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PubblicatoLeona Spinelli Modificato 8 anni fa
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LA RELIGIONE A ROMA Istituto Comprensivo Lanzara Classe V B
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LA FUNZIONE Nella progressiva unificazione culturale dell’Italia, la religione svolse una funzione molto importante. La religione romana, sviluppatasi attraverso i contatti con le altre genti italiche e mediterranee, si arricchì con il procedere della conquista: dei, miti, riti stranieri entrarono a far parte dell’universo religioso dei Romani e composero un quadro estremamente complesso. Fonte: “Storia e geografia” di Corradi, Giardina, Gregori, ed. Laterza
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I SACERDOTI Erano scelti tra i patrizi e praticavano i riti religiosi. Il più importante era il PONTEFICE MASSIMO che stabiliva il calendario delle feste e delle cerimonie (ANNALES). Uniche donne a svolgere una funzione pubblica erano le VESTALI, custodi del fuoco nel tempio della dea Vesta.
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I TEMPLI All’ inizio erano molto simili a quelli etruschi, poi ci si riferì all’ arte greca. Erano sopraelevati ed accessibili da una lunga scala. Una parte interna era riservata solo ai sacerdoti e una esterna era per il pubblico. PAROLE CHIAVE: bosco sacro, altare o ara, edicole, sacelli.
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LE PRINCIPALI DIVINITA’ GIOVE Padre degli dei, dei tuoni,dei fulmini, marito di Giunone.
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LE DIVINITA’ NATURALI CERERE Dea dei raccolti. VESTA Dea del fuoco. POMONA Dea dei frutti.
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LA MOGLIE DI GIOVE GIUNONE Dea delle donne; ebbe come figlio Marte, ma senza l’aiuto di Giove.
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APOLLO E MARTE APOLLO Dio della musica, della poesia, della guarigione e della profezia. MARTE Dio della guerra,del tuono, della pioggia, della natura e della fertilità.
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DIANA E VENERE DIANA E VENERE DIANA Dea dei boschi e della caccia. VENERE Dea della bellezza. Sposò Vulcano.
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MERCURIO E MINERVA MERCURIO Dio dei commercianti, degli avvocati e dei ladri. Messaggero degli dei. MINERVA Dea delle arti e degli artigiani. Corrisponde ad Atena per i Greci.
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NETTUNO E VULCANO NETTUNO Dio del mare, dei cavalli e delle corse. Fratello di Giove, corrisponde al greco Poseidone. VULCANO Dio del fuoco,figlio di Giove e Giunone.
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I SACRIFICI AGLI DEI Gli animali sacrificati erano buoi, pecore, maiali, capre. Il giorno del sacrificio la vittima veniva lavata ed adornata con ghirlande vegetali e cosparsa di un miscuglio di farro e sale preparato dalle vestali.
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IL SENSO RELIGIOSO: IERI E OGGI Greci e Romani non pensavano di doversi conquistare un paradiso nell’aldilà. Le pratiche religiose servivano ad evitare spiacevoli eventi nel quotidiano attraverso i riti. Gli dei non chiedevano amore e timore, ma solo offerte e riti o sacrifici di animali.
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