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Richiedenti e Diniegati della Protezione Internazionale in Italia.

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Presentazione sul tema: "Richiedenti e Diniegati della Protezione Internazionale in Italia."— Transcript della presentazione:

1 Richiedenti e Diniegati della Protezione Internazionale in Italia.
Marco Accorinti| CNR - Irpps SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE

2 Articolazione dell’intervento
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA RICHIEDENTI E DINIEGATI DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA La realtà è esattamente l’inverso della giustificazione ufficiale: non è perché queste popolazioni sono irriducibilmente differenti che esse devono essere trattate differentemente dallo Stato ma, al contrario, perché lo Stato li tratta differentemente, di diritto e di fatto, che le loro differenze culturali, professionali o etniche […] nasconde ciò che le identifica alla popolazione dominante, e costituiscono l’oggetto di una discriminazione e di una esclusione. Étienne Balibar, 1992 Articolazione dell’intervento 1. Il quadro della protezione internazionale in Italia 2. La componente richiedente 3. La componente diniegata

3 Prima parte: il quadro della protezione internazionale in Italia
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Prima parte: il quadro della protezione internazionale in Italia Immigrazione Urbanesimo Mercato del lavoro Scelte di ricongiungimento Migrazioni interne Asilo Dublino III

4 Assunti base: l’immigrazione in Italia degli ultimi anni
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Assunti base: l’immigrazione in Italia degli ultimi anni L'Italia è un paese di immigrazione. La popolazione straniera contribuisce in modo significativo ai cambiamenti demografici e socio-economici che si verificano oggi in Italia. La popolazione straniera è concentrata nelle aree urbane del Centro-Nord Italia, che offrono maggiori opportunità in particolare in materia di occupazione. Il quadro statistico che segue si basa sui dati ufficiali del registro della popolazione forniti dall'Istat. L'attenzione è rivolta alla popolazione straniera residente con una cittadinanza non EU28 e sui dati che si riferiscono al 31 dicembre 2015.

5 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
RICHIEDENTI E DINIEGATI DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA stranieri regolari mila soggiornanti LP (59,5% sul T) - 10 mila PDS nuovi PDS (di cui solo il 9% per lavoro rispetto al 34,4% del 2011) nuovi cittadini ( nel 2011) sbarchi via mare dati ottobre 2016

6 L’evoluzione negli anni 2001-2015 e la distribuzione per cittadinanza
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO L’evoluzione negli anni e la distribuzione per cittadinanza Regional distribution of immigrants in Italy – F. Heins (CNR-Irpps)

7 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO La popolazione straniera secondo il paese di cittadinanza e la dimensione urbana della residenza, Regional distribution of immigrants in Italy – F. Heins (CNR-Irpps)

8 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
RICHIEDENTI E DINIEGATI DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA Nel 2015, secondo le stime di Eurostat, i richiedenti asilo sono stati , più del doppio dei del 2014, il triplo dei del 2013 e il quadruplo dei del dati EUROSTAT gennaio 2016

9 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Una specifica: protetti e richiedenti asilo in relazione alla popolazione residente iscritta nel registro anagrafico al (Italia) Regional distribution of immigrants in Italy – F. Heins (CNR-Irpps)

10 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
RICHIEDENTI E DINIEGATI DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA Dal punto di vista statistico l’universo di riferimento e il campo di osservazione richiede uno sforzo significativo in quanto si tratta di sottopopolazioni particolarmente esposte al rischio di sfuggire alla conta censuaria. In queste ‘categorie’ rientrano dunque i residenti in altro tipo di alloggio ma anche i rifugiati, richiedenti asilo e diniegati presenti, che devono essere inclusi nel campo di osservazione del censimento, trattandosi di popolazioni abitualmente dimoranti sul territorio dei singoli Stati (anche per anni). Report of the Expert Group Meeting on the 2010 World Programme on Population and Housing Censuses (agosto 2005)

11 Seconda parte: la componente richiedente
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Seconda parte: la componente richiedente Modalità consueta ma non comune Aumento recente Sistema di protezione unico Immobilismo

12 Situazione attuale in poche espressioni
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Situazione attuale in poche espressioni La nuova ondata di profughi e richiedenti asilo ha caratteristiche diverse rispetto al passato: 1. i profughi non sono più Europei, ma Asiatici e Africani; 2. i profughi provengono non più da paesi contigui, ma da paesi lontani o lontanissimi; 3. i flussi sono di natura mista, formati anche da nuclei; 4. mutano continuamente le rotte e le modalità d’ingresso (adattandosi ai «muri»). Per questo discernere chi fugge non è agevole e -a volte- è impossibile.

