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IL COMPORTAMENTO DEL CICLISTA
Ghignone Michele Martines Daniela IL COMPORTAMENTO DEL CICLISTA 5° LEZIONE
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LA BICICLETTA HA PIU’ DI CENT’ANNI
Draisina a leve (1868) LA BICICLETTA HA PIU’ DI CENT’ANNI La bicicletta ha più di cent’anni. Dopo i primi esperimenti realizzati intorno al 1790 e quelli successivi del 1818, nel 1855 nacque il primo biciclo. Fu subito accolto con grande favore e nel 1884 una fabbrica inglese ne iniziò la costruzione in serie. Questo originale veicolo era destinato ad aprire una nuova era nella storia dei mezzi di trasporto meccanici tanto da spianare la strada allo sviluppo dei veicoli a motore. Draisina a pedali (1861)
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L’ultima nata: la mountain bike
Da qualche anno è apparsa sulle nostre strade, e sta ottenendo un successo sempre più travolgente, una nuova bici, nata per soddisfare le nuove esigenze del tempo libero e della minore fatica fisica: la mountain-bike. La sua creazione si deve ad un geniale californiano, Garry Fisher, che ha costruito un sistema di rapporti tra le pedivelle e la corona della ruota posteriore, che consente alla mountain-bike di andare praticamente dappertutto, affrontando quasi tutti i tipi di fondo. Usando nel modo appropriato le possibilità offerte dai due cambi si può percorrere tranquillamente la strada normale, affrontare una salita anche impegnativa, divertirsi sulle piste da cross e scalare anche impervi sentieri di montagna per arrivare a conquistare qualche cima. Mountain Bike
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Anche se la motorizzazione ha raggiunto attualmente un enorme sviluppo, la bicicletta continua a rendere preziosi servizi e ad esercitare sempre un grande fascino. Non c’è nessun ragazzo che non sogni di diventare un giorno un grande campione del pedale acclamato ed idolatrato dalle folle sportive. La bicicletta è a tutti gli effetti un veicolo e come tale deve sottostare, come ogni altro mezzo, alle norme del Codice della Strada. Una bicicletta deve avere obbligatoriamente: due dispositivi di frenatura efficaci una luce bianca anteriore una luce rossa posteriore un campanello un catadiottro rosso posteriore quattro catadiottri gialli sui fianchetti dei pedali.
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E’ consigliabile montare anche dispositivi rifrangenti laterali sui pneumatici o sui raggi ed uno specchietto retrovisore. Accorgimento, questo, che migliora la visibilità posteriore. Un altro dispositivo, facoltativo ma utile, è una bandierina gialla triangolare montata su di una astina leggera e flessibile, lunga circa cm., fissata a squadra nella parte posteriore della bicicletta. Essa fa sì che i veicoli che sorpassano abbiano una migliore percezione dello spazio reale d’ingombro della bicicletta. Altri accessori sono: -il portapacchi posteriore -il cestello anteriore -il borsello con i ferri -la pompa il sellino supplementare per i bambini Quest’ultimo deve essere ancorato saldamente al telaio del mezzo è può ospitare un bambino di età inferiore a 8 anni, solo se la bicicletta è guidata da un adulto.
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la bicicletta può trasportare una sola persona.
I ragazzi, devono infatti ricordare che la bicicletta può trasportare una sola persona. Viaggiare sullo steso veicolo in due è perciò pericoloso e passibile di una multa che può raggiungere i 60 euro! Il Codice Stradale indica espressamente che è vietato trasportare sulle biciclette cose non solidamente assicurate o che sporgono lateralmente o all’indietro più di 50 cm.
