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PubblicatoVittoria Ferrario Modificato 7 anni fa
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L’Alto Medioevo va dalla caduta dell’Impero Romano d’ Occidente (476 d
L’Alto Medioevo va dalla caduta dell’Impero Romano d’ Occidente (476 d.c.) fino all’ anno Da questo momento in poi, inizia il Basso Medioevo che dura fino alla scoperta dell’ America (1492 d.c.).
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MEDIOEVO significa ETA’ DI MEZZO cioè in mezzo tra l’età antica e l’età moderna.
MEDIO + EVO (mezzo) + (età) La fine dell’Impero d’Occidente è apparsa a molti storici un avvenimento così importante che l’anno 476 è stato scelto per segnare, convenzionalmente, la fine di un periodo storico (L’ETA’ ANTICA) e l’inizio di un altro (IL MEDIOEVO) che si concluderà nel 1492, con la scoperta dell’America.
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I fatti più importanti all’inizio del Medioevo
I barbari e i romani cominciano a vivere insieme La gente lascia la città e va a vivere in campagna perché i barbari saccheggiano le loro case Molte persone diventano povere: perdono le loro cose nei saccheggi I briganti saccheggiano la campagna La gente per difendersi costruisce la propria casa vicino alla VILLA, la grande casa del signore. I signori, intorno alla villa, costruiscono dei grandi muri di legno e di mattoni per difendere la gente dai briganti. Queste ville fortificate diventano poi dei castelli.
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I signori fanno costruire castelli sulla collina perché si difendono meglio e di vede lontano.
Tutti i castelli hanno: un fossato intorno; (canale pieno d’acqua che circonda le mura) un ponte che si può alzare e abbassare per attraversare il fossato (ponte levatoio); una grossa torre (torrione) per vedere da lontano il nemico dove abita il signore con la sua famiglia.
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LA VITA NEL CASTELLO Nel castello vivono tante persone:
il signore o feudatario e la sua famiglia I servitori Gli artigiani (persone che costruiscono oggetti con determinati attrezzi: falegname calzolaio fabbro I soldati Nel castello si producono tutte le cose necessarie alla vita degli abitanti: cibo vestiti attrezzi. Solo pochissimi prodotti devono essere portati da fuori: il SALE necessario per conservare le carni; il FERRO necessario per fabbricare attrezzi e armi. Gli scambi e i contatti con gli altri feudi sono pochi.
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Vive nella pars dominica che comprendeva: Pascoli e boschi
È protetto dai soldati IL SIGNORE Può vendere le terre ai contadini Vive nella pars dominica che comprendeva: Pascoli e boschi Edifici come granai mulini depositi Le case dei servi che lavoravano le terre del signore dà ai contadini una casa e dei campi da coltivare. Questa terra è chiamata pars massaricia. . Ogni campo è chiamato MANSO
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Per un periodo dell’anno dovevano anche lavorare la terra del signore.
I CONTADINI Quelli molto poveri diventavano servi della gleba (=terra) perché non potevano lasciare le terre in cui lavorano, potevano essere venduti con la terra che lavoravano, non potevano cambiare mestiere. In cambio pagavano al signore un affitto in denaro o in natura (ciò che producevano: grano uova legna). Sono chiamati COLONI Per un periodo dell’anno dovevano anche lavorare la terra del signore.
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LE FATICHE DEI CONTADINI
I contadini servi delle gleba arano, vangano, seminano, mietono il grano, coltivano l’uva e fanno il vino. Potano gli alberi e colgono i frutti. Solo una piccola parte di queste fatiche resta al contadino. Al feudatario infatti il contadino deve pagare le tasse
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I contadini servi della gleba mietono il grano.
