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La ricerca scientifica

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Presentazione sul tema: "La ricerca scientifica"— Transcript della presentazione:

1 La ricerca scientifica
i metodi

2 Psicologia: studio scientifico del comportamento e dei processi mentali.
Osservazione scientifica: metodo basato sulla raccolta di prove empiriche. “Lo sguardo deve essere il più obiettivo possibile” (Stanovich, 2007).

3 Aspetti metodologici I metodi forniscono strumenti per tradurre le idee del ricercatore in azioni. Metodi: procedure seguite dal ricercatore nella raccolta di informazioni per rispondere ad una domanda/verificare un'ipotesi. Metodi e procedure per arrivare alla formulazione di una teoria

4 Il metodo scientifico Processo fondato sulla raccolta attenta delle prove attraverso: descrizioni e misurazioni precise osservazioni controllate risultati ripetibili ricerca di leggi di carattere generale

5 Il metodo scientifico è costituito da una serie di fasi

6 Una teoria consiste in un insieme di leggi espresse in una forma sintetica e sistematica che si basano su osservazioni e vengono mantenute come vere fino a quando non sono smentite da evidenze contrarie.

7 TIPI DI RICERCA Sperimentali
SPERIMENTALE. Obiettivo: fornire informazione causale. Possiamo comprendere perché avvengono certi fenomeni. Il ricercatore modifica deliberatamente alcuni aspetti dell'ambiente in cui avvengono: le variazioni in A provocano variazioni in B. Non Sperimentali DESCRITTIVA. Obiettivo: osservare e registrare la frequenza con cui si verifica un determinato evento (Metodo osservativo, inchieste demoscopiche, etc) CORRELAZIONALE. Obiettivo: scoprire in che misura le variazioni in un certo comportamento (una certa variabile) sono sistematicamente collegate alle variazioni di altre variabili. Si cercano relazioni.

8 Il metodo sperimentale
In un esperimento bisogna distinguere due tipi di variabili Variabile indipendente: Condizioni studiate empiricamente, manipolate dallo sperimentatore. Cause di un determinato fenomeno Variabile dipendente: Risposte osservate attribuibili alla variabile indipendente (punteggi, tempi di reazione ecc) Variabile interveniente: Fattori che possono influire sulla variabile dipendente In un esperimento si assume che la variabile indipendente produca un effetto causale sulla variazione della variabile dipendente. 8 8

9 VARIABILI Un esperimento è la procedura per cui un ricercatore manipola sistematicamente una o più variabili indipendenti per osservare se e come fanno variare la variabile dipendente 9

10 Gruppo sperimentale e di controllo
Partecipanti che ricevono il trattamento sperimentale (esposti alla variabile indipendente) Gruppo di controllo: Partecipanti a cui non viene somministrata la variabile indipendente Vedi Manuale pag. 24 10

11 Controllo sperimentale
Assegnazione casuale o randomizzazione, un partecipante ha la stessa possibilità di far parte del gruppo sperimentale o del gruppo di controllo; Distribuzione in maniera equilibrata delle differenze personali nei due gruppi e, quindi, di effettuare un controllo sulle variabili estranee.

12 Elementi di un esperimento ideato per stabilire gli effetti dell’ascolto della musica durante lo studio attraverso i punteggi ai test.

13 Percezione subliminale
Bilanciamento delle variabili estranee nel gruppo sperimentale e controllo: età media (A), formazione (B) e genere (C) dei membri le stesse in entrambi i gruppi. Manipolazione della variabile indipendente nel gruppo sperimentale. Se il comportamento dei partecipanti (la variabile dipendente) cambia (rispetto al gruppo di controllo), tali effetti possono essere attribuiti alla variabile indipendente che dovrebbe aver causato il fenomeno. Effetto placebo Percezione subliminale

14 I placebo e le profezie autoavverantesi.
Effetto placebo: cambiamento nel comportamento causato dalla convinzione di aver assunto un farmaco.

