La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

WWF OPERA DI IRENE MOLLI, FILIPPO BARSALI, MATTIA BONGIOVANNI, EMMA CIONI E ALESSANDRA IACOPINI.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "WWF OPERA DI IRENE MOLLI, FILIPPO BARSALI, MATTIA BONGIOVANNI, EMMA CIONI E ALESSANDRA IACOPINI."— Transcript della presentazione:

1 WWF OPERA DI IRENE MOLLI, FILIPPO BARSALI, MATTIA BONGIOVANNI, EMMA CIONI E ALESSANDRA IACOPINI

2 CHE COS’E’?! Il "World Wild Foundation for Nature" (abbreviato in WWF) è un'organizzazione internazionale non governativa di protezione ambientale la cui sede è a Gland, in Svizzera. L'associazione venne fondata nel 1961 come World Wildlife Fund (letteralmente "fondo mondiale per la vita selvatica", intesa come "natura"), adottò come logo il panda gigante disegnato dal naturalista conservazionista e pittore sir Peter Scott. Filippo d'Edimburgo, divenne Presidente del WWF internazionale dal 1981 al La prima sede del WWF fu a Morges, in Svizzera, mentre in seguito venne trasferita a Gland, sempre nel paese elvetico. La sede del WWF a Gland, i magnifici murales della sede WWF di Milano, l’interno della sede svizzera e il Principe Filippo di Edimburgo, ormai piuttosto anziano, ma… Sempre un reale!

3 UN PO’ DI ATTUALITA’! Nato nel 1961, è presente nel mondo con 24 organizzazioni nazionali, 5 organizzazioni affiliate e 222 uffici di programma in 96 paesi. Oltre 5 milioni di persone in tutto il mondo con il loro aiuto permettono al WWF di sostenere la sua sfida: oltre progetti concreti ogni anno per la tutela della biodiversità e per creare un mondo dove l'uomo possa vivere in armonia con la natura. L'associazione è strutturata in uffici nazionali che operano nei singoli Paesi in modo indipendente ma in coerenza con i programmi e gli obiettivi posti dal WWF Internazionale. Oltre alle sedi nazionali il WWF opera anche attraverso "Uffici di programma" mirati alla realizzazione di specifici progetti di conservazione spesso transnazionali. Due immagini che rievocano lo spirito propagandistico del WWF, che evidenzia la nostra importanza individuale. A sinistra l’immagine dell’Earth Hour, un’ora all’anno dove tutti (o quasi) gli apparecchi elettronici devono restare spenti, per aiutare (in un modo minimo, simbolico) le zone del Globo disagiate dall’inquinamento

4 CAMBIAMENTI RADICALI…
Nel 1986, anno in cui modificò il logo artistico di Scott nell'attuale, più stilizzato e riproducibile, assunse il nome che ha tuttora (World Wild Foundation for Nature, cioè "fondo d'estensione mondiale per la natura"), tranne che negli Stati Uniti e in Canada. La scelta della modifica del nome, mantenendo però l'acronimo per continuità, volle significare l'allargamento degli scopi dalla semplice tutela della vita animale e vegetale alla tutela globale della natura, aprendosi anche alle tematiche del riscaldamento globale, della salute umana in relazione al deterioramento ambientale, del paesaggio e della crescita sostenibile. Un nemico strano e sfocato: l’Inquinamento, una protesta del WWF a favore di maggiori controlli sull’inquinamento e… Un’importante del WWF, che interessa il bracconaggio (con corna di rinoceronte, uccisione di elefanti giovani…)

5 IL LOGO Un primo bozzetto Prima bozza del Logo Definitivo
il primo panda gigante vivente nell’occidente, era un fenomeno allo Zoo di Londra. Chi-Chi portò le persone a scoprire l’importanza della tutela delle specie animali a rischio estinzione. Gerald Watterson, ambientalista e artista, creò una serie di bozzetti di panda che il fondatore del WWF Sir Peter Scott sviluppò nella prima versione del logo conosciuto oggi in tutto il mondo. Così come il lavoro del WWF si è trasformato dall’iniziale contributo per la conservazione delle specie ad insieme di complesse azioni a livello globale per la protezione di specie, habitat e popoli, così la prima bozza del panda è divenuto un simbolo internazionale per la conservazione sia dei nostri giorni che per le generazioni future. L’ATTUALE LOGO: Il Logo Definitivo (così chiamato) è il nuovo logo del WWF, definito simbolico; il tradizionale Panda che cammina verso il socio o l’interessato all’associazione. Tuttavia è stato criticato da molti, poiché definito «commerciale». Un primo bozzetto Un secondo disegno (ancora non commerciale) Rifinitura del disegno Prima bozza del Logo Definitivo

