le navi, da cui provengono i dati, tendono ad evitare le aree di cattivo tempo. N.B. Inoltre, la carta non deve essere considerata come una carta di navigazione, ma solo di consultazione per pianificare la navigazione stessa.

7 VENTI NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – SIMBOLOGIA
Sulla carta, la rete dei meridiani e dei paralleli (tra loro ortogonali), rappresentata da linee piene e punteggiate a seconda che indichi differenze di 10° e 5° di  e , determina un grande numero di rettangoli, al centro dei quali è segnato un numero iscritto in un cerchietto.

8 NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – SIMBOLOGIA
Il centro di ogni reticolo è occupato da un cerchio attorno al quale sono indicate: direzione, forza e frequenza degli 8 venti principali; tutto di colore blu chiaro. La direzione di provenienza del vento è indicata dalle frecce che convergono verso il cerchio; La forza del vento è data, nella scala Beaufort, dal numero di pennette; codini segnati sulle frecce, La frequenza del vento è misurata dalla lunghezza della freccia (segmento) nella apposita scala, che dà la percentuale del totale numero di osservazioni in cui il vento ha soffiato nella zona; Il numero contenuto dentro il cerchio indica la percentuale di calme o di brezze leggere. Inoltre, se la frequenza del vento da una data direzione è troppo elevata essa viene indicata con un numero posto sulla freccia interrotta. Esempio IN FIGURA (metodo delle 100 ore): nella zona considerata, in un intervallo di 100h (essendo dati di percentuale 100 ore sono un riferimento adatto), si sono registrati climaticamente e quindi potrebbero verificarsi: 3h di calma di vento o brezza leggera durante le rimanenti 97h: Venti da NE per la durata di 35h, di intensità forza 4 Venti da N per la durata di 20h, di intensità forza 3 Venti da S per la durata di 5h, di intensità forza 4 Venti da E per la durata di 15h, di intensità forza 4 e così via per tutte le altre direzioni……. Esempio IN FIGURA (metodo del riporto al mese): Dato che la carta PILOTA è una carta MENSILE, allora 35% significa che nel mese indicato il vento di Grecale (da NE) si è verificato mediamente per 10 giorni e mezzo su 30 giorni (0.35*30gg). I mesi hanno durata variabile, il metodo del riporto al mese di riferimento è meno preciso di quello delle ore ma molto più “pratico”

9 Nei seguenti DUE esempi, è riportata la velocità media in nodi.
NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – SIMBOLOGIA CORRENTI Sono indicate con frecce verdi su cui sono riportate con dei numeri le velocità medie in nodi o in miglia al giorno. Le frecce possono essere continue o a tratti a seconda che la corrente ha una direzione prevalente stabile o incerta. Nei seguenti DUE esempi, è riportata la velocità media in nodi. Nel mese di riferimento la corrente media è di 0,5 nodi, la direzione è stabile. Nel mese di riferimento la corrente media è di 0,8 nodi, la direzione è incerta. 0,5 0,8

10 STATO DEL MARE NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – SIMBOLOGIA
Lo stato del mare è rappresentato con linee rosse spesse e continue che delimitano una zona di mare e indicano la percentuale di onde con altezza 12ft. Le linee sono sempre rosse e spesse ma tratteggiate se l’altezza delle onde >12 ft. Esempio: Nella zona sfumata in rosa c’è il 10 per cento di probabilità di trovare onde più basse di 12 piedi Nella zona sfumata in viola c’è il 15 per cento di probabilità di trovare onde più alte di 12 piedi 10 15

11 DECLINAZIONE MAGNETICA
NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – SIMBOLOGIA DECLINAZIONE MAGNETICA Le linee di uguale declinazione magnetica (isogone) disegnate in grigio, sono tracciate di grado in grado e si riferiscono all’anno precedente della carta; mentre la sua variazione annua è riportata su apposite cartine in basso alla Pilot chart 18°W 17°W 16°W Esempio: se la carta fosse quella di Gennaio 2016 la declinazione magnetica sarebbe quella media del La zona riportata in figura ha una declinazione così alta perché è molto vicina ai due poli Nord (geografico e magnetico)

