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PROTEGGERSI DALLA CRISI O DALLA CONCORRENZA

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Presentazione sul tema: "PROTEGGERSI DALLA CRISI O DALLA CONCORRENZA"— Transcript della presentazione:

1 PROTEGGERSI DALLA CRISI O DALLA CONCORRENZA
PROTEGGERSI DALLA CRISI O DALLA CONCORRENZA? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. Daniela Felisini – Università di Roma Tor Vergata SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE

2 Il 1907: i consorzi industriali come risposta alla crisi ?
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Proteggersi dalla crisi o dalla concorrenza? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. Il 1907: i consorzi industriali come risposta alla crisi ? La crisi del 1907, giunta dopo una fase di intensa crescita, offre una legittimazione alla costituzione di consorzi industriali. Come dimostrano i comportamenti di alcuni settori, ad esempio, lo zuccheriero, i comportamenti collusivi operavano già prima del 1907 (slide 3). Ma la crisi ha un ruolo decisivo: induce gli imprenditori a ritenere che in molti settori il numero delle imprese in competizione sia eccessivo e non compatibile con la dimensione effettiva dei mercati interni. I consorzi iniziano ad essere considerati uno strumento di autoregolazione dei mercati per disciplinare un livello di concorrenza ritenuto non più sostenibile. Le intese realizzate in quegli anni hanno obiettivi difensivi e mettono al riparo dai rischi di selezione e di fuoriuscita dal mercato le imprese inefficienti o sottodimensionate e anche quelle più indebitate, consentendo così di conservare gli assetti esistenti, con visibili effetti negativi sul tessuto produttivo e sulle modalità di ripresa dell'economia italiana, che si basa piuttosto sulla ricetta protezionismo/spesa militare.

3 L’industria zuccheriera in Italia (1899-1960)
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Proteggersi dalla crisi o dalla concorrenza? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. L’industria zuccheriera in Italia ( ) Anni Stabilimenti Imprese Consorzi Quota produzione delle 5 unità maggiori in % del totale Produzione tonnellate Prezzi medi al consumo (€2015/kg) 1899 4 23.160 6,97 1904 Unione Italiana Zuccheri 78.381 6,11 1906 32 11 70 6,24 1925 Consorzio Nazionale Produttori Zucchero 5,99 1937 52 13 84 6,06 1952 Consorzio Saccarifero Italiano (Eridania) Unione Zuccheri (Piaggio, Montesi) 4,33 1960 81 22 74 3,10 Fonti: MAIC, Censimento degli opifici e delle imprese industriali, 1911 Istat, Sommario di statistiche storiche , Commissione parlamentare di inchiesta sui limiti posti alla concorrenza in campo economico,

4 Il 1929 e la Grande Depressione : il boom dei consorzi industriali
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Proteggersi dalla crisi o dalla concorrenza? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. Il 1929 e la Grande Depressione : il boom dei consorzi industriali Per tutti gli anni Venti intese tra imprese e altre pratiche anticoncorrenziali vengono spesso orientati dalle banche miste (es. siderurgia) Durante la Grande Depressione la propensione delle imprese italiane verso i consorzi cresce, con un boom durante la fase autarchica (slide 5). Si formano accordi per la disciplina dei prezzi e le spartizione delle quote di mercato (specie a livello locale, come nel caso dell’agroalimentare); consorzi per l’acquisto di materie prime e semilavorati, divenuti scarsi e/o distribuiti in regime di monopolio (es. carboni, rottami, metalli non ferrosi, benzolo …) (slide 6,7,8).

5 Numero di consorzi industriali costituiti in ciascun anno (1907-1941)
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Proteggersi dalla crisi o dalla concorrenza? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. Numero di consorzi industriali costituiti in ciascun anno ( )

6 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Proteggersi dalla crisi o dalla concorrenza? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. . Numero di consorzi industriali per estensione territoriale e per settore ( )

7 Numero di consorzi industriali per settore produttivo (1907-1941)
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Proteggersi dalla crisi o dalla concorrenza? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. Numero di consorzi industriali per settore produttivo ( )

8 Consorzi industriali per anno di costituzione e per finalità (1907-1941)

9 Il governo e i consorzi: tentativi di regolamentazione
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Proteggersi dalla crisi o dalla concorrenza? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. Il governo e i consorzi: tentativi di regolamentazione “La conclusione di intese a scopo di regolare la concorrenza può contribuire all’incremento della potenza nazionale in funzione della quale va indirizzata tutta l’economia” (F. Vito, 1930). Il governo fascista è favorevole ai consorzi industriali: Rafforzano la posizione italiana sui mercati internazionali (es. alluminio) Consentono il salvataggio di settori caratterizzati da PMI diffuse sul territorio (es. abbigliamento) >> fungono da ammortizzatore sociale Possono rappresentare uno strumento di razionalizzazione produttiva Ma ne teme l’eccessivo potere e dunque tenta di assumere un maggiore controllo sull’iniziativa dei gruppi di imprese e di disciplinare consorzi ed accordi: legge del 16 giugno 1932, n. 834: stabilisce la costituzione di consorzi obbligatori (scarsamente efficace per la mancata pubblicazione di gran parte dei regolamenti attuativi) legge del 12 gennaio 1933, n. 141: sottopone ad autorizzazione governativa l’impianto di nuovi stabilimenti industriali legge 22 aprile 1937, n. 961: obbliga i consorzi a sottoporre i bilanci al Ministero delle Corporazioni Le imprese italiane sono ostili alla normativa sui consorzi obbligatori, che considerano un controllo “profondamente lesivo dei vitali interessi delle imprese consortili”.

10 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Proteggersi dalla crisi o dalla concorrenza? Strategie delle imprese italiane nella prima metà del ‘900. Il dopoguerra: progetti e resistenze alle norme pro-concorrenza ( ) Nel dopoguerra, le analisi delle agenzie statunitensi e le inchieste della Costituente rivelano uno scenario in cui il fenomeno delle intese restrittive della concorrenza è molto diffuso e altrettanto opaco. Vani tentativi degli Stati Uniti di promuovere l’introduzione in Italia di una normativa antitrust ( ) Gli anni Cinquanta e Sessanta sono costellati da una serie di tentativi per introdurre una normativa in materia di disciplina della concorrenza: Progetto di legge Togni, 1950 Progetto di legge Togni Malagodi-Bozzi, 1955 Indagine istruttoria Ministero dell’Industria, 1957 Progetto di legge Togni Villabruna-Lombardi-La Malfa, 1958 Commissione parlamentare di inchiesta sui limiti posti alla concorrenza in campo economico, Relazione conclusiva: “l’Italia non presenta particolari problemi in materia di concorrenza e dunque non necessita di una legislazione ad hoc”. Nonostante l’art. 85 del Trattato Cee del 1957. Sono tentativi infruttuosi, soffocati dalle visioni contrastanti delle diverse parti politiche, dalle resistenze del settore industriale privato e pubblico, e da culture economiche che alle istanze concorrenziali contrappongono l'esigenza del rafforzamento della struttura industriale nazionale. La forte sedimentazione culturale delle condotte attuate nella prima metà del secolo rappresenta dunque un fondamentale fattore di continuità nella nuova Italia dell’economia aperta e del miracolo economico e condiziona a lungo il grado di concorrenzialità del mercato italiano.


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