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“OLTRE L’AULA” L’APPROCCIO PEDAGOGICO DEL SERVICE -LEARNING

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Presentazione sul tema: "“OLTRE L’AULA” L’APPROCCIO PEDAGOGICO DEL SERVICE -LEARNING"— Transcript della presentazione:

1 “OLTRE L’AULA” L’APPROCCIO PEDAGOGICO DEL SERVICE -LEARNING
EIS, aprile 2017 1

2 Un problema L’opinione pubblica e i genitori degli alunni mettono in discussione la qualità dell’acqua potabile di Gussago. Gli alunni cominciano ad arrivare a scuola con bottigliette d’acqua minerale per evitare di ricorrere all’acqua del rubinetto. EIS, aprile 2017

3 Un dubbio… POSSIAMO CONTRIBUIRE A CONTROLLARE LA QUALITÀ DELL’ACQUA E A RICONCILIARE LA CITTADINANZA CON LE PROPRIE RISORSE? EIS, aprile 2017

4 ATTORI DEL TAVOLO DI LAVORO
Studenti delle classi prime della scuola secondaria di i grado coordinati e rappresentati dai Componenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi. -Referenti insegnanti scuola secondaria -Assessore Territorio, Ambiente e Agricoltura Comune -Consulta Cultura -Tecnici: ARPA, ASL, A2A Progettazione percorsi EIS, aprile 2017

5 Azioni Studio del tema attraverso varie discipline. storia dell’acqua a Gussago con esperta storica visita sorgenti e pozzi idrici con tecnici A2A e biologi ASL prelevazione campioni d’acqua in 8 punti e presso le scuole- test estemporanei EIS, aprile 2017

6 Azioni - parte seconda -
analisi risultati -preparazione brochure con un’info-grafica esplicativa da distribuire a tutta la cittadinanza -Conferenza coordinata da un giornalista del Corriere della Sera: partecipano gli studenti. EIS, aprile 2017

7 Altre esperienze di SL EIS, aprile 2017

8 Il Service Learning INVENZIONE ? SCOPERTA? EIS, aprile 2017

9 Conclusioni Documentazione fotografica -brochure con un’infografica esplicativa -Relazioni scritte -Rendicontazione lavoro nel Consiglio Comunale e sul sito del Comune. -articolo sul Blog della scuola -Mostra fotografica: Emozioni con uno scatto…l’Acqua e Gussago EIS, aprile 2017

10 Cosa è il Service - Learning
Il Service-Learning è una proposta pedagogica che permette a bambini, adolescenti e giovani di sviluppare le proprie conoscenze e competenze grazie a una pratica di servizio solidale nei confronti della comunità. (M. Nieves Tapia, Educazione e solidarietà, pag22) EIS, aprile 2017

11 Service-Learning EIS, aprile 2017 11

12 Service learning Fare la germinazione del fagiolo è un “apprendimento”. Raccogliere fondi per Greenpeace è un “servizio solidale”. Realizzare un “orto sinergico” insieme agli anziani di una casa di riposo, imparare a riconoscere e rispettare gli esseri viventi e la natura; vendere i prodotti e i ricavati destinarli alle adozioni a distanza è “service learning”. Per spiegare di un modo molto semplice cosa è il service learning farò una comparazione tra tre attività che possono svolgersi dentro o fuori dell’aula. EIS, aprile 2017 12

13 Il Service Learning Promuove l’impegno civico nella trasformazione dello stato delle cose. Incide sugli apprendimenti stimolando una cittadinanza attiva, responsabile e coesa. Nel rispetto dei principi di una didattica avanzata EIS, aprile 2017

14 APPRENDIMENTO E SERVIZIO SOLIDALE
Non basta che le due sfere siano a contatto tra di loro per avere il Service – Learning. Abbiamo bisogno di una sfera violetta, far si che ciò che avviene nella comunità si apprenda all’interno della scuola e viceversa. (Furco, 2005) Service learning SERVIZIO SOLIDALE APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO E SERVIZIO SOLIDALE + Per tanto un intreccio tra due intenzionalità ben precise: un servizio efficace alla comunità e l’intenzionalità di apprendere. Cf. A. Furco, 2004 EIS, aprile 2017

