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LA PROGETTAZIONE COMUNITARIA
Specificità, metodologie ed approcci Mestre, 11 marzo 2011 Lucia Brusegan
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Programma Esperienze ed aspettative: alcune riflessioni Obiettivi
I diversi approcci: considerazioni La progettazione (18/3) Gli strumenti di finanziamento (1/4)
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Alcune osservazioni Progetto cartaceo: è il vero progetto? Forma e sostanza; Il termine obiettivo è quello che ricorre con maggiore frequenza e che viene sempre citato nelle prime associazioni logiche; Mancano quasi sempre osservazioni relative al concetto di strategia; La dimensione organizzativa, istituzionale e interorganizzativa è poco presente. Non si fa quasi cenno a convenzioni, comitati di coordinamento, commissioni, responsabile di progetto, gruppi di lavoro interistituzionali, …;
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Ulteriori osservazioni
Rispetto alla dimensione relazione ed emotiva si fa riferimento a sentimenti e relazioni positive, sporadicamente emerge il tema della conflittualità e del potere; I soggetti, le persone, operatori e cittadini, rischiano di essere “dimenticati”: distanza tra progetto- prodotto-oggetto e i soggetti che lo costruiscono, pensano, utilizzano e realizzano; Non c’è spazio per l’errore, il fallimento, la riflessività: è previsto solo il cambiamento in positivo indotto dal progetto.
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Considerazioni Si tende a rappresentare un modello ideale vicino al “dover essere” piuttosto che alla realtà ed all’esperienza quotidiana. In generale, l’esperienza delle persone in merito ai progetti è carica di contraddizioni e questo presuppone l’esigenza di pensare ad una progettazione che faccia i conti anche con: l’emotività; i processi di negoziazione; i processi di mediazione.
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Ma allora: Perché lavorare per progetti ?
Forte esigenza di innovazione, sperimentazione e verifica, necessità di flessibilità; Necessità di evitare inadeguatezze e sprechi nella divisione del lavoro per funzioni specialistiche; Esigenza di sviluppare collaborazioni e partnership con altre organizzazioni sulla base di accordi ed obiettivi comuni; necessità di sviluppare "lavoro di rete" tra servizi; Modalità prevalente di accesso a risorse finanziarie (convenzioni con enti locali, finanziamenti legislazione nazionale e regionale, co-finanziamenti Comunità europea ….).
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Gli Obiettivi 1. Sviluppare/potenziare la capacità di leggere e valutare l’adeguatezza logico –formale e metodologica dei progetti; 2. Accrescere l’attenzione, durante l’elaborazione e la gestione dei progetti, ai molteplici aspetti e dimensioni ed ai diversi attori coinvolti, ai processi negoziali, alle reti interorganizzative per la gestione condivisa dei progetti; 3. Cercare di condividere e promuovere apprendimenti comuni, capitalizzando le esperienze e promuovendone il racconto sotto forma di casi; 4. Presentare le diverse opportunità di finanziamento disponibili a livello europeo, regionale e nazionale.
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elementi fondamentali della progettazione
PROGETTO vs PROCESSO DI PROGETTAZIONE Spesso si confondono i livelli o alle volte si pensa che il progetto sia l'elemento chiave. IL PROGETTO è il risultato del processo di progettazione. E' il prodotto finale e, dal punto di vista concettuale possiamo dire paradossalmente che è del tutto marginale. Il progetto ha carattere convenzionale, concordato dagli attori in gioco in alcuni momenti del processo di progettazione. La funzione di un progetto non dovrebbe essere quella di prescrivere, quanto quella di "orientare" un percorso, garantire le risorse necessario ed il loro coordinamento. Il progetto è sempre sotto-determinato rispetto al PROCESSO DI PROGETTAZIONE.
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Il processo di progettazione
interazione tra gli elementi; modo con cui si sviluppa il processo di costruzione di un progetto; rigore con cui si analizzano le congruenze tra i diversi passaggi; metodologie adottate; chiarezza nelle premesse e nei riferimenti teorici.
