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Calcolo del reddito nazionale e l’emergere della questione meridionale

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Presentazione sul tema: "Calcolo del reddito nazionale e l’emergere della questione meridionale"— Transcript della presentazione:

1 Calcolo del reddito nazionale e l’emergere della questione meridionale
Simone Misiani | Università di Teramo SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE

2 Titolo diII: la rivoluzione keynesiana e i totalitarismi
Nazion bouldig Unificazione economica e sociale Origini del calcolo del reddito nazionale La cultura del reddito nazionale nell’Italia del Fascismo - Il fascismo: il caso di un totalitarismo anomalo - Mussolini e l’ossessione dei numeri - La nascita dell’Istituto Centrale di Statistica (1926) di Corrado Gini - Promozione di un filone rivolto verso il mondo anglosassone e delle democrazie liberali - Permanenza della grandi scuole diretta da eminenti studiosi non fascisti: la scuola di Luigi Einaudi e Riccardo Bachi o a Napoli, Croce e il Graziani; - Milano, la Bocconi, Giorgio Mortara, fascista e liberale, attento a quanto succede nel mondo anglosassone. Il gruppo della Comit di Mattioli. I primi lavori “Prospettive economiche 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO

3 2. ISTAT: il censimento industriale e commerciale del 1937-‘39
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO 2. ISTAT: il censimento industriale e commerciale del 1937-‘39 L’ISTAT di Alessandro Molinari, il metodo empirico e il Censimento industriale del 1937-’39 Cenni biografici su Alessandro Molinari Il metodo empirico, la programmazione, e il controllo sulla produzione industriale Il Censimento del e la storia della contabilità nazionale L’appoggio al censimento di Mussolini da cui dipende l’ISTAT Le indagini dell’Istat del La preparazione teorica L’impegno internazionale e la Società delle Nazioni I modelli esistenti il problema del calcolo valore aggiunto la ricerca di una via empirica per prevedere il futuro La differenza rispetto al modello roosveltiano e la polemica con Baffi La carenza di fondi e gli accorgimenti pratici

4 I tre indicatori del ciclo:
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO III I tre indicatori del ciclo: l’unità tecnica (esercizio), l’unità locale (stabilimento), l’unità giuridico-economica (ditta o impresa) - Le informazioni del censimento: Come nel 1927, ma con maggiori dettagli, i dati strutturali relativi alla dimensione delle imprese alla data del censimento. Dati quantitativi sul ciclo di lavorazione lungo un intero anno denominato anno di censimento. Informazioni generali sull’esercizio: - personale, - forza motrice, - mezzi di trasporto, - impianti e macchinario, ecc. - Organizzazione e procedure di rilevazione Il rapporto centro/periferia: le commissioni I Reparti La nuova sede La preparazione Il calendario R. Decreto 23 marzo 1937-A XV, n. 387 I problemi particolari Esercizi industriali o artigiani? Industrie alimentari Industrie meccaniche Industrie edilizie

5 - articolazione regionale
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Primi risultati - la concentrazione industriale e la scoperta del divario tra Nord e Sud - articolazione regionale - il peso centrale della piccola impresa artigiana - le forze lavoro e l’occupazione femminile la contraddizione tra la cultura e la politica Differenza rispetto al questionario di stabilimento del 1927 Voci del questionario di esercizio parte comune parte variabile Esempi di questionario

6 Risultati raggiunti e suoi limiti Risultati
Questionari (esempi vari da prendere dentro l’Istat – sala lettura) “Questionario di esercizio” Differenza rispetto al questionario di stabilimento del 1927 Voci del questionario di esercizio parte comune parte variabile Esempi di questionario 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Risultati raggiunti e suoi limiti Risultati organizzazione di una conoscenza analitica (concentrazione della ricchezza): territoriale e settoriale divario regionale e dualismo Nord/Sud valore dei numeri (tenuta dei risultati raggiunti: limiti (non riesce ad impostare una conoscenza sistematica e continuativa) a causa delle contingenze belliche. Non riesce a conoscere alcuni degli elementi fondamentali (agricoltura, disoccupazione, redditi) Non riesce a conquistare un ruolo a causa della guerra ma anche della mancanza di volontà della politica di seguire “le informazioni”. Questa dialettica si riapre nel dopoguerra. Il tema della continuità/rottura viene rovesciato rispetto alla tesi classica.

7 Conclusioni La storia della contabilità nella Repubblica: chi ha più filo farà la tela: ritardo tecnico dell’Istat: accoglimento prospettiva dei consumi in modo diretto istituzioni private: Commissioni parlamentari d’Inchiesta dirette dai riformisti ed esponenti della cultura socialista e democratica; tink tank come in particolare la Svimez la Banca d’Italia: ruolo strategico I conti non sono tornati: 1964 e il Centrosinistra: il primato dei partiti sulle istituzioni Gli anni Settanta e Ottanta il deficit spending Parole da utilizzare Basic Bargain (patto sociale di base) Welfare economics (economia del benessere) Geometria del benessere (metodo deduttivo), via di mezzo tra l’astrattezza del deduttivo e la concretezza dell’induttivo B. di Finetti, Statistica e industria, Civiltà delle Macchine, 1.n. 6 (1953),


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