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ISTITUZIONI di Microeconomia e Macroeconomia Sintesi Neoclassica Politica Monetaria e Politica Fiscale II Semestre, Anno Accademico 2015 -2016 Docente:

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1 ISTITUZIONI di Microeconomia e Macroeconomia Sintesi Neoclassica Politica Monetaria e Politica Fiscale II Semestre, Anno Accademico 2015 -2016 Docente: Prof.ssa Giuseppina Maria Chiara Talamo

2 Introduzione J.R. Hicks  L’economista, premio Nobel, J.R. Hicks riprende la teoria keynesiana evidenziando anche l’importanza che, in qualsiasi sistema economico, hanno la moneta e le sue variazioni, aspetto che era stato, in parte, trascurato da Keynes che invece considerava l’equilibrio monetario come un processo già avvenuto e quindi di non rilevante interesse pratico ai fini della determinazione del reddito d’equilibrio. 2

3 Introduzione Hicks integra il mercato dei beni e della moneta, in modo tale da raggiungere l’equilibrio simultaneo degli stessi. Questa analisi fu poi estesa da A. Hansen; Modello IS – LM o modello Hicks – Hansen o modello della sintesi neoclassica. 3

4 Sintesi Neoclassica interpreta la teoria keynesiana alla luce dell’equilibrio economico generale di Walras; studia l’interrelazione tra i due mercati di beni e monetario; una delle critiche mosse alla sintesi neoclassica è di aver reso la teoria generale keynesiana un caso speciale della teoria neoclassica. 4 Così, mentre precedentemente abbiamo studiato, quasi del tutto separatamente l’equilibrio nel mercato delle merci e l’equilibrio nel mercato della moneta, ora nel considerare la sintesi neoclassica, studieremo l’equilibrio generale del sistema.

5 EQUILIBRIO IN 4 MERCATI mercato monetario mercato delle merci mercato finanziario mercato del lavoro 5

6 Metodo dei Quattro Quadranti: IS Nel modello keynesiano, S è una variabile residuale che corrisponde alla parte di reddito che non viene consumata Quadrante 1 Quadrante 3, gli I dipendono dal i e ha inclinazione negativa; Per determinate le coppie (i, Y) che assicurano l’equilibrio del mercato dei beni si costruisce la IS 6

7 Equazione del Mercato dei Beni: IS Nello schema neoclassico l’equilibrio è assicurato dall’eguaglianza I = S poiché entrambi dipendono da i; Nello schema keynesiano I = I (i), mentre S = S (Y) Poiché I, S dipendono da variabili diverse manca un “prezzo” capace di rendere effettivo l’equilibrio 7

8 Equazione del Mercato dei Beni: IS si parte dalla prima condizione di equilibrio: I = S; I = I (i) neoclassici S = S (Y) keynesiani con S funzione crescente della produzione; S = s Y; moltiplicatore del reddito; I (i) = S (Y) 8

9 Introduzione: Modello IS-LM Condizione Neoclassica di Equilibrio: I = S, entrambe le grandezze dipendono dal tasso di interesse (i); Condizione Keynesiana: I = I (i); S = S (y) Poiché I, S dipendono da variabili diverse manca un “prezzo” capace di rendere effettivo l’equilibrio. Considerando l’interrelazione tra mercato dei beni e della moneta, le variabili da considerare sono il reddito e il tasso di interesse. 9 La domanda che ci poniamo sarà: dato che reddito e tasso di interesse influenzano entrambi i mercati, quali saranno i valori delle due variabili che portano contemporaneamente in equilibrio il mercato delle merci e della moneta?

10 Equazione del Mercato dei Beni: Definizione della IS 10 Insieme di tutte le combinazioni di tasso di interesse (i) e Reddito (Y) che portano in equilibrio il mercato dei beni.

11 Equazione del Mercato dei Beni: IS Considerando la teoria Keynesiana di determinazione del Reddito: C = cY; Considerando l’ equazione di equilibrio S = I, dove I = I (i); Se Y = C + S, con le opportune sostituzioni : Y = cY + I (i) e quindi, (1) 11 La (1) esprime una relazione decrescente tra tasso di interesse e livello di equilibrio del reddito. All’aumentare del tasso di interesse si riducono gli investimenti e quindi il reddito.