15 Apprendimento – Servizio
In quali ordini di scuole si può fare? Come si realizza un progetto Le caratteristiche fondamentali del Service Learning? EIS, aprile 2017

16 I PROGETTI DI SERVICE-LEARNING POSSONO ESSERE REALIZZATI A OGNI LIVELLO SCOLASTICO
Gli studenti: individuano problemi, necessità o punti di forza nel loro ambiente; scelgono autonomamente un problema o un compito; cercano maggiori informazioni: con il personale insegnante, i genitori, esperti, esperte, associazioni, ditte, autorità; EIS, aprile 2017

17 I PROGETTI DI SERVICE-LEARNING POSSONO ESSERE REALIZZATI A OGNI LIVELLO SCOLASTICO
4. trovano soluzioni da proporre e ne sviluppano un progetto dettagliato; 5. cercano di applicare autonomamente il progetto. EIS, aprile 2017

18 E GLI ADULTI????? Il ruolo dell’adulto (insegnante, dirigente scolastico, genitori, responsabili associazioni del territorio) è quello di cedere il protagonismo ai ragazzi, restando in ombra, accompagnando, sostenendo e consigliando i ragazzi. EIS, aprile 2017

19 Cambio di logica Da attore protagonista … A regista … EIS, aprile 2017

20 Concludendo …(punto 1) Non esiste un ordine di scuola in cui non è possibile realizzare percorsi di SL Tenendo in considerazione l’età dei bambini/ragazzi non cambia l’ottica del protagonismo/servizio/apprendimento In molti casi già si realizzano percorsi di SL… senza saperlo!!! EIS, aprile 2017

21 Ancora svegli??? PROSEGUIAMO??? EIS, aprile 2017

22 Per promuovere il Service Learning
Valorizzare le esperienze, pratiche, know how, presente a scuola Realizzare un percorso formativo dall’inizio EIS, aprile 2017

23 Per una nuova Cittadinanza
M T O + SERVIZIO SERVIZIO LAVORO DI CAMPO, DINAMICHE o GIOCHI (SENZA AGIRE) APPRENDIMENTO SERVIZIO - + INIZIATIVE SOLIDALI OCCASIONALI-ASSISTEMATICHE VOLONTARIATO senza spazi di riflessione - EIS, aprile 2017 Adattazione del quadrante del service learning della Università di Stanford 23

24 Transizione verso l’apprendimento-servizio
. + + conoscenze al servizio della cittadinanza APPRENDIMENTO-SERVIZIO - + + connessione coi contenuti - EIS, aprile 2017

25 Itinerario progetto di Service Learning
A. MOTIVAZIONE B. DIAGNOSI C. IDEAZIONE E PIANIFICAZIONE D. ESECUZIONE E. CHIUSURA RIFLESSIONE DOCUMENTAZIONE E COMUNICAZIONE VER PPT DIPLOMADO SIPAN 4 Y 5 VALUTAZIONE EIS, aprile 2017 25 25

26 Chi propone un percorso di Service Learning
Alunni Insegnanti Comunità extrascolastica Scuola EIS, aprile 2017

27 SERVICE LEARNING: CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
Servizio solidale destinato a soddisfare i bisogni veri e sentiti di una comunità Gli studenti sono i protagonisti Progettato in modo integrato con il curricolo, in funzione dell’apprendimento degli studenti Ruolo chiave della riflessione La scuola si apre a collaborazioni e sviluppa reti EIS, aprile 2017 27

28 Solidarietà: la visione tradizionale
Comunità “solidale” Sa Ha Può Da Ruolo attivo Si abitua ad “aiutare” Soggetto “solidale” Si abitua a ricevere Comunità “bisognosa” Ignora Ha bisogno E’ impossibilitato Riceve Ruolo passivo Destinatario “bisognoso” EIS, aprile 2017 28 28 28

