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PubblicatoIrene Lazzari Modificato 6 anni fa
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Diagnostica clinica e strumentale delle disfunzioni del basso tratto urinario; cosa fare ?
Dr Claudio Divan Trento, 4 marzo 2017
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I sintomi sono indicatori soggettivi di uno stato patologico
LUTS: DEFINIZIONE Lower Urinary Tract Symptoms Definizione risalente al 1994 : Abrams et al. New words for old: lower urinary tract symptoms for “prostatism”. BMJ 1994 non costituiscono una patologia di per sè I sintomi sono indicatori soggettivi di uno stato patologico non possono essere utilizzati per indicare una diagnosi
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Obiettivi degli accertamenti clinici e strumentali
Diagnosi Monitoraggio Valutare la prognosi e la possibile progressione di malattia Per formulare un piano di trattamento Per predire i risultati di un trattamento
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DIAGNOSTICA CLINICA E STRUMENTALE
Anamnesi Questionari Diario minzionale Esame obiettivo generale e urologico Esame urine PSA Funzione renale Residuo postminzionale Uroflussometria Imaging Uretrocistoscopia Urodinamica Test non invasivi per la diagnosi di ostruzione al flusso nei maschi con LUTS
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DIAGNOSTICA CLINICA E STRUMENTALE
Anamnesi Questionari Diario minzionale Esame obiettivo generale e urologico Esame urine PSA Funzione renale Residuo postminzionale Uroflussometria Imaging Uretrocistoscopia Urodinamica Test non invasivi per la diagnosi di ostruzione al flusso nei maschi con LUTS
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ANAMNESI - natura e durata dei sintomi genitourinari riferiti
- abituale quantità di liquidi assunti dal paziente durante la giornata - stato di salute generale e valutazione della funzione sessuale; - precedenti interventi chirurgici (in particolare quelli interessanti l'apparato genitourinario); - terapie farmacologiche in atto; - patologie concomitanti che possano complicare il trattamento dei LUTS (diabete, patologie neurologiche, patologie cardiovascolari, immobilità, patologie psichiatriche) - abitudini intestinali
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RISULTATI RIEMPIMENTO 51% 59% SVUOTAMENTO 25% 19% POST-MINZIONALI 17%
UOMINI DONNE RIEMPIMENTO 51% 59% SVUOTAMENTO 25% 19% POST-MINZIONALI 17% 14% Alta prevalenza dei LUTS nella popolazione >40 anni: il 64% degli intervistati ne riferisce almeno uno (62% degli uomini e 66% delle donne) Nicturia il sintomo più diffuso (48% degli uomini, 54% delle donne) I sintomi da riempimento sono quelli più diffusi, anche negli uomini (51% vs 25%) Tutti i LUTS aumentano con l’età L’incontinenza è molto più frequente nelle donne (13% vs 5%) Le tre categorie di sintomi possono sovrapporsi (nel 7-9% dei casi)
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Prevalenza complessiva dei LUTS: 10
Prevalenza complessiva dei LUTS: 10.3%, tendente ad aumentare con l’età
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I QUESTIONARI VALIDATI
L’uso dei questionari è l’unico parametro che viene sostanzialmente condiviso da tutte le linee guida sulla ipertrofia prostatica Esistono numerosi questionari per la valutazione dell’ipertrofia prostatica; la maggioranza di essi si basa sulla valutazione dei sintomi delle basse vie urinarie. Tuttavia alcuni questionari non si limitano a una mera analisi funzionale dei LUTS, bensì valutano anche quello che è l’impatto dei LUTS sulla qualità di vita del paziente
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IPSS International Prostate Symptom Score 1-7 8-19 20-35
PUNTEGGIO TOTALE 1-7 Sintomatologia lieve 8-19 Sintomatologia moderata 20-35 Sintomatologia intensa
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I QUESTIONARI VALIDATI Somministrazione
Se vi è accordo sull’uso dei questionari, un problema non del tutto chiarito è come questo vada somministrato. Il contatto diretto fra intervistatore e paziente può essere un vantaggio; per chiarire il contenuto delle domande, per operare una riduzione sulle risposte mancanti, per evitare risposte stereotipate, per aumentare il tasso di risposta ai questionari stessi. Dall’altro lato, la compilazione del questionario in presenza di un operatore è una procedura più costosa, che può comportare errori legati al desiderio del paziente di fornire all’intervistatore delle risposte in linea con le aspettative. Nel complesso, bilanciando possibili vantaggi e svantaggi, la modalità preferibile per la somministrazione di un questionario è l’autosomministrazione.