12 Metodo dei Quattro Quadranti: IS 12 S I 1 I i 2 I2 I1I1 i2i2 i1i1 S2S2 S1 I1I1 I2I2 S Y 3 Y1Y1 Y2Y2 S2S2 Y i Y1Y1 Y2Y2 i2i2 i2i2 4 IS

13 Modello Quattro Quadranti: IS 1.Diagramma 1: equilibrio risparmio (S) = investimenti (I); 2.Diagramma 2: relazione tra Investimenti e tasso di interesse; I = I (i); I funzione decrescente del tasso di interesse (i); 3.Diagramma 3: relazione tra Risparmio (S) e Reddito (Y); S = S(Y); 4.Diagramma 4: curva IS i cui punti rappresentano ciascuno l’equilibrio keynesiano del reddito per ogni livello del tasso d’interesse. 13

14 14 Equazione del Mercato dei Beni: IS, movimenti lungo la curva Y i 0 Y1 i1i1 A Y2Y3 i2i2 i3i3 B C IS Ogni punto ci darà una coppia di valori di i e Y per cui il mercato delle merci è in equilibrio.

15 Equazione del Mercato della Moneta: Definizione della LM 15 Insieme di tutte le combinazioni di tasso di interesse (i) e reddito (Y) che portano in equilibrio il mercato della moneta.

16 Equazione del Mercato della Moneta: LM Equilibrio sul mercato della Moneta: Md = Ms Md = L (Y,i) Ms =  Ms 16  Ms = L (Y,i) = LM (2) La (2) mostra una relazione crescente tra reddito e tasso di interesse. All’aumentare del reddito, aumenta il valore del tasso di interesse che porta in equilibrio domanda e offerta di moneta.

17 Equazione del Mercato della Moneta: LM Dividendo entrambi i lati dell’equazione per il livello dei prezzi si ottiene: M/P = YL (i) L’equilibrio nel mercato delle attività finanziarie può essere espresso in termini di uguaglianza tra l’offerta reale di moneta e la domanda reale di moneta; La moneta in termini reali esprime il potere d’acquisto e può avere influenza anche sul livello di reddito reale; L’equilibrio nei mercati finanziari richiede che si individuino le combinazioni di i e di Y tali per cui domanda e offerta di moneta si eguaglino; Tra tasso di interesse e produzione (reddito) esiste una relazione diretta. 17

18 Domanda e Offerta di Moneta 1.Condizione di equilibrio: Ms = Md 2.Equazione di comportamento: Ms =  Ms 3.Equazione di comportamento: Md = Md (tr) + Md(sp) 4.Md(tr) (domanda di moneta transattiva) =  P L (Y); la domanda di moneta transattiva è funzione crescente del reddito; 5.Md(sp) (domanda di moneta speculativa) =  P L (i); la domanda di moneta speculativa è funzione decrescente del tasso di interesse; 6.LM =  Ms =  P ( L (Y) + L(i) ). 18

19 Modello IS – LM Il modello IS-LM è un modello a prezzi dati (P =  P), dove si assume che il livello generale dei prezzi rimane costante al variare del reddito e del tasso di interesse, essendo tale livello determinato dal tasso di salario monetario prevalente sul mercato. Il valore del reddito, in condizioni di equilibrio, risulta influenzato dalla quantità di moneta disponibile nel sistema economico. In questo modello il problema dell’inflazione non è considerato. Questo perché, dopo la crisi del 1929 (giovedì nero, borsa di New York), l’attenzione si concentrò sui problemi relativi alla disoccupazione e non dell’inflazione che invece si riteneva fosse un problema dovuto alla guerra. 19

20 Metodo dei Quattro Quadranti: LM 20 Md(sp) Md (tr) 1 2 Md(sp) i Y Md(tr) 3 i Y 4 LM

21 Modello Quattro Quadranti: LM 1.Diagramma 1: la retta mostra le diverse quantità in cui la domanda di moneta di suddivide fra fondi speculativi (Md(sp)) e transattivi (Md (tr)); 2.Diagramma 2: relazione tra domanda di moneta a scopo speculativo e tasso di interesse; trappola della liquidità dove la domanda di moneta a scopo speculativo è infinitamente elastica; 3.Diagramma 3: relazione tra domanda di moneta a scopo transattivo e reddito; per i neoclassici la domanda di moneta transattiva è direttamente proporzionale al reddito; 4.Diagramma 4: curva LM i cui punti rappresentano ciascuno l’equilibrio del mercato della moneta. 21