15 L’effetto Hawthorne Studi presso la Western Electric (1924-1933)
Come aumentare la produttività attraverso la modificazione dell’ambiente di lavoro (illuminazione, musica sottofondo, lunghezza tempi di lavoro, etc)? A prescindere dalle specifiche modificazioni si aveva sempre un aumento della produttività. La semplice consapevolezza di prender parte ad uno studio modificava le condotte. 15

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17 Metodi di ricerca non sperimentali
Metodo descrittivo Metodo correlazionale Metodo clinico Metodo dell’inchiesta

18 Osservazione naturalistica
IL METODO DESCRITTIVO Osservazione naturalistica Due tipi di tecniche osservative Non partecipante Partecipante L’osservazione “non partecipante” o naturalistica: osservare dall’esterno cercando di non interferire in alcun modo con la situazione osservata (analogia con l’etologia).

19 L’osservazione “partecipante”:
Si entra come parte attiva della situazione che si vuole studiare (tipica della ricerca etnografica). Partecipazione per un periodo alle normali attività del gruppo da osservare (gruppo di lavoro, sportivo, etc.) Rispetto all’osservazione non partecipante vi sono sia vantaggi che svantaggi: Possibilità di modificare il comportamento dei soggetti osservati (col tempo diviene normale). Mantenere il giusto distacco

20 Attenzione a Influenza dell’osservatore Distorsione dell’osservatore
Bisogna verificare il grado di accordo fra differenti giudici indipendenti

21 METODO CORRELAZIONALE
Il ricercatore cerca una relazione fra due (o più) variabili che possono essere osservate e misurate ma che non possono essere controllate.

22 150 milligrammi libro autobiografico dott.ssa Irène Frachon

23 Mediator, farmaco per il trattamento di diabete e obesità.
Usato per la cura dei diabetici affetti da obesità Utilizzato per quasi 35 anni da circa tre milioni di francesi Benfluorex (nome del principio attivo), commercializzato anche in Italia come Mediaxal e poi ritirato nel 2003

24 Storia vera della Dottoressa Irene Frachon dell’ospedale di Brest, in Bretagna, contro il colosso farmaceutico francese Servier, produttore di una pillola dimagrante (Mediator). La Servier coi suoi potenti mezzi riesce a tutelarsi dalle indagini delle agenzie governative Servier è il secondo gruppo farmaceutico francese dopo Sanofi-Aventis.

25 Dott.ssa Frachon (pneumologa) nel 2007 inizia a sospettare un forte legame tra alcune morti sospette e l'uso del Mediator, un farmaco sul mercato da oltre 30 anni. Dai primi dubbi fino all'esplosione di un vero e proprio caso mediatico, la dottoressa combatterà contro i colossi della farmaceutica fino a vincere la battaglia.

26 Metodo correlazionale
Consiste nella misurazione e confronto fra variabili per scoprire se esiste fra loro una relazione Coefficiente di correlazione: indice statistico che può variare da -1,00 a +1,00 e che indica la direzione e il grado di correlazione. Il concetto di correlazione indica che al crescere di una variabile si modifica anche il valore dell’altra. Se al crescere di una variabile cresce anche l’altra si ha una correlazione positiva. Se al crescere di una l’altra diminuisce si ha una correlazione negativa.

27 Es: esiste una correlazione positiva tra visione della televisione e comportamenti violenti?
Dati fittizi

28 la sostanza causa la schizofrenia.
Uno psicologo scopre che nei pazienti schizofrenici è presente una sostanza chimica che non ha il resto della popolazione. Se ne potrebbe dedurre che la sostanza causa la schizofrenia. Una correlazione tra due variabili può significare che X causa Y, che Y causa X o che una terza variabile, Z, causa sia X sia Y.

29 Quale è la causa e quale l’effetto?
Correlazione e causalità non sono la stessa cosa !! Le ricerche correlazionali non permettono di fornire risposte certe circa i rapporti causali

30 Reagan I funzionari dell’amministrazione Reagan si attribuirono il merito della riduzione della percentuale di crimini perché essa diminuì nei mesi dopo l’insediamento di Reagan. Si ebbe cioè una correlazione negativa tra mesi trascorsi e percentuale di crimini. Per puro caso le dimensioni del gruppo della popolazione che ha maggiore probabilità di commettere crimini (gli adolescenti) diminuì all’epoca dell’insediamento di Reagan.