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Come tutti i mezzi di locomozione anche la bicicletta deve essere sempre in ordine. La buona manutenzione di ogni sua parte concorre alla sicurezza della marcia e naturalmente all’incolumità del guidatore. Analizziamo quindi uno ad uno i dispositivi che sono alla base della sicurezza incominciando dai freni. I FRENI possono agire sui due cerchioni oppure sui mozzi delle ruote mediante leve rigide a snodo o con cavi flessibili collegati ai comandi. E’ importantissimo, per ovvi motivi, che i freni siano sempre perfettamente funzionanti evitando soprattutto troppo gioco alle leve. Il FANALE ANTERIORE E POSTERIORE. Quello anteriore deve stare ad una altezza compresa tra i 40 e 100 cm. da terra e il fascio luminoso non deve essere parallelo al terreno ma incontrarlo non oltre 20 m. più avanti. Il FANALE POSTERIORE ROSSO, deve essere posto sul parafango posteriore ad una altezza non superiore ai 60 cm. e deve essere posizionato sopra al catadiottro rosso. Il fascio luminoso deve essere orizzontale all’indietro. L’importanza dei CATADIOTTRI sta nel fatto che al buio riflettono i fari delle auto che seguono la bicicletta consentendo una segnalazione visiva in più. Un accessorio che pur non essendo obbligatorio è particolarmente utile, è lo SPECCHIETTO RETROVISORE. Il CAMPANELLO deve emettere un suono che sia sentito ad almeno 30 m di distanza. Il frequente controllo di questi dispositivi e la loro manutenzione, come ad es. la pulizia dei catadiottri, o il cambio, quando necessario, delle lampadine, consentono un uso veramente intelligente della bicicletta. Dopo aver analizzato la bicicletta, vediamo cosa dice il Codice della Strada in riferimento alla guida.
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IL COMPORTAMENTO DEL CICLISTA
Dove esistenti, l’uso delle piste ciclabili, notificato dall’apposito segnale, è obbligatorio. D’altronde esse consentono di viaggiare piacevolmente e con maggiore sicurezza nell’intenso traffico delle città. Sulle strade extraurbane, i ciclisti devono sempre viaggiare su un’unica fila, e sempre il più possibile vicino al margine dx. della carreggiata. Al di fuori delle piste ciclabili è obbligatorio, per il ciclista, marciare il più possibile vicino al margine destro della carreggiata anche se la strada è completamente libera e sgombra. In particolari casi, quando la circolazione lo permette, i ciclisti possono viaggiare affiancati per due, ma non di più. All’approssimarsi di un veicolo a motore, i ciclisti affiancati devono immediatamente disporsi su un’unica fila evitando scatti improvvisi e movimenti a zig zag.
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IL SORPASSO Quando si vuole effettuare un sorpasso, si deve scegliere un tratto di strada in cui vi sia sufficiente visibilità per tutto il tempo necessario a portare a termine la manovra. In questa situazione, bisogna prima accertarsi che dietro di voi non vi siano altri veicoli in arrivo. Se ve ne fossero, aspettate che essi stessi vi sorpassino. Solo quando la strada sarà libera, avvertite con qualche scampanellata e procedete al sorpasso dalla parte sx. Mai sulla dx.!! Chi è sorpassato, deve facilitare la manovra tenendosi il più possibile sulla destra.
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Quando la circolazione dei pedoni è molto intensa, il ciclista deve condurre a mano il proprio veicolo. La stessa cosa andrà fatta attraversando una carreggiata ad alta intensità di circolazione. Se durante la marcia notturna la luce di posizione posteriore o il faro anteriore non fossero in grado di funzionare, per un improvviso guasto, il ciclista dovrà condurre il veicolo a mano sulla banchina o, se possibile, sul marciapiede. La marcia dei ciclisti deve avvenire sempre su un’unica fila quando percorrono una galleria od un sottopassaggio, e nei casi in cui la visibilità è scarsa o insufficiente: ad es.per la nebbia o per una nevicata. Nei casi di poca visibilità, ed anche in galleria, il ciclista deve mettere in funzione il fanale anteriore e la luce di posizione posteriore, anche nelle ore diurne.
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Al ciclista è severamente vietato farsi trainare da altri veicoli.
Analogamente, è vietato pedalare senza tenere il manubrio con almeno una mano. E’ una bravata che potrebbe costare molto cara! Una regola da tener ben presente è quella di segnalare sempre il cambio di direzione, alzando il braccio destro o sinistro, continuando a tenere il manubrio con l’altra mano.
