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Direttiva della formazione Aib e

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Presentazione sul tema: "Direttiva della formazione Aib e"— Transcript della presentazione:

1 Direttiva della formazione Aib e
Riflessioni sulla Direttiva della formazione Aib e sul portfolio Foligno 16 gennaio 2017 Dott. Patrizia Lùperi Coordinatore OF CEN

2 Quadro legislativo di riferimento
LEGGE 14 gennaio 2013, n. 4  Disposizioni in materia di professioni non organizzate (GU Serie Generale n.22 del ) /26/13G00021/sg

3 Professioni non ordinistiche
In Italia esistono non solo le professioni organizzate in “ordini o collegi” ma anche professioni al di fuori di essi Le Associazioni professionali di riferimento possono rilasciare ai propri iscritti, previe le necessarie verifiche, sotto la responsabilita' del proprio rappresentante legale, un'attestazione relativa: a) alla regolare iscrizione del professionista all'associazione; b) ai requisiti necessari alla partecipazione all'associazione stessa; c) agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell'esercizio dell'attività professionale ai fini del mantenimento dell'iscrizione all'associazione

4 Formazione permanente
I professionisti possono chiedere agli organismi di certificazione accreditati il rilascio del certificato di conformità alla norma UNI Le Associazioni professionali al fine di garantire i consumatori, cioè gli “Utenti” nel nostro gergo, sono tenuti ad assicurare la formazione permanente dei propri iscritti e a stabilire requisiti precisi per essere iscritti all’Associazione, come i titoli di studio e le competenze previste, da accertare attraverso strumenti idonei

5 Obiettivi della raccomandazione europea 20 dicembre 2012 sulla validazione dell’apprendimento non formale e informale Istituire, entro il 2018 — in conformità alle circostanze e alle specificità nazionali e nel modo da essi ritenuto appropriato — modalità per la convalida dell'apprendimento non formale e informale che consentano alle persone di: ottenere una convalida delle conoscenze, abilità e competenze acquisite mediante l'apprendimento non formale e informale, compreso, se del caso, mediante risorse educative aperte

6 Decreto legislativo 13/2013 Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze (GU Serie Generale n.39 del ) G00043/sg

7 Decreto legislativo 13/2013: validazione dell’apprendimento non formale e informale
Identificazione , Documentazione, Valutazione dei risultati dell’apprendimento 2. Certificazione della valutazione (qualifica o crediti)

8 Repertorio nazionale ISFOL: creazione di un Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione delle qualificazioni professionali per la certificazione delle competenze , vedi materiali nazionale AIB, ANAI, CIA e ICOM hanno collaborato nel 2014 al tavolo di lavoro del settore dei beni culturali, esaminando e modificando i processi relativi a Valorizzazione e conservazione di beni artistici, culturali e del patrimonio documentale (aree di attività, conoscenze, abilità e competenze)

9 Ruolo delle Associazioni
Se è chiaro che le Associazioni non sono un Ente titolato al rilascio di certificazioni di qualifiche sono sicuramente gli organismi che hanno la maggiore conoscenza dell’esercizio delle loro professioni e, oltre a rilasciare le attestazioni in base alla legge 4, dovrebbero partecipare al processo che porterà alle certificazioni e al repertorio nazionale ex lege 13/2014 (attualmente le procedure di consultazione con stakeholder non lo prevedono), come per tutte le altre professioni riunite in Colap

10 Legge n. 110 del 22 luglio 2014 Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti. (14G00124) (GU Serie Generale n.183 del ) nerale/originario 10

11 Elenchi nazionali Sono istituiti presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo elenchi nazionali di archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell'arte, in possesso dei requisiti individuati ai sensi del comma 2

12 Le Associazioni professionali hanno offerto la loro collaborazione alla Direzione generale Educazione e Ricerca del Mibact per la costruzione dei requisiti per l’iscrizione agli elenchi e per la tenuta degli elenchi stessi, forti della esperienza fatta dopo l’introduzione della legge 4. Bibliotecari e archivisti sono “avvantaggiati” dalla presenza di Norme UNI, ma anche gli archeologi hanno avuto analoga esperienza di lavoro non ancora conclusa

13 Nel quadro legislativo che si è cercato di riportare Ministeri, ISFOL, Regioni, Università e Associazioni professionali sono reciprocamente stakeholders ; abbiamo davanti un cammino complesso ma siamo già a buon punto se mettiamo in campo la massima collaborazione possibile Lo scopo finale è sicuramente condiviso, quindi se non ora quando ?

