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4°Lezione L’età senile
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L’invecchiamento La vecchiaia e/o l’invecchiamento si inserisce in un concetto globale di Ciclo di vita Si contrappongono quindi due visioni dello scorrere della vita e delle sue età: una visione lineare e una ciclica.
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VISIONE LINEARE Nella visione lineare ogni età è vista come proseguimento dell’altra lungo una linea retta di passaggi evolutivi. In questa ottica si usa comunemente considerare le seguenti fasce di età e le caratteristiche basilari:
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Età di mezzo o presenile (45-65 anni)
Gli eventi biologici caratteristici sono la menopausa per la donna e l’andropausa per l’uomo, importanti per le modificazioni bio-umorali (aumento dei grassi nel sangue, della glicemia, predisposizione all’ipertensione arteriosa).
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Senescenza graduale (65-75 anni)
Comunemente si indica l’età corrispondente all’inizio della vecchiaia quale 65 anni
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Senescenza conclamata (75-90 anni)
Si può ridefinire anziano l’ultrasettantacinquenne. In questo periodo le malattie che insorgono tendono a cronicizzarsi ed a determinare interventi assistenziali sociali e riabilitativi.
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Senescenza conclamata (continua)
Biologicamente si assiste ad una generale riduzione del numero delle cellule (atrofia) e di una diminuzione dell’efficienza funzionale, accompagnata da modificazioni organiche e predisposizione ad una serie di disturbi
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Visione ciclica Le vita non è un flusso uniforme, non è un tempo che scorre lungo una linea retta che si esaurisce piano piano ma è, piuttosto, un cerchio continuo che si autorigenera ad ogni passaggio, e che trova proprio nell’interazione delle sue epoche il vero “progresso”.
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Caratteristiche della ciclicità
Le differenti età si sovrappongono e riescono a modificarsi in un ciclo continuo dove ad ogni età sono presenti quelle precedenti.
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L’infanzia esiste in virtù del seguito della vita, trae sostentamento dall’adulto e dall’anziano. Il senso di genitorialità adulta acquisisce significato proprio nel rapporto con il bambino. L’anziano sviluppa un rapporto nuovo e unico con il nipote e con i propri figli che ora, però, sono a loro volta genitori come lui.
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Le età della vita, pur avendo delle caratteristiche proprie, acquisiscono, nell’interazione con le altre età, forma e vero significato all’interno di un unico contesto che è la “vita umana” nella sua totalità.
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Cosa determina l’angolazione lineare?
L’importanza ed il valore di ogni età è definito da un unico concetto o ideale espresso dalla società. Nel mondo occidentale tale concetto è la produttività. In una visione del genere la persona anziana rappresenta l’inizio del declino e ogni età successiva perde progressivamente di valore.
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Cosa determina l’angolazione ciclica?
Al contrario nella visione ciclica della vita non esiste nessun parametro di giudizio per dare valore alla diverse età poiché queste sono concatenate in una relazione sistemica fatta da scambi continui.
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Cosa determina l’angolazione ciclica? (continua)
Una tappa evolutiva differisce dalle altre soltanto in base alle diverse modalità di scambio e comunicazione che ha con il proprio mondo personale e sociale. In quest’ottica ogni età ha un valore incommensurabile. Ogni età è UNICA ED IRRIPETIBILE.
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Gerontologia e geragogia
Gerontologia: scienza che studia le modificazioni derivanti dall’invecchiamento Geragogia: scienza che studia tutte le possibilità per invecchiare bene.
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I fattori che determinano l’invecchiamento
Interpersonali: il rapporto con la società, il pensionamento e l’essere nonni Intrapsichici: le emozioni, la struttura di personalità e le motivazioni Clinici: assenza/presenza di invecchiamento fisiologico e/o patologico
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