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Nella svolta a sx. , oltre ad alzare il braccio sx
Nella svolta a sx., oltre ad alzare il braccio sx., bisogna assicurarsi che dietro vi sia sufficiente spazio libero da veicoli per portarsi rapidamente, ma con prudenza, in prossimità dell’asse della carreggiata; (A) Segnalare ancora una volta l’intenzione di svoltare e, dopo essersi accertati che non sopraggiungano veicoli da sx. o da dx. attraversare rapidamente l’incrocio. (B) Nello svoltare, bisogna sempre dare la precedenza ai pedoni che stanno attraversando la carreggiata nella quale si sta per immettersi. (C )
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Alcuni segnali stradali sono stati espressamente creati per il ciclista; perciò è bene ricordarsi che: il segnale tondo con fondo bianco e bordo rosso, con al centro la sagoma della bicicletta, sta ad indicare il divieto, per il ciclista, di percorrere quella strada…… mentre la sagoma del ciclista all’interno di un triangolo con il vertice in alto, segnala che si è nelle vicinanze di un attraversamento ciclabile; questo sarà poi indicato sul posto dalla figura di un ciclista in un quadrato blu.
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Come abbiamo già detto, il segnale circolare di colore blu, con il disegno in bianco della sagoma della bicicletta, segnala ai ciclisti che sono obbligati a circolare sulla pista a loro riservata. Se accanto alla bicicletta è disegnata la sagoma di un pedone, il segnale indica una pista ciclabile affiancata al marciapiede,… mentre le due stesse sagome disposte verticalmente indicano un percorso riservato ai pedoni e ciclisti insieme.
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Gli stessi segnali, attraversati da una barra di colore rosso, indicano la fine dei relativi percorsi. La pista ciclabile, quando non è protetta da altri elementi sopraelevati sulla pavimentazione, è separata, dalle corsie di marcia per altri veicoli, da due strisce continue affiancate: una gialla all’interno ed una bianca, più stretta all’esterno. Quest’ultima, come abbiamo già visto, rende invalicabile il confine della pista stessa da parte di qualsiasi veicolo. Sulla pavimentazione può essere dipinto, in giallo, il simbolo della bicicletta, complementare al segnale verticale blu.
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Gli eventuali attraversamenti con altre strade sono evidenziati, sulla carreggiata, mediante due strisce bianche tratteggiate con segmenti quadrati. Se l’attraversamento è regolato da semaforo, le luci delle lanterne relative al senso di marcia delle biciclette… …hanno il disegno di questo veicolo colorato in verde, giallo, rosso, su fondo nero ed hanno le stesse funzioni dei normali semafori veicolari o pedonali.
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LA PRECEDENZA Altri segnali, non esclusivamente indirizzati al ciclista, sono da ricordare e soprattutto da rispettare. In particolare, i segnali che indicano DARE PRECEDENZA negli incroci con altre strade. Ricordiamo, innanzitutto, la regola generale che impone, quando si incrociano altri veicoli, di dare la precedenza a quelli che provengono dalla destra. Ma quando si incontra il segnale rappresentato da un triangolo bianco con bordo rosso e il vertice verso il basso, si è in un incrocio dove bisogna fermarsi in corrispondenza della linea d’arresto, formata da una serie di triangoli dipinti sulla carreggiata, e dare la precedenza non solo ai veicoli provenienti da destra, come sempre, ma anche a quelli che arrivano da sinistra.
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Anche il segnale, ottagonale rosso, con scritta STOP, impone al conducente di dare la precedenza ai veicoli provenienti da dx. e da sx., ma in più dà l’obbligo di fermarsi, in corrispondenza dell’apposita linea continua d’arresto, anche se l’area dell’incrocio è libera. Quando è indicato quest’obbligo, si tratta di un incrocio particolarmente pericoloso. Perciò: piede a terra e……massima attenzione!
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Il segnale a forma quadrata appoggiato su un vertice con bordo bianco e quadrato giallo al centro, sta ad indicare, invece, che agli incroci su quella strada si ha diritto di precedenza non solo sui veicoli provenienti da sx., ma anche su quelli che provengono da dx. Tuttavia sussiste ugualmente l’obbligo di rallentare agli incroci e di tenersi il più possibile a dx. Si deve ricordare però che, lo stesso segnale, attraversato da una barra nera, indica che da quel punto la strada non gode più del diritto di precedenza; perciò, ad un successivo incrocio, bisogna tornare alla regola generale che impone di dare la precedenza ai veicoli che provengono da destra.
