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La comunicazione assertiva e le relazioni interpersonali

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Presentazione sul tema: "La comunicazione assertiva e le relazioni interpersonali"— Transcript della presentazione:

1 La comunicazione assertiva e le relazioni interpersonali
1

2 Scopo della presentazione
L’abilità nel comunicare è essenziale! Lo scopo è acquisire consapevolezza del proprio modo di comunicare e degli strumenti per migliorare 2

3 La comunicazione esercizio: fornire istruzioni su che cosa disegnare 3

4 Comunicare è difficile
Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato l'utilizzo, la riproduzione e la diffusione senza autorizzazione scritta. 4

5 La motivazione a comunicare
La motivazione a comunicare ne favorisce l’efficacia Chi non è motivato a comunicare parlerà senza impegno e senza curarsi dell’efficacia della sua comunicazione Chi non ha interesse ad ascoltare, selezionerà poche informazioni, perdendo buona parte del contenuto della comunicazione L’abilità di chi comunica è dunque, quella di interessare e perfino motivare chi ascolta 5

6 Il processo c o n t e s t o codici modalità contenuto relazione
TRASMETTITORE RICEVENTE contenuto feedback relazione codici modalità c o n t e s t o 6

7 Dite il colore di ogni parola,
Conflitto di codici Dite il colore di ogni parola, non leggete la parola. 7

8 Dite il colore di ogni parola,
non leggete la parola. ROSSO GIALLO VERDE NERO BIANCO BLU MARRONE ARANCIO VIOLA 8

9 Presupposto/ prerequisito fondamentale per una comunicazione efficace
L’ascolto Presupposto/ prerequisito fondamentale per una comunicazione efficace Non interrompere Ascoltare… quello che l’altro dice Ascoltare tutto quello che l’altro dice Ascoltare prima quello che l’altro dice 9

10 Comunicazione – il ricevente
messaggi Memorizzazione Motivazione Attenzione selettiva Apprendimento informazioni Percezione 10

11 PER FACILITARE L’ASCOLTO:
Il trasmettitore PER FACILITARE L’ASCOLTO: Sintonizzarsi sul ricevente Essenzialità Aggregare / strutturare Vediamo il primo di questi tre aspetti: - sintonizzarsi con l'ascoltatore - sintesi - aggregazione e struttura dei contenuti 11

12 non si conoscono le dimensioni di
Essenzialità C è lungo 6 cm, non si conoscono le dimensioni di A e B. Quant’è lungo il diametro del cerchio? A 2,4 cm C B Ancora un esercizio. Gli elementi noti sono "C" (sei centimetri) e una porzione di segmento di due centimetri. Si assume che l'ascoltatore conosca gli elementi di geometria, come ad es.: il teorema di Pitagora. Oppure rispondere ad una richiesta di indicazioni stradali... senza divagare 12

13 Aggregare / strutturare
Esercizio: oggi vi parlerò di:… Oggi vi parlerò di: programma, metro, quintale, bit, radice, memoria, potenza, litro, numero. Oppure: Matematica, Misure, Informatica. - numero, radice, potenza - litro, metro, quintale - bit, memoria, programma

14 Percezione della realtà
cultura educazione carattere capacità esperienza pregiudizi REALTÀ ESTERNA gli schemi (o quadri di riferimento) sono “schermi”, difendono, ma anche limitano 14

15 Tutto è bene quel che che finisce bene
cosa c'era scritto ? 15

16 L’ascolto IL RICEVENTE: ASCOLTO ATTIVO Non dare nulla per scontato
Domande di chiarimento Riformulazione di verifica L'ascolto attivo: - il primo punto non si applica a mia moglie - il secondo serve per ottenere maggiore chiarezza - il terzo serve a verificare di avere ben compreso 16

17 Esercizio L'esercizio consiste nel prestare
attenzione a ciò che leggerò, cercando di memorizzarne il contenuto. 17

18 Comunicazione non-verbale
Inevitabile, spesso involontaria, fondamentale per gli aspetti relazionali e nel feedback Linguaggio del corpo: - mezzi espressivi - atteggiamento - spazio di confidenza / sicurezza L'ascolto attivo: - il primo punto non si applica a mia moglie - il secondo serve per ottenere maggiore chiarezza - il terzo serve a verificare di avere ben compreso 18

19 Rapporto tra verbale e non verbale
? % ? % L'ascolto attivo: - il primo punto non si applica a mia moglie - il secondo serve per ottenere maggiore chiarezza - il terzo serve a verificare di avere ben compreso 19

20 Comunicazione non verbale
Contatto visivo Postura Gesti Tono di voce Volume Variazioni e pause Informazioni

21 Comunicazione involontaria
Chiusura Impazienza Ansia Insicurezza Scarso interesse Attenzione, interesse

22 GESTUALITÀ che vuoi?  ti voglio bene buono! taci! OK! tanto così
22

23 G 20 SUMMIT Brisbane 2014 Very glad to see you!
Welcome my dear friend! G 20 SUMMIT Brisbane 2014

24 ….si, ma tu….? ….allora tu….? 24

25 ….. Ci devo credere?... 25

26 …. in tutta confidenza…. 26

27 My dear Barak, you know, noi siamo sempre molto “aperti” e “disponibili”….
27

28 Comunicazione ambigua
F Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato l'utilizzo, la riproduzione e la diffusione senza autorizzazione scritta. 28

29 Comunicazione ambigua

30 Quanti anni ha? Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato l'utilizzo, la riproduzione e la diffusione senza autorizzazione scritta. 30

31 Chi è ? Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato l'utilizzo, la riproduzione e la diffusione senza autorizzazione scritta. 31

32 per perdite di codici e modalità
Effetto dei disturbi riesco a esprimere 90 per perdite di codici e modalità scendo a 70 per perdite per incapacità di percezione o disattenzione scendo a per altre perdite la reale ricezione scende a voglio trasmettere 100 20 30 TRASMETTITORE RICEVENTE contenuto feedback relazione modalità codici 32

33 Messaggi chiave - Se lui ha capito, io ho comunicato bene
NON CONTA CIÒ CHE INVIO – CONTA CIÒ CHE ARRIVA - Se lui ha capito, io ho comunicato bene SO CIÒ CHE È ARRIVATO IN BASE A COME L’ALTRO REAGISCE - Ho comunicato ciò che lui ha rilevato NON È LUI CHE HA REAGITO MALE, SONO IO CHE NON HO COMUNICATO BENE - L’obiettivo fallito è mio, non suo 33

34 Sintesi La responsabilità è innanzitutto di chi trasmette
Si comunica sempre, a volte in modo involontario. La motivazione rende più efficace la comunicazione. La comunicazione è efficace se il messaggio viene recepito correttamente. L’ assertività crea relazioni efficaci permettendo di far comprendere più facilmente il proprio parere. Cosa abbiamo detto: la responsabilità di farsi capire è di chi parla un bravo comunicatore è un bravo ascoltatore, ed è capace di “motivare” il ricevente, oltre che se stesso si capisce l’efficacia interpretando il feed-back; sono stato bravo se sono riuscito a fargli capire quel che volevo dirgli l’assertività riduca l’ansia e crea relazioni efficaci 34 34


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