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Allos ergon = diverso effetto. Risposta inappropriata e dannosa dei meccanismi di difesa dell’organismo a sostanze assolutamente inoffensive e normalmente.

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Presentazione sul tema: "Allos ergon = diverso effetto. Risposta inappropriata e dannosa dei meccanismi di difesa dell’organismo a sostanze assolutamente inoffensive e normalmente."— Transcript della presentazione:

1 Allos ergon = diverso effetto. Risposta inappropriata e dannosa dei meccanismi di difesa dell’organismo a sostanze assolutamente inoffensive e normalmente presenti nell’ambiente. Dimostrazione clinica e biologica del nesso di causa-effetto: il test di scatenamento

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3 Reazioni avverse agli alimenti In generale le reazioni indotte da alimenti dipendono dalla suscettibilità individuale verso certi alimenti e vengono suddivise in reazioni immunomediate (allergia alimentare) e reazioni non immuno mediate (intolleranza alimentare). L’allergia alimentare è caratterizzata da una risposta immunologica anomala ed esagerata verso specifiche proteine alimentari (es. latte vaccino) e può comprendere reazioni IgE mediate e non IgE mediate. Le reazioni agli alimenti non indotte da meccanismi immunologici vengono classificate come intolleranza alimentare e i meccanismi in grado di provocarla possono essere di natura enzimatica di tipo farmacologico o rimanere sconosciuti (idiosincrasici).

4 ALLERGIE (immunomediate) IgE MEDIATE 1) cute: orticaria e angioedema 2) digerente: vomito, diarrea, s. orale allergica 3) respiratorio: rinite, asma, anafilassi NON IgE MEDIATE 1) dermatite atopica ed erpetiforme 2) celiachia, gastrite eosinofila, proctite 3) asma, emosiderosi polmonare

5 INTOLLERANZE (non immunomediate) 1) Enzimatiche: intoll.lattosio, favismo, galattosemia, fenilchetonuria 2) Farmacologiche: (pseudoallergie) - nei cibi: tiramina, sindrome sgombroide - additivi: glutammato, solfiti (vino, frutta secca, crostacei) benzoati (E210-219) - coloranti (caramelle, bibite): tartrazina, giallo arancio, eritrosina, rosso cocciniglia.

6 ALLERGIA ALIMENTARE IgE MEDIATANON IgE MEDIATA FAMILIARITÀ ++++-- SINTOMI ACUTICRONICI ALIMENTI PICCOLE QUANTITÀ facilmente riconoscibile GRANDI QUANTITÀ difficilmente riconoscibile REMISSIONE RAPIDALENTA PRICK / RAST +++--- IgG-IgA SPECIFICHE +--++- TEST SENSIBILITÀ LINFOCITARIA ---+++ DURATA LUNGABREVE

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8 - il 92% dei bambini che soffre di allergia alle proteine del latte vaccino, presenta almeno due sintomi (es.orticaria, vomito) - il 49% ha all’anamnesi una storia familiare di atopia e nel 23% dei casi la familiarità atopica riguarda entrambi i genitori. - l’allattamento al seno previene lo sviluppo di allergie alimentari in generale. - fattori esogeni come il fumo materno in gravidanza facilita lo sviluppo di allergie alimentari in bambini a rischio.

9 ANAFILASSI - malessere generale, senso di caldo e mancamento, formicolii, flushing - prurito diffuso e palmo-plantare - edema palpebrale  angioedema tardivo - edema della glottide, broncospasmo - dolori addominali - collasso (>FC, <PA, sudore freddo) - perdita di coscienza

10 Sindrome orticaria-angioedema ORTICARIAANGIOEDEMA sede derma sottocute prurito intenso assente diffusionetutta la cute tessuti molli evoluzionePoussèes per 1-2 giorni Rapida scomparsa

11 Patogenesi La maggiore frequenza dell’allergia alimentare nel bambino piccolo potrebbe essere giustificata dall’immaturità sia immunologica sia strutturale del tratto gastrointestinale che nei bambini geneticamente predisposti dopo l’ingestione dell’antigene può portare ad una risposta immunologica anomala. La maturazione del sistema immune e della barriera intestinale spigherebbe pure la frequente acquisizione della tolleranza nei primi anni di vita. Treg CD4+ CD25+

12 Clinica. La manifestazione più tipica è caratterizzata dal malessere del bambino, che dopo pochi minuti vomita il latte appena ingerito. Compare l’orticaria diffusa a tutto l’ambito cutaneo, particolarmente nelle parti di cute venute a contatto con il latte vomitato. Può seguire l’angioedema al volto, associato ad importante ed improvvisa rinorrea. Il test cutaneo (prick test) con il latte intero o con le tre proteine maggiori del latte ci darà la certezza della diagnosi. All’episodio fa seguito giocoforza una attenta eliminazione del latte dalla dieta.

