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LE FUNZIONI DELL’IMPRESA E LE TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI

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Presentazione sul tema: "LE FUNZIONI DELL’IMPRESA E LE TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI"— Transcript della presentazione:

1 LE FUNZIONI DELL’IMPRESA E LE TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI
Università di Napoli, Federico II Capitolo 4 LE FUNZIONI DELL’IMPRESA E LE TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI Avere delle informazioni è indispensabile, anche a noi come individui per assumere decisioni. Perché per le imprese è ancora più cruciale e delicata l’acquisizione di informazioni? Il processo decisorio è descritto come processo mediante il quale le informazioni sono convertite in corsi di azione Prof. Sergio Sciarelli

2 4.1 LE FUNZIONI DELL’IMPRESA
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Il suo scopo è il soddisfacimento di bisogni umani mediante la messa a frutto di risorse rinvenibili in natura in misura limitata Organizzazione Economica Rappresenta uno strumento per distribuire valore verso tutti i gruppi sociali con cui è in contatto Sistema Sociale IMPRESA E’ un complesso di beni organizzato e retto per lo svolgimento di processi produttivi finalizzati alla produzione di reddito Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Struttura Patrimoniale Prof. Sergio Sciarelli Complementarità delle funzioni considerate che rispondono ad interessi via via più limitati: da quelli della comunità nel suo complesso a quelli dei partecipanti all’organizzazione e, in ultimo, a quelli del solo imprenditore.

3 4.2 TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE SCOPI CHE SPINGONO IL GRUPPO IMPRENDITORIALE AD ORGANIZZARE E GOVERNARE UN’ATTIVITA’ PRODUTTIVA L’AZIENDA E’ LO STRUMENTO DI UNA CAPACITA’ IMPRENDITORIALE FINALIZZATA VERSO CERTI RISULTATI Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli IMPRENDITORE “CLASSICO” O IMPRENDITORE DELEGATO?

4 4.3 TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Teoria della massimizzazione del profitto Teoria dello sviluppo e della sopravvivenza Teoria della creazione e diffusione del valore Teoria manageriale dello sviluppo dimensionale Teoria dei limiti sociali alla massimizzazione del profitto Teoria del successo sociale Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli Teoria della mobilità Finalità imprenditore classico Finalità imprenditore delegato 4

5 4.4 TEORIA DELLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Il profitto è un’entità composita in cui rientrano il compenso per il lavoro imprenditoriale, il premio per il rischio, la contropartita dell’innovazione e la rendita connessa con la posizione monopolistica. … la quota destinata a ripagare il rischio corso nell’attività aziendale PROFITTO … il compenso che spetta all’imprenditore per l’organizzazione dei fattori produttivi … il premio che spetta a colui che promuove l’innovazione Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita … il risultato dell’imperfezione del mercato da cui si origina l’acquisizione di posizioni monopolistiche Prof. Sergio Sciarelli Gli organi di governo sono orientati a scegliere, tra le alternative possibili, quella suscettibile di produrre il maggior reddito.

6 4.5 TEORIA DELLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO Uncertainty condition
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Quale profitto l’imprenditore vuole rendere massimo? Quello di un esercizio, di due esercizi, di una specifica operazione, di un complesso di operazioni? Fattore tempo Time-preference L’imprenditore intende puntare al massimo profitto, sostenendo altresì il rischio più elevato circa il risultato dell’attività di impresa? Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli Fattore rischio Uncertainty condition

7 4.6 TEORIA DELLA SOPRAVVIVENZA AZIENDALE
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Il fine del gruppo imprenditoriale è quello di assicurare la continuità dell’organismo aziendale: il profitto è il mezzo per irrobustire la struttura patrimoniale dell’impresa. Drucker ha proposto di misurare il raggiungimento di tale finalità mediante i cinque seguenti indicatori: Posizione occupata nel mercato Innovazioni Sopravvivenza dell’impresa Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli Redditività Risorse Umane Risorse Finanziarie

8 4.7 TEORIA DELLA CREAZIONE E DIFFUSIONE DEL VALORE
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L’obiettivo dell’imprenditore proprietario, del manager e di tutti i partecipanti all’impresa è accrescere il suo valore economico. Cosa deve essere massimizzato? Potenzialità reddituali dell’impresa Profitto = Ricavi - Costi Valore del capitale azionario Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli 8

