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PubblicatoCamillo Fortunato Modificato 6 anni fa
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Psicologia della formazione anno accademico 2014/2015
Prof. Barbara Pojaghi
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Informazioni utili Orario delle lezioni: Martedì 11-13 Mercoledì 11-13
Ricevimento: Lunedì 13-14
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Testi Quaglino G.P., Cortese C.G., 2003, Gioco di squadra, Raffaello Cortina Pietroni D., Rumiati R., 2004, Negoziare, Raffaello Cortina
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La formazione È un argomento su cui da anni si dibatte, in particolare sul significato che si vuole attribuire alla formazione. Di certo e condiviso c'è il fatto che essa presuppone un cambiamento: di atteggiamenti, di interpretazioni, di comunicazione, nei confronti di sé stessi e/o degli altri. Un labirinto, sicuramente molto intrigante e affascinante, ma anche fondamentalmente diverso a seconda degli ambiti in cui si realizza . La formazione personale, professionale o sociale, è in ogni caso un processo che porta gli individui ad attivare non solo competenze specifiche, ma coinvolge la persona nella sua globalità a livello intrapsichico ed interpersonale.
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Alcune possibili definizioni
... la formazione in quanto funzione viene descritta in termini di complesso congruente e delineato di attività volte allo sviluppo delle risorse umane, con riferimento all'identità, al ruolo ed alle capacità professionalirelazionali delle persone che ne fruiscono, in quanto orientate ad incrementare quali‑quantitativamente le proprie conoscenze e l'efficacia del proprio comportamento organizzativo (M. Bellotto, G. Trentini, 1989, p. 63).
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Alcune possibili definizioni
... significa creare occasioni conversazionali che valorizzino i processi di interpretazione e "disambiguazione" operati dai partecipanti, per identificare chiavi di comprensione e vie di uscita alle situazioni critiche affrontate; significa promuovere una possibile regolazione e sintonia dei differenti registri affettivi e disposizionali degli interlocutori, per consentire spazi di confronto e ascolto reciproco; significa sviluppare processi di negozialità, di cooperazione/conflitto dei vari punti di vista in funzione di approssimazioni più convergenti e condivise, mai definitive o ultimative (G. Scaratti 1998, p. 50).
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Quando la formazione viene effettuata in gruppo è già stata fatta una prima scelta significativa; nel processo stesso di formazione è sotteso il valore positivo che ha il cambiamento effettuato all’interno di relazioni interpersonali. I motivi di questo valore aggiunto sono molti; i più rilevanti sono la possibilità di usufruire di capacità e qualità differenti, proprie di ogni membro del gruppo, e la costruzione di una competenza diversamente articolata, frutto della discussione e anche del conflitto.
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Il gruppo ha in sé la ricchezza di sensibilità, competenze, conoscenze, rappresentazioni, ruoli differenti; la ricchezza è reale se queste opportunità sono finalizzate a costruire qualcosa che superi le prospettive individuali, pur avendo origine dalle stesse. In questa dinamica si crea l’occasione per i membri del gruppo di sperimentare la molteplicità delle idee di contro all’univocità dell’idea.
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LA DIMENSIONE COMPLESSA DEL GRUPPO DI FORMAZIONE
Nella situazione gruppale è possibile utilizzare le seguenti dimensioni formative: la dimensione individuale la dimensione intersoggettiva la dimensione cooperativa
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