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PubblicatoOlivia Agnese Corona Modificato 7 anni fa
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Di Annafosca Bartolini, Nicole Billi e Anna Argelli
VENERE Di Annafosca Bartolini, Nicole Billi e Anna Argelli
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LA STORIA DI VENERE Conosciuto fin dall’antichità, Venere fu osservato da molti popoli e gli vennero dati diversi nomi in onore alla dea romana dell’amore e della bellezza. Galileo Galilei fu il primo ad osservare Venere con il proprio binocolo e a studiare le sue fasi. Nel 1961 fu confermata definitivamente la rotazione in senso contrario agli altri pianeti di Venere, definita rotazione retrograda.
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Orbite di Venere Proprio come la Luna, anche Venere ha le sue fasi ed orbite intorno al Sole. Quando il pianeta si trova sul lato opposto della stella, è nella sua fase piena, mentre se si trova tra la Terra ed il Sole è nella sua fase nuova. A scoprire per primo queste fasi fu Galileo Galilei.
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IL SIMBOLO DI VENERE Il simbolo del pianeta Venere rappresenta lo specchio della dea dell’amore e della bellezza.
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Alcuni successi di atterraggio sulla superficie di Venere
MISSIONE PAESE DATA SCOPO RISULTATI Venera 10 Russia 14 Giugno 1975 Orbita e atterraggio Successo Venera 11 9 Settembre 1978 Venera 12 14 Settembre 1978 Venera 13 30 Ottobre 1981 Venera 14 4 Novembre 1981 Vega 1 15 Dicembre 1984 Vega 2 21 Dicembre 1984
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Struttura di Venere
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Carta d’identità di venere
Simbolo: ordine di distanza dal sole: secondo pianeta ordine per grandezza: sesto pianeta Satelliti: nessuno Primato di luminosità: corpo celeste più luminoso perché la luce viene riflessa da dense nuvole e polveri Somiglianze agli altri pianeti: considerato il pianeta gemello della terra Distinzioni dagli altri pianeti: ruota intorno al proprio asse in senso contrario agli altri pianeti ospitalità: pianeta inospitale a causa dell’atmosfera calda e della troppa quantità di vulcani Temperatura: +490°C (primato di pianeta più caldo del sistema solare) Periodo di rotazione: 243 giorni terrestri Periodo si rivoluzione: 225 giorni terrestri
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I DUE PRIMATI Venere è l’oggetto naturale più luminoso del cielo notturno a eccezione della Luna. Il pianeta raggiunge la sua massima luminosità poco prima dell’alba e poco dopo il tramonto e per questo viene spesso chiamato «stella del mattino» oppure «stella della sera». Venere è il pianeta più caldo del sistema solare e non è dotato di satelliti o anelli, poiché è costituito da un campo magnetico debole.
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L’atmosfera L'atmosfera venusiana è composta di anidride carbonica, che crea un effetto serra estremamente caldo. La temperatura, infatti, può raggiungere i 470 gradi, abbastanza per fondere il piombo. L'atmosfera di Venere è incredibilmente densa ed impedisce qualsiasi osservazione diretta della superficie del pianeta. Nell'alta atmosfera le masse di gas raggiungono facilmente i 350 km/h, mentre in prossimità del suolo i venti non spirano a più di 4-5 km/h per via dell'altissima pressione atmosferica. La presenza di un'atmosfera densa e di venti particolarmente forti fa sì che la temperatura al suolo sia di circa °C. Tali valori di temperatura sono addirittura maggiori di quelli registrati su Mercurio, che pure dista la metà di Venere dal Sole.
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Vulcani su Venere Ci sono più vulcani su Venere che su qualsiasi altro pianeta del sistema solare. Probabilmente raggiungono la imponente cifra di 1.600 formazioni, sebbene sia un numero approssimativo dato che gli astronomi sostengono che possano esservi anche crateri troppo piccoli per essere rilevati. Ad ogni modo, si tratta di vulcani dormienti e solo alcuni sarebbero attivi.
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Aurore polari su Venere
Per molto tempo i ricercatori hanno cercato di spiegare il fenomeno delle luci notturne osservate sul pianeta Venere, dal momento che il nostro gemello del sistema solare è privo di un campo magnetico. Gli scienziati ne hanno confermato l’esistenza soltanto sui pianeti dotati di campi magnetici come la Terra, Mercurio, Giove e Saturno. Questi campi magnetici deviano le particelle cariche del vento solare grazie ad un guscio che circonda il pianeta, conosciuto come magnetosfera. Ora, utilizzando i dati forniti dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) della sonda Venus Express, gli scienziati hanno scoperto una riconnessione anche sul pianeta Venere, tramite la creazione di gigantesche bolle magnetiche intorno al pianeta. Questi risultati potrebbero aiutare a spiegare le misteriose luci notturne osservate su Venere e far luce su corpi come le comete, che come Venere non possiedono un campo magnetico.
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Aurore boreali su Venere
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Curiosità La pressione sulla superficie del pianeta Venere è circa 90 volte superiore alla pressione raggiunta ad un chilometro sotto il livello degli oceani terrestri. Raramente Venere orbita davanti al Sole. Evento che, comunque, dal punto di vista terrestre, spetta solo a Venere e Mercurio. I transiti di Venere si verificano ad intervalli di otto anni. L'ultimo è avvenuto tra il 5 e il 6 giugno Una ulteriore curiosità: è stata la settima volta, dopo l'invenzione del telescopio, che gli esseri umani hanno potuto assistere a un transito di Venere davanti l'incandescente superficie solare. La sua vicinanza alla Terra lo rende il più luminoso tra i pianeti nel cielo. E il secondo appena dopo la Luna. Da sapere: nel 2011, un pilota di un volo Air Canada lo scambiò per un altro aeromobile tanto da far di tutto, pur di evitare lo scontro. VENERE
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Curiosità È un pianeta estremamente ventoso: i suoi venti raggiungono i 724 Km/h È un pianeta soggetto ad osservazioni fin dai tempi antichi, infatti fu proprio il matematico greco Pitagora a considerare Venere come l’oggetto più luminoso del cielo notturno. Un giorno venusiano dura 243 giorni terrestri, mentre un anno è più breve visto che dura 224,7 giorni terrestri. Nel 1975 e nel 1982, quattro sonde riuscirono ad atterrare sulla superficie venusiana e a trasmettere le prime immagini, sopravvivendo alle condizioni ambientali molto difficili per breve tempo.
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REALIZZATO DA: Annafosca Bartolini Nicole Billi Anna Argelli
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