13 I richiedenti protezione: Problematiche “politico-sociali”
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO I richiedenti protezione: Problematiche “politico-sociali” I modelli di distribuzione regionali della popolazione straniera in Italia sembrano essere molto persistenti negli ultimi dieci anni. Anche i modelli di distribuzione regionali per richiesta di asilo sembrano essere persistenti. Tuttavia, alcune Commissioni non riescono a smaltire il pesante arretrato in termini di domande e non basta l’aiuto tra una Commissione e l’altra. Il Ministero ha ipotizzato e promosso sia nuove Commissioni sia nuovi Commissari. La scelta è stata fatta in condizioni di emergenza. 4. La persistenza di modelli diversi di trattamento dei casi non è sorprendente dal momento che le indicazioni ministeriali non sempre sono state chiare. Per risolvere situazioni di empasse, nel 2015 il Governo ha approvato una norma secondo la quale se il richiedente protezione dopo due mesi di presenza in un Centro, non sia stato ancora ascoltato dalla Commissione, può essere avviato un lavoro. Ma la situazione è sempre sub-judice e le forme contrattuali sono sempre «precarie». .

14 Terza parte: la componente diniegata
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Terza parte: la componente diniegata Gestione amministrativa Presenza dispersa Ruolo dei Tribunali Tempi illimitati Situazione di stallo Incomprensione

15 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
RICHIEDENTI E DINIEGATI DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA richiedenti dinigati nel 2015 su domande presentate (dati Commissione nazionale per l’Asilo) 70% stima di ricorrenti (in ribasso) 89% stima di ricorsi accolti in prima istanza dati Ministero Interno settembre 2016

16 Situazione attuale in poche espressioni
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Situazione attuale in poche espressioni La nuova modalità di istruzione della richiesta di asilo rispetto al passato: 1. i profughi non sono più ascoltati dalla Commissione per intero; 2. i profughi provenienti non più da paesi conosciuti, ma si è ampliato il raggio; 3. i modi di esprimersi e i materiali a supporto sono sempre più complicati; 4. continuo differenziamento delle decisioni per cittadini che provengono da medesimi contesti; 5. la ripetizione di storie standard costruite da smuggler; 6. via privilegiata per minori e nuclei familiari. Per questo è più usuale diniegare senza grande specificazione. Ruolo dei commissari

17 I diniegati la protezione: Problematiche “politico-sociali”
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO I diniegati la protezione: Problematiche “politico-sociali” Alla scadenza del termine per l’impugnazione il richiedente diniegato è obbligato a lasciare il Territorio Nazionale se non ha presentato ricorso. Per questo motivo, alla stessa data coincidono gli effetti del provvedimento di espulsione ex art. 13 commi 4 e 5 del TUI. Il ricorso è proposto entro trenta giorni dalla notificazione del provvedimento (sessanta giorni se all'estero); i termini previsti sono ridotti della metà se la domanda è manifestamente infondata, reiterata e presentata per ritardare l’espulsione. 3. Nel caso di diniegati in una struttura di accoglienza, è competente il Tribunale in composizione monocratica, che ha sede nel capoluogo di distretto di Corte di appello in cui ha sede la struttura. 4. Le misure di accoglienza sono assicurate per la durata del procedimento di esame della domanda e, in caso di rigetto, fino alla scadenza del termine per l'impugnazione della decisione. .

18 e quindi ? Cosa fare ? No soluzioni ma proposte: rivedere i processi

19 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
RICHIEDENTI E DINIEGATI DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA Il fenomeno non è destinato a esaurirsi, ma accompagnerà la vita delle nostre società per decenni a venire. Le guerre del Medio Oriente potranno anche finire (ce lo auguriamo), ma lasceranno delle società devastate dalle quali molti vorranno fuggire per trovare altrove chances di vita migliori. E l’Europa è il continente più vicino, ricco con una popolazione demograficamente in declino. Bisogna pensare fin da ora non solo a come affrontare il problema di quelli che arrivano ogni giorno, ma come possano essere inseriti a medio-lungo termine nella nostra società attraverso percorsi di giustizia amministrativa chiari e certi. Posizione personale: gli effetti diretti e indiretti

20 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
RICHIEDENTI E DINIEGATI DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA Superare il nesso ambiguo tra la «modalità di accogliere» e il paradigma umanitario: la cosiddetta dialettica del missionario che, mentre si aiuta, in realtà si assoggetta il profugo alle proprie regole. Non si può non considerare il nesso giuridico e la localizzazione spaziale delle persone: il richiedente ha bisogno di essere geo-localizzato e avere una residenza ma il Centro non può concedergliela e la Questura non rilascia i documenti; così si perpetua l’accoglienza senza limite e senza un effettivo inserimento locale. Il rifugiato non risulta essere un cittadino ed è quindi testimone di una aporia del diritto, a cui l’amministrazione locale non riesce a trovare una soluzione senza l’intervento di norme nazionali. “Considerazioni conclusive” gestione di emergenze e diritti umani

21 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
RICHIEDENTI E DINIEGATI DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA L’umiliazione è distruttiva dell’onore e del rispetto delle persone, un modo per escluderle, per considerarle non umane. Il riconoscimento delle persone è, invece, il fondamento della società decente Avishai Margalit, 1999

22 Grazie per l’attenzione
Marco Accorinti Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali


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