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CONFERENZA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DI CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA E CHIRURGIA PALERMO marzo 2013.

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1 CONFERENZA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DI CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA E CHIRURGIA PALERMO 22 -23 marzo 2013

2 CONFERENZA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DI CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA E CHIRURGIA PALERMO 22 -23 marzo 2013

3 Palermo, 22.03.13 PARTECIPANTI  Rosa Valanzano (Firenze): esperto  Agostino Palmeri (Catania): facilitatore  Anna Spada (Milano – Polo centrale  Manuela Merli (“Sapienza” – Roma)  Giorgio Fuiano (Catanzaro)  Mario De Marchi (Torino – Orbassano)  Gabriele Cavaggioni (“Sapienza” – Roma)  Giovanni Murialdo (Genova)  Andrea Costumati (studente V a. – PA)PARTECIPANTI  Rosa Valanzano (Firenze): esperto  Agostino Palmeri (Catania): facilitatore  Anna Spada (Milano – Polo centrale  Manuela Merli (“Sapienza” – Roma)  Giorgio Fuiano (Catanzaro)  Mario De Marchi (Torino – Orbassano)  Gabriele Cavaggioni (“Sapienza” – Roma)  Giovanni Murialdo (Genova)  Andrea Costumati (studente V a. – PA) L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

4 Palermo, 22.03.13 TESI Proposta di un modello pedagogico che preveda una molteplicità di settings, e che consenta una visione integrata delle problematiche ed una molteplicità di approcci metodologici. AIM Insegnare a fare il medico anche grazie ad una maggiore integrazione tra Università e Territorio. TESI Proposta di un modello pedagogico che preveda una molteplicità di settings, e che consenta una visione integrata delle problematiche ed una molteplicità di approcci metodologici. AIM Insegnare a fare il medico anche grazie ad una maggiore integrazione tra Università e Territorio. L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

5 Palermo, 22.03.13 MODALITÀ DI LAVORO  Obiettivi didattici  Modalità di insegnamento  Attori da coinvolgere MODALITÀ DI LAVORO  Obiettivi didattici  Modalità di insegnamento  Attori da coinvolgere L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

6 Palermo, 22.03.13 L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche ESPERIENZA DELLA SEDE DI FIRENZE I a: lezioni di inquadramento II a.: attività sulle ambulanze (Misericordia) III a.: BLS e BLSD (persone accreditate) IV a.: Hospice V a.: Medicina generale VI a.: SerT ESPERIENZA DELLA SEDE DI FIRENZE I a: lezioni di inquadramento II a.: attività sulle ambulanze (Misericordia) III a.: BLS e BLSD (persone accreditate) IV a.: Hospice V a.: Medicina generale VI a.: SerT

7 Palermo, 22.03.13 L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche ESPERIENZA DELLA SEDE DI CATANIA NURSING a partire dal I anno – II semestre (CFU 5) presso:  UU.OO. universitarie ed ospedaliere  Centro di Simulazione  Azienda Sanitaria Provinciale di Catania - Distretti 1/2/3:  Centro Vaccinazione Internazionale e Medicina dei Viaggi  U.O. Senologia  U.O. Diagnostica oncologica  Prestazioni Ambulatoriali  Servizio Provinciale Anziani e Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) ESPERIENZA DELLA SEDE DI CATANIA NURSING a partire dal I anno – II semestre (CFU 5) presso:  UU.OO. universitarie ed ospedaliere  Centro di Simulazione  Azienda Sanitaria Provinciale di Catania - Distretti 1/2/3:  Centro Vaccinazione Internazionale e Medicina dei Viaggi  U.O. Senologia  U.O. Diagnostica oncologica  Prestazioni Ambulatoriali  Servizio Provinciale Anziani e Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.)

8 Palermo, 22.03.13 L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

9 Palermo, 22.03.13 L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

10 Palermo, 22.03.13 MODALITÀ DI LAVORO  Obiettivi didattici: insegnare allo studente ad affrontare la complessità e la diversità del paziente, attraverso una più approfondità conoscenza della Medicina del territorio Insegnare allo studente l’approccio preventivo e precoce delle malattie Insegnare allo studente il funzionamento del SSR MODALITÀ DI LAVORO  Obiettivi didattici: insegnare allo studente ad affrontare la complessità e la diversità del paziente, attraverso una più approfondità conoscenza della Medicina del territorio Insegnare allo studente l’approccio preventivo e precoce delle malattie Insegnare allo studente il funzionamento del SSR L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

11 Palermo, 22.03.13 Dal modello biomedico al modello biopsicosociale Si propone non tanto come un’alternativa, ma come un allargamento del modello biomedico (disease centered), basato sull’ Evidence Based Medicine, introducendo la necessità di un confronto con il vissuto di malattia (illness) del paziente (person centered: sickness). Dal modello biomedico al modello biopsicosociale Si propone non tanto come un’alternativa, ma come un allargamento del modello biomedico (disease centered), basato sull’ Evidence Based Medicine, introducendo la necessità di un confronto con il vissuto di malattia (illness) del paziente (person centered: sickness). L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

12 Palermo, 22.03.13 MODALITÀ DI LAVORO  Modalità di insegnamento: tipologia d’insegnamento (frontale, nursing, tirocinio) da collocare in vari C.I. dei 6 anni. MODALITÀ DI LAVORO  Modalità di insegnamento: tipologia d’insegnamento (frontale, nursing, tirocinio) da collocare in vari C.I. dei 6 anni. L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

13 Palermo, 22.03.13 MODALITÀ DI LAVORO  Attori da coinvolgere:  Docenti universitari e docenti a contratto, altro  Infermieri, tecnici di laboratorio, ecc.  Capi-struttura e medici (Aziende sanitarie, 118, CRI)  Medici di medicina generale MODALITÀ DI LAVORO  Attori da coinvolgere:  Docenti universitari e docenti a contratto, altro  Infermieri, tecnici di laboratorio, ecc.  Capi-struttura e medici (Aziende sanitarie, 118, CRI)  Medici di medicina generale L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

14 Palermo, 22.03.13 MODALITÀ DI LAVORO  lezioni frontali, seminari, ADE, learning-in-action  Nursing  Attività ambulatoriali, 118, CRI  Medici di medicina generale (comprese visite domiciliari) con schede valutative MODALITÀ DI LAVORO  lezioni frontali, seminari, ADE, learning-in-action  Nursing  Attività ambulatoriali, 118, CRI  Medici di medicina generale (comprese visite domiciliari) con schede valutative L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche

15 Palermo, 22.03.13 PROPOSTA DI PIANO DIDATTICO  I anno: lezioni frontali di inquadramento e Nursing (early contact)  II anno: Nursing ed attività su ambulanze (early contact): 118, CRI  III anno: BLS e BLSD – Centri di Simulazione (tecniche di primo soccorso)  IV anno: frequenza negli Hospice (cure palliative e terapia del dolore)  V anno: frequenza presso studio medico di medicina generale (contatto con il paziente nel suo ambiente, comprese visite domiciliari)  VI anno: frequenza ai SerT PROPOSTA DI PIANO DIDATTICO  I anno: lezioni frontali di inquadramento e Nursing (early contact)  II anno: Nursing ed attività su ambulanze (early contact): 118, CRI  III anno: BLS e BLSD – Centri di Simulazione (tecniche di primo soccorso)  IV anno: frequenza negli Hospice (cure palliative e terapia del dolore)  V anno: frequenza presso studio medico di medicina generale (contatto con il paziente nel suo ambiente, comprese visite domiciliari)  VI anno: frequenza ai SerT L’approccio professionale al paziente e le sue implicazioni metodologiche


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