31 Limiti degli studi correlazionali
Non danno alcuna indicazione sull’esistenza di una relazione causale tra due variabili Vantaggi degli studi correlazionali Possono essere usati come studi esplorativi o quando è impossibile realizzare un esperimento per ragioni pratiche o etiche

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33 Si registrano il numero di ore trascorse davanti alla TV.
Descrizione esperienza. Osservazione comportamento aggressivo I risultati mostrano che più tempo i bambini passano davanti alla TV più sono presenti comportamenti violenti (correlazione positiva) In laboratorio si suddividono a caso i bambini in tre gruppi. Ogni gruppo vede la TV per tempi diversi. Si riprendono con la videocamera mentre giocano. Analisi del filmato per quantificare i comportamenti violenti tra i tre gruppi Descrittivo Correlazionale Sperimentale

34 Analisi del caso singolo e metodo clinico
In alcuni casi l’analisi del caso singolo può costituire la fonte più approfondita di informazioni. Gli psicologi clinici impiegano lo studio del caso singolo (single case) Casi singoli possono dimostrarsi preziose fonti di informazioni per es. per la neuropsicologia (lesioni cerebrali localizzate possono rendere evidente la funzione dei processi cognitivi)

35 Caso singolo Alcuni dei primi dati sugli effetti dei danni nelle aree frontali del cervello si trovano nello studio dell’incidente subito da Phineas Gage (Harlow, 1868). Phineas Gage: spranga di 5 kg Due mesi dopo, incredibile, poteva camminare Però divenne bugiardo, scontroso e volgare Primo caso di lobotomia frontale

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37 Phineas Gage, 1848 37

38 Sistema limbico MacLean (1949, 1952) incluse l’amigdala e la corteccia orbitofrontale definendolo sistema LIMBICO La corteccia orbito-frontale e l’amigdala hanno funzioni primarie collegate all’elaborazione delle emozioni.

39 Analisi del caso singolo: il metodo clinico
Conosciuto anche come metodo del caso singolo, in cui si cerca di aiutare la persona a risolvere i propri problemi attraverso la raccolta di informazioni tramite il colloquio clinico e la somministrazione di test e questionari.

40 Metodo clinico Klìne = letto, giaciglio
Raccolta sistematica di informazioni sul paziente (anamnesi) Contro le ristrettezze dell’oggetto di studio della psicologia accademica Metodo che consentiva di individuare e descrivere fenomeni patologici

41 Metodo clinico Piaget ( ): il clinico si pone problemi, formula ipotesi, osserva le reazioni provocate dalla conversazione Freud psicoanalisi ( ). Origine psichiatrica. Posizione più neutrale. Associazioni libere, lapsus, sogni, per arrivare ai conflitti inconsci.

42 Metodo clinico Raccolta di informazioni sulla storia del soggetto:
Famiglia di origine Eventi significativi Vita affettiva Relazioni sociali Vita professionale Tempo libero Situazione economica Rapporti nel proprio nucleo familiare

43 Metodo dell’inchiesta
o dell’indagine Metodo non sperimentale in cui vengono utilizzate tecniche specifiche per creare domande e codificare le risposte. Studio delle opinioni e degli atteggiamenti Per esempio: Siete favorevoli alle unioni gay? Attenzione però a come si formulano le domande

44 Effetti della formulazione delle domande
Loftus e Palmer, 1974 Visione di filmati in cui erano presenti degli incidenti stradali A che velocità andavano le macchine quando …..

45 Hai visto un vetro rotto ?
Condizione sperimentale

46 Metodo dell’inchiesta
Molto importante la procedura di campionamento Campione rappresentativo Campione non rappresentativo

47 Il campionamento L’individuazione di una porzione della popolazione da inserire nella ricerca Campionamento senza controllo: es. sondaggi tv. Campionamenti arbitrari: es. campione basato su interviste on-line.

48 Il campione rappresentativo
è il più accurato Un numero limitato di persone che riflette le caratteristiche della popolazione generale Data la numerosità della popolazione negli Stati Uniti, intervistando casualmente 1000 individui si ottiene una stima di cosa pensi la popolazione nel suo complesso con un margine di errore di +/- 3,2%.

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