9 4.8 TEORIA MANAGERIALE DELLO SVILUPPO DIMENSIONALE (Baumol)
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE I manager sono più interessati all’espansione dell’impresa, perché quest’ultima si traduce sempre in un irrobustimento dell’organizzazione, nell’assunzione di una maggiore forza nei confronti della concorrenza, e nell’ incremento delle retribuzioni ai livelli più elevati di direzione. Ampliamento del volume d’affari (fatturato) rispetto a quello dei profitti globali. Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli Le imprese mirano a realizzare il flusso di profitti che consente di finanziare il massimo sviluppo delle vendite nel lungo periodo. 9

10 4.9 LIMITI SOCIALI ALLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE RICAVI = Prezzo x Quantità Consumatori e Concorrenti COSTI PROFITTO COSTI DI LAVORO Lavoratori COSTI DI APPROVVI- GIONAMENTO Fornitori COSTI DI FINANZIA-MENTO Finanziatori COSTI DI DISTRI-BUZIONE Distributori ONERI FISCALI Pubblica Ammini-strazione COSTI DI ORGANIZ-ZAZIONE COSTI DI RICERCA E SVILUPPO Proprietari Sono relativi all’individuazione di nuove opportunità tecnologiche o di mercato, alla creazione dell’immagine, all’avviamento commerciale. a) L’equilibrio tra costi e ricavi aziendali è difficilmente modificabile in assenza di innovazioni nella gestione; b) le innovazioni nell’organizzazione e nel mercato richiedono il sostenimento di costi che, invece, sono solitamente ridotti in periodi di crisi aziendale; c) il profitto è una quantità residuale che risente delle situazioni di crisi, data la rigidità delle altre grandezze economiche e l’assenza di processi innovativi. Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli Riguardano l’analisi, la progettazione, il controllo e l’adattamento delle strutture, le procedure e le tecniche di ordinamento del lavoro direzionale ed esecutivo.

11 4.10 LA SCALA DELLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Le finalità dell’imprenditore appaiono, in ordine crescente d’importanza, quelle di assicurare la sopravvivenza dell’impresa (mediante il perseguimento del fondamentale equilibrio economico tra costi e ricavi), di affermarsi nell’àmbito della classe sociale di appartenenza e di assumere posizioni di preminenza nella comunità. … il traguardo di più elevato valore; il vero punto di arrivo dell’attività imprenditoriale occupano posizioni strumentali, che consentirebbero all’impresa di svilupparsi rispetto alla concorrenza, preservando il fondamentale equilibrio economico. Prestigio Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli Potere Profitto

12 4.11 RAPPORTO FINALITA’ – VALORI IMPRENDITORIALI
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Tempo Lungo Breve PRESTIGIO POTERE PROFITTO Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita Prof. Sergio Sciarelli Valori Economici Etici

13 4.12 MODERNA TEORIA SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI
IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE a) l’imprenditore «visibile» e strettamente integrato nell’impresa, al quale sembrerebbe potersi applicare la teoria del successo sociale; b) l’imprenditore meno visibile e meno integrato (perché spesso amministratore di un’impresa di piccola dimensione o che comunque non costituisce il centro della sua attività), a cui appare meglio riferibile la teoria della massimizzazione del valore economico dell’impresa nel tempo lungo; La soluzione di dilemmi morali, che attengono anche al campo dell’ etica aziendale, si rivela, oggi, quale fattore caratteristico di una superiore interpretazione della funzione imprenditoriale. Oggi il fabbisogno aziendale di informazioni è aumentato per effetto di Maggiore complessità ambientale - processi organizzativi: decentramento spinto Il flusso di informazioni è circolare ma aperto nel senso che si arricchisce costantemente anche di informazioni che provengono dall’esterno, relative al più generale ambiente e allo specificio contesto conpetitivo in cui l’impresa è inserita c) l’imprenditore delegato (manager), al quale sarebbe applicabile quella che potrebbe essere definita come teoria della mobilità, in quanto spesso il successo dell’impresa dovrebbe, attraverso la mobilità, consentirgli l’affermazione sociale. Prof. Sergio Sciarelli


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