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PubblicatoBenedetto Mauro Modificato 8 anni fa
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1 Prof. ssa Carolina Sementa
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Uno dei problemi più gravi connessi allo sviluppo e alle attività umane è rappresentato dall’inquinamento. Il termine inquinamento indica l’introduzione in un ambiente, in conseguenza delle attività umane, di sostanze chimiche che ne modificano le caratteristiche naturali, creando un danno all’ambiente stesso. INQUINAMENTO ACQUAARIASUOLO 2
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Esso è provocato principalmente dagli impianti industriali che diffondono fumi e dalle autovetture che producono scarichi dai motori. La manifestazione è formazione dello smog, una nebbia sporca, che si verifica soprattutto in inverno, quando l’aria fredda ristagna al suolo e l’aria calda tende a salire verso l’alto. I gas immessi nell’atmosfera si combinano con il vapore acqueo presente nell’aria e si trasformano in acido solforico e acido nitrico, che ricadono al suolo sotto forma di piogge acide. L’inquinamento atmosferico è inoltre la causa del buco dell’ozono e dell’effetto serra. Inquinamento atmosferico La composizione dell'aria è rimasta immutata per milioni di anni, ma con lo sviluppo industriale e l'urbanizzazione è cominciato il suo progressivo inquinamento. Per inquinamento atmosferico si intende la presenza nell’aria di sostanze che modificano la composizione e l’equilibrio dell’atmosfera e che causano effetti dannosi per l’uomo, gli animali, i vegetali e la qualità dell’ambiente. 3
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Queste sostanze causano, nel breve o nel lungo periodo, su scala locale o su scala globale, effetti dannosi per l'uomo e per il mondo animale e vegetale. Gli inquinanti vengono classificati in: inquinanti di origine antropica, che derivano dalle attività umane; inquinanti origine naturali, derivanti, ad esempio, dalle eruzioni vulcaniche e dalla decomposizione di composti organici. L'inquinamento di origine antropica è generato da grandi sorgenti fisse (es. industrie), da sorgenti fisse di piccole dimensioni (es. impianti di riscaldamento) e da sorgenti mobili (traffico veicolare). Conseguenze dell’inquinamento Gli inquinanti possono avere numerose conseguenze sugli esseri viventi e sull’ambiente. Gli effetti possono essere suddivisi in effetti a breve termine, se dovuti a brevi esposizioni di una sostanza, o a lungo termine, se dovuti a lunghe esposizioni. Gli effetti patologici sull’uomo sono in gran parte dovuti all’impatto degli inquinanti sull’apparato respiratorio, che rappresenta il principale sistema di contatto tra l’atmosfera (e tutto ciò che essa contiene) e l’organismo stesso. 4
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I vari effetti dell’inquinamento atmosferico Buco dell’ozono L’ozono è un gas di colore azzurro, di odore forte e penetrante; si trova nella stratosfera e forma un guscio che avvolge la Terra e la protegge dai raggi ultravioletti facendone passare solo una piccola parte: l’ozonosfera, che rende possibile la vita sulla terra. L’ozono(O 3 ), gas dannoso se respirato,è fondamentale perché impedisce ai raggi ultravioletti (UV), provenienti dal sole e altamente cancerogeni, di raggiungere la superficie terrestre. A partire dagli anni 70 è stata osservata una diminuzione di questo gas sopra l’Antartide un vero e proprio “buco”. I raggi ultravioletti, non più ostacolati dall’ozono, raggiungono la Terra provocando all’uomo tumori e danni agli animali e vegetali. 5
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La causa è l’utilizzo di alcuni gas artificiali detti clorofluorocarburi CFC, impiegati negli impianti di condizionamento, come refrigeranti, nei frigoriferi domestici, nelle bombolette spray, nella produzione di alcune materie plastiche. I CFC, noti comunemente come FREON composti da cloro e fluoro, non sono tossici ma dispersi nell’aria provocano ingenti danni quando raggiungono l’atmosfera e vengono colpiti dai raggi ultravioletti liberando gli atomi di cloro. Gli atomi di cloro distruggono le molecole di ozono provocando quello che comunemente chiamiamo “buco dell’ozono” che non è altro che l’assottigliamento dello spessore dello strato di ozono nella stratosfera. 6