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Il segnale tondo, con una striscia bianca orizzontale in campo rosso, vieta l’accesso a tutti i veicoli, quindi anche alle biciclette, nel senso in cui il segnale è visibile. La circolazione è ammessa in senso contrario, perciò a senso unico. Il segnale bianco in un cerchio rosso, invece, indica che in quella strada la circolazione è vietata in tutti e due i sensi. Si tratta, pertanto, di una strada riservata al transito pedonale. Le segnalazioni semaforiche, vanno rispettate, alla stessa maniera dei conducenti di veicoli a motore. Con luce gialla, bisogna fermarsi prima della linea d’arresto, poiché indica che sta per scattare il rosso. La marcia potrà essere ripresa al ritorno del verde, sempre tenendosi il più possibile a destra. Alcuni semafori, hanno lanterne a forma di freccia colorata su fondo nero. La loro indicazione, si riferisce soltanto ai veicoli che devono proseguire nella direzione indicata dalla freccia.
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LA VELOCITA’ In questa lezione abbiamo voluto approfondire la conoscenza della bicicletta, soprattutto in relazione al suo uso corretto e alla necessità di conoscere le norme che ne regolamentano la guida. Ma sulla strada esistono vari pericoli dai quali bisogna guardarsi con buon senso e molta attenzione. Innanzitutto la velocità. Anche se il motore della bicicletta consiste soltanto nelle vostre gambe, queste possono darle una velocità che, in determinate situazioni, può diventare pericolosa. Ad esempio in CURVA. Fate un semplice esperimento: legate una pietra ad uno spago, e fatela ruotare. Come potrete notare, man mano che aumenterà la velocità, la pietra tenderà ad allontanarsi sempre più dalla mano, fino a sfuggire se lo spago non sarà tenuto ben stretto.
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Ciò è dovuto all’azione della forza centrifuga; quella forza cioè che spinge verso l’esterno un’oggetto in movimento rotatorio. La forza centrifuga, agisce anche sulla vostra bicicletta, allorchè affrontate una curva. Pertanto se la percorrete prudentemente, tanto più lentamente quanto più stretto è il raggio della curva stessa, riuscite a mantenervi sempre sul lato destro della strada. Ma se aumentate la velocità, la stessa forza che faceva allontanare la pietra dalla vostra mano, spingerà anche la bicicletta verso l’esterno, fin oltre la mezzeria della strada in una curva a dx. o fuori strada, in una curva a sx., con conseguenze poco piacevoli. Altri pericoli, sono generati da alcune condizioni della sede stradale: ad es., quando la pavimentazione è viscida perché bagnata,…… oppure quando la strada è cosparsa di sabbia o pietrisco o di foglie (molto pericolosi gli aghi di pino).
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Tutti i materiali che, per di più, si accumulano sul bordo della carreggiata; proprio dove dovete circolare voi ciclisti. E poi………attenzione alle buche ed ai binari tramviari e ferroviari, che talvolta fiancheggiano alcuni tratti di strada. In questi casi, i binari sono inseriti nella pavimentazione, formando delle fessure assai pericolose perché sufficientemente larghe per ingoiare le sottili ruote della bicicletta. Per tutte le situazioni descritte esistono segnali che avvertono dei relativi pericoli: - STRADA SDRUCCIOLEVOLE, in caso di pioggia, neve o gelo; - MATERIALE INSTABILE SULLA STRADA; - ATTRAVERSAMENTO DI BINARI.
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Ma attenzione: alcuni di questi segnali li incontrate solo nei punti in cui le condizioni avverse sono presenti in maniera stabile; perciò, non sempre. Quindi la cosa più saggia è di stare costantemente attenti a valutare le condizioni ambientali, per poter assumere in tempo il comportamento più adeguato. I piaceri della guida della bicicletta sono molti, ma sempre legati alla prudenza ed all’uso razionale del veicolo.
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