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L’igiene Il ricovero in Ospedale determina un repentino cambiamento nelle attività di vita quotidiana della persona. Paura, regressione, aggressività sono.

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Presentazione sul tema: "L’igiene Il ricovero in Ospedale determina un repentino cambiamento nelle attività di vita quotidiana della persona. Paura, regressione, aggressività sono."— Transcript della presentazione:

1 L’igiene Il ricovero in Ospedale determina un repentino cambiamento nelle attività di vita quotidiana della persona. Paura, regressione, aggressività sono le reazioni psicologiche più comuni di chi, in stato di malattia, non riesce a soddisfare il bisogno di pulizia e ordine.

2 Gli interventi infermieristici
Hanno come obiettivi: Valutare quotidianamente lo stato psicofisico Evitare l’insorgenza di cattivi odori Favorire la sensazione di benessere Impedire l’insorgenza di danni all’integrità cutanea Migliorare l’aspetto del malato Favorire l’acquisizione della sicurezza nei rapporti sociali Valutare le condizioni della pelle, del grado di mobilità e di autosufficienza del malato Verificare lo stato mentale del malato e facilitare la comunicazione

3 L’igiene della persona
Costituisce argomento di ricerche che hanno evidenziato come essa risulti soggetta a numerosi fattori di influenza: Biofisiologici (età, sesso, stato di salute); Ambientali (condizioni meteorologiche, abbigliamento, luogo di residenza ); Socioculturali (disponibilità economica, educazione familiare, professione) Psicologici (stato emotivo, personalità

4 La pelle La pelle o cute ha un ruolo di primaria importanza nell’organismo, essa infatti non è solo il rivestimento del nostro corpo ma, attraverso terminazioni nervose, realizza le comunicazioni tra organismo e ambiente esterno permettendo la ricezione degli stimoli tattili, termici e dolorifici.

5 Lo stato della cute E’ proprio la pelle, l’organo del corpo più grande per dimensioni e pertanto, il valore che riveste nel determinare lo stato di benessere, è notevole. Il colorito, lo stato di idratazione, eventuali irregolarità e la temperatura, consentono all’infermiere attento, di cogliere elementi che sono segni indicatori di alterazioni nello stato di salute nel malato.

6 Le alterazioni cutanee
L’osservazione esteriore della cute, comincia dal volto. Vanno registrate le espressioni mimiche della bocca, del naso, delle palpebre perché possono inviare messaggi di paura o richieste di aiuto. Le modificazioni del colorito possono essere diverse: Eritema Pallore Ittero Cianosi Vitiligine Albinismo Macule

7 Le lesioni della pelle Le lesioni riferibili ad alterazioni dell’integrità cutanea possono essere: Papula (rilievo solido) Vescicola (area contenente liquido trasparente) Pustola (area contenente liquido purulento) Pomfo (sollevamento della cute di colorito rossastro) Nodulo (lesione rotondeggiante) Erosione (perdita di sostanza) Ragade (Perdita di sostanza che riguarda le pliche perianali) Ulcerazione (perdita di sostanza profonda) Cunicolo (lesione caratteristica della scabbia) Edema (gonfiore della cute)

8 Pratiche igieniche L’ingresso in Ospedale comporta un cambiamento nelle abitudini personali per la cura del proprio corpo, è sempre responsabilità dell’infermiere coniugare e mediare tra le regole dell’ospedale e quelle personali del paziente.

9 Le condizioni del paziente
La condizione clinica del malato, influenza le modalità attraverso le quali ogni stato fisico prevede modifiche alle pulizie ordinarie. Se il paziente è immobile a letto , ha limitazioni funzionali di uno o più arti, ha patologie organiche gravi, è necessaria la collaborazione del personale di reparto che con regole e ritmi propri dell’istituzione, sopperisce ad ogni esigenza del paziente.

10 Inizio del giorno Le prime cure igieniche della giornata hanno scopo terapeutico (benessere, massaggio, cura delle ferite) e diagnostico (preparazione ad indagini strumentali, visita medica); i tempi di attuazione si effettuano , prima o dopo colazione, in base alle esigenze del paziente e al suo grado di autonomia.

11 Prima di colazione I malati costretti a letto, sono quelli che ricevono per primi le cure igieniche, lo scopo è quello di provvedere al soddisfacimento del bisogno di igiene e confort e, al termine delle attività il paziente è pronto a ricevere la colazione. Va puntualizzato che, ritardare le pratiche igieniche ad un paziente che non ha riposato la notte, non influenza in alcun modo l’organizzazione del reparto, mentre può essere importante per lui

12 Dopo colazione I pazienti autosufficienti, dovrebbero consumare la colazione prima di procedere alle pratiche igieniche, poi accompagnati in bagno, si sistemano o, se bisognosi di aiuto, possono essere lavati a letto. La pulizia mattutina del corpo può essere:completa, quando prevede oltre al bagno, alla rasatura del viso, all’igiene del cavo orale, dei capelli, delle unghie delle mani e dei piedi e al cambio della biancheria personale e del letto; parziale quando si provvede solo alla pulizia del viso, del cavo orale, delle mani, delle regioni del corpo che hanno più secrezioni e alla pettinatura dei capelli.