12 GHIACCI NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – SIMBOLOGIA
AVVISTAMENTI SINGOLI Esistono 2 tipi di montagne di ghiaccio: Icegberg (triangolino rosso) e Growler (piccolo iceberg: indicato con un piccolo cerchio), con a fianco un numero che indica l’anno in cui sono stati avvistati. 2008 Iceberg avvistato nel 2008 2011 Growler avvistato nel 2011 LINEE DEI GHIACCI Sulla carta vengono riportate 3 linee dei ghiacci: limite di minima estensione relativo al mese di riferimento limite di massima estensione relativo al mese di riferimento limite di massima estensione media (clacolato con TUTTI i dati climatici in possesso)

13 GHIACCI NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – SIMBOLOGIA ICE PATROL
L’ICE PATROL (“sorveglianza ghiaccio”) (Organizzazione Internazionale per la ricerca e l’individuazione degli icebergs), provvede alla diffusione radiotelegrafica, su varie frequenze e per 2 volte al giorno, di informazioni relative alla posizione ed allo spostamento degli icebergs. Tutte le navi, in navigazione nella zona compresa tra i paralleli 39° e 49° Nord ed i meridiani 42° e 60° W, sono obbligate a trasmettere ogni 4h informazioni meteo relative alla regione di mare interessata alla traversata ed, in particolare, sugli avvistamenti degli icebergs, precisando, di volta in volta ed all’inizio del messaggio, sia la propria posizione sia gli elementi del proprio moto (spostamento). La “SOLAS”, obbliga i Comandanti delle navi, che incontrano ghiacci pericolosi durante la navigazione, a comunicarli, sia alle navi che navigano nella stessa regione di mare sia alle stazioni costiere adibite al servizio meteo-marino. Il messaggio deve contenere le seguenti informazioni: posizione del ghiaccio all’istante dell’ultima osservazione; data ed ora di Greenwich relativa ad essa; natura del ghiaccio stesso.

14 ROTTE CONSIGLIATE NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – SIMBOLOGIA
Le Rotte consigliate sono rappresentate da linee di colore nero, intere e tratteggiate, su ciascuna delle quali una piccola freccia indica il senso della navigazione. Su tale linee è anche indicato se esse devono essere seguite da navi aventi grande potenza o piccola potenza o da entrambe. Su tali linee, inoltre, sono indicati i punti di convergenza di più rotte che rappresentano anche i punti di cambiamento di rotta, dei quali sono indicate le coordinate geografiche. Su ogni rotta consigliata, infine, sono indicate in mg sia la distanza totale che quelle parziali relative ai punti di cambiamento di rotta.

15 NAVIGAZIONE OCEANICA – Pilot Chart – CARTE AGGIUNTIVE
In basso a destra (nel caso di questa Pilot Chart), oppure in corrispondenza della terra ferma, sono riportate delle carte aggiuntive

16 Principali traiettorie dei Cicloni Extratropicali In linee rosse spesse, quelle secondarie tratteggiate. Linee di uguale variazione annua della “declinazione magnetica”, in grigio e distanziate di primo in primo Isobare: linee blu continue, intervallate di 2.5 hPa. Traiettorie dei Cicloni tropicali in linee verdi per la stagione di max frequenza. Per ogni Ciclone, indicato da un numero romano, si legge: l’epoca di nascita; le coordinate geografiche, della regione di origine; l’epoca della sua estinzione. Le burrasche (forza 8 in Scala Beaufort) sono rappresentate in % in ogni reticolo.

17 Le linee di egual Temperatura (Isoterme) dell’aria in rosso, e sulle quali è riportato il valore corrispondente in °C, intervallate in 2°. La percentuale di Visibilità inferiore a 2 mg, in linee blù intere o tratteggiate La Temperatura superficiale del mare in verde, e sulle quali è riportato il valore corrispondente in °C, intervallate in 4°. L’andamento delle isoterme dell’aria e del mare fornisce utili indicazioni sulle zone nebbiose.

18 Infine sulla carta è riportata, in basso a destra, la carta geografica in miniatura dell’intero Mediterraneo, sulla quale sono rappresentati gli andamenti del vento, delle corrente, l’altezza delle onde e la variazione annua della “d”.


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