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Le piogge acide. L’uso dei combustibili fossili (carbone e derivati del petrolio) provoca l’immissione nell’atmosfera, oltre che di anidride carbonica, anche di anidride solforosa e di ossidi di azoto. E questi, una volta immessi nell’atmosfera, si combinano con il vapore acqueo delle nubi, dando origine a composti acidi che tornano sulla Terra sotto forma di “piogge acide”, ma anche di “nevi acide” e “nebbie acide”. Le conseguenze più evidenti delle piogge acide sono la lenta distruzione delle foreste, riduzione dell'attività di fotosintesi, scomparsa di ogni forma di vita nei laghi, i danni ai monumenti delle città. 7
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LE PIOGGE ACIDE 8
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L'azione delle piogge acide risulta particolarmente evidente su questa statua realizzata in Westphalia (Ger); la foto a sinistra è stata scattata nel 1908, mentre la foto a destra è del 1968: sono trascorsi solo 60 anni! Il principale bersaglio delle piogge acide è la pietra calcarea: l’acido solforico presente nelle piogge acide corrode il carbonato di calcio e lo trasforma in solfato di calcio (cioè in gesso), materiale solubile e meno resistente della pietra. 19081968 DEGRADO DI MONUMENTI 9
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E’ un fenomeno provocato dall’uomo, che emettendo grandissime quantità di gas inquinanti, riesce ad agire sui componenti dell’atmosfera. 10
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L’effetto serra è così chiamato perché ricorda ciò che avviene in una serra: i gas serra si comportano come se fossero i vetri della serra; la luce del sole entrando nell’atmosfera terrestre passa attraverso questi gas (vetri della serra) e arriva al suolo; una parte di essa viene assorbita, ma una parte viene riflessa dal terreno stesso e rimandata nell’atmosfera. Gran parte di questa energia viene però intrappolata dallo spessore di questi gas e riflessa nuovamente sul terreno causando un ulteriore riscaldamento del Pianeta. Dei gas serra fa parte anche l’anidride carbonica, presente naturalmente nell’atmosfera ma emessa anche dalle fabbriche e dalle macchine. 11
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Le previsioni dicono che continuando a questi ritmi prima del 2100 si potrebbero verificare situazioni catastrofiche come: Aumento del livello dei mari di circa mezzo metro Successivo scioglimento dei ghiacciai della calotta artica con irrimediabili sconvolgimenti delle correnti oceaniche che stabilizzano la Corrente del Golfo * ▪ Aumento della temperatura media dell’atmosfera di 2,5 gradi centigradi 12
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* CHE COS'E' LA CORRENTE DEL GOLFO. E' una corrente marina che dal golfo del Messico arriva nella parte nord della penisola Scandinava. A COSA SERVE In pratica funziona come un impianto di riscaldamento. Il suo generatore di calore e' il Golfo Messico, il corpo radiante e' l'Oceano Atlantico. Se non ci fosse questa corrente calda che svolge l'azione mitigatrice proprio sulla parte occidentale dell'Europa compreso anche la penisola Scandinava avremmo l'Inghilterra (almeno la parte della Scozia ),e altri paesi del nord Europa tutti coperti di ghiaccio e neve durante il periodo invernale. PERCHE' STA RALLENTANDO? La causa principale e' il riscaldamento globale (riscaldamento naturale o colpa dell'uomo?), che favorisce la fusione dei ghiacci, lo scioglimento dei ghiacci con conseguente riversamento nell’Oceano Atlantico di acqua dolce e fredda che a sua volta fa sprofondare l'acqua salata e calda che arriva dal golfo del Messico. 13
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INQUINAMENTO DELL’ACQUA H2O AGRICOLOIDROCARBURI SCORIE RADIO ATTIVE CIVILEINDUSTRIALE 14
