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Grafopatologia dell’adolescenza
Dott. Angelo Vigliotti A.GRA.GI 2006
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comportamento disturbante (problemi esternalizzanti)
in questa categoria sono rappresentati i seguenti disturbi: della condotta oppositivo provocatorio di adattamento modificazione della personalità per inibizione o per aggressività
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Adolescenza come archetipo del doppio
Età complicata e travagliata Passaggio tra l’infanzia e la maturità Terra di confine Spazio di vita tra l’essere e il divenire Passato e futuro Inferiorità e superiorità L’io e il super io Vita e morte Negativismo e speranza Passività ed attività Piacere e dolore Tutto e nulla Notte e giorno Eros e tanatos
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sintomi emozionali ( problemi internalizzanti)
a- attacchi di panico b- agarofobia - fobia sociale - fobia specifica c- disturbi di ansia d- disturbo post – traumatico da stress e- disturbo ossessivo compulsivo f- depressione ( in tutte le sue varianti) disturbi somatoformi e psicosomatici
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patologie circoscritte
a- problemi correlati all’uso di sostanze ( dipendenze) b- disturbi del comportamento alimentare c- disturbi sessuali e di identità d -disturbi cognitivi e scolastici ( di abilità mentale)
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disturbi generalizzati dello sviluppo
a- autismi atipici e sindrome di asperger b- psicosi( schizofrenia- disturbo schizoaffettivo – delirio )
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disturbi di personalità
a- gruppo A ( strano – eccentrico) (forme schizoidi e paranoidi) b- gruppo B ( ( amplificativo - emotivo) ( disturbo antisociale- borderline- narcisistico) c – gruppo C ( ansioso – pauroso) ( disturbo evitante – dipendente – ossessivo)
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Riflessione sul suicidio e sulla violenza
Possibile causa spiegazione Fuga Qualcosa è sentito come non sopportabile Lutto C’è l’attaccamento a un modello di vita che il soggetto sente aver perso castigo Espiazione di uno sbaglio commesso ( reale o immaginario) delitto C’è un tentativo di trascinare un’altra persona nella morte vendetta Provocare il rimorso altrui e facilitare il fatto che nella comunità venga sottostimato Richiesta e ricatto Fare pressione affettiva su un altro Ordalia e gioco Mettere alla prova se stesso Richiesta di aiuto Difficoltà di comunicazione del proprio disagio
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fattori di rischio della violenza adolescenziale
Individuali Complicazioni legate alla gravidanze e al parto – iperattività – precocità nella comparsa di comportamenti aggressivi- coinvolgimento in forme di condotte antisociali familiari Maltrattamenti infantile subito- conflitti familiari – assenza di legami affettivi – genitori violenti scolastici Fallimento a scuola- abbandono - disadattamento Gruppo dei pari Appartenenza a una banda giovanile- amicizia con delinquenti Ambiente socio economico- sociale Povertà – disponibilità di droghe - disgregazione sociale nella comunità di appartenenza
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Studio grafologico di alcuni casi clinici
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Primo caso: ragazzo di 17 anni ( disturbo di identità)
E’ una grafia statica, poco dinamica, non fluida, aderente e stretta di lettera. Si rifà al modello elementare arrotolata e ripassata in alcune parti. Si presenta come monostile senza grosse variazioni ( grafia compassata di Marchesan o sistematizzata della scuola francese).Implica una difficoltà di adattamento, una difesa rigida vicino allo scompenso, una dissimulazione della personalità, un conformismo esasperato e una incapacità di essere se stesso.
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Il disegno dell’albero è durato 10 minuti. E’ un salice piangente
Il disegno dell’albero è durato 10 minuti. E’ un salice piangente. Disegnato prevalente mente a sinistra nello spazio con una particolarità: una parte dell’albero è ricca di foglie. La parte destra è spoglia. Le difficoltà relazionali sono presenti più verso gli altri: non amicizia, non obiettivi sociali. Solo attaccamento morboso (radici) verso la madre
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Ha espresso in questo ritratto drammatico ciò che è il suo desiderio: essere e diventare un’altra identità. Riuscirà questo ragazzo a trovare un sedia per riposarsi in questa battaglia di vita? La sedia gli può servire come appoggio per compiere un viaggio verso la consapevolezza. Può diventare una sedia per l’anima..