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Approcci di Fondo “PROCESSUALE” A PROCESSO 1 B PROCESSO 2 C
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Approcci di Fondo “SISTEMICO”
Il Processo di progettazione come scambio trai sistemi SISTEMA TERRITORIO SISTEMA GESTORE SISTEMA UTENZA I cambiamenti vanno cercati in tutti i poli dei sistemi coinvolti
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Principi di Fondo Ogni intervento (progetto) deve quindi considerare i seguenti aspetti: 1.Entrare in contatto con un sistema, anche solo osservandolo, vuol dire inserire elementi di perturbazione all’interno di esso; 2.Ogni intervento è un incontro tra sistemi complessità; per questo è necessario un lavoro preliminare di comprensione dei relativi sistemi di premesse; 3.Ogni elemento di perturbazione che viene inserito all’interno del sistema, di rappresentazioni e di dati reali, provoca nel un cambiamento (positivo- negativo-neutro).
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Approcci di Fondo La progettazione si struttura come un complesso processo in continua evoluzione ; Ogni elemento che compone il processo globale è legato agli altri in un costante scambio che provoca continue modifiche e quindi necessita di verifiche; Non è la somma delle diverse tappe, una sequenza di tipo "causale", ma è un sistema in continuo scambio, un continuo processo di (ri)progettazione che si conclude solo quando i cambiamenti che si intendono generare sono stati conseguiti; Non c’è dunque distinzione fra progettazione e realizzazione: esse rappresentano le due facce di un unico percorso; Solo una decisione convenzionalmente stabilita e condivisa fra gli attori in gioco consente di separarle o, in altre parole, di arrestare il processo, individuando un prima, il progetto, e un dopo, l’azione.
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Dunque … non esiste un soggetto che progetta o degli oggetti di progettazione: esistono delle interazioni tra soggetti che producono dei processi di costruzione di progetti.
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I livelli della progettazione
Macroprogettazione: attiene prioritariamente all’esercizio di funzioni di governo partecipato da parte di interlocutori istituzionali; Microprogettazione: interventi di pianificazione di procedure che, pur nella loro complessità, possono essere individuate e gestite in maniera specifica ed operativa.
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LE DIMENSIONI DELLA PROGETTAZIONE
La progettazione presuppone dimensioni di ordine CREATIVO COGNITIVO
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Quando è utile scrivere un buon progetto ?
1.Mantenere una memoria all’interno dell’organizzazione; 2.Valutare quanto si sta proponendo; 3.Sviluppare collaborazioni con altre agenzie/servizi; 4.Attivare/chiedere un finanziamento.
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Il processo di progettazione APPROCCI E MODELLI
A prescindere dalla tipologia di progetto che si intende realizzare, dal contesto, dalla durata, dai destinatari e da tutti gli altri elementi che condizionano il processo di progettazione, il percorso da seguire può essere rappresentato attraverso sei tappe fondamentali
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Il processo di progettazione le fasi della progettazione
1. IDEAZIONE; 2. ESPLICITAZIONE DEL SISTEMA DELLE PREMESSE; 3. RICERCA / ATTIVAZIONE; 4. PROGETTAZIONE; 5. REALIZZAZIONE; 6.VALUTAZIONE.
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Il processo di progettazione Le Fasi
Fase 1: IDEAZIONE L’ideazione corrisponde al momento logico in cui una o più persone ipotizzano di realizzare un progetto, di attivare un’iniziativa, di fare o proporre qualcosa. Fase 2: ESPLICITAZIONE SISTEMA DELLE PREMESSE Acquisire la conoscenza del contesto di riferimento, dei bisogni che ne emergono e di tutte le altre informazioni che rappresentano il presupposto per la prosecuzione del percorso progettuale.
