La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L’importanza della didattica della L2 nella Scuola Primaria

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L’importanza della didattica della L2 nella Scuola Primaria"— Transcript della presentazione:

1 L’importanza della didattica della L2 nella Scuola Primaria
Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

2 Importanza della didattica della L2 nella scuola primaria
Indicazioni ministeriali PEL QCER Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

3 Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese
D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104 Nuovi Programmi del 1985 (D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104) Finalità da perseguire nell’insegnamento della lingua straniera : “aiutare ed arricchire lo sviluppo cognitivo offrendo un altro strumento di organizzazione delle conoscenze; permettere al fanciullo di comunicare con altri attraverso una lingua diversa dalla propria; avviare l’alunno attraverso lo strumento linguistico, alla comprensione di altre culture e altri popoli” Si dà comunque una preferenza all’inglese perché fornisce “occasioni più frequenti di esperienza e di rinforzo positivo” Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

4 Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese
D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104 Sviluppo dell’attività didattica: “è importante che l’alunno sia in grado, al termine della scuola elementare, di sostenere una facile conversazione e una breve lettura che si riferisca ad esperienze concrete e di vita quotidiana. [ibidem] l’attività deve incominciare in maniera orale (“capacità di comprendere i messaggi e di rispondere ad essi in maniera adeguata”), per poi inserire in modo graduale messaggi in lingua scritta con la capacità di leggere brani in lingua e di produrne di molto semplici. Si invita ad utilizzare materiali e metodologie motivanti (“cartelloni, disegni, maschere, burattini e marionette,… giochi individuali e di gruppo”) che porteranno ad acquisire le strutture grammaticali necessarie per compiere una riflessione sulle differenze e le analogie tra la propria lingua e la lingua straniera. NB: il bambino deve apprendere la lingua “imparandone l’uso come strumento di comprensione e comunicazione” e attraverso l’utilizzo della traduzione e della grammatica. Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

5 Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese
D.M. 28 giugno 1991 L’insegnamento della lingua 2 viene reso obbligatorio a partire dalla classe seconda elementare con il D.M. 28 giugno 1991 > scelta ristretta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo. Vengono identificate due categorie di insegnante per la L2: Insegnante specialista > insegna solo la lingua straniera in sei o più classi Insegnante specializzato > fa parte del team docente e possiede un’abilitazione all’insegnamento della lingua 2. Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

6 Indicazioni per il curricolo (ministro Fioroni )
Esigenza di apprendere almeno due lingue comunitarie oltre l’italiano > la prima nella scuola primaria e la seconda lingua nella scuola secondaria di primo grado. L’apprendimento di più lingue comunitarie favorisce l’acquisizione di una competenza pluriculturale e la comprensione del relativismo linguistico; la possibilità di esercitare una cittadinanza attiva all’interno della Comunità Europea e oltre. Punto di riferimento per la programmazione e la valutazione il “Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, del Consiglio d’Europa”, utilizzato in via sperimentale nel progetto Lingue 2000 [Ministero della Pubblica Istruzione, Indicazioni per il Curricolo, Lingue Comunitarie pag ] Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

7 Indicazioni Nazionali 2012
«Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media. […] All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell’educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identità nel contatto con l’alterità linguistica e culturale. L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica.» (p ) Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

8 Indicazioni Nazionali 2012
Lingua inglese e seconda lingua comunitaria L’apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all’alunno di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale e di acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui vive, anche oltre i confini del territorio nazionale. La consapevolezza della cittadinanza europea attraverso il contatto con due lingue comunitarie, lo sviluppo di un repertorio diversificato di risorse linguistiche e culturali per interagire con gli altri e la capacità di imparare le lingue concorrono all’educazione plurilingue e interculturale, nell’ottica dell’educazione permanente. Accostandosi a più lingue, l’alunno impara a riconoscere che esistono differenti sistemi linguistici e culturali e diviene man mano consapevole della varietà di mezzi che ogni lingua offre per pensare, esprimersi e comunicare. Per quanto riguarda la lingua inglese nella scuola primaria, l’insegnante terrà conto della maggiore capacità del bambino di appropriarsi spontaneamente di modelli di pronuncia e intonazione per attivare più naturalmente un sistema plurilingue. Tale processo integrerà elementi della nuova lingua nel sistema della lingua madre, della lingua di scolarizzazione e di eventuali altre lingue in possesso dell’alunno, ampliandone e differenziandone implicitamente le varie componenti linguistiche (aspetti fonico-acustici, articolatori, sintattici e semantici). Al fine dell’educazione plurilingue e interculturale potranno essere utili esperienze di sensibilizzazione a lingue presenti nei repertori linguistici di singoli alunni. Laboratorio Lingua Inglese I sem R.Leproni