14 Quali strumenti per formarci?
L’Osservatorio formazione dell’AIB ha realizzato Le Linee guida per la formazione continua AIB: guida-la-formazione-continua-aib/ in cui si trovano l’inquadramento teorico e la strategia generale nel quadro della normativa nazionale ed europea Il CEN AIB ha deliberato la Direttiva per la formazione continua dell’Associazione: siamo/statuto-e-regolamenti/direttiva-formazione- continua/ sperimentale per il primo ciclo di rinnovi ( fine 2018)

15 Cosa proponiamo ? Nella Direttiva sulla formazione continua, l’AIB come impegno concreto degli Associati in fase di SPERIMENTAZIONE, propone: 1. la compilazione del portfolio 2. un impegno annuo di 25 ore di carico di lavoro tra attività formale, non formale ed informale, pari ad un credito

16 Portfolio o bilancio delle competenze
Il portfolio individuale riporta le evidenze dei risultati di apprendimento e contiene : - le competenze/risultati di apprendimento oggetto di identificazione - la descrizione sintetica delle esperienze correlate le motivazioni per cui le esperienze sono ritenute significative e le prospettive future 16

17 Portfolio 1. Fase: fate un bilancio delle conoscenze che avete
2. Fase: organizzate l’evidenza che potete dare del vostro stile di apprendimento 3 Fase: dichiarate l’apprendimento personale 4 Fase: presentate il vostro Portfolio evidenziando i punti di forza e di debolezza

18 Riflessione personale: 1 parte
Schema per il portfolio Riflessione personale: 1 parte Sottotraccia: 2 parte Copertina Dichiarazione autovalutativa CV scolastico e altre esperienze formative Competenze che si intendeva sviluppare Competenze che si sono effettivamente sviluppate Stile scrittura Certificazioni ufficiali o documenti da allegare come riflessione Riconoscimenti informali

19 Diverse modalità di formazione per arrivare a 25 ore annuali
formale : crediti rilasciati da soggetti titolari e titolati non formale : corsi a 4 fasi con attestazione di competenze, altri corsi, seminari, viaggi di studio con il MODELLO ACTION LEARNING informale : attività didattica, attività per AIB, pubblicazioni, responsabilità scientifica, mentoring e tutoraggio

20 Piattaforma AIB Formazione
L’AIB ha già abbondantemente sperimentato con risultati positivi Corsi on line, in modalità blended (misto presenza/distanza), vedi: l’utilizzo della piattaforma non solo viene incontro alle esigenze dei soci di contenere le spese e il tempo impiegato per la formazione ma fornisce un valore aggiunto, creando comunità di apprendimento e stimolando i corsisti a collaborare, condividendo percorsi formativi ed esperienze professionali

21 Punto di forza: modello didattico unitario
Progettazione didattica a 4 fasi: Analisi dei bisogni e disegno del corso Erogazione e fruizione del corso Valutazione e follow up del corso Prova finale e certificazione dell’apprendimento Linee guida IFLA per la formazione continua Indicatori EQF per descrivere capacità e competenze 19 indicatori di qualità per i corsi

22 Presentazione modello AIB
Convegno nazionale Moodle Genova 2015 Sessione Moodle nella formazione professionale 8ifo&list=PLpIPox8euXBCUX_kzdj6rkmR- YRAxczM3&index=2

23 Nuovi ruoli per i nostri soci
Oltre al docente, in piattaforma, è molto importante il ruolo del e-tutor o facilitatore E’ prevista la creazione di una rete nazionale di e-tutor, è prevista la replica del corso il 27 settembre a Firenze Nascono nuove professionalità, spendibili anche fuori dall’associazione

24 Regolamento iscrizione
Art. 9: la Commissione, in collaborazione con la Sezione regionale di appartenenza, effettua il controllo sull’effettivo svolgimento dell’attività lavorativa professionale e verifica la rispondenza delle attività di aggiornamento e qualificazione ai criteri e agli standard stabiliti dall’AIB l’Associato riceverà comunicazione, entro il termine del 28 febbraio, dell’esito della verifica effettuata dalla Commissione

25 Formazione continua L’aggiornamento continuo per AIB non è un adempimento burocratico ha lo scopo di migliorare le competenze degli Associati per una qualificazione concreta della professione e per fornire servizi adeguati nei confronti di un pubblico sempre più differenziato quindi fa parte dell’advocacy delle biblioteche

26 Una nuova formazione per una rinnovata associazione
Partecipate alla vita associativa con domande suggerimenti consigli Patrizia Lùperi


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