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POTANO GLI ALBERI
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PESTANO L’ UVA
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ARANO IL TERRENO
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I CONTADINI PAGANO LE TASSE AL SIGNORE PER USARE:
IL MULINO DEL CASTELLO PER MACINARE GRANO IL FORNO DEL CASTELLO PER CUCINARE IL PANE IL TORCHIO PER FARE IL VINO I CONTADINI DANNO AL SIGNORE ANCHE UN PARTE DEI RACCOLTI DEI CAMPI (TASSA:SOLDI CHE I CONTADINI PAGANO AL SIGNORE)
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IL SIGNORE DEL CASTELLO FA ANCHE IL GIUDICE
IL SIGNORE DEL CASTELLO FA ANCHE IL GIUDICE. IL SIGNORE DEL CASTELLO PUO’MANDARE IN PRIGIONE CHI DISSOBEDISCIE ALLA SUA LEGGE. IL FEUDATARIO È SIGNORE ASSOLUTO ALL’ INTERNO DEL FEUDO E DEL CASTELLO: HA POTERE DI VITA O DI MORTE
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COME SI VIVE NEL CASTELLO
LE COMODITA’ NON SONO MOLTE: le stanze sono buie e fredde perché i muri di pietra spessi e le finestre sono piccole. c’è solamente il camino per riscaldare le stanze. Le fiaccole e le candele servono per illuminare le sale, i cortili e i passaggi di ronde.
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Al primo piano ci sono le cucine
I servi buttano i rifiuti dalle finestre, in qualche castello c’è una fossa per raccogliere i rifiuti. Al secondo piano c’è una grande sala dove il signore mangia con i suoi ospiti, ascolta la musica e si diverte. Il pranzo è servito alle dieci del mattino ed è il pasto principale. Le tavole sono lunghe e di legno.
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Il cibo è abbondante: carne di maiale, di cinghiale, di cervo, pane, zuppe, formaggi e e frutta.
Le forchette non ci sono: si usano il cucchiaio e un coltello ogni due persone. Ci sono piatti da portata molto grandi e le scodelle. AI PIANI SUPERIORI Ci sono le stanze da letto e spesso una cappella, piccolo luogo dove si prega Il letto è basso e largo: ha i cuscini, le coperte, le lenzuola di lino. Intorno al letto ci sono cassoni in legno che servono per contenere gli abiti e per sedersi. Sul pavimento ci sono le pelli delle bestie uccise durate la caccia. Nei sotterranei ci sono le prigioni e ele stanze fredde per conservare i cibi.
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I CAVALIERI I figli minori del signore possono diventare cavalieri. Per imparare a combattere, dopo aver compiuto nove anni, lasciano il loro castello e la madre e vanno a “scuola di cavalleria.” Imparano a combattere, a suonare il flauto, a cantare e ballare. Studiano poco. I cavalieri devono rispettare delle regole d’onore e di comportamento tra loro e verso gli altri.
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INVESTITURA DI UN CAVALIERE
“Consegnandovi la spada vi accolgo nell’ordine della cavalleria, che non tollera nessuna macchia. Quando vincerete i nemici e questi vi chiederanno la grazia, voi dovete concederla. Se troverete in pericolo qualsiasi uomo o donna, dovrete aiutarli. Recatevi in chiesa a pregare Dio, affinchè abbia misericordia di voi e vi protegga nelle imprese terrene.”
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Quando i cavalieri non combattono contro i nemici preparano I TORNEI allenarsi a combattere e per difendersi. I cavalieri fanno i tornei anche per mostrare alle dame che sono bravi. I cavalieri combattono con la lancia e con la spada senza la punta per non uccidere.
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IL TORNEO Il torneo nacque in Francia nel XII secolo. Con il termine “torneo”, che deriva dal francese tourner, «girarsi intorno», s’indicava lo scontro con le armi di due schiere di cavalieri, insieme con i propri fanti, arcieri, scudieri. Ciascuna schiera includeva quindi un numero elevato di partecipanti. Le dimensioni di questi tornei, il cui inizio era annunciato da tre squilli di tromba, imponevano che essi si svolgessero in un’area molto vasta, in genere in aperta campagna. Nei tornei si cercava di ricreare gli spazi reali della battaglia, con campi aperti per lo scontro, selve per le imboscate e persino colline e avallamenti artificiali per movimentare la scena. L’obiettivo dei tornei era quello di vincere l’avversario, spogliarlo delle armi e dei cavalli e farlo prigioniero. Non era raro che in un torneo vi fossero morti e feriti. Per ridurre il pericolo fu introdotto l’uso di lance spuntate o con la punta imbottita, e di spade senza punta e prive di filo.
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