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CARATTERISTICHE DEL SUFISMO
Mistica, incontro personale con Dio Ma anche movimento di massa Organizzazione equiparabile agli ordini religiosi cristiani, con gerarchie, maestri, benefattori Nessuna parità per le donne Nessun ordine femminile Esperienze visionarie, uditive, occulte Molti sceicchi sono idolatrati – tombe – pellegrinaggi di massa, culto dei santi, fede nei miracoli, antiintellettualismo aggressivo
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AL-GAZZALI – TOMMASO D’ACQUINO
Elementi comuni: Non bastano Corano – Bibbia: la RAGIONE ha una funzione essenziale Aristotele è per entrambi il <Filosofo> Dio è inizio e fine di ogni ricerca: ma l’uomo ha una posizione centrale: dogmatica ed etica sono legate Trattano in maniera esaustiva dei Vizi, ed anche delle Virtù
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AL-GAZZALI – TOMMASO D’ACQUINO
Differenze di stile, metodo, interesse Gazzali scrive con stile caldo, è un <intellettuale profetico>, Tommaso è freddo e dotto, da buon professore G. non mescola filosofia e fede; T. utilizza logica, fisica e metafisica aristotelica G. vuole riconciliare fede mus. con sufismo rafforzando la sharia; T. vuole pacificare fede e filosofia, ma non a spese del dogma
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UN COMMENTO DI KUNG I due divergono sul punto fondamentale:
Muhammad è un profeta, ma resta solo un uomo Gesù è uomo e Dio All’interno del paradigma giudaico-cristiano 1 (Gesù Messia, messaggero, parola di Dio) e del paradigma proto-islamico 1 il dialogo sarebbe stato difficile ma possibile Nel P. 2 cristiano (Trinità, cristologia) e P. 3 islamico (rinnovato dal tradizionalismo degli ulama) è praticamente impossibile
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IL CASO DELLA SPAGNA I cristiani si convertono in gran parte
Mozarabi (cristiani arabizzati) con teologia autonoma non scompaiono, come invece i cristiani del Nord Africa Gli ebrei vivono meglio qui che nei paesi cristiani e si sostituiscono ai mercanti siriaci (in comune monoteismo e regole di purità) Una religione predominante, due minoranze riconosciute: il miglior esempio di convivenza (non paritaria)
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RINASCIMENTO IN EUROPA
Dopo la caduta di Costantinopoli e l’emigrazione dei dotti in Italia, si sviluppa il Rinascimento. I suoi caratteri: Fiducia ed esaltazione dell’uomo Pensiero critico Eccezionale slancio creativo in arte, filosofia Sviluppo dell’arte/scienza della guerra SCIENZA MODERNA
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NELL’ISLAM CONTINUA IL MEDIOEVO
Mentre l’occidente continua ad imparare dal mondo islamico, non avviene il reciproco L’unico aspetto che suscita interesse è quello militare: si importano armi e tecnici, ma non c’è uno sviluppo autonomo. Lepanto è inevitabile Continua il paradigma degli ulama e dei sufi; l’islam dei filosofi e dei pensatori si spegne Il tradizionalismo spegne ogni ricerca: la sottomissione a Dio è identificata totalmente con la sottomissione alla sharia
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LA STAGNAZIONE DEL MONDO ISLAMICO
Dal sec. XVI, dapprima in modo limitato, poi sempre più evidente, la civiltà islamica si irrigidisce e perde colpi rispetto alle altre civiltà mondiali Eppure nel medio evo era la più fiorente (sia rispetto all’occidente, che all’oriente) Stagnazione economica, culturale, militare, irrigidimento religioso L’impero ottomano continua ancora ad espandersi, ma su territori periferici
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CHE COSA E’ ANDATO STORTO?