29 Solidarietà: un modello “orizzontale” Comunità Comunità Soggetto
Fuoco sulla condivisione “Fare insieme, fare con” Vincolo che genera fraternità Sa-Ignora Possiede-Ha bisogno Può-Non può Dà-Riceve Ruolo attivo Sa-Ignora Possiede-Ha bisogno Può-Non può Dà-Riceve Ruolo attivo EIS, aprile 2017 29 29

30 Partecipazione e protagonismo
Condividono gestione Prendono decisioni Iniziative accettate Presentano iniziative Vengono consultati Ricevono informazioni Presenza (simbolica) Manipolazione Protagonismo Tratto da Roger Hart, “La scala di partecipazione”, 1992 EIS, aprile 2017

31 Scuola di Alta Formazione EIS - LUMSA
PROTAGONISTI/ATTIVI PARTECIPANTI DESTINATARI/OGGETTO Niños reciben alimentación en Proyecto Hormiga, Bogotá Los cerca de 100 niños de la Orquesta de Tambores y Marimbas de Siloé, proyecto financiado por la Fundación Sidoc, se preparan para presentarse en el Festival de Música Petronio Álvarez. Proyecto de aprendizaje-servicio La Actoría Social Juvenil (ASJ) y la Agricultura Urbana Orgánica estrategias para generar ambientes saludables y de enseñanza –aprendizaje de las Ciencias Naturales en la Institución Educativa Los Comuneros, sede José Antonio Galán 1. Barrio Alfonso López Popayán Cauca. (PPT Charo) EIS, aprile 2017 Scuola di Alta Formazione EIS - LUMSA 31 31

32 Cosa si impara in una pratica solidale?
“Quando i giovani si coinvolgono nell’attività di servizio alla comunità, possono succedere tre cose: -possono imparare qualcosa di se stessi, della propria comunità, e di questioni sociali acute; -può darsi che non imparino niente: un gruppo può dare da mangiare a quelli senza tetto e rimanere come una esperienza che non ti tocca; -possono imparare la lezione sbagliata: i pregiudizi e gli stereotipi possono essere rafforzati o creati attraverso delle attività di servizio poco pensate o con una pianificazione molto povera”. No queremos que nuestros estudiantes aprendan la lección equivocada (COOPER, 1999) EIS, aprile 2017

33 Nuovo scenario della scuola
“…richiede oggi altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività che concorra al progresso materiale e spirituale della società.” (dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione”) EIS, aprile 2017 33

34 Lo studente apprende COME PROTAGONISTA ( è posto al centro dell'azione educativa; le proposte didattiche sono in relazione costante con suoi bisogni e desideri; gli vengono affidate precise responsabilità) INSIEME AGLI ALTRI ( particolare cura è dedicata alla costruzione del gruppo, alla promozione dei legami cooperativi, si utilizzano strategie di tipo collaborativo, come il cooperative learning, il tutorig, gruppi di progettto …) PER CONOSCERE LA REALTÀ (la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere; per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici del mondo di oggi) E PER CAMBIARLA (non basta conoscere la realtà e nemmeno convivere nella società, ma questa società bisogna crearla continuamente insieme)

35 La piramide dell’apprendimento per l’esperienza
Impariamo e memorizziamo (facciamo proprio): 5% di quanto ascoltiamo 10% di quanto vediamo e leggiamo 20% di quanto vediamo e ascoltiamo 50% di quanto discutiamo e verbalizziamo 75% di quanto mettiamo in pratica 90% di quanto insegniamo agli altri (G. Philips, 1986, A. Furco, 2004) EIS, aprile 2017 35 35

36 Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017
RIFLESSIONE In rapporto alla valutazione: per trarre conclusioni, per valutare l’esperienza. In rapporto alla documentazione: per sistematizzare, organizzare il portfolio della esperienza. Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017

37 Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017
RIFLESSIONE – PERCHE? “La riflessione sistematica è il fattore che trasforma un’esperienza interessante e d’impegno in qualcosa che incide significativamente nell’apprendimento degli studenti.” (A. Furco.NHN “Reflexion. The key to Service Learning”) Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017

