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F-GAS – Certificazione delle imprese

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Presentazione sul tema: "F-GAS – Certificazione delle imprese"— Transcript della presentazione:

1 F-GAS – Certificazione delle imprese
Conduzione delle verifiche e requisiti per il rilascio della certificazione Firenze, 19 Settembre 2013

2 F-GAS certificazione delle imprese
Regolamenti europei, quadro normativo nazionale e Regolamenti tecnici Accredia

3 Gas fluorurati ad effetto serra Normativa europea
Regolamenti europei Normativa nazionale Gas fluorurati ad effetto serra Normativa europea Impianti antincendio Impianti di refrigerazione e condizionamento 842: slide 4

4 Gas fluorurati ad effetto serra
normativa nazionale Normativa nazionale

5 Regolamento Tecnico RT-29
Normativa europea Normativa nazionale Gas fluorurati ad effetto serra Regolamenti Accredia Regolamento Tecnico RT-28 Regolamento Tecnico RT-29

6 Le seguenti imprese hanno l’obbligo di certificazione:
Riferimenti Le seguenti imprese hanno l’obbligo di certificazione: imprese che svolgono attività di installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse* di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenenti gas fluorurati ad effetto serra; imprese che svolgono attività di installazione, manutenzione o riparazione di impianti fissi* di protezione antincendio e di estintori contenenti gas fluorurati ad effetto serra;  

7 Riferimenti *Un’apparecchiatura fissa è definita come un’apparecchiatura che di norma non è in movimento durante il suo funzionamento. Di conseguenza, non rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (CE) n. 842/2006, le apparecchiature di refrigerazione e di condizionamento d’aria usate in tutte le modalità di trasporto. .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

8 Certificazione delle imprese
ATTIVITA’ n° 1 DEFINIZIONE DELLO SCOPO DI CERTIFICAZIONE DELL’AZIENDA. .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

9 Certificazione delle imprese
Il certificato che verrà rilasciato all’impresa non contiene l’abilitazione per tutto ciò che è possibile effettuare sui gas fluorurati, ma solo per quelle attività per cui si dimostra di avere procedure operative, piano della qualità, disponibilità di strumenti e certificati del personale adeguati e coerenti a svolgere le attività che si vuole inserire nel certificato .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

10 Certificazione delle imprese
ESEMPIO N° 1 Una azienda che ha certificato personale con cat. III o IV, non potrà avere un certificato dell’impresa che contenga la possibilità di effettuare l’installazione o la manutenzione di impianti contenenti gas fluorurati, perché anche se avesse le procedure, i piani della qualità e disponibilità di strumenti e attrezzature non ha però sufficienti competenze del personale (con la III categoria si può effettuare solo recupero gas e con la IV solo il controllo delle perdite) .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

11 Certificazione delle imprese
ESEMPIO N° 2 Una azienda che ha certificato personale con categoria I, non potrà avere un certificato dell’impresa che contenga la possibilità di effettuare manutenzione di impianti contenenti gas fluorurati se non ha procedure e disponibilità di strumenti adeguati per effettuare manutenzione, nonostante sia evidente che ha sufficienti competenze del personale .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

12 Certificazione delle imprese
Lo scopo di certificazione più completo che si può trovare scritto su un certificato di una azienda è il seguente: Installazione, manutenzione o riparazione di impianti contenenti gas fluorurati, controllo delle perdite e recupero di gas fluorurati .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

13 Certificazione delle imprese
Nell’esempio n° 2 fatto prima (azienda con personale certificato cat I ma senza disponibilità di attrezzature e procedure per la manutenzione e la riparazione) sul certificato ci sarà scritto: Installazione di impianti contenenti gas fluorurati, controllo delle perdite e recupero di gas fluorurati .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

14 Certificazione delle imprese CERTIFICATI DEL PERSONALE
ATTIVITA’ n° 2 CERTIFICATI DEL PERSONALE .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

15 Certificazione delle imprese
All’ente di certificazione dovra’ essere fornita copia dei certificati definitivi del personale dell’azienda, o i numeri di matricola del proprio personale che si trovano sul sito Non si possono certificare imprese che non abbiano già almeno una persona certificata definitivamente .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

16 Certificazione delle imprese ATTREZZATURE E STRUMENTI DI MISURA
ATTIVITA’ n° 3 ATTREZZATURE E STRUMENTI DI MISURA .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

17 Gestione strumenti e attrezzature
L’ente di certificazione deve avere evidenza che l’impresa abbia attrezzature e procedure operative per il proprio personale sufficienti e coerenti con lo scopo di certificazione .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

18 Gestione strumenti e attrezzature
La prima cosa che deve essere chiarita è che questo non significa che l’azienda deve essere proprietaria delle attrezzature MA SOLO CHE L’ATTREZZATURA DEBBA ESSERE A DISPOSIZIONE quando deve essere utilizzata. Per esempio all’ente di certificazione sono sufficienti: Contratti di noleggio Titoli di comproprietà delle attrezzature tra più installatori .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

19 Normativa su strumenti e attrezzature
Per quanto invece riguarda le procedure operative relative alle attrezzature in dotazione al personale, può essere sufficiente creare proprie istruzioni operative che descrivano come il personale certificato utilizzi quelle in dotazione, e dare evidenza della relativa formazione del personale .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

20 Obblighi su strumenti di misura
Analogo discorso vale per gli strumenti di misura. Non è previsto da nessuna parte il possesso, ma l’ente di certificazione deve avere evidenza, come nel caso delle attrezzature, che lo strumento sia a disposizione dell’impresa quando occorre .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

21 Obblighi normativi su strumenti
Nel caso degli strumenti di misura però dobbiamo anche confrontarci con il problema delle tarature e con quanto prescrive un regolamento europeo, il Regolamento 1516/2007. Vediamo prima di tutto le principali operazioni sulle macchine firgorifere .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.  

