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LA CARROZZINA Un oggetto vecchio…ma quanto conosciuto?......... T.O: Maurizio Cazzola Consulente Ausili: Roberto Gaddoni.

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Presentazione sul tema: "LA CARROZZINA Un oggetto vecchio…ma quanto conosciuto?......... T.O: Maurizio Cazzola Consulente Ausili: Roberto Gaddoni."— Transcript della presentazione:

1 LA CARROZZINA Un oggetto vecchio…ma quanto conosciuto?......... T.O: Maurizio Cazzola Consulente Ausili: Roberto Gaddoni

2 Valutazione del tecnico ortopedico Strumenti di valutazione Prescrizione medica Condizioni generali del paziente Attrezzi di misurazione a) metro b) calibro c) goniometro Scheda progetto CONSULENTE TECNICO AUSILI

3 TIPOLOGIE DI CARROZZINE TELAIO RIGIDO: maggiormente stabili e resistenti, risultano ingombranti e poco trasportabili. TELAIO PIEGHEVOLE: in genere più leggere e maneggevoli, trasportabili, meno stabili e resistenti. TELAIO PIEGHEVOLE STABILIZZANTE: come sopra, ma con un dispositivo di chiusura a crociera che le rende più stabili durante il moto e resistenti.

4 TIPOLOGIE DI CARROZZINE MANUALI STANDARD : Diverse larghezza di seduta, profondità e altezza dello schienale normalmente fissa, due tipi di bracciolo (lungo e desk), ruote grandi e assetto fisso peso c/a 20 kg in acciaio cromato / verniciato LEGGERA: più personalizzabile,con differenti scelte sia di larghezza,profondità e altezza dello schienale, tipologie di braccioli e soprattutto di impostazione dell’assetto delle ruote grandi (estraibili) e piccole. Telaio pieghevole peso c/a 16 kg in alluminio SUPERLEGGERE: Personalizzazione similare alla leggera, con possibilità di differenti telai (pieghevole o rigido) indirizzate ad utenti particolarmente attivi, in funzione della propria autonomia.peso c/ 13 kg in alluminio o materiali compositi tipo carbonio o titanio

5 CARATTERISTICHE DEGLI APPOGGI RIGIDI IMBOTTITI: sedile e schienale sono rigidi con imbottiture in poliuretano, danno maggiore stabilità di appoggio, ma possono risultare meno comodi e appesantiscono la carrozzina TELO: fornisce minore stabilità all’utente, risulta più facile da gestire per la chiusura della carrozzina e più leggero.

6 ELEMENTI PRINCIPALI DELLA CARROZZINA SEDILE: la base di appoggio di bacino e cosce SCHIENALE: supporta e stabilizza il tronco. PEDANE ED APPOGGIAPIEDI: sorreggono il peso dei piedi e della gamba, possono essere uniche o doppie ed in genere sono regolabili in altezza. BRACCIOLI: permettono l’appoggio di gomito ed avambraccio, aiutando a mantenere la stabilità del tronco.

7 ELEMENTI PRINCIPALI DELLA CARROZZINA (segue) RUOTE: possono avere varie disposizioni: – Due ruote grandi posteriori da 22- 24”, con due ruotine piroettanti anteriori; per autospinta sulle ruote posteriori. – Due ruote grandi anteriori, con ruotine piroettanti posteriori,per autospinta sulle ruote anteriori, che però richiede la flessione in avanti del tronco. – Quattro ruote piccole per la spinta da parte di assistenti in piccoli spazi domestici.

8 MISURE FONDAMENTALI DELLA CARROZZINA LARGHEZZA SEDILE: è la larghezza dei margini esterni del sedile; va presa in funzione del bacino del soggetto in modo tale che sia di circa 3-4 cm. maggiore. La L.S. influenza la larghezza totale della carrozzina Un sedile largo facilita la posizione asimmetrica del bacino Un sedile stretto può rendere difficoltosi i trasferimenti ed impedire l’uso di abiti pesanti per uscire.

9 PROFONDITA’ DEL SEDILE: E’ la distanza tra il bordo anteriore del sedile e lo schienale. La profondità del sedile deve essere circa 3 Cm inferiore alla lunghezza della gamba, in modo stabilizzare il più possibile gli arti inferiori. UNA SEDUTA TROPPO LUNGA: spinge il bacino a staccarsi dallo schienale e la colonna lombare a flettersi comprime i vasi ed i fasci nervosi che decorrono nel poplite. UNA SEDUTA CORTA: diminuisce la superficie di appoggio e la stabilizzazione degli arti inferiori

10 ALTEZZA ANTERIORE DEL SEDILE: E’ l’altezza rispetto a terra del bordo anteriore del sedile. Influisce sulla possibilità di avvicinamento a tavoli e banchi Se ben regolata può consentire una efficace spinta con i piedi. ALTEZZA POSTERIORE DEL SEDILE: E’ l’altezza del bordo posteriore del sedile rispetto a terra. Influisce sull’altezza della persona seduta Influisce sulla raggiungibilità dei corrimani, quindi sull’efficacia di spinta

11 ALTEZZA DELLO SCHIENALE: E’ la distanza tra il bordo posteriore del sedile ed il bordo superiore dello schienale. Viene scelta in base a: La lunghezza del tronco dell’utente L’esigenza di sostegno del tronco L’esigenza di mobilità e funzionalità degli arti superiori.

