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1.2 Alimentazione nella ristorazione.

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Presentazione sul tema: "1.2 Alimentazione nella ristorazione."— Transcript della presentazione:

1 1.2 Alimentazione nella ristorazione

2 La ristorazione collettiva
Servizio che si occupa della preparazione e dell’allestimento di pasti al di fuori della propria abitazione Le attività ristorative forniscono: beni servizi Il rischio alimentare è elevato poiché gli errori commessi durante la preparazione/conservazione dei cibi si ripercuotono su un gran numero di consumatori Luoghi in cui il cibo viene contaminato o manipolato in maniera inadeguata (% di epidemie di cui è stata identificata la sede)

3 Tipologie di ristorazione collettiva
Commerciale: tradizionale (ristoranti, trattorie, pizzerie) moderna (fast-food, paninoteche, snack bar, self-service) Catering: viaggiante (aerei, navi, treni, autostrade, stazioni ferrovia) a domicilio (feste private, eventi, convegni) Di servizio per le comunità istituzionale o pubblica (scuole, università, caserme, carceri) privata (mense aziendali, case di cura, istituti religiosi) Luoghi di consumo del pasto di mezzogiorno nella ristorazione commerciale

4 Le imprese ristorative forniscono beni e servizi
Pag. 26 La ristorazione È il servizio che si occupa della preparazione e dell’allestimento di pasti Le imprese ristorative forniscono beni e servizi

5 La ristorazione di servizio
Si occupa della preparazione e della consegna su larga scala di pasti completi per collettività È ampiamente rappresentata nella nostra società come conseguenza: del pendolarismo del breve tempo per la pausa pranzo dell’occupazione femminile del tempo pieno nella scuola

6 Norme di sicurezza alimentare
È necessaria una corretta pianificazione del lavoro per prevenire i rischi alimentari: verifica della conformità alla normativa vigente verifica delle condizioni ambientali della struttura pianificazione dell’acquisto merci analisi e controllo dei processi produttivi e dei menu formazione del personale addetto alla manipolazione dei cibi verifica dei punti sopraelencati Secondo la normativa vigente è obbligatorio applicare il sistema di autocontrollo HACCP in qualsiasi tipo di azienda ristorativa

7 La ristorazione per le comunità
Tappe per la formulazione di piani alimentari: calcolo del fabbisogno medio giornaliero di energia e di nutrienti suddivisione equilibrata dei nutrienti e di energia strutturazione dei pasti secondo i LARN e le linee guida calcolo dei valori energetici e di nutrienti dei menu e confronto con i valori teorizzati valutazione dell’indice di gradimento Il menu ciclico è il più appropriato nelle mense per le comunità

8 Formulazione dei menu Conoscere le preferenze dei commensali (ad es. attraverso indagini) Inserire piatti tradizionali e regionali Comporre menu equilibrati secondo i LARN e le linee guida Variare i cibi Monitorare i costi Programmare i menu ciclici L’alimentazione nelle collettività deve avere anche un ruolo preventivo

9 Pag. 28 Ristorazione scolastica
Oltre a fornire i pasti ha la finalità di trasmettere un modello alimentare corretto, ma per riuscirvi è fondamentale il dialogo e la collaborazione tra la famiglia e la scuola È molto utile la scelta di una sola proposta nei menu, perché: consente al bambino di sperimentare nuovi gusti previene la monotonia alimentare semplifica il servizio e il controllo igienico È necessario, però, in casi specifici (ad es. intolleranza alimentare certificata, motivi religiosi), prevedere il piatto alternativo

10 Pag. 30 Ristorazione aziendale
L’utenza della mensa aziendale è di norma eterogenea: da qui la necessità di offrire menu variati e nutrizionalmente equilibrati Raccomandazioni: moderare la quantità di grassi utilizzati (soprattutto quelli di origine animale) limitare l’uso di sale comune e usare sale iodurato aumentare l’offerta di piatti ortofrutticoli (aumento di fibra alimentare) promuovere le realtà gastronomiche locali ma considerare anche ricette dietetiche e diversità religiose

11 La ristorazione ospedaliera
Nel dietetico ospedaliero si distinguono: la dieta comune le diete terapeutiche Nei moderni ospedali è possibile personalizzare e ordinare i pasti tramite un sistema informatizzato. Vantaggi: si migliora la qualità della vita del paziente si riducono gli sprechi di cibi Obiettivo primario: sicurezza alimentare assoluta ed elevata digeribilità

12 Pag. 31/1 Ristorazione nelle case di riposo
L’alimentazione deve mirare a evitare che le patologie tipiche dell’età senile possano aggravarsi Raccomandazioni: diminuire l’apporto energetico mantenere un buon apporto di proteine, sali minerali e vitamine (la cui carenza è spesso causa di malnutrizione) fornire pasti non abbondanti ma frequenti e facilmente masticabili e digeribili favorire l’utilizzo dei prodotti tipici del territorio e i criteri di stagionalità

13 Pag. 29 Esempio di menu scolastico

14 Pag. 31/2 Ristorazione nelle case di riposo
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15 Spreco alimentare

16 È possibile distinguere tra due tipologie di spreco di cibo.
Food losses: ossia le perdite che si determinano a monte della filiera agroalimentare, principalmente in fase di semina, coltivazione, raccolta, trattamento, conservazione e prima trasformazione agricola. Food waste: ossia gli sprechi che avvengono durante la trasformazione industriale, la distribuzione e il consumo finale.

17 Sostanze e prodotti alimentari e loro certificazione

18 Sostanze e prodotti alimentari e loro certificazione

19 Sostanze e prodotti alimentari e loro certificazione

20 Filiera agroalimentare


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