38 Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017
RIFLESSIONE – QUANDO? Preparazione: attività di apprendimento, sensibilizzazione, conoscenze indispensabili. Durante il processo: sostegno per capire, esprimere pensieri e sentimenti, risolvere conflitti. Pensar críticamente lo que se hace, tomar distancia, observar. La reflexión es lo que torna a una experiencia valiosa en aprendizaje. veces pensamos que en el aprendizaje servicio la reflexión es sólo que los estudiantes piensen un poco sobre sus experiencias y que expresen qué les gustó y qué no. Sin embargo la reflexión es mucho más que eso, es importante porque lleva al aprendizaje servicio desde el lugar de programa de servicio para convertirlo en una verdadera experiencia educativa. Normalmente, cuando les preguntamos a los estudiantes sobre su experiencia de aprendizaje servicio, ellos tienden a hablarnos de lo que hicieron en la comunidad. En esencia, hablan de su experiencia como un programa de servicio. La reflexión ayuda a los estudiantes a pensar sobre lo que aprendieron a través de su experiencia. Después de la reflexión los estudiantes suelen hablar del proyecto en el que están involucrados más en términos de lo que aprendieron, en vez de limitarse solamente a los aspectos del servicio. Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017 38

39 RIFLESSIONE - CARATTERISTICHE Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017
Continua, lungo tutto il progetto. Connettere il servizio con l’apprendimento. Sfidante. Rendere significativa la esperienza degli studenti. Reflexión Continua: la reflexión debe ser un componente permanente en la educación del alumno, teniendo en cuenta el antes, el durante y el después de una experiencia. Reflexión Conectada: Vincular el "servicio" en la comunidad con la estructura de "aprendizaje" en el aula. Sin reflexión estructurada, los estudiantes pueden dejar de tender un puente entre la experiencia de servicio concreto y los temas discutidos en la clase abstracta. Desafiar la reflexión: Los docentes deben estar preparados para hacer preguntas que susciten ideas con las que no están familiarizados o sean incómodas. Reflexión contextualizada: Garantizar que las actividades o temas de reflexión sean correctas y significativas en relación con las experiencias de los estudiantes. Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017

40 Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017
RIFLESSIONE - TIPI Formale o informale. Pubblica o privata. Individuale, in piccoli gruppi o tutta la classe. Orale, scritta o multimediale. Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017

41 Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017
RIFLESSIONE – COME? Diario delle attività Presentazioni multimediali Presentazioni alla comunità Giochi Disegni Blog Dibattito tra pari. Scambio tra diversi gruppi che partecipano. Scambio con gli insegnanti. Opera di teatro o una canzone. Mettere notizie nella bacheca. Condividere in Facebook. Consegnati, Catanzaro, Gennaio 2017

42 Sviluppare reti e collaborazioni
Scuola Fortino Scuola Sorgente EIS, aprile 2017

43 Caratteristiche scuola fortino
Visione «scuolacentrica» della realtà Dimensione «impermeabile» Collaborazioni poco sviluppate e solo «se costretti» EIS, aprile 2017

44 Caratteristiche scuola sorgente
Visione di sistema: la scuola è nella comunità Dimensione «scuola porosa» Scuola e comunità dialogano, non solo per l’emergenza EIS, aprile 2017

45 Una pedagogia “Per tutti”
Per tutte le aree geografiche Per tutti i livelli scolastici Per tutti i livelli sociali Per tutte le modalità di educazione Per tutte le competenze e discipline Per tutti gli studenti EIS, aprile 2017

46 Lavoro di gruppo Ogni gruppo individua una delle aree del Service Learning Ogni partecipante riflette prima individualmente poi nel gruppo sulle domande stimolo Il gruppo traccia le proprie linee guida e poi le condivide in gruppo EIS, aprile 2017

47 Domande stimolo Qual è il significato che do alla parola: servizio, apprendimento, protagonismo, riflessione, rete-comunità Come promuovo nel mio contesto la dimensione su cui sto riflettendo? Quale la relazione con la dimensione scolastica? Quali sono i principali ostacoli per il suo sviluppo? Di cosa ho bisogno per promuovere il SL nel mio contesto? EIS, aprile 2017

48 GRAZIE EIS, aprile 2017


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