12 ALTEZZA DEGLI APPOGGIAPIEDI: E’ la distanza tra il bordo anteriore del sedile e la base della pedana. Va regolata in modo che il peso di gamba e piede sia sorretto completamente e le cosce siano completamente a contatto con il sedile. UNA PEDANA TROPPO BASSA: Determina una pressione eccessiva sulla parte inferiore della coscia Facilita lo scivolamento in avanti UNA PEDANA TROPPO ALTA: Aumenta la pressione sulle tuberosità ischiatiche - DECUBITO - Riduce la stabilità degli arti inferiori.

13 ALTEZZA DEI BRACCIOLI: E’ la distanza tra l’appoggiagomiti ed il sedile. UN BRACCIOLO TROPPO BASSO: Riduce la funzione di supporto del tronco Facilita l’assunzione di un atteggiamento cifotico UN BRACCIOLO TROPPO ALTO: Produce l’elevazione delle spalle Interferisce con i movimenti di spinta Può portare al non utilizzo dei braccioli.

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16 MISURE ESTERNE Larghezza totale della carrozzina: influisce sulla possibilità di attraversare porte strette e di muoversi in spazi angusti. Lunghezza totale della carrozzina: influisce sulla possibilità di girarsi e manovrare in presenza di spazi angusti o ingombri.

17 ELEMENTI AGGIUNTIVI: Schienale reclinabile. Sistema basculante. Appoggiatesta. Cuscinetti di spinta del tronco. Pedane elevabili. Braccioli regolabili in altezza. Cuneo divaricatore. Sedile wc. Sedile rigido imbottito. Tavolino. Monoguida. Corrimano a timone. Cinture di posizionamento. Cuscini.

18 SCHIENALE RECLINABILE Si tratta della possibilità di variare l’angolo tra sedile e schienale ottenuta mediante un sistema meccanico a frizione od un pistone a gas. Permette di adeguarsi a condizioni di scarsa flessione delle anche. Favorisce la stabilizzazione del tronco aumentando la forza di appoggio sullo schienale. Se eseguita con un sedile orizzontale può favorire lo scivolamento in avanti del bacino

19 SISTEMA BASCULANTE Si tratta di un sistema per variare contemporaneamente l’inclinazione di sedile, schienale e pedane, a mezzo di sistema meccanico o pistone e gas. Permette di assumere una posizione di riposo e di variarla nell’arco della giornata. Può favorire una maggiore stabilità del tronco evitando al contempo lo scivolamento in avanti.

20 APPOGGIATESTA Sistema per il posizionamento del capo; può essere solidale con lo schienale (prolunga schienale), o regolabile ed imbottito. Le regolazioni possono essere: Altezza Posizionamento antero-posteriore Inclinazione Posizionamento laterale

21 CUSCINETTI DI SPINTA Si tratta di elementi rigidi imbottiti fissati allo schienale per migliorare il sostegno ed il controllo del tronco. Sono molto indicati nei casi di scarsa o nulla capacità di sostegno del tronco, o sia presente una tensione muscolare che porta alla flessione laterale.

22 PEDANE ELEVABILI Sono pedane con inclinazione variabile dell’angolo di flessione del ginocchio, particolarmente adatte per le problematiche di circolazione degli arti inferiori. La pedana elevata non fornisce un ostacolo allo scivolamento in avanti del bacino, in quanto il ginocchio si flette.

23 BRACCIOLI REGOLABILI IN ALTEZZA Sono braccioli in cui l’appoggiagomito è regolabile in distanza dal sedile. Consentono di regolare correttamente l’altezza per ottimizzare l’appoggio delle braccia. In caso di tavoli bassi possono essere abbassati per non interferire con l’avvicinamento.

24 SEDILE RIGIDO IMBOTTITO Si tratta di un aggiuntivo per carrozzine pieghevoli, per ottenere una maggiore stabilità di appoggio ed una maggiore rigidità del telaio.

25 TAVOLINO Piano di appoggio in legno o materiale plastico, si aggancia ai braccioli della carrozzina e poggia su di essi. Consente di avere un piano di appoggio per attività di vita quotidiana. Favorisce mediante l’appoggio in avanti dei gomiti una migliore stabilità del tronco. Permette un buon posizionamento di arti plegici.

26 MONOGUIDA Sistema che permette di azionare contemporaneamente entrambe le ruote grandi mediante l’uso di una sola mano, studiato per il paziente emiplegico. Agisce tramite due mancorrenti posti dallo stesso lato, ognuno dei quali muove una ruota. Richiede una buona forza di prensione e di spinta dell’arto sano.

27 CORRIMANO A TIMONE Si tratta di un particolare tipo di corrimano adatto a persone con scarsa o nulla forza di prensione della mano, ma buona capacità di spinta del braccio. E’ fornito di una serie di pioli sporgenti che impediscono lo scivolamento della mano.

28 ALCUNI PASSI FONDAMENTALI Verifica delle necessità di uso da parte dell’utente. Verifica delle necessità da parte degli accompagnatori, Verifica degli spazi di uso (domicilio,lavoro…) Controllo delle misure necessarie per la carrozzina Verifica delle necessità di posizionamento dell’utente. Individuazione del sistema e degli aggiuntivi necessari. Fornitura dell’ausilio e regolazione degli elementi.

29 ALCUNI CONSIGLI Verificare che ci siano gli spazi di manovra per la carrozzina nell’ambiente di utilizzo Accertarsi che la codifica del prodotto sia coerente e inerente alle necessità dell’utente in precedenza valutate Alcuni modelli (..ma non tutti..) possono essere facilmente e tecnicamente adeguabili alle esigenze dell’utente…..confrontarsi SEMPRE con il Tecnico Ortopedico sulle regolazioni da effettuare. Accertarsi che venga utilizzata in maniera funzionale la carrozzina

30 GRAZIE


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