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Questionari
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DIARIO MINZIONALE Il diario minzionale consiste nella registrazione degli orari delle minzioni e dei volumi vuotati durante il giorno e la notte. Il diario minzionale è particolarmente utile quando sono predominanti la nicturia e i sintomi della fase di svuotamento. Per ciascuna minzione viene registrato l'orario ed il volume vuotato nell'arco di più giornate (in genere 3) ed aiuterà a differenziare i casi di poliuria notturna o di eccessivo introito di liquidi che sono molto frequenti nel soggetto anziano.
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DIARIO MINZIONALE
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Diario minzionale
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ESAME OBIETTIVO Un esame obiettivo mirato dovrebbe essere eseguito per valutare: a. la regione soprapubica al fine di escludere una distensione vescicale. b. la funzione motoria e sensitiva della regione perineale e degli arti inferiori. c. Il pene, al fine di escludere la presenza di epispadia, stenosi del meato uretrale, fimosi Un'esplorazione digito-rettale (EDR) dovrebbe essere sempre eseguita per valutare il tono dello sfintere anale e la ghiandola prostatica per una stima approssimativa delle dimensioni, della consistenza, della forma ed eventuali anomalie indicative di carcinoma prostatico.
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Esplorazione digitorettale
Volume Consistenza Superficie Margini Solco mediano Dolorabilità Noduli Fissità dell’organo (stadiazione) La DRE è un passaggio fondamentale nella valutazione di un paziente con sintomi delle basse vie urinare.La DRE consente non solo di stimare il volume prostatico, valutabile con maggiore accuratezza (ma con maggiore dispendio di tempo e costo) con l’ecografia, ma anche di apprezzare caratteristiche della ghiandola che l’ecografia non può rilevare, come la consistenza, la regolarità della superficie, la delimitabilità, la dolorabilità, la presenza di noduli palpabili. La DRE è insostituibile ed apporta preziose informazioni complementari rispetto anche alle più sofisticate metodiche di imaging.
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Volume 1 dito = 1,5-2 cm 2 dita = 4 cm > 2 dita = IPB
Ma la DRE: Tende a sottostimare i volumi prostatici con l’aumento delle dimensioni prostatiche valutate con TRUS particolarmente per volumi > 30 ml – La DRE è in grado di discriminare prostate di volumi > o <di 50 ml Per valutare il volume prostatico della prostata occorre tener presente che ha forma di una castagna con base in alto ed apice in basso. Il volume di una simile figura solida si può calcolare con la formula Volume prostatico = CC X LL X AP X 0,52. Mentre l’ecografia consente di misurare tutti e tre i diametri, il dito esploratore può valutare solo quello latero-laterale e cranio-caudale. Come fare per quello Antero-Posteriore? Proprio perché la prostata è simile ad una castagna i tre diametri tendono ad assomigliarsi, per cui si può ipotizzare che il terzo diametro non sia molt diverso dagli altri due. Una prostata che ha i diametri CC e LL di 4 cm, probabilmente avrà una diametro AP simile, per cui il vol. sarà 4 x 4 x 4 x 0,52= 33 cc. Sebbene questo metodo sia grossolano ed approssimativo, consente in prima istanza di apprezzare se vi è o meno una prostata di aumentato volume.