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Il processo di progettazione Le fasi
Fase 3: RICERCA / ATTIVAZIONE Questa fase prevede la ricerca di tutti gli elementi utili e necessari alla costruzione di un processo. In particolare, una volta avviata una propria ipotesi di progetto, bisogna cercare di verificare quali sono le risorse (umane, finanziarie e strumentali) disponibili, identificare meglio il proprio ruolo e quello degli altri soggetti coinvolti, identificare il problema e le strategie di intervento, ottenere il consenso più o meno allargato, ...
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Il processo di progettazione le fasi
Fase 4: PROGETTAZIONE Questa fase corrisponde all’elaborazione del progetto cartaceo, all’identificazione e programmazione delle diverse fasi dell’intervento. Si cerca di prevedere quali saranno le esigenze di personale, i tempi, le necessità tecniche e materiali per garantire l’operatività.
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Il processo di progettazione le fasi
Tappa 5: REALIZZAZIONE Attraverso l’avvio delle prime attività si verificano le proprie ipotesi, si attuano gli interventi ed i cambiamenti necessari per sostenere il progetto, si sviluppano processi di confronto e verifica in itinere per produrre gli aggiustamenti necessari. Tappa 6: VALUTAZIONE L’ultima tappa attiene alla verifica conclusiva ed alla riformulazione, ridefinizione del progetto stesso.
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Il processo di progettazione
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Il processo di progettazione
Ogni tappa che compone il processo globale è legata agli altri in un costante scambio che provoca continue modifiche e quindi necessita di frequenti verifiche. Non è possibile pensare al processo di progettazione come la somma delle diverse tappe, di una frequenza “causale”, ma come un sistema in continuo scambio.
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Che ne pensate? “L’aggregato è più grande della somma delle sue parti poiché la combinazione delle parti non è la semplice addizione, ma possiede la natura della moltiplicazione o di un frazionamento o della creazione di un prodotto logico” (il metodo sistemico)
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Il processo di progettazione Principio dell’autopoiesi
Il termine autopoiesi è stato coniato nel 1972 da Humberto Maturana a partire dalla parola greca auto, ovvero se stesso, e poiesis, ovverosia creazione. In pratica un sistema autopoietico è un sistema che ridefinisce continuamente se stesso ed al proprio interno si sostiene e si riproduce. Un sistema autopoietico può quindi essere rappresentato come una rete di processi di creazione, trasformazione e distruzione di componenti che, interagendo fra loro, sostengono e rigenerano in continuazione lo stesso sistema.
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Il processo di progettazione APPROCCI E MODELLI
Si parla di sistema autopoietico quando un sistema si autodefinisce e tende a sostenere se stesso (p.es. sistema giudiziario, altri?)
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Bando alle divagazioni delle scienze sociali!
Esistono diversi modi di intendere la progettazione e, a seconda del modello di riferimento utilizzato, esplicitamente o più spesso implicitamente, troveremo che queste sei tappe di un intervento vengono intese e si concretizzano in modo diverso. Da come si configurano le prime tappe dell’intervento capiremo quale approccio viene adottato.
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Il processo di progettazione
Possiamo individuare almeno tre diversi punti di osservazione da cui guardare alla progettazione, che corrispondono ad altrettanti livelli di discorso all’interno dei quali collocare: Il livello logico; Il livello dell’interazione sociale; Il livello cognitivo.
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Il processo di progettazione APPROCCI E MODELLI
Ogni livello implica problemi e domande diverse: 1. Quale è la concatenazione dei passaggi che assicura coerenza alla progettazione; 2. Quale è il metodo che consente di ottimizzare i risultati; 3. Come avviene l’interazione tra i diversi attori coinvolti nella progettazione, quali ruoli occupano e con quali vincoli si confrontano; 4. Quali sono i presupposti che ne orientano l’azione e ne definiscono i ruoli.
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Il processo di progettazione Quali APPROCCI?
