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Università di Cagliari
UniStem Day – 14 Marzo 2014 Come comunicare la scienza (possibilmente senza fare troppi danni) Andrea Rinaldi Università di Cagliari
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Master in Comunicazione della Scienza
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Comunicare la scienza al grande pubblico
●Raccontare una storia ●Precisione, equilibrio, obbiettività ●Sottolineare implicazioni e ricadute per la società ●Non sottovalutare e/o schernire le ‘paure’ della gente ●Non esagerare con la speculazione (no ‘hype’)
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Comunicare la scienza al grande pubblico
Punti sempre validi, a maggior ragione se……
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Il ‘Metodo’ Stamina
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Il caso mediatico
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Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini, Michele De Luca:
“Sul caso Stamina l’informazione-spettacolo è stata irresponsabile” Davide Parenti: “La nostra unica colpa è esserci appassionati a storie di gravi malattie”
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B. Lorenzin: “Esattamente.”
Liza Boschin: “Lei ha rilasciato delle interviste in cui era entusiasta e c’erano stati dei risultati. Perché avete rilasciato queste interviste?” De Matteis: “Perché Vannoni ci ha detto che se non si faceva il ciclo completo delle iniezioni non sarebbe servito a niente. Noi avevamo fatto due punture. Avevamo speso 40 mila euro e passa, e chiaramente volevamo cercare di finire le cinque infusioni.” L. Boschin: “Quindi ve l’ha chiesto lui di fare queste interviste?” De Matteis: “Sì. Mi ha fatto chiamare da un giornalista. Il giornalista ci ha messo anche del suo, perché mia figlia non è mai stata in pericolo di vita.” R. Iacona: “Un giornalista! Tutto c’è in questa storia meno che il nostro mestiere, che come abbiamo visto negli ultimi anni…..” Riccardo Iacona: “Che responsabilità ha la televisione italiana su questa vicenda?” Beatrice Lorenzin: “Grandissima. L’informazione dovrebbe essere corretta sempre al massimo. Quando si tratta di salute è una responsabilità ancora più grande perché si possono ingenerare speranze, illusioni. Non si può fare share, non si può cercare di far aumentare l’Auditel.” R. Iacona: “Vedere questi bambini bellissimi con occhi intelligenti che si vedono dalla mattina alla sera in televisione.” B. Lorenzin: “Esattamente.”
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Un déjà vu……… Daniele Ungaro, Il Dubbio:
“Una…..caratteristica dell'opinione pubblica italiana emergente dal caso in questione può essere definita identificazione consolatoria. Essa consiste in un processo emotivo di adozione da parte del pubblico di quella figura di eroe capace di opporsi alle istituzioni (illegittime per definizione) e ai loro oscuri interessi per indicare una nuova via facile e comoda attraverso la quale ottenere risultati senza fatica.”
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Di chi è la colpa?? ●Analfabetismo scientifico - complottismo
●Impreparazione dei media ●Incapacità da parte delle istituzioni, a tutti i livelli, di governare situazioni complesse ●Scarsa predisposizione dei ricercatori alla comunicazione
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