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NODULO POST-FLOGISTICO
Noduli prostatici Figura smith p.46 NODULO NEOPLASTICO I noduli neoplastici tendono ad insorgere in prossimitò dei margini laterali, a non essere rilevati sulla superficie prostatica, ed essere nettamente più duri del parenchima circostante senza alcuna gradualità nel cambio di consistenza rispetto al parenchima sano circostante. I noduli post-flogistici sono più spesso rilevati, la consistenza si riduce a partire dal nodulo in senso centrifugo con una certa progressività NODULO POST-FLOGISTICO
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DRE Sospetta quando c’è un nodulo di indurimento o una diversa consistenza ghiandolare VANTAGGI Semplicità Non invasività LIMITI Variabilità soggettiva Falsi negativi (impossibilità di apprezzare l’intera prostata) Falsi positivi (calcolosi, prostatiti, TBC, aree di infarto, reazione postbioptica, noduli di ipertrofia)
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Esame obiettivo generale e urologico
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ESAME DELLE URINE Le urine devono essere esaminate utilizzando uno dei tanti test rapidi disponibili in commercio Tali test sono volti ad identificare la presenza di ematuria, proteinuria, piuria o altre alterazioni patologiche (ad esempio: glicosuria, chetonuria, presenza di nitriti) L'esame del sedimento urinario e l'urinocoltura sono indicati in caso di anomalie riscontrate ai test rapidi Sulla scorta dell'esito dell'esame delle urine si deciderà la necessità di esami successivi ed addizionali indipendenti dalla valutazione dei LUTS.
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Esame urine
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DOSAGGIO DEL PSA
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DOSAGGIO DEL PSA I benefici ed i rischi del dosaggio del PSA sierico dovranno essere discussi con il paziente inclusa la possibilità di risultati falsi positivi e falsi negativi, le possibili complicanze di una successiva biopsia prostatica trans-rettale eco-guidata e la possibilità di un risultato bioptico falsamente negativo. A causa delle incertezze esistenti in tema di diagnosi di carcinoma prostatico la scelta di sottoporre o meno un paziente alla biopsia prostatica deve essere guidata da un valido giudizio clinico in funzione di determinati valori di PSA. I livelli sierici di PSA rappresentano un ragionevole parametro predittivo del volume prostatico nei pazienti affetti da LUTS e può essere utilizzato come tale nella valutazione clinica. Alcuni studi (PLESS) mostrano che il PSA può essere indicativo nella previsione dei cambiamenti dei LUTS, della qualità di vita e del massimo volume di flusso (Qmax).
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PSA
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Funzione renale
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VALUTAZIONE DEL RPM La determinazione del residuo urinario post-minzionale (RPM) è un utile parametro di sicurezza sia nella valutazione diagnostica iniziale che durante il monitoraggio successivo. La determinazione viene effettuata in maniera non invasiva attraverso una scansione ecografica sovrapubica. A causa della notevole variabilità intra-individuale del residuo urinario post-minzionale è consigliabile ripetere la determinazione al fine di incrementarne la precisione particolarmente se il primo valore ottenuto risulta essere significativo e suggerisce modifiche del piano terapeutico. Tuttavia non esiste attualmente un consenso, nelle varie linee guida, circa i valori soglia per individuare volumi di ristagno clinicamente significativi Non è necessariamente associato alla ostruzione cervico uretrale perché può essere espressione di vescica ipo/acontrattile e non controindica un atteggiamento di vigile attesa
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Residuo postminzionale
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UROFLUSSOMETRIA normale NORMALE IPB stenosi uretrale
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UROFLUSSIMETRIA L'uroflussimetria è un esame utile nell'ambito della valutazione diagnostica iniziale, durante la terapia ed al termine della stessa, al fine di valutarne la risposta. L’uroflussometria è un test semplice e non invasivo che fornisce informazioni sul massimo flusso urinario (Qmax), sul flusso medio (Qave) e sul volume minzionale La non invasività dell'esame ed il suo valore clinico, rendono l'uroflussimetria un esame raccomandato nell'ambito della valutazione specialistica da effettuare prima di intraprendere qualsiasi strategia terapeutica. Il flusso urinario massimo (Qmax) è il parametro più indicativo, tuttavia esso non permette di distinguere tra ostruzione ed ipocontrattilità detrusoriale. A causa della variabilità intra-individuale e della dipendenza del Qmax dal volume urinario, si consiglia effettuare almeno due valutazioni uroflussimetriche con un volume vuotato superiore a 150 ml.