Possiamo riassumere in quattro tipologie gli approcci e gli orientamenti esistenti in merito alla progettazione: 1.REALISTA altrimenti detto SINOTTICO- RAZIONALE; 2.CONCERTATIVO o PARTECIPATO; 3.EURISTICO detto anche del PROBLEM SOLVING; 4.COSTRUTTIVISTA
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Il processo di progettazione APPROCCI
RIGIDITA’ vs FLESSIBILITA’ dei due approcci: In un continuum che va dalla massima alla minima prestrutturazione del progetto, i quattro approcci si posizionano come segue:
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
Si tratta di un approccio “meccanicista”, elaborato nell’ambito delle scienze economiche, che rimanda ad una causalità di tipo lineare, i cui assunti sono: 1.È possibile circoscrivere i fattori causali (sono chiaramente ed univocamente individuabili i nessi di causa ed effetto e concausa ed effetto molteplice) alla base dei disturbi e delle devianze individuali e sociali; 2.È possibile realizzare progetti che modifichino tali fattori e così prevenire effetti indesiderati; 3.È possibile modificare i comportamenti e gli atteggiamenti delle persone in funzione di disegni predeterminati.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
In altri termini, si ipotizza che sia possibile individuare nessi di CAUSALITA’ LINEARE relativamente alle problematiche sociali e, in base a questi, programmare e prevedere il cambiamento. Solitamente, l’utilizzo di tale approccio si accompagna con l’enfasi sui programmi (intesi come algoritmi) e strumenti predefiniti.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
Secondo tale approccio, il problema della progettazione può essere così sintetizzato: “… in condizioni ambientali date trovare i mezzi migliori per raggiungere obiettivi definiti, giudicati come desiderabili secondo criteri di valutazione stabiliti …”.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
Da questa formulazione del problema progettuale, si evincono una serie di presupposti: 1. L’ambiente è predeterminato, ed è descritto da vincoli e parametri che restano fissi nel corso della procedura; 2. Si dà per scontato che il problema sia chiaro e non ambiguo, che gli obiettivi siano esplicitamente dati fin dall’inizio, e in più siano trasparenti e non soggetti ad interpretazioni; essi non possono essere modificati o ridiscussi nel corso della progettazione;
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
3. I mezzi alternativi per conseguire i fini ed i criteri di valutazione della prestazione sono dati in modo distinto dati fini; 4. Perché si possa effettivamente trovare una soluzione coincidente con il valore massimo dell’utilità (o con il costo minimo), si presuppone che sia data una struttura ordinata di preferenze relative alle conseguenze di scelta, che non viene modificata nel corso del processo di scelta stesso.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
In questo senso, il progettista assume quindi una posizione di neutralità o di indipendenza rispetto al problema che si trova ad affrontare ed alle condizioni esterne che possono condizionare il percorso. In un approccio di tipo sinottico il progetto viene costruito a partire dalla comprensione a priori dei bisogni, o comunque estranea e lontana dai soggetti “portatori del problema”, e il processo di progettazione non viene allargato ai diversi soggetti, ma rimane una competenza specifica dell’esperto.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
Il suo lavoro – la stesura del progetto - è sicuramente la tappa fondamentale dell’intero percorso di progettazione. E’ scarsa la rilevanza della tappa di ricerca-attivazione poiché: Quando è presente si riferisce alla ricerca di finanziamenti e all’attivazione di reti di relazioni e risorse materiali necessarie all’approvazione del progetto e a consolidare la contrattualità con il committente; Non vi sono processi di reale partecipazione dei destinatari o dei diversi soggetti coinvolti nel progetto.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
La tappa della realizzazione è posta in secondo piano poiché rappresenta la mera conseguenza logica del progetto: l’implementazione, quell’insieme di attività che accompagnano e sostengono la realizzazione del progetto, è monitorata, seguita, ma tale approccio non considera che sta nell’incontro con i destinatari che si svilupperanno i “giochi” più significativi al fine dell’efficacia del progetto. La valutazione si riferisce essenzialmente ad un processo di confronto tra OUTPUT previsti ed OUTPUT ottenuti, in una logica di ricerca dello scarto.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