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Secondo caso: ragazza di 19 anni ( nevrosi fobica ossessiva)
Ha disegnato un cuore infranto, un cuore spezzato dal quale invece dell’amore sgorga il dolore e quindi la sofferenza, l’angoscia ( il sangue). Si sente una persona fragile e tormentata, frammentata. Sta vivendo una storia ma per la sua ossessività sta portando al fallimento.
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E’ una scrittura aderente- ascendente
E’ una scrittura aderente- ascendente. Tipica adolescenziale con prevalenza dello stampatello. Si presenta stretta tra parole e rotonda fondamentalmente chiusa dando luogo a una scrittura abbastanza compatta. Una coscienza ristretta. In questa ragazza c’è la difficoltà a entrare nella consapevolezza del proprio sé.
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Terzo caso Erika, 16 anni : il caso di Novi Ligure
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Strage alla Colombine school
un ragazzo di 16 anni E’ una grafia divisa in due parti. La direzione dello scritto è ascendente – discendente ( sindrome schizo – paranoide)
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Grafia completamente slegata. (Sindrome anaffettiva)
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tentato suicidio: ragazzo di 22 anni
Grafia dall’archivio della Dott. Aloia
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Bullismo: ragazzo di 15 anni
costretta, ondulata, scattante più curva che angolosa emerge la parte mediana (accorciata superiormente e inferiormente)
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Soggetto vulnerabile con un bisogno intenso di giustificare le proprie azioni.
Le ombreggiature, i chiaroscuri, le macchie esprimono depressione e senso di colpa
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sindrome schizoide ( ragazza di 16 anni)
E’ una scrittura grande. Nell’adolescente questo segno esprime superficialità unita a impulsività e anche un egocentrismo regressivo.
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Lei è figlia unica. Il padre è al primo posto ma senza braccia e senza mani. Il disegno si presenta con linee rigide e abbastanza schematico
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tossicodipendente da eroina ( ragazza di 18 anni)
Scrittura eretta Scrittura nervosa con occhielli doppi, scattante, tormentata.. Espressione di una personalità complessa in cui l’ansia diventa angoscia, la paura fobia e la realtà inquietudine interiore Scrittura pendente Altro stile….
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La persona è vista nella sua storia di crescita evolutiva: infanzia – maturità e vecchiaia
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disadattamento scolastico ( ragazzo di 12 anni)
Una scrittura che valorizza le tre parti del tracciato. Abbastanza precisa, accurata, ordinata anche se discendente, espressione di una personalità che tende all’introversione, alla timidezza, alla soccombenza. Questa chiusura mentale è particolarmente evidente nella struttura dell’albero:chioma chiusa con una configurazione non allargata e rami chiusi. L’albero è tutto spostato a sinistra
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L’albero si è allargato nella chioma ma rimane sempre chiuso e la scrittura perde la sua organizzazione diventando disarmonica, antiestetica, inelegante, oscura.. E’ una grafia snervata il cui tracciato cammina per forza di inerzia.
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Stesso ragazzo a 20 anni: tentato suicidio per impiccagione
Stesso ragazzo a 20 anni: tentato suicidio per impiccagione. Nel frattempo s’era diplomato come geometra. Scrittura tentennante e oscillante Prevalenza della zona mediana
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Lettera di un ragazzo prima di suicidarsi
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Dante Carducci Non sembra una scrittura di un soggetto portato al suicidio. Si presenta come una grafia fluida, pendente, scattante, abbastanza organizzata, più radicata che svettante negli allunghi sia superiori che inferiori. Tagli “t” lunghi e molti ricci ne fanno una scrittura elegante. L’improvvisa marcatura dei tratti determina il segno morettiano “intozzata secondo modo” (sensibilità e ricettività con tendenza all’eccitabilità e all’ira.). Dante è un ragazzo che ama la vita ( pendente, radicata,legata ) ha una carattere un po’ ribelle, impulsivo e passionale ( ricci soggettivi, intozzata, tagli “t” lunghi) e un po’ narcisista ( scrittura elegante,) la scrittura gladiolata è indice di mancanza di controllo dell’affettività con perdita progressiva del senso dell’io!.