22 Principali operazioni su macchine frigorifere
Operazioni di vuoto Tenuta impianti e ricerca perdite Carica del refrigerante Recupero del refrigerante

23 La dotazione di base è costituita da: Pompa per vuoto
Operazioni di vuoto La dotazione di base è costituita da: Pompa per vuoto

24 Operazioni di vuoto Gruppo manometrico a 4 vie Tubazioni flessibili
Bilancia elettronica specifica per pesatura refrigeranti

25 Reg. (CE) 1516/2007, art. 8 – Riparazioni delle perdite
Tenuta impianti e ricerca perdite Reg. (CE) 1516/2007, art. 8 – Riparazioni delle perdite Reg. (CE) 1516/2007, art. 10 – Requisiti per apparecchiature di nuova installazione L’operatore assicura che la riparazione venga eseguita da personale certificato ad effettuare tale specifica attività. Prima della riparazione si procede, se necessario, allo svuotamento o al recupero del refrigerante. L’operatore assicura che venga effettuata una prova di tenuta con azoto esente da ossigeno o altra prova di pressione e gas secco adeguati, seguita, se necessario, da evacuazione, ricarica e prova di tenuta. Prima della prova di pressione con azoto esente da ossigeno o con altro gas adeguato per prove di pressione, i gas fluorurati vengono se necessario recuperati da tutto il sistema. Le apparecchiature di nuova installazione sono controllate immediatamente dopo la loro messa in funzione per verificare l’assenza di perdite.

26 Tenuta impianti e ricerca perdite
Il Reg. (CE) 1516/2007 stabilisce che: I controlli delle perdite devono essere effettuati con metodi di misurazione diretta o indiretta.

27 Tenuta impianti e ricerca perdite
Reg. (CE) 1516/ Art. 6 – Metodi di misurazione diretta 1.Per individuare le perdite, il personale certificato utilizza uno o più dei seguenti metodi di misurazione diretta: Controllo mediante dispositivi* di rilevazione adeguati per il refrigerante Applicazione di un fluido di rilevazione all’ultravioletto (UV) o di un colorante Soluzioni schiumose depositate/acqua saponata I dispositivi di rilevazione del gas sono controllati ogni 12 mesi per verificarne il corretto funzionamento. La sensibilità dei dispositivi portatili di rilevazione del gas è di almeno 5 grammi all’anno

28 Tenuta impianti e ricerca perdite
Reg. (CE) 1516/ Art. 7 – Metodi di misurazione indiretta Pressione Temperatura Corrente del compressore Livelli dei liquidi Volume di ricarica 1.Per individuare una perdita, il personale certificato effettua un controllo visivo e manuale dell’apparecchiatura e analizza uno o più dei seguenti parametri Pressione Temperatura Corrente del compressore Livelli dei liquidi Volume di ricarica

29 Tenuta impianti e ricerca perdite
Quindi il primo punto importante che si vuole sottolineare è che nessuno obbliga l’impresa a scegliere metodi diretti o indiretti di misura , è l’impresa che sceglie quale metodo di misura e controllo delle perdite utilizzare, visto che ha personale competente in quanto certificato, assumendosi la responsabilità del metodo scelto Nel caso l’impresa però decida di usare il cercafughe elettronico, e solo in quel caso, il regolamento Europeo 1516/2007 impone che questo strumento sia tarato ogni 12 mesi con una sensibilità non superiore al 5%. 1.Per individuare una perdita, il personale certificato effettua un controllo visivo e manuale dell’apparecchiatura e analizza uno o più dei seguenti parametri Pressione Temperatura Corrente del compressore Livelli dei liquidi Volume di ricarica

30 Tenuta impianti e ricerca perdite
Per tutti gli altri strumenti di misura non viene richiesta dall’ente di certificazione esplicitamente la taratura per ogni strumento, ma che essi siano sotto controllo, vale a dire che si riesca ad avere evidenza che i propri strumenti di misura periodicamente hanno un confronto con altri strumenti per rilevare gli errori 1.Per individuare una perdita, il personale certificato effettua un controllo visivo e manuale dell’apparecchiatura e analizza uno o più dei seguenti parametri Pressione Temperatura Corrente del compressore Livelli dei liquidi Volume di ricarica

31 Strumenti e attrezzature
Facciamo un esempio. Se un rivenditore o grossista di materiali o strumenti ha uno strumento di misura in magazzino che viene regolarmente tarato (e viene data copia del certificato di taratura di quello strumento), e le imprese portano i loro strumenti periodicamente ad effettuare una misura di confronto con quello strumento tarato (con un documento datato e firmato dall’impresa che indichi giorno, tipo di misura, dati dello strumento che effettua la misura e quello usato per confrontarlo, e i risultati della misura), questo è sufficiente per dire che lo strumento è sotto controllo 1.Per individuare una perdita, il personale certificato effettua un controllo visivo e manuale dell’apparecchiatura e analizza uno o più dei seguenti parametri Pressione Temperatura Corrente del compressore Livelli