PUNTI DI FORZA 1. E’ attraente, rassicurante anche per i clienti, i destinatari: è tranquillizzante sentirsi dire che si ha la soluzione ai problemi e che se si seguiranno le procedure previste si conseguiranno i risultati voluti. 2. Ha successo dal punto di vista commerciale: è ben codificato nella nostra cultura, rimanda all’idea di razionale e di ordine, di cambiamento programmato e controllabile. E’ così consolidato che spesso l’idea di progettazione si abbina automaticamente a tale approccio.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
PUNTI DI DEBOLEZZA Tanto più il contesto in cui si realizza l’intervento ha caratteristiche di complessità, di incertezza ed imprevedibilità, tanto più quest’approccio risulta inadeguato e fuorviante perché non riesce ad accettare le perturbazioni provenienti dall’ambiente, a modellarsi con velocità ai cambiamenti che insorgono.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
PUNTI DI DEBOLEZZA In questo senso, gli assunti su cui si basa l’approccio sinottico-razionale sono alla base di una serie di distorsioni frequentemente rilevabili nei processi di progettazione in ordine a: Il ruolo del decisore; La definizione dell’obiettivo.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
IL RUOLO DEL DECISORE Il modello razionale assume che vi sia un ipotetico decisore in grado di: 1. individuare il problema; 2. definire gli obiettivi; 3. vagliare le ipotetiche alternative; 4. scegliere la soluzione più adeguata. Esiste un unico decisore in grado di orientare e controllare un intervento senza processi di negoziazione, co- decisione, corresponsabilità con altri soggetti?
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI Quando parliamo di obiettivi, non possiamo immaginare un processo di semplice elencazione e fissazione di ciò che si prevede di raggiungere in tempi definiti. L’individuazione di un obiettivo si realizza grazie a processi di negoziazione tra diversi attori coinvolti. Esiste sempre uno spazio di interpretazione ed una distanza tra obiettivo dichiarato e obiettivo perseguito/conseguito.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI La distanza tra decisore ed esecutore rappresenta quindi un punto critico: man mano che si frappongono attori diversi, livelli organizzativi, enti, ruoli e gerarchie tra momento decisionale e momento esecutivo.
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Il processo di progettazione APPROCCIO REALISTA O SINOTTICO-RAZIONALE
LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI L’approccio sinottico-razionale non aiuta in questo senso a pensare il progetto come uno strumento flessibile capace di adattarsi lungo il processo, di orientare processi decisionali, di definire a tappe successive altri elementi: il progettista-decisore deve “predire” il futuro e permanere nelle proprie scelte.
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
Dall’approccio “concertativo” derivano i modelli di progettazione partecipata. Quest’approccio si muove da una critica all’approccio sinottico-razionale in quanto tale modello ha tralasciato nella dimensione processuale il livello dell’interazione sociale ed il livello cognitivo ed emotivo. Considerare la dimensione dell’interazione sociale rimanda a due questioni specifiche: la questione del “punto di vista”; la questione del “potere”.
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
LA QUESTIONE DEL PUNTO DI VISTA Rimanda alla necessità di tener conto del fatto che, durante il processo di progettazione, interagiscono diverse prospettive da cui: si definisce il problema; si individuano gli obiettivi; si struttura l’ambiente;
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
LA QUESTIONE DEL POTERE Il processo di progettazione appare costellato di decisioni che ne orientano il corso successivo e che sono anch’esse frutto di processi di negoziazione condotti tra i diversi attori implicati in funzione della loro posizione organizzativa. Le decisioni, siano esse strategiche o operative, sono condizionate da molteplici attori che hanno potere di influenza diverso sul tipo di decisione a seconda del ruolo e posizione organizzativa.