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uroflussometria
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ECOGRAFIA DELL’ALTO TRATTO URINARIO E UROGRAFIA
Sebbene non sia raccomandato quale indagine di routine, esso è indicato nei pazienti che presentano uno o più dei seguenti segni e sintomi: anamnesi positiva per infezione in atto dell’alto apparato urinario; ematuria (microscopica o macroscopica); storia di urolitiasi; insufficienza renale (in tal caso l’ecografia rappresenta la metodica di studio da preferire); recente insorgenza di enuresi notturna.
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ECOGRAFIA VESCICALE E PROSTATICA SOVRAPUBICA O TRANS-RETTALE
La valutazione del residuo urinario post-minzionale mediante scansione ecografica soprapubica permette la valutazione simultanea di forma, dimensioni, configurazione della ghiandola prostatica e l'eventuale protrusione all'interno del lume vescicale. Al di fuori di tale contesto lo studio ecografico della prostata mediante accesso soprapubico o transrettale risulta essere un'indagine opzionale da effettuare in pazienti selezionati. Il successo di alcuni trattamenti può dipendere dalle caratteristiche anatomiche della ghiandola prostatica (ad esempio la terapia ormonale, la termoterapia, la TUIP, il posizionamento di stent). Qualora vengano pianificati tali trattamenti lo studio ecografico della prostata (soprapubico o trans-rettale) si rende necessario al fine di valutare forma e dimensioni della ghiandola. In pazienti con livelli sierici di PSA superiori all'intervallo di riferimento localmente accettato, l'ecografia prostatica trans-rettale è il metodo di scelta per valutare la prostata e fungere da guida per l'esecuzione di biopsie random ed eventualmente mirate su aree sospette al fine di escludere la presenza di un carcinoma prostatico.
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ECOGRAFIA PROSTATICA TRANS-RETTALE
L’Ecografia prostatica Trans-rettale rappresenta la metodica di scelta per valutare le dimensioni e la forma della ghiandola prostatica, risultando superiore in questo rispetto a tutte le altre metodiche di studio
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Imaging
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ENDOSCOPIA DEL BASSO TRATTO URINARIO
Indicazioni Stenosi uretrale Iperattività vescicale Patologia del collo vescicale Calcolosi vescicale o dell’uretere distale Sospetta neoplasia vescicale (Ca in situ) La valutazione endoscopica del basso tratto urinario non è raccomandata in un paziente per il resto sano con un sospetto iniziale di ostruzione cervico-uretrale sebbene essa abbia precise indicazioni come precedentemente descritto per gli esami radiologici dell'alto apparato urinario.
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Uretrocistoscopia
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DIAGNOSTICA CLINICA E STRUMENTALE
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STUDIO PRESSIONE-FLUSSO
Lo studio pressione-flusso è raccomandato prima di intraprendere terapie invasive in uomini con valori di Qmax superiori a 10 ml/sec. Per valori di Qmax inferiori la presenza di una patologia ostruttiva è più verosimile e lo studio pressione-flusso non è altrettanto necessario Gli studi pressione-flusso dimostrano un'efficacia provata nella valutazione del paziente prima di intraprendere terapie invasive o qualora sia importante una precisa diagnosi di ostruzione cervico-uretrale Lo studio pressione-flusso rappresenta l'unico metodo efficace per distinguere bassi flussi urinari dovuti a ipoattività detrusoriale da quelli dovuti ad ostruzione cervico-uretrale. Ciò si ottiene rapportando la pressione detrusoriale al momento del massimo flusso urinario al massimo flusso urinario stesso Il parametro più importante nell'ambito dello studio pressione-flusso è la pressione detrusoriale (Pdet) al massimo flusso urinario (Qmax)
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Test non invasivi per la diagnosi di ostruzione (BOO)
Morfologia della protrusione prostatica intravescicale (TRUS) Spessore della parete vescicale determinato con TRUS e stima ecografica del peso della vescica Studio pressione flusso non invasivo
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Test non invasivi per diagnosi di BOO
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BPH Guidelines Terapia Diagnosi
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Grazie per l’attenzione
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