13 Il Test di Provocazione (Challenge) Il test di provocazione viene considerato il solo test che permette di formalizzare la diagnosi di allergia alimentare. Negli adulti e nei bambini più grandi il test dovrebbe essere sempre fatto con la metodica del doppio cieco contro placebo che rappresenta il “gold standard” per questa diagnosi. Condizioni in cui il test di scatenamento non può essere evitato nel bambino: - Quando il prick test o il RAST è positivo, ma il bambino non ha “mai mangiato il latte” (es. il bambino allattato al seno con dermatite atopica). - Quando si vuol sapere se, dopo un lungo periodo di dieta, questo bambino ha superato o meno la sua allergia. Nel primo caso si tratta di fare la diagnosi di allergia “clinica”, poiché allo svezzamento, soltanto una parte (circa 50%) di questi lattanti cutipositivi avrà una reazione allergica. Nel secondo caso il bambino ha già ben sperimentato la sua “allergia”, e il challenge viene fatto per sapere se ha raggiunto o meno la tolleranza (ancora allergico?).

14  Biberon in attesa della montata lattea  Al seno fino ai 4 mesi  Orticaria al primo biberon  Dermatite atopica dopo qualche giorno.  SEMPRE PIU’ ROSSO, SEMPRE PIU’ ESSUDANTE  CORTISONE ? “IL MENO POSSIBILE!!  “DIETA DI ESCLUSIONE? ” “MANIE DA PEDIATRI”  PASSA ALLA SOIA “UN FIORE” IN QUALCHE SETTIMANA. PIERO, 5 mesi (1982)

15 GIOVANNA, 4 ANNI (1993)  Dermatite atopica nei primi 8-9- mesi, poi bene  Verso i tre anni ricompare la dermatite flessurale  Prick latte, uovo, acaro positivi  “ Subito” in dieta: nessuna efficacia  “ Cortisone” locale “ragionato”, profilassi dell’acaro: migliora…………… guarisce!

16 3 livelli di esami diagnostici  Primo livello: anamnesi e test cutanei  Secondo livello: Prist e Rast test  Terzo livello: Test di provocazione

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18 Anamnesi e test cutanei  L’anamnesi raccolta strutturata delle informazioni del paziente.  Test cutanei – rappresentano i mezzi diagnostici di prima scelta: consentono quasi sempre la diagnosi della malattia allergica.

19 Prist e Rast test  Prist test – serve a valutare il numero degli IgE totali nel sangue. Non da’ assolutamente indicazioni sull’allergia.  Rast test – serve a valutare quante IgE contro una determinata sostanza ci sono nel sangue. Da’ indicazioni sulla causa dell’allergia.

20 Test di Provocazione  Test di scatenamento – allergie agli alimenti e ai farmaci.

21 Le Nuove Terapie  Le nuove terapie che si stanno sperimentano sono:  Variazione della comunicazione fra le cellule, che nel bambino allergico porta alla produzione di IgE.  Utilizzo di anticorpi monoclonali umanizzati (immunoglobuline).

22 DIFFICOLTÀ E RISCHI DELLA DIETA DI ELIMINAZIONE Penalizzazione nutrizionale e sociale. Rischio di reazioni gravi per assunzioni inavvertite (“alimenti nascosti”). Dipendenza psicologica dalla disponibilità dell’adrenalina. Peggioramento dell’intolleranza da astensione protratta? Penalizzazione nutrizionale e sociale. Rischio di reazioni gravi per assunzioni inavvertite (“alimenti nascosti”). Dipendenza psicologica dalla disponibilità dell’adrenalina. Peggioramento dell’intolleranza da astensione protratta?


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