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L'acqua è la risorsa più importante sulla Terra. È capace di cambiare il nostro pianeta dal punto di vista geologico e paesaggistico ed è grazie alla sua presenza ed abbondanza che è stata possibile la nascita della vita. L'acqua ricopre i ¾ della superficie terrestre, al punto che la Terra vista dallo spazio appare come un “pianeta azzurro”. La vita di tutti gli esseri viventi dipende dalla disponibilità di acqua sul pianeta. A causa del continuo incremento demografico, ma soprattutto a causa dell’inquinamento, l’acqua sta diventando un bene sempre più prezioso. L'acqua è indispensabile per numerose attività umane: uso agricolo; uso civile (alimentazione umana, preparazione del cibo, igiene personale e degli ambienti domestici e pubblici), uso industriale, dove è possibile individuare tre differenti tipi di utilizzo: serve come materia prima (ad esempio per la produzione di alimenti), per il raffreddamento dei macchinari e infine per il lavaggio degli impianti. L’acqua, infine, costituisce anche una fonte rinnovabile di energia, che viene prodotta nelle centrali idroelettriche. 15
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Il suolo è un elemento importante per la nostra vita: è il sottile strato superficiale che riveste la crosta terrestre. E' il terreno sul quale coltiviamo le piante e i prodotti agricoli, dove scorrono i fiumi e costruiamo le nostre case. Come l’acqua e l’aria, anche il suolo risente ovviamente degli interventi dell’uomo e delle sue attività. L’inquinamento del suolo è forse il più pericoloso, in quanto i suoi effetti si fanno sentire sia sull’acqua, attraverso l’avvelenamento delle acque sotterranee, e sia sull’atmosfera, poiché la morte di numerosissime piante comporta una notevole riduzione dell’ossigeno presente nell’aria. Questo problema è aggravato dalle difficoltà di eliminare rifiuti particolarmente tossici e dall'uso di sostanze chimiche in agricoltura. Una conseguenza gravissima dell'inquinamento del suolo è che i prodotti dell'agricoltura che noi mangiamo sono molto spesso invasi da sostanze velenose prodotte dall'inquinamento stesso. Inquinamento del suolo 17
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Le cause dell'inquinamento del suolo sono: i rifiuti solidi, liquidi, gassosi. I rifiuti solidi sono la carta, il vetro, la plastica, pile scariche, medicinali scaduti e rifiuti organici. Alcuni sono rifiuti biodegradabili (rifiuti organici), altri invece no (carta, vetro, e altri). Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono buttati nelle discariche. Altri tipi di rifiuti prodotti dall'uomo sono i rifiuti liquidi che comprendono insetticidi, fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali liquidi scaduti, liquidi di pile usate. Questi rifiuti si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente poiché inquinano l'acqua delle falde. Ci sono anche i rifiuti gassosi come il CFC che viene espulso dalle bombolette al momento dell'uso. LE CAUSE DELL'INQUINAMENTO DEL SUOLO 18
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L’uomo e l’ambiente L’uomo, da sempre, in tutte le sue attività, interagisce con l’ambiente modificandolo. Se però la mutazione dell’ambiente in epoche storiche poteva essere un fatto marginale per il “sistema terra” nel suo complesso, dato che il pianeta era scarsamente popolato, vediamo che con l’incremento demografico massiccio degli ultimi decenni e l’industrializzazione, che comporta un maggiore sfruttamento delle risorse ambientali e conseguentemente ad un maggior inquinamento, la distruzione dell’ambiente ha assunto una dimensione globale e proporzioni così allarmanti da convincere i governi, soprattutto dei paesi sviluppati a cercare strategie per porre rimedio a questo fenomeno. Una di queste prende il nome di sviluppo sostenibile. Effetto serra, scomparsa delle foreste, riduzione della biodiversità, desertificazione, contaminazione dei suoli, dell’atmosfera e degli oceani con sostanze tossiche: sono tutti elementi di una crisi che mette in pericolo gli equilibri del nostro pianeta. 20
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Questa crisi si intreccia con gli squilibri tra il Nord e il Sud del pianeta, tra ricchi e poveri all’interno di ogni società. Infatti, se si allarga lo sguardo a livello planetario ci si accorge facilmente che una piccola parte del mondo, i paesi industrializzati, consuma la maggior parte delle risorse del pianeta (risorse energetiche, materie prime, risorse naturali....). Senza giustizia fra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo non sarà possibile arginare la crisi ambientale globale ed imboccare la strada verso uno sviluppo globale sostenibile. 21