22 Equazione del Mercato della Moneta: LM MD è funzione diretta del livello di reddito e funzione inversa del tasso di interesse; MD trans: aumenta al crescere del reddito MDspec: decresce al crescere del tasso di interesse; Se il livello di reddito aumenta, la quantità di moneta richiesta a fini transattivi aumenta e quindi occorrerà che il tasso di interesse cresca in modo da dar luogo ad una riduzione della domanda di moneta a fini speculativi che compensi esattamente l’aumento della domanda di moneta a fini transattivi, in modo da ristabilire l’equilibrio. La diminuzione del tasso di interesse rende meno costoso il possesso della moneta liquida e rende più probabile un suo aumento in futuro e accresce la domanda di moneta a scopo speculativo. 22

23 23 A B LM I punti appartenenti (E) alla LM individuano coppie di valori di Y e di i che assicurano l’equilibrio nel mercato finanziario. Punti esterni alla LM (A, B) rappresentano situazioni di squilibrio E Y i Y* i*

24 Equazione del Mercato della Moneta: LM Spiegazione Grafico (E): individua coppie di valori di Y e di i che assicurano l’equilibrio nel mercato della moneta; Punti esterni (A, B) alla LM rappresentano situazioni di squilibrio In (A): M > Md, Eccesso di liquidità: si acquistano titoli  il prezzo dei titoli sale, il tasso di interesse scende; In (B): Md > M, le scorte liquide sono insufficienti: si vendono titoli  il prezzo dei titoli scende,il tasso di interesse sale. 24

25 25 Equilibrio del Sistema Economico IS LM Y i i* Y* Reddito e tasso di interesse portano in equilibrio, con i loro movimenti congiunti, sia il mercato delle merci sia il mercato della moneta. Il punto E indica l’unica coppia di valori di reddito e tasso di interesse, per cui in risparmio = investimento e la domanda di moneta = offerta di moneta. In (E), le imprese producono l’ammontare di produzione desiderato e gli individui hanno la composizione del portafoglio che desiderano avere. E i1 i2 A B 0 YA YB C D YC YD

26 Equilibrio nel modello IS - LM Sul mercato della moneta, qualsiasi scostamento dall’equilibrio viene quasi istantaneamente eliminato da un‘appropriata variazione del tasso di interesse; Invece, l’aggiustamento sul mercato dei beni è relativamente lento perché le imprese devono modificare i loro piani di produzione. 26

27 27 Spostamenti della IS LM IS0 1SI IS2 Y i Y1Y0Y2 i2 i0 i1 E2 E0 E1

28 28 Spostamenti della LM IS LM0 LM1 LM2 Y i Y2Y0Y1 i1 i0 i2 E2 E0 E1

29 Aggiustamento Verso l’Equilibrio Consiste in una variazione del tasso di interesse (i) e del livello del reddito (Y); 1.La produzione (reddito) (Y) aumenta quando c’è un eccesso di domanda di beni e si riduce quando c’è un eccesso di offerta di beni, 2.Il tasso di interesse (i) aumenta quando c’è un eccesso di domanda di moneta e diminuisce quando c’è un eccesso di offerta di moneta perché gli individui cercano di utilizzare la propria moneta per acquistare le attività finanziarie offerte, determinando in tal modo un aumento dei loro prezzi e una diminuzione dei loro rendimenti, 3.Nel corso del tempo e dopo vari interventi e aggiustamenti le situazioni di disequilibrio convergono verso l’equilibrio. 29

30 Confronto tra: Sintesi Neoclassica e Teoria Neoclassica Tradizionale 1.Nella Sintesi Neoclassica non si manifesta la dicotomia quantitativista e cioè la separazione tra variabili reali e variabili monetarie; variazioni della quantità di moneta possono influenzare variabili come il reddito e occupazione; In conclusione, come per Keynes, un aumento dell’offerta di moneta non ha “solo effetti inflativi”, ma può far crescere il reddito reale (confutazione della teoria quantitativa della moneta); 2.La domanda di moneta non è solo transattiva, ma anche speculativa 3.S = S(Y) e non del tasso di interesse. 30

