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PAPATO VS IMPERO.

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Presentazione sul tema: "PAPATO VS IMPERO."— Transcript della presentazione:

1 PAPATO VS IMPERO

2 Marsilio dei Manardini nacque a Padova poco dopo il 1280
Marsilio DA PADOVA Marsilio dei Manardini nacque a Padova poco dopo il 1280

3 Rettore dell’Università di Parigi e poi consigliere politico dell’Imperatore Ludovico il Bavaro, svolse un ruolo importante nel definire i termini della contesa tra l’imperatore stesso e il papato di Avignone.

4 Il Defensor Pacis rappresenta uno sforzo in questo senso: terminato nel 1324, venne condannato da Papa Giovanni XXII come opera eretica nel 1327. Non è noto quando e dove Marsilio morì, ma in alcuni documenti del 1342 si parlava di lui già come un defunto.

5 Marsilio combatte la dottrina ierocratica
Leggi Stabilite con attività legislativa Non sono un’inclinazione naturale ma sono considerate come la scienza di quanto è giusto e civilmente vantaggioso Che appartiene al popolo Inteso come intero corpo di cittadini, o come parte prevalente; con questa parte non fa riferimento solo alla quantità piuttosto alla qualità delle persone che istituiscono leggi Nicholas Pieretti e Gemma Gaudenzi

6 Principio fondamentale: solo le decisioni di un’assemblea possono
Eleggere incaricati a farle rispettare Emanare leggi Ed Vale anche per il mondo della Chiesa Infatti le decisioni del concilio sono legittime, a differenza delle decisioni del pontefice

7 Possono essere chiarite solo da CONCILIO GENERALE DEI FEDELI
Le espressioni dubbie della legge divina, definite anche “articoli di fede cristiana” Possono essere chiarite solo da CONCILIO GENERALE DEI FEDELI (o la loro maggioranza) intero corpo di cittadini, o come parte prevalente; con questa parte non fa riferimento solo alla quantità piuttosto alla qualità delle persone che istituiscono leggi NESSUNO è dispensato dalle leggi evangeliche Solo il concilio generale (o il legislatore umano fedele) può Proibire cose permesse dalla legge divina Obbligare chi trasgredisce a incorrere in una pena, nella vita presente o futura

8 DEFENSOR PACIS: ruolo del pontefice e leggi divine
CONCILIARISMO Sostenuta da Marsilio ma anche da molti uomini di Chiesa DEFENSOR PACIS: ruolo del pontefice e leggi divine

9 Possono essere chiarite solo da CONCILIO GENERALE DEI FEDELI
Le espressioni dubbie della legge divina, definite anche “articoli di fede cristiana” Possono essere chiarite solo da CONCILIO GENERALE DEI FEDELI (o la loro maggioranza) intero corpo di cittadini, o come parte prevalente; con questa parte non fa riferimento solo alla quantità piuttosto alla qualità delle persone che istituiscono leggi NESSUNO è dispensato dalle leggi evangeliche Solo il concilio generale (o il legislatore umano fedele) può Proibire cose permesse dalla legge divina Obbligare chi trasgredisce a incorrere in una pena, nella vita presente o futura

10 Legislatore Umano Fedele
Ha il diritto di esercitare il giudizio coercitivo I candidati agli ordini ecclesiastici Tutti gli eretici e i criminali, o altre persone soggette a pena o punizione temporale

11 DANTE ALIGHIERI (Firenze 1265-Ravenna 1321) scrisse “Monarchia”
fine XIII secolo o inizio XIV composta da tre libri Necessità di una monarchia universale Rapporti tra Impero e Chiesa Autorità imperiale concessa da Dio al popolo romano, il quale diffuse il Cristianesimo

12 Dante afferma che i due poteri (temporale e spirituale) sono autonomi, poiché entrambi derivano direttamente da Dio. Il loro rapporto è come quello tra “due soli” ma con obiettivi diversi IMPERO: felicità dell’uomo in questa vita, combattendo la malvagità CHIESA: raggiungimento della beatitudine eterna La loro azione è complementare: l’opera della chiesa richiede come presupposto indispensabile l’azione dell’imperatore ma poiché il fine il fine della Chiesa è più alto di quello dell’imperatore, l’impero deve alla chiesa una naturale riverenza Tommaso Capomagi

13 I libro della Monarchia:
monarchia universale necessaria a un buon ordinamento del mondo sostiene la PACE UNIVERSALE Perché la monarchia è necessaria al benessere del mondo? risposta teologica risposta filosofica POLITICA di Aristotele quando più elementi sono ordinati ad un unico fine è necessario che uno di essi diriga e gli altri siano diretti. Dante sostiene il pensiero di Aristotele con esempi che vanno dal particolare all’universale Vangelo di Luca (Lc.11,17) “ogni regno in sé diviso sarà desolato” Vangelo di Marco (Mc.12,29 e 32) “Ascolta Israele, il Signore Dio tuo è uno”

14 Il genere umano è pienamente uno quando è totalmente in unità e quindi quando ubbidisce ad un sol principe. Dunque solo ubbidendo ad un solo principe si raggiunge il grado più alto di rassomiglianza con Dio, che rappresenta la perfezione Giuseppe Maroncelli

15 Il bene più importante per l’uomo è lo stato
POLITICA di Aristotele: il potere politico è un prodotto naturale, conseguenza dell’impulso naturale dell’uomo Fu disciplina pratica del Liceo aristotelico, ha per oggetto il comportamento umano L’uomo è un animale politico che organizza la sua vita in modo indipendente dalla religione Questa dottrina fa di Aristotele il primo sostenitore dell’intrinseca socialità dell’uomo Il bene più importante per l’uomo è lo stato

16 Ogni stato è una comunità, ogni comunità si costituisce in vista di un bene.
Il bene più importante, che comprende anche tutti gli altri, è lo STATO È necessario per natura unire gli esseri che non sono in grado di esistere separati l’uno dall’altro; questo è UN IMPULSO NATURALE Desiderio di lasciare dopo di sé un altro simile a sé Ogni stato esiste per natura, è anteriore alla famiglia e a ciascuno di noi, perché il tutto deve essere necessariamente anteriore al singolo individuo Giacomo Lazzari

17 UOMO ARISTOTELE afferma che
Il comando spetti a colui che possiede sia le virtù morali sia le parti dell’anima, necessarie per la gerarchia domestica, nella sua completezza tutto ciò è posseduto solo dall’ UOMO che si comporta come

18 MONARCA Poiché ha la completa autorità sul figlio PADRONE Nel rapporto con lo schiavo Che ha le parti dell’animo e le virtù necessarie per il comando, ma non ben sviluppate Che ha le parti dell’animo e le virtù necessarie per il comando, ma non ha gli stessi diritti GOVERNANTE Rispetto alla moglie Che ha le parti dell’animo e le virtù necessarie per il comando ma è subordinata all’uomo Tutto ciò che l’avvicina al marito è il lavoro domestico Filippo Giangolini


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