È la domanda che si faranno nel sec. XIX molti musulmani In modi diversi, alla fine del medio evo sia l’occidente che il lontano oriente hanno imboccato strade di sviluppo In occidente sono nati capitalismo, scienza moderna, politica moderna, tecnologia Come la Cina del sec. XIX, l’islam dal sec. XVI si ritiene talmente superiore da non essere curioso del «nemico» né da temerlo
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L’ARRETRATEZZA Non va ascritta solo agli aspetti economici e tecnologici Non comincia nell’età moderna, ma già nel sec. XII con l’abbandono della filosofia e dell’autonomia del pensiero profano, la mancanza di scuole che non fossero quelle dominate da scienze del diritto e della tradizione inamovibili Non va ascritta a forze esterne <nemiche> (crociate, invasioni mongole, colonialismo) Fu l’inaridimento dall’interno e la vittoria di un’ortodossia avversa alla ragione e alla libertà
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IL CAMBIAMENTO LIMITATO A SPERANZE MILLENARISTICHE
I movimenti di rinnovamento furono tutti <millenaristici>: I harigiti (ritorno al Corano) Svolta abbaside (contro la secolarizzazione omayyade) Islam sciita: fede nel Mahdi (il ben guidato) e in un <imam nascosto> che riporterà il <vero islam> Nella fede popolare si diffonde la speranza nel mahdi messianico
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SPINTE VERSO LA MODERNIZZAZIONE (che ci furono solo in Europa)
Rivoluzione scientifica e filosofica (umanesimo, illuminismo) Rivoluzione culturale e teologica (tolleranza, lettura critica dei sacri testi) Rivoluzione politico-democratica (diritti dell’uomo e del cittadino) Rivoluzione tecnologico-industriale
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RIFORME NEL MONDO ISLAMICO?
Tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento tre sultani tentarono alcune riforme (stampa, giornali, baionetta, fez, abito moderno, censimento, quarantena contro la peste, manuale di anatomia), appoggiate dagli ulama aristocratici, ma avversate da ulama umili, ceti bassi della popolazione, mercanti, operai, legati a una religiosità immobile e nemica di ogni cambiamento
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LE VICENDE DELLA TURCHIA
Con la caduta dell’impero ottomano e la rivoluzione di Kemal Ataturk la Turchia imboccò la strada della modernizzazione forzata dall’alto (ma la religiosità tradizionale permanse e riemerse nel nuovo millennio con il successo del partito neoislamico AKP)
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UN INTEGRALISMO DESTINATO A UN GRANDE FUTURO
Il Wahhabismo è un movimento di riforma religiosa, sviluppatosi in seno alla comunità islamica sunnita, fondato da Muḥammad ibn ʿAbd al-Wahhāb un Arabo della tribù sedentaria dei Banū Tamīm agli inizi del sec. XVIII. Esso costituisce una forma estremamente rigida di Islam sunnita, che insiste su un'interpretazione letteralista del Corano. I wahhabiti credono che tutti coloro che non praticano l'Islam secondo le modalità da essi indicate siano apostati, pagani e nemici dell'Islam Acquistò grande importanza quando venne adottato dalla monarchia saudita e finanziato dai suoi petroldollari
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PARADIGMI IN CONCORRENZA 1
Il Paradigma della comunità islamica primitiva (P 1) conserva per tutti i musulmani il valore di un ideale assoluto: l’età dell’oro persa per sempre… Anche i paradigmi successivi però rimangono vivi nel ricordo e nella nostalgia, in comunità più o meno grandi
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PARADIGMI IN CONCORRENZA 2
Il Paradigma dell’impero arabo (P 2) è ancora presente nel panarabismo, che mira a costituire una unica nazione araba, così come nei vari nazionalismi arabi Il suo periodo d’oro è consistito nei sogni di unione panaraba Egitto-Siria-Irak, completamente sconfitti nella realtà politica
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PARADIGMI IN CONCORRENZA 3
Il Paradigma classico islamico della religione universale (P 3) esercita ancora la sua influenza nell’idea di una unificazione di tutti i musulmani al di là della loro nazionalità di appartenenza, che è il sogno del panislamismo Questo sogno si è tramutato in un incubo con la comparsa dei terroristi di Al Qaeda e dell’Isis, transnazionali quanto ad azioni e reclutamento: insignificante numericamente, ha avuto effetti politici dirompenti
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PARADIGMI IN CONCORRENZA 4
Il Paradigma medievale degli ulama e dei sufi (P 4) si trasmette nelle diverse forme del tradizionalismo islamico e in modo programmatico nell’islamismo radicale Anche da questa tradizione pesca i propri argomenti il movimento terroristico
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PARADIGMI IN CONCORRENZA 5
Il Paradigma della modernizzazione (P 5) influenza ancora chiaramente tutte le forme del riformismo islamico, e, in particolare, il secolarismo islamico MA E’ GIUNTO IL MOMENTO DI PORRE ALL’ISLAM LE DOMANDE RELATIVE ALLA POSSIBILITA’ DELLA SUA MODERNIZZAZIONE
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