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Corso Writing Theatre U2.4 - Metodi di Teatro Creativo TEATRO E DISAGIO Modulo 2.

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Presentazione sul tema: "Corso Writing Theatre U2.4 - Metodi di Teatro Creativo TEATRO E DISAGIO Modulo 2."— Transcript della presentazione:

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2 Corso Writing Theatre U2.4 - Metodi di Teatro Creativo TEATRO E DISAGIO Modulo 2

3  OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO Attraverso l’acquisizione di conoscenze relative ai metodi di teatro creativo, il conduttore di gruppi deve assolvere un compito principale: cercare di risolvere la situazione di emarginazione psichica o sociale dei componenti del gruppo, dando loro la possibilità di esprimere in maniera adeguata ciò che sentono, le loro emozioni e trovare nel rapporto con il conduttore del gruppo - e con il gruppo stesso - una struttura efficace di contenimento.

4 ARGOMENTI SPECIFICI  Psicodramma  Drammaterapia  Playback Theatre  Nuovo Circo e Teatro di strada

5 Psicodramma Jacob Levi Moreno Creatore dello psicodramma e uno dei principali inventori della psicoterapia di gruppo. A lui si deve l’idea rivoluzionaria di aiutare l’individuo intervenendo sul suo sistema di relazioni interpersonali.

6 Secondo Moreno: Lo psicodramma può essere definito come la scienza che, attraverso metodi drammatici, esplora la verità. Psicodramma

7 Lo psicodramma richiede l’utilizzo di cinque strumenti: 1. il palcoscenico 2. il soggetto o paziente 3. il regista o direttore 4. il gruppo degli assistenti terapeutici, detti anche Io ausiliari 5. il pubblico. Psicodramma

8 Il palcoscenico Spazio rassicurante dove il paziente può sentirsi libero di esprimersi e di far prendere corpo a sentimenti, emozioni, illusioni e allucinazioni. Psicodramma

9 Il soggetto Attraverso la sua azione drammatica deve dare un esempio della sua vita quotidiana, esprimersi liberamente man mano che le cose gli vengono in mente. Egli così potrà incontrare non solo parti di se stesso ma anche le altre persone (reali o illusorie) che prendono parte ai suoi conflitti mentali. Psicodramma

10 Il regista o direttore o.... Il terzo strumento può essere definito in vari modi e può ricoprire diverse funzioni: regista, terapeuta, analista. Il regista, in particolare, deve essere abile ad accordare l’andamento della sua regia con la vita del soggetto. A questa figura, inoltre, può risultare utile far collimare all’andamento del dramma informazioni ricavate dal pubblico, mariti, genitori, amici ecc. Psicodramma

11 Attori terapeutici o ausiliari Raffigurano le persone reali o immaginate nel mondo del paziente e allo stesso tempo svolgono la funzione guida e indagatore sociale. Psicodramma

12 Il pubblico Anche il pubblico, quinto strumento dello psicodramma, può aiutare il paziente poiché, proprio come avveniva nel teatro greco, il pubblico stava in prima linea ed era portavoce, rifletteva e valutava ciò che guardava, accettando o comprendendo con risate o violente proteste. Psicodramma

13 Drammaterapia A differenza di quanto detto per lo psicodramma, la drammaterapia non fa riferimento a specifiche teorie e tecniche enunciate da singoli ricercatori. I concetti e la struttura metodologica della drammaterapia si inseriscono in una lunga tradizione di teatro educativo sviluppatasi prima in Gran Bretagna, poi negli Usa e in Canada, grazie a studiosi come Peter Slade ( il primo ad usare il termine drammaterapia), Brian Way Richard Courtney che, in prima persona, hanno praticato, in svariati contesti, gli effetti benefici, a livello pedagogico, provocati dall’esperienza drammatica.

14 La drammaterapia è una forma eclettica di fare teatro per il benessere delle persone, che trae spunto da molti modelli. Alla base vi è la relazione dell’opera teatrale (recitazione, improvvisazione, narrazione, sceneggiatura ecc.) con la terapia. Tra gli obiettivi principali, come in ogni forma di terapia che usa il teatro come strumento di prevenzione o cura del disagio, vi è il “cambiamento”. Drammaterapia

15 Playback Theatre Negli anni 70, Jonathan Fox, sperimenta forme di teatro improvvisato fino a giungere ad un’idea di performance basata principalmente sulle storie di vita del pubblico. La playback theatre nasce quindi come una delle forme sperimentali delle esplorazioni teatrali degli anni settanta, poiché cercava di coinvolgere il pubblico e di portare il teatro più vicino alla realtà quotidiana, rompendo con la tradizione del teatro scritto. Alla base delle idee che vedono nascere la pratica del playback theatre, vi è quella che sostiene l’importanza che alle persone debba essere restituita la dignità che meritano.

16 Nuovo Circo e Teatro di strada Negli ultimi anni molte sono state le esperienze che hanno visto il teatro di strada e forme d’arte singolari come il circo avvicinarsi ai contesti di disagio. Tali esperienze prendono certamente spunto dalle idee di Augusto Boal e del suo Teatro dell’Oppresso. Un teatro che rende attivo il pubblico e serve ai gruppi di "spett-attori" per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stessi vivono. Ha tra le finalità quella di far riscoprire alla gente la propria teatralità, vista come mezzo di conoscenza del reale, e di rendere gli spettatori protagonisti dell’azione scenica, affinché lo siano anche nella vita.

17 Il circo e il teatro di strada vengono sempre più visti come quelle forme d’arte in grado di sviluppare autostima, dare l’opportunità ai ragazzi di esprimere se stessi, di essere più creativi, di passare dal ruolo di vittima a quello di protagonista del cambiamento della propria vita, di passare da pubblico ad artista, e, infine, di avere l’opportunità di mettersi in collegamento con la società, esprimersi, venire ascoltati. Nuovo Circo e Teatro di strada


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