31 Confronto tra: Sintesi Neoclassica e Teoria Neoclassica Keynesiana 1.Per la sintesi neoclassica le aspettative sono considerate come date, mentre per Keynes sono fondamentali nel determinare la domanda di beni di Investimento e la domanda di moneta speculativa; Se abbandoniamo l’ipotesi di investimenti dati ( I =  I) e si pone: I = g(i) si deduce che il tasso di interesse (i), influenzando I, influenza anche la domanda aggregata; in conclusione, Il tasso di interesse, determinato da variabili monetarie (domanda ed offerta di moneta) influenza una variabile reale, gli investimenti (componenti della domanda nel mercato dei beni) che a loro volta concorrono a determinare la produzione reale; 2.Trappola della liquidità e rigidità verso il basso del tasso di interesse; 3.Rigidità verso il basso del saggio di salario: in presenza di disoccupazione il saggio di salario tende a ridursi; 31

32 Politica Economica in Economia Chiusa: Politica Monetaria e Politica Fiscale Politica Economica a breve termine o congiunturale: controlla il livello di attività economica in modo da perseguire tre fondamentali obiettivi: 1.Stabilità dei prezzi 2.Piena occupazione della forza lavoro 3.Equilibrio nella bilancia dei pagamenti (economia aperta). 32

33 Politica Monetaria Si considera l’ effetto sul tasso di interesse e sul livello di reddito di un aumento della quantità reale di moneta; Attraverso la Politica Monetaria, la banca centrale manovra la quantità di moneta e quindi influenza i tassi di interesse e il reddito. Le operazioni di mercato aperto costituiscono il principale strumento della politica monetaria. Con un’operazione di mercato aperto, la banca centrale acquista titoli, in cambio di moneta, aumentando così la quantità di moneta, o vende titoli in cambio di moneta riducendone la quantità in circolazione. 33

34 Politica Monetaria: esempio Acquisto sul mercato aperto da parte delle autorità pubbliche di titoli e corrispondente vendita di moneta creata dalla banca centrale, Scopo dell’operazione: modifica del rapporto tra offerta di titoli e di moneta e quindi, modifica del tasso di interesse, o rendimento, per cui il pubblico è disposto a possedere questa nuova composizione dell’attività finanziaria. 34

35 35 Esempio Grafico: Acquisto su Mercato Aperto (Politica Monetaria Espansiva) IS LM1 LM0 E0 E1 Y0 i0 Y1 i1 i Y Un aumento della quantità di moneta determina in primo luogo una riduzione dei tassi di interesse, come conseguenza della riallocazione del portafoglio da parte del pubblico, e successivamente attraverso la riduzione del tasso di interesse, un aumento della domanda e della produzione. Quindi, le variazioni nella quantità reale di moneta influiscono sul livello di reddito. A

36 Spiegazione Grafico 1.Il punto iniziale di equilibrio è in E: IS = LM0 (offerta reale di moneta); 2.Consideriamo un acquisto su mercato aperto che accresca la quantità nominale e reale di moneta e, dato il livello dei prezzi, anche la quantità reale; 3.La LM0 si sposterà: LM1e il nuovo punto di equilibrio sarà E1; 4.E1: il livello di reddito aumenta perché l’acquisto sul mercato aperto riduce il tasso di interesse e accresce, di conseguenza, gli investimenti. 36

37 37 Politica Monetaria Restrittiva: Esempio Grafico LM0 LM1 IS E0 E1 A La curva LM0 si è spostata a LM1 facendo aumentare sensibilmente, nel breve periodo, i tassi di interesse fino ad A e conseguentemente riducendo la domanda aggregata. Nel corso del tempo la riduzione della spesa provoca una caduta sia della produzione sia dei tassi di interesse nel punto E1.

38 Politica Monetaria L’efficacia della politica monetaria come stimolante della domanda aggregata dipende proprio dalla sua capacità di ridurre il saggio di interesse di equilibrio e dalla sua capacità di aumentare la spesa privata per investimento. La capacità della politica monetaria di ridurre il saggio di interesse di equilibrio dipende essenzialmente dal valore del parametro h; mentre la capacità della politica monetaria di aumentare la spesa privata per investimento dipende dal valore del parametro b. 38

39 Caso Keynesiano: Trappola della Liquidità Il pubblico è disposto a detenere qualsiasi quantità di moneta in corrispondenza del valore corrente del tasso di interesse; Variazioni nell’offerta reale di moneta non hanno alcun effetto sul tasso di interesse e quindi non modificano né la domanda aggregata né il reddito; La Politica Monetaria non ha alcun potere di influire sul tasso di interesse e quindi sul livello del reddito reale. Per Keynes, la politica monetaria può non esercitare alcun effetto sul sistema economico; LM orizzontale. 39