13 Pomeriggio L’inizio delle cure igieniche avviene in genere dopo aver consumato il pasto. I pazienti non autosufficienti vanno aiutati a lavare il cavo orale, a pettinare i capelli, a lavare le mani. Va ricordato che solitamente questo momento coincide con l’orario delle visite e, un buon aspetto esteriore, aiuta ad avere maggiore stima di sé.

14 La sera Le pulizie serali iniziano prima che venga consumata la cena, si provvede a mettere in condizione di alimentarsi le persone non autosufficienti facendo precedere al pasto, la pulizia delle mani. Prima del riposo notturno l’infermiere offre la padella e/o il pappagallo, riassetta la biancheria del letto , promuove l’igiene del cavo orale e tutte le pratiche di pulizia cui il paziente è abituato.

15 Igiene della persona Qualsiasi prodotto per l’igiene può essere usato, deodorante, crema per le mani e il viso, dopobarba, oli profumati, balsamo per i capelli ecc.; resonsabilità dell’infermiere è quella di valutare quali prodotti non possono essere usati perché controindicati dalle condizioni cliniche del malato. La pulizia del corpo viene effettuata in base ad una regola che è valida per qualsiasi pratica igienica: cominciare dalla parte più pulita e terminare in quella più sporca.

16 IL bagno Il ricovero ospedaliero rende difficile effettuare il bagno, ma dove possibile è consentito praticarlo perché, diversi sono gli effetti positivi che esso determina: rilassa i muscoli, stimola la circolazione, pulisce la superficie corporea, mantiene in esercizio le parti del corpo, migliora l’ossigenazione polmonare.

17 Il bagno a letto Trova indicazione nei casi in cui al malato sia prescritto l’assoluto riposo, o nel caso di pazienti con infarto del miocardio, in portatori di apparecchi gessati o in pazienti in coma. Il bagno a letto necessita di due operatori e va effettuato proteggendo il soggetto con un paravento. Verrà eseguito iniziando dalle zone più pulite per arrivare a quelle più sporche: viso, tronco, mani e arti superiori, addome, arti inferiori e regione perianeale.

18 Igiene intima dell’incontinente
La pulizia intima del paziente incontinente, va effettuata ogni qualvolta che esso si sporca e va eseguita con solerzia, per evitare l’insorgenza delle piaghe da decubito. Il paziente deve assumere la posizione in decubito dorsale semplice, ma l’igiene a letto deve riguardare solo chi è impossibilitato al movimento autonomo.

19 Uso della padella Ci sono due principali tipi di padella;la padella fisiologica, o a schienale alto e la padella “a pantofola” o per fratturati. La seconda ha uno schienale basso ed è utilizzata per i pazienti che sono incapaci di sollevare le natiche a causa di problemi fisici o per terapie che controindicano tale movimento.

20 Come usare una padella Molte persone costrette a letto, sono in grado di utilizzare una padella in modo autonomo, provvedendo però ad allocare il presidio in modo che sia raggiungibile. Altri pazienti per problemi diversi, ad es. paralisi o fratture, necessitano di aiuto; in questi casi è importante invitare il soggetto a spostarsi su un fianco, con una mano si spinge il materasso verso il basso e si posiziona la padella lateralmente alla schiena del paziente che si invita a ruotare la schiena verso di noi fino ad assumere una posizione supina.

21 La storta La storta è conosciuta con il nome di pappagallo ed è, un presidio utilizzato prevalentemente dagli uomini che ne hanno buona dimestichezza. Essa si pone con il manico rivolto verso l’alto così da permettere all’urina di raccogliersi al di dentro,

22 Abbigliamento dell’operatore
Ogni Ospedale ha in uso un abbigliamento scelto in relazione alle competenze dei vari operatori nelle diverse U.O. Il materiale preferito per confezionare una divisa ospedaliera, è il cotone perché, questa fibra permette il lavaggio ad alte temperature. Possono variare i colori delle divise dei vari operatori preferendo, ad esempio il verde per chi lavora presso le Sale Operatorie.

23 Ruolo e funzioni La definizione di ruolo enunciata sull’enciclopedia Treccani è la seguente: “Funzione esercitata da un soggetto in un particolare contesto o per effetto di specifiche attribuzioni giuridico - amministrative”. Il ruolo può essere definito come un insieme di comportamenti formalmente stabilito in base alla natura dell’incarico ricoperto. Il ruolo professionale è lo spazio occupato da una figura professionale nell’ambito dell’organizzazione; è definito in base alla natura dell’ufficio ricoperto e delle responsabilità assegnate e si esplica mediante l’esercizio di una serie di funzioni.


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