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Le opere di misericordia

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Presentazione sul tema: "Le opere di misericordia"— Transcript della presentazione:

1 Le opere di misericordia
PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI Le opere di misericordia SEPPELLIRE I MORTI Anno Pastorale

2 Introduzione La sepoltura dei morti non è compresa tra le opere di carità elencate in Matteo 25,31-46, ma è pratica di pietà ben attestata nel giudaismo.

3 Il libro del Siracide esorta:
Figlio, versa, lacrime sul morto, e come uno che soffre crudelmente inizia il lamento; poi seppelliscine il corpo secondo il suo rito e non trascurare la sua tomba (Sir 38,16).

4 L’esigenza di fornire adeguata sepoltura al morto è espressa così in Siracide 7,33: “Al morto non negare la tua benevolenza”. Nel libro di Tobia la sepoltura dei ca­daveri è un’opera buona gradita a Dio (cfr. Tb 12,12-13).

5 Secondo questo libro, per dare degna sepoltura ai corpi degli uccisi che rimanevano insepolti, Tobi, il padre di Tobia, non esitò a rischiare la vita (cfr. Tb 1,17 ss.; 2,1-8).

6 Antigone, invece, trovò la morte per aver disobbedito alle leggi del tiranno di Tebe Creonte avendo voluto dare sepoltura al fratello Polinice. Di fronte a Creonte, Antigone difende il suo gesto facendo appel­lo a “leggi non scritte e non mutabili” che nessuna legge umana può trasgredire.

7 Nella tragedia di Sofocle, An­tigone afferma davanti a Creonte:
Io non pensai che tanta forza avessero gli ordini tuoi, da rendere un mortale capace di varcare i sacri limiti delle leggi non scritte e non mutabili. Non son di ieri né di oggi, ma da sempre vivono: e quando diedero di sé rivelazione, è ignoto1. 1. Sofocle, Antigone , in Id., Le tragedie, a cura di G. Lombardo Radi­ce, Einaudi, Torino 1956, p. 219.

8 In ascolto della Bibbia
Tornando alla tradizione biblica, la sepoltura è sem­pre stata tenuta nel massimo onore insieme alle cure da accordare al cadavere (si pensi al lavare il corpo del defunto, al pettinarlo, al vestirlo, al dargli una compostezza).

9 L’uso di chiudere gli occhi del morto, attesta­to nella Bibbia (cfr
L’uso di chiudere gli occhi del morto, attesta­to nella Bibbia (cfr. Gen 46,4), si spiega con l’assimila­zione della morte al sonno ed è pratica comune a molte culture.

10 Nella mitologia greca Sonno (Hypnos) e Mor­te (Thànatos) erano gemelli
Nella mitologia greca Sonno (Hypnos) e Mor­te (Thànatos) erano gemelli. Lo stesso termine “cimi­tero”, dal latino coemeterium, deriva da un termine gre­co che significa “Luogo in cui si dorme”.

11 In un’omelia interamente dedicata a spiegare il nome “cimitero”, Giovanni Crisostomo scrive:
“Il luogo della sepoltura si chiama ‘cimitero’ perché si sappia che quelli che vi riposano non sono morti, ma addormentati”; e dopo aver osservato che spesso nella Scrittura la morte è evo­cata con l’immagine del sonno e i morti sono detti dor­mienti, aggiunge che da ciò deriva il nome “cimitero”, ovvero “dormitorio”, “luogo in cui si dorme”2. 2. Giovanni Crisostomo, Sul cimitero e la croce I, PG 49,

12 Gli usi funerari biblici mostrano che i parenti pros­simi potevano dare al morto un ultimo abbraccio e un ultimo bacio (cfr. Gen 50,1); probabilmente si procede­va a una pulizia funebre del morto che veniva poi se­polto con i propri abiti, come appare dalla presenza di spille e ornamenti ritrovati negli scavi delle tombe (cfr. 1 Sam 28,14).


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