40 Caso Neoclassico La politica monetaria è tanto più efficace quanto meno elastica è la domanda di moneta rispetto al tasso di interesse. 40

41 Politica Fiscale Espansiva: Espansiva: aumento della spesa pubblica e riduzione delle entrate pubbliche; Restrittiva: Restrittiva: riduzione della spesa pubblica e aumento delle entrate pubbliche. 41 La politica fiscale influenza direttamente la domanda aggregata. Ad esempio, un aumento della spesa pubblica aumenta la domanda aggregata stimolando la produzione. L’aumento nel livello di produzione, spinge verso l’alto il tasso di interesse nei mercati finanziari, smorzando l’impatto della politica fiscale sulla produzione. Tassi di interesse più elevati riducono la spesa per investimenti. Una politica fiscale che aumenta la produzione può quindi ridurre la spesa per investimenti.

42 Politica Fiscale e IS Variazioni della politica fiscale spostano la IS; La politica fiscale influenza la domanda aggregata e dunque ha un impatto sulla produzione e sul reddito. Variazioni del reddito influenzano anche la domanda di moneta e quindi i tassi di interesse d’equilibrio sui mercati finanziari. Queste variazioni dei tassi di interesse retroagiscono sul mercato dei beni smorzando l’impatto della politica fiscale. 42

43 Politica Fiscale e IS politica fiscale espansiva attuata mediante un aumento della spesa pubblica un aumento della spesa pubblica comporta un pari aumento della spesa autonoma: ΔA = ΔG 43

44 Politica Fiscale e IS G  D  Y  Mdtrans  pb  i  Mdspec  Un aumento della spesa autonoma comporta un aumento della domanda aggregata e, via il moltiplicatore Keynesiano, un aumento del reddito di equilibrio. L’aumento del reddito di equilibrio comporta un aumento della domanda di moneta a fini transattivi. Data l’offerta di moneta, il mercato monetario registra un eccesso di domanda eil mercato finanziario registra un eccesso di offerta. Il mercato finanziario registra un eccesso di offerta in quanto gli agenti hanno bisogno di una maggior quantità di moneta per finanziare il maggior volume delle loro transazioni e, dati i loro vincoli di portafoglio, cercano di procurarsi tale liquidità aggiuntiva vendendo obbligazioni. Pertanto, il prezzo delle obbligazioni diminuisce e, correlativamente, il saggio di interesse aumenta. L’aumento del saggio di interesse provoca una contrazione della domanda di moneta a fini speculativi che riporta in equilibrio il mercato monetario. Il mercato monetario ritorna in equilibrio nel momento in cui la riduzione della domanda di moneta a fini speculativi, provocata dall’aumento del saggio di interesse, compensa l’aumento della domanda di moneta a fini transattivi, provocato dall’aumento del reddito. 44

45 45 Effetti di un Aumento della Spesa Pubblica Spiazzamento IS0 IS1 E0 Y i E1 0Y0Y1 i0 i1 E YE LM

46 Commento Grafico Un aumento della spesa pubblica aumenta la domanda aggregata in corrispondenza di ogni livello del tasso di interesse e dunque sposta a destra la curva IS. Nel punto E0 c’è ora un eccesso di domanda di beni. La produzione aumenta e con essa il tasso di interesse, poiché l’espansione del reddito fa crescere la domanda di moneta. Il nuovo equilibrio è nel punto E1 dove l’aumento del reddito è minore di quello indicato dal semplice moltiplicatore dal momento che tassi di interesse più alti spiazzano la spesa per investimenti e cioè riducono gli investimenti privati e quindi in parte gli effetti della spesa pubblica, A questa riduzione della spesa privata dovuto all’aumento della spesa pubblica si è dato il nome di spiazzamento (crowding out), appunto per indicare che la spesa pubblica non sempre è aggiuntiva, ma finisce spesso per sostituire, in parte, la spesa privata. Spiazzamento: diminuzione del reddito dovuta all’aumento del tasso di interesse causato dalla spesa pubblica 46

47 SPIAZZAMENTO G  D  Y  i  I  l’aumento della spesa pubblica provoca sia un aumento in termini assoluti della domanda aggregata che una variazione della composizione della domanda aggregata, in quanto la spesa pubblica spiazza parzialmente la spesa privata. 47