6 E… IN ITALIA?! Il WWF in italia è nato nel 1967, Da Bologna dove, nella simbolica location della stazione Dynamo, tempio della mobilità sostenibile, è stata ufficialmente lanciata la Community WWF Young, della quale fanno parte giovani attivisti e ricercatori di tutta Italia, è partito un appello indirizzato al Piano Lupo. Erano presenti la Presidente WWF Donatella Bianchi con Paolo Anselmi (membro del Consiglio Nazionale dell'Associazione ) e Dante Caserta, Vice Presidente del WWF Italia. venne fondato grazie alla decisione del Consiglio Nazionale. I membri del WWF Bologna e un’importante lotta che il WWF sta sostenendo in questo luogo, dove l’opinione pubblica vuole costruire una metropolitana sopra una zona di magnifici stagni e paludi, ricchi di microfauna

7 IL WWF E LA FAUNA Le vittime del bracconaggio:
Fino a oggi la scienza ha descritto quasi 2 milioni di specie animali e vegetali, ma si calcola che sulla Terra, negli habitat più integri e inaccessibili, come le foreste tropicali o gli abissi marini, ce ne potrebbero essere addirittura tra i 5 e i 100 milioni. Difendere le specie animali in estinzione è un dovere per tutti noi: il loro benessere deriva dall'equilibrio globale del Pianeta. Le specie sono le unità biologiche fondamentali nella classificazione di piante e animali. Indicano gruppi di individui con aspetto, anatomia, fisiologia, struttura genetica... Ogni giorno la distruzione degli habitat, il commercio illegale, il bracconaggio, l’inquinamento, i cambiamenti climatici mettono sempre più in pericolo gli abitanti non umani del nostro Pianeta. Migliaia di animali rischiano seriamente l'estinzione: è la costante denuncia dell'IUCN (International Union for Conservation of Nature), che ogni anno diffonde la Lista Rossa degli animali a rischio estinzione. Dall'anno della sua nascita, il WWF si batte per difendere le specie animali in via d'estinzione. Con una convinzione: non si salvano le specie se non attraverso la tutela e la conservazione degli habitat naturali. E ancora: ogni iniziativa in difesa della natura può avere successo solo se condivisa e sostenuta dal grande pubblico, siano essi soci o sostenitori. Le vittime del bracconaggio: Un lupo, vittima di un bracconiere, in Italia Rinoceronti, nelle zone africane, per il loro corno Alci, in America Settentrionale, per puro divertimento e trofeo Elefanti, sempre in Africa, per l’avorio Balene, nell’Oceano Pacifico, per il mercato nero della loro carne.

8 ARACNOLOGIA… Numerosi sono gli aracnidi a rischio di estinzione, un numero paragonabile al numero delle specie di aracnidi che non sono ancora state scoperte. Essi sono minacciati soprattutto dalla selvaggia deforestazione dell'areale amazzonico, ma anche a causa del contrabbando e del commercio di aracnidi. Il commercio illegale è ostacolato dagli articoli 212 e 213 del 2003, i quali stabiliscono che il commercio dei ragni non controllato dallo stato è dichiarato illegale, inoltre, l'articolo 213/2003 detta legge sul commercio degli aracnidi pericolosi. La specie che maggiormente rischia l'estinzione è il Ragno Vagabondo Brasiliano, meglio noto come Ragno delle Banane, minacciato dalla deforestazione, anche se pare che stia ricomparendo grazie agli allevamenti di banane ed palme. Anche se ripopola queste colture, un animale deve vivere nel suo ambiente naturale e nelle piantagioni causa ingenti perdite di circa 90 uomini l'anno, uccisi dal suo veleno e dalla sua aggressività. L'intervento del WWF e il nostro per contrastare l'olio di palma servirebbe non solo per reinstaurare l'ambiente naturale di questo aracnide, ma anche per risparmiare la vita di molti lavoratori.

9 OASI IN TOSCANA: L'OASI DI ORBETELLO
L'Oasi di Orbetello, meglio nota come Laguna di Orbetello è il fiore all'occhiello del WWF in Toscana ed in Italia. È costituito da tre percorsi: -Sentiero Ornitologico: la parte più percorsa dell'oasi, dove è facile avere un faccia faccia con diverse specie di volatili, tra martin pescatori e altri volatili acquatici, come i fenicotteri. In tutto il percorso è di circa 1.2 kilometri. -Sentiero Botanico: dove possiamo ammirare centinaia di specie di piante, provenienti da tutta l'Italia e dal mondo. Questo orto botanico raggiunge la lunghezza di ben 1km. -Sentiero Escursionistico, per conoscere meglio la realtà faunistica toscana di cinghiali, daini, caprioli... Questo sentiero farà perdere anche qualche chilo di troppo agli obesi, poiché è un percorso di qualche kilometro. L'oasi di Orbetello accoglie più di 9 milioni di visitatori annui, stabilendo un record nelle oasi italiane .


Scaricare ppt "WWF OPERA DI IRENE MOLLI, FILIPPO BARSALI, MATTIA BONGIOVANNI, EMMA CIONI E ALESSANDRA IACOPINI."

Presentazioni simili


Annunci Google