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
LA QUESTIONE DEL POTERE Partendo da questi presupposti, l’approccio partecipativo fa riferimento ad un insieme piuttosto eterogeneo di impostazioni teoriche provenienti anche da ambiti disciplinari diversi che condividono l’assunto secondo il quale: “La conoscenza non si basa sulla corrispondenza con la realtà esterna, ma sempre solo sulle costruzioni di un osservatore”
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
Una delle impostazioni più interessanti è sicuramente quella della progettualità dialogica: “Un modo per affrontare l’incertezza, l’ambiguità e la frammentazione che attraversano i contesti lavorativi è quello di attivare una progettualità intesa come processo di comunicazione volto a produrre conoscenze intersoggettive e contestuali”.
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
Conseguenze per la progettazione: 1. il problema e l’ambiente non sono dati a priori come fatti oggettivi; 2. il processo di interazione tra i diversi attori coinvolti nella progettazione prosegue in tutte le sue tappe; 3. pur condividendo un impianto logico comune, ogni attore continua ad essere portatore di aspettative, presupposti cognitivi, posizioni di potere diverse e ad avere ampi margini di autodeterminazione e negoziazione.
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
Assunti di base: I problemi non sono caratterizzati da una causalità lineare; Esistono sempre più letture dei bisogni e più ipotesi interpretative; Il ruolo degli attori non è quello di distribuire ricette e soluzioni, ma di aiutare ad “aiutarsi”, quello di promuovere l’empowerment a livello di individui e “comunità di lavoro”; Le persone e le organizzazioni hanno grandi potenzialità e sono in grado di auto organizzarsi, di attivare risorse e di impegnarsi in azioni e progetti delle/dei quali sentano l’utilità ed il significato.
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
In base a tale approccio, si parte quindi da un’ipotesi di cambiamento di una realtà che è continuamente: confrontata; negoziata; concertata con i destinatari. Ne segue che: l’attivazione diviene la tappa strategica del processo di progettazione; le frecce nei due sensi tra una tappa e l’altra indicano che esiste un’influenza reciproca tra i diversi momenti logici.
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Il processo di progettazione APPROCCIO CONCERTATIVO O PARTECIPATIVO
Il modo ed il momento in cui coinvolgere esplicitamente altri attori nel processo di progettazione non sono indifferenti in questo approccio. Anzi, il come ed il quando di questo coinvolgimento potrebbero rivelarsi cruciali ai fini della riuscita di un progetto. Avere un ruolo attivo all’interno di un progetto significa necessariamente co-progettare, essere partecipi anche nella elaborazione di alcune scelte strategiche od operative, senza confondere l’acconsentire con un partecipe coinvolgimento, la collaborazione con l’adesione.
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Il processo di progettazione APPROCCIO EURISTICO O DEL PROBLEM SOLVING
L’approccio euristico (eurisko = ricerco) si rinuncia a conseguire degli obiettivi predeterminati a monte dagli operatori-progettisti. Esiste un fine, un’individuazione di strategie, uno specifico contesto e poi esiste un processo condiviso di ricerca partecipata attraverso cui si definiranno, con i soggetti “destinatari”, obiettivi specifici, interventi ed ipotesi di intervento più adeguate.
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Il processo di progettazione APPROCCIO EURISTICO O DEL PROBLEM SOLVING
Mentre l’approccio concertativo realizzava una progettazione flessibile in cui si definivano alcuni obiettivi ed altri rimanevano aperti, questo terzo approccio non individua affatto obiettivi specifici a priori. Vi è quindi la progressiva valorizzazione delle dimensioni cognitive e dell’interazione sociale, restituendo ad esse una rilevanza pari a quella in precedenza attribuita alla sola dimensione logico/metodologica.
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Il processo di progettazione APPROCCIO EURISTICO O DEL PROBLEM SOLVING
L’assunto alla base di questo approccio è che la centratura sul “prodotto”, sulla riuscita di un risultato predefinito può indurre a porre in secondo piano l’attenzione ai “processi”, ai modi con cui si realizzano le cose, al come ed ai reali risultati di un intervento sociale. In alcuni progetti di intervento nel sociale, vengono scelte delle metodologie, come la ricerca-intervento, che privilegiano proprio processi di tipo partecipativo, di sviluppo della conoscenza, piuttosto che la raccolta di dati fruibili solo da pochi esperti.