48 Politica fiscale restrittiva attuata mediante un aumento della tassazione autonoma Un aumento della tassazione autonoma comporta una riduzione del reddito disponibile delle famiglie, una riduzione della spesa per consumo, una riduzione della domanda aggregata e, via il moltiplicatore Keynesiano, una riduzione del reddito di equilibrio. La riduzione del reddito di equilibrio comporta una riduzione della domanda di moneta a fini transattivi. Data l’offerta di moneta, il mercato monetario registra un eccesso di offerta eil mercato finanziario un eccesso di domanda. Il mercato finanziario registra un eccesso di domanda in quanto gli agenti hanno bisogno di una minore quantità di moneta per finanziare il minor volume delle loro transazioni e, dati i loro vincoli di portafoglio, cercano di disfarsi della liquidità in eccesso acquistando obbligazioni. Pertanto, il prezzo delle obbligazioni aumenta e, correlativamente, il saggio di interesse diminuisce. La diminuizione del saggio di interesse provoca un aumento della domanda di moneta a fini speculativi che riporta in equilibrio il mercato monetario. Il mercato monetario ritorna in equilibrio nel momento in cui l’aumento della domanda di moneta a fini speculativi, provocata dalla riduzione del saggio di interesse, compensa la riduzione della domanda di moneta a fini transattivi, provocato dalla riduzione del reddito. T0  D  Y  Mdtrans  pb  i  Mdspec  48

49 CASI PARTICOLARI 49

50 IS Verticale caso in cui la spesa privata per investimento è insensibile al saggio di interesse; Se la spesa privata per investimento risulta insensibile al saggio di interesse, la IS diventa una retta verticale nel piano (Y,i). 50

51 CONCLUSIONE la politica monetaria è del tutto incapace di esplicare effetti reali nella misura in cui la spesa privata per investimento è insensibile al saggio di interesse. la politica fiscale è massimamente espansiva nella misura in cui la spesa privata per investimento è insensibile al saggio di interesse. Tale conclusione può servire a spiegare perché gli economisti Keynesiani che ritengono che la IS sia (quasi) verticale accordano la loro preferenza alla politica fiscale piuttosto che alla politica monetaria come rimedio per stimolare la domanda aggregata di merci in situazioni di stagnazione economica. 51

52 IS:caso particolare un aumento della spesa pubblica provoca un aumento del saggio di interesse: tale aumento, però, non provoca una diminuizione della spesa privata per investimento, dato che questa è insensibile al saggio di interesse nel caso b = 0. G  D  Y  i  I l’aumento della spesa pubblica non spiazza la spesa privata. 52

53 Caso della LM Orizzontale Trappola della Liquidità, il caso in cui la domanda di moneta è infinitamente elastica rispetto il saggio di interesse; Se la domanda di moneta è infinitamente elastica rispetto il saggio di interesse, la LM diventa una retta orizzontale nel piano (Y,i). In definitiva, il reddito di equilibrio è determinato unicamente dalle decisioni private di spesa e dalla politica fiscale del Governo 53

54 TRAPPOLA DELLA LIQUIDITA’ una politica fiscale espansiva sposta la IS a destra nel piano (Y,i) da IS0 a IS1: il reddito di equilibrio aumenta da; mentre il saggio di interesse resta costante. la politica fiscale risulta massimamente espansiva in una situazione di trappola della liquidità. nel caso di LM orizzontale non si ha spiazzamento della spesa privata ad opera della spesa pubblica, al pari di quanto avveniva nel caso di IS verticale. 54

55 LM Verticale caso del Polo Classico: il caso in cui la sensibilità della domanda di moneta rispetto il saggio di interesse è nulla. l’unica componente della domanda di moneta è la componente transattiva: ciò significa che la moneta è utilizzata dagli agenti unicamente come intermediario degli scambi e il valore del reddito nominale è determinato in modo esclusivo dalle condizioni di equilibrio del mercato monetario. 55

56 CONCLUSIONE Nel caso del Polo Classico, una politica fiscale espansiva, attuata mediante un aumento della spesa pubblica, non è in grado di far variare il reddito di equilibrio; Un aumento della spesa pubblica è in grado unicamente di far aumentare il saggio di interesse di equilibrio. Il saggio di interesse aumenta nella misura necessaria a far contrarre la spesa privata per investimento di un ammontare pari all’aumento della spesa pubblica. G  i  I  Y nel caso del Polo Classico, una politica fiscale espansiva provoca uno spiazzamento totale della spesa privata 56


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