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L’adolescenza è l’età del cambiamento
L’adolescenza è l’età del cambiamento. Le trasformazioni corporee, l’acquisizione dell’identità,il distacco dagli oggetti affettivi del passato, l’accesso alla sessualità, i nuovi rapporti con il gruppo dei coetanei, le istanze psichiche emergenti ( ideale dell’io), i meccanismi di difesa (razionalizzazione e ascetismo, scissione e identificazione proiettiva), la possibilità di nuove strategie cognitive, un ruolo sociale diverso, sono tutti fattori fisiologici di crescita.
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La depressione In questo caso ci può essere una predisposizione familiare e una vulnerabilità psichica oltre al processo di separazione e di lutto che può innestare conflittualità anche di tipo relazione con la famiglia. In genere la perdita si accetta in vista di nuovi incontri. Se questi non avvengono o sono evanescenti la rottura dei legami di attaccamento primari è traumatica.
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La dipendenza Essa è connessa con un arresto della funzione evolutiva e diventa patologica quando è mal tollerata e quando il bisogno oggettuale è avvertito dal soggetto come una minaccia per il suo Sé entrando in un circuito di malessere in cui non si può fare a meno di soddisfare l’immediatezza del desiderio. Questa scelta apre la strada a una fuga dalla realtà e alla assenza di libertà interiore. Il sé (la totalità soma - psichica dell’essere) diventa prigioniero della fragilità dell’io che a sua volta è schiavo dell’oggetto chimico, affettivo, o relazionale di cui abusa.
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Disturbi alimentazione
Nel momento della rivoluzione pulsionale ( tanti bisogni ma anche tante insoddisfazioni) l’oralità ritorna come modalità recupero difensivo. Il cibo diventa allora un mito simbolico, un punto nevralgico di convivenza o di lotta. Il potere sul cibo per controllare il proprio corpo e la sua immagine, e poi l’altro, lo spazio familiare, il vuoto depressogeno,il senso di colpa. Spesso nella battaglia adolescenziale del “tutto o nulla” il cibo rappresenta una risorsa vita sia quando è presente sia quando è un fantasma allucinatorio.
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Suicidio ed equivalenti
Nel lungo viaggio di crescita la perdita degli oggetti d’amore infantile viene compensato da un narcisismo di passaggio. Spesso questa regressione non è accettata ed esplode in sentimenti di rabbia verso il sé corporeo ( malattie psicosomatiche), verso il sé psichico (depressione), verso il sé totale ( suicidio) o verso gli altri.
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schizofrenia Nell’adolescenza c’è un processo di destrutturazione dell’io che può slatentizzare una predisposizione psicotica. Avviene qualcosa di strano: c’è una esperienza di vita ed è vissuta come non esperienza.. I cambiamenti dell’età non vengono elaborati né padroneggiati e il mondo interno ed esterno è vissuto come pericoloso e la vita con un sentimento di panico. L’adolescente passa da una terra di frontiera a una terra di nessuno. Avviene una scissione. Avviene il dramma. Anche le figure parentali più vicine sono delle imago spezzettate e c’è la possibilità di sprofondare in uno spazio atemporale pieno di angosce persecutorie e con l’impossibilità di sperimentare nuove relazioni e nuovi modelli identificatori
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Devianza e violenza giovanile
Al di là delle molteplici cause che possono essere alla base di questo comportamento (dipendenza dal gruppo dei pari per l’approvazione,insufficiente socializzazione,interiorizzazione di valori che appartengono a una sub- cultura deviante, conflitti familiari, dipendenze da droghe), è importante considerare la formazione del Sé nella conoscenza che una persona ha di se stesso e delle sue relazione. Il raggiungimento dell’autostima è fondamentale per l’attività umana e cruciale per l’individuo. I disturbi di personalità possono sviluppare comportamenti antisociali e criminali.
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