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Il processo di progettazione APPROCCIO EURISTICO O DEL PROBLEM SOLVING
L’approccio euristico pone al centro del processo di intervento nel sociale la tappa dell’attivazione. La progettazione di uno specifico intervento è intesa come prodotto di un percorso e non come luogo di partenza.
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Il processo di progettazione APPROCCIO EURISTICO O DEL PROBLEM SOLVING
A seguito della tappa di ricerca/attivazione possono dunque svilupparsi molteplici sotto-progetti tra loro connessi e caratterizzati da un proprio percorso di progettazione, realizzazione e verifica. ATTIVAZIONE Progettazione Realizzazione Valutazione Progettazione Realizzazione Valutazione
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Il processo di progettazione APPROCCIO EURISTICO O DEL PROBLEM SOLVING
La soluzione finale – costituita dal progetto – non è la migliore in assoluto, ma una tra le soluzioni possibili, discrezionalmente selezionate dal progettista e dai diversi attori coinvolti in relazione alle loro interazioni con l’ambiente. Gli obiettivi possono essere modificati lungo il percorso e le opzioni strategiche adottate non sono date una volta per tutte, ma possono essere sostituite con opzioni alternative.
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Il processo di progettazione APPROCCIO EURISTICO O DEL PROBLEM SOLVING
L’ipotesi sottostante a questa impostazione del processo di progettazione implica che realizzare un progetto implica “ridare dignità al contesto” e valorizzare le risorse formali ed informali presenti. Quando il successo di un intervento dipende dalla mobilitazione di iniziative della popolazione e dall’operare integrato di molteplici soggetti organizzativi, per loro natura poco connessi tra loro, allora il progetto inteso come strumento di una razionalità lineare, risulta inefficace.
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Il processo di progettazione APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
L'adozione della prospettiva del costruttivismo si traduce in alcuni presupposti sostanzialmente descrivibili come: il problema e l'ambiente non sono dati a priori, ma sono, al contrario, costruiti/inventati nel corso del processo di interazione sociale all’interno del quale la progettazione si svolge; il processo di interazione tra i diversi attori coinvolti nella progettazione continua anche durante la realizzazione del progetto e la valutazione dei risultati ottenuti, la dinamica di costruzione non si arresta nel momento in cui viene fissato il progetto.
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Il processo di progettazione APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
Lo stesso termine «progettazione» indica che stiamo facendo riferimento a un processo che implica contemporaneamente progetto e azione, in una parola progett-azione; Il progetto, e con esso obiettivi, strategie, risultati, vincoli e risorse, non sono definiti all’inizio una volta per sempre, ma sono soggetti a continue ridefinizioni; La valutazione dei risultati, i dati raccolti in precedenza per questo scopo non parlano da soli, ma devono essere interpretati sulla base di negoziazioni tra i vari attori coinvolti e a partire dai loro presupposti.
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Il processo di progettazione APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
Nell’approccio costruttivista: Ogni attore entra nel processo di progettazione carico di aspettative e di presupposti cognitivi diversi da o, quanto meno, non del tutto coincidente con quelli degli altri; Anche la più minuziosa descrizione metodologica di «come si deve fare un progetto», lascia ampi margini di indeterminazione a disposizione delle interpretazioni di ogni singolo attore e delle negoziazioni fra gli attori. Gli attori non partecipano alla pari al processo di progettazione essi si collocano in posizioni di potere diverse, le quali, inoltre, variano durante l'evolversi della progettazione. L'ambiente non determina il processo di progettazione, ma interviene a modificarlo secondo criteri di compatibilità.
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Grazie per l’attenzione!
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