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L’inquinamento e i rifiuti superano la capacità del pianeta di assorbirli e trasformarli. Produrre meno rifiuti è diventata una necessità improrogabile. La maggior parte di questi rifiuti è costituita da imballaggi. A questo proposito, molti hanno commentato che, facendo la spesa, di fatto, "compriamo tante cose da buttare"! Possiamo però cambiare questo stato di cose. E’ possibile agire, innanzitutto, adottando una serie di accorgimenti casalinghi quotidiani, cambiando qualche nostra abitudine, affinché sempre meno rifiuti solidi e industriali finiscano nelle discariche: acquistare prodotti con minore quantità di imballaggio, scegliere prodotti che abbiano confezioni riutilizzabili, evitare prodotti "usa e getta". Dovremmo cercare di abbinare la riduzione della quantità di rifiuti prodotti al riutilizzo e alla riparazione dei beni. Bisognerebbe, insomma, recuperare abitudini che sembrano ormai non appartenere più alla cultura consumistica oggi dominante. 22
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Abbiamo la responsabilità collettiva di proteggere la terra usando in modo equo e sostenibile le risorse disponibili:quanta importanza ha un piccolo gesto. 23
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ALLARME SMOG Si misura in milionesimi di metro il nemico più temibile di questo inverno italiano! Città avvolte da una cappa di sostanze nocive che non viene dispersa vista l’assenza di piogge e vento: le polveri sottili!!! 25
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Le polveri sottili possono essere paragonate a un killer lento e silenzioso, sono così piccole da poter essere inalate e man mano si accumulano nel sistema respiratorio. Quando si parla di polveri sottili di solito si fa riferimento alle cosiddette PM 10 ma negli ultimi dieci anni gli scienziati hanno messo in evidenza un’altra forma di inquinamento legato alle polveri sottili da un diametro minore, le PM 2,5, che si formano principalmente da residui della combustione. Sono infinitesimali, basti pensare per esempio che un globulo rosso ha un diametro di 8 micrometri. In questo periodo non piove e non c’è abbastanza vento per disperderle e quindi rimangono intrappolate e si accumulano nei primi 3 - 400 metri di atmosfera. Il traffico di autoveicoli e il riscaldamento domestico (insieme all’agricoltura e all’allevamento intensivi) sono i loro principali responsabili. 26
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Tutti conoscono la nebbia ma sono in pochi a sapere che in molte città d’Italia, la causa principale della ridotta visibilità dettata dalla nebbia, è causata proprio dalle polveri sottili. Altri danni ambientali delle polveri sottili sono legati alla deturpazione dei monumenti, reperti e pietre: le polveri sottili sono dei coadiuvanti dell’azione delle piogge acide. I danni peggiori sono quelli che le polveri sottili causano alla salute umana e anche della fauna: le polveri sottili sono trasportate ovunque dal vento e si depositano nel suolo agricolo come sul manto stradale, il traffico automobilistico alza queste polveri e i passanti le inalano/respirano, danneggiandosi inconsapevolmente. Ancora, le polveri sottili possono accumularsi nei corsi d’acqua o nel suolo fino a raggiungere le falde acquifere rendendo i laghi e i torrenti acidi modificando così l’equilibrio dei nutrienti delle acqua e dei bacini fluviali. 28
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Quali sono i rischi per la salute legati alle polveri sottili? Se le polveri sottili da un diametro di 10 micron sono inalabili e si accumulano nei polmoni, quelle da un diametro da 2,5 micron sono addirittura respirabili, ciò significa che possono penetrare nei nostri polmoni fino ad accumularsi nel sangue e raggiungere varie parti del nostro organismo. Così, se i danni legati alle polveri sottili di PM 10 sono circoscritti al sistema respiratorio, quelli legati alle polveri sottili PM 2,5 potrebbero estendersi anche ad altri tessuti. 29
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