9 Indicazioni Nazionali 2012
Nell’apprendimento delle lingue la motivazione nasce dalla naturale attitudine degli alunni a comunicare, socializzare, interagire e dalla loro naturale propensione a “fare con la lingua”. L’insegnante avrà cura di alternare diverse strategie e attività: ad esempio proposte di canzoni, filastrocche, giochi con i compagni, giochi di ruolo, consegne che richiedono risposte corporee a indicazioni verbali in lingua. Introdurrà gradualmente delle attività che possono contribuire ad aumentare la motivazione, quali ad esempio l’analisi di materiali autentici (immagini, oggetti, testi, ecc.), l’ascolto di storie e tradizioni di altri paesi, l’interazione in forma di corrispondenza con coetanei stranieri, la partecipazione a progetti con scuole di altri paesi. L’uso di tecnologie informatiche consentirà di ampliare spazi, tempi e modalità di contatto e interazione sociale tra individui, comunità scolastiche e territoriali. L’alunno potrà così passare progressivamente da una interazione centrata essenzialmente sui propri bisogni a una comunicazione attenta all’interlocutore fino a sviluppare competenze socio-relazionali adeguate a interlocutori e contesti diversi. Si potranno inoltre creare situazioni in cui la lingua straniera sia utilizzata, in luogo della lingua di scolarizzazione, per promuovere e veicolare apprendimenti collegati ad ambiti disciplinari diversi. Alle attività didattiche finalizzate a far acquisire all’alunno la capacità di usare la lingua, il docente affiancherà gradualmente attività di riflessione per far riconoscere sia le convenzioni in uso in una determinata comunità linguistica, sia somiglianze e diversità tra lingue e culture diverse, in modo da sviluppare nell’alunno una consapevolezza plurilingue e una sensibilità interculturale. La riflessione potrà essere volta inoltre a sviluppare capacità di autovalutazione e consapevolezza di come si impara. Laboratorio Lingua Inglese I sem R.Leproni

10 Laboratorio Lingua Inglese I sem 2010-11 R.Leproni
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Laboratorio Lingua Inglese I sem R.Leproni

11 Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese
Council of Europe Il Portfolio Europeo delle Lingue (PEL, nella dicitura internazionale ELP: European Language Portfolio) Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle Lingue (QCER, nella dicitura internazionale CEFR: Common European Framework of Referente for Languages) Elaborati dal Consiglio d’Europa (Council of Europe), che si occupa di politiche di integrazione culturale e salvaguardia delle lingue parlate in Europa, promuovendo il plurilinguismo per raggiungere obiettivi di tolleranza e comprensione reciproca. Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

12 Portfolio Europeo delle Lingue
Il PEL è un documento che permette a chi studia una o più lingue straniere di registrare progressi e risultati del proprio apprendimento nel corso di tutto l’arco della vita quindi può cominciare fin dalla scuola primaria. Sul piano europeo serve a promuovere il plurilinguismo e il pluriculturalismo, a rafforzare la collaborazione e il confronto tra i sistemi scolastici dei vari Paesi Europei. Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

13 Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle Lingue
QCER > Fornisce i livelli di apprendimento in cui inquadrare le proprie competenze riguardanti la o le lingue straniere. I livelli sono espressi attraverso descrittori facili da comprendere e da utilizzare, ma soprattutto sono uguali per tutte le lingue e per tutti i Paesi membri dell’Unione Europea. Intento di agevolare il plurilinguismo, il libero spostamento delle persone all’interno dell’Unione, mettere in atto procedure per facilitare il life-long learning. Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

14 Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle Lingue
Scuola primaria: Per insegnare la L2 ai docenti è richiesto come livello minimo il B1 in tale lingua. Il livello che deve essere raggiunto dai bambini al termine della scuola primaria è quello A1. Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

15 Content and Language Integrated Learning - CLIL
Insegnamento della L2 attraverso i contenuti di altre discipline. non si basa su delle teorie linguistiche o dell’apprendimento approccio pratico che comunque esprime meglio il suo potenziale se coadiuvato dalla didattica comunicativa (Claudia Bianchi, 2004). Le origini di questo approccio sono legate ai corsi di insegnamento delle lingue full-immersion utilizzati negli anni Settanta soprattutto in Canada, dove il bilinguismo è sempre stata una necessità dettata dalla presenza di due comunità linguistiche distinte (inglese e francese oltre a quella dei nativi). In Italia la maggiore esperta riguardo il CLIL e Gisella Langé che ha condotto svariate ricerche e scritto molte opere che illustrano al meglio le caratteristiche di questa metodologia. Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

16 Content and Language Integrated Learning - CLIL
L’utilizzo del CLIL presuppone nel docente la conoscenza sia della lingua sia della materia che ne veicolerà l’insegnamento. È fondamentale per l’insegnante analizzare le proprie competenze per capire se siano sufficienti a permettere di adottare il CLIL. Nella scuola primaria, quando si vogliono trasmettere contenuti (soprattutto se scientifici) occorre essere certi che i bambini li conoscano già in italiano quando si adotta il CLIL nella scuola primaria è concesso l’utilizzo della lingua materna proprio per spiegare i concetti che sono nuovi per i bambini (Claudia Bianchi, 2004). Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

17 Content and Language Integrated Learning - CLIL
Il CLIL si pone come un approccio che esprime tante potenzialità: l’aumento della motivazione, la possibilità di esercitare la competenza comunicativa, l’utilizzo di materiali autentici, il potenziamento delle abilità ricettive. Allo stesso tempo richiede l’adozione di molti accorgimenti tra cui: l’attenzione nell’evitare lezioni esclusivamente frontali, in cui a parlare è quasi sempre solo il docente,; promuovere situazioni che sollecitino la comunicazione da parte degli allievi. Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

18 Importanza della didattica della L2 nella scuola primaria
Fattori da considerare per l’apprendimento della L2 (rispetto al discente): stili di apprendimento personalità dell’apprendente e i suoi stati emotivi motivazione l’età del discente Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

19 Importanza della didattica della L2 nella scuola primaria
Fattori da considerare per l’apprendimento della L2 (rispetto al docente): Preparazione Disposizione Motivazione Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni

20 Bibliografia e sitografia
C. Bianchi, P.G. Corasaniti, N. Panzarasa, L’inglese nella scuola Primaria. L’insegnamento della lingua straniera in una dimensione europea, Carocci Faber, Roma 2004 Eurodyce, Apprendimento integrato di lingua e contenuto (Content and Language Integrated Learning - CLIL) nella scuola in Europa. C. Humphris, M. De Carlo, English through Play, Anicia, Roma 1994 Ministero della Pubblica Istruzione, Indicazioni per il Curricolo, Roma 2007 e 2012 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: “Il Portfolio Europeo delle Lingue: informazioni di base. Documento prodotto dal Gruppo Tecnico di Supporto sul Portfolio delle Lingue istituito dalla Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'Istruzione Scolastica”. Settembre 2005.  Nuovi Programmi del 1985, D.P.R. 12 febbraio 1985 Laboratorio Lingua e Didattica della Lingua Inglese a.a R.Leproni


Scaricare ppt "L’importanza della didattica della L2 nella Scuola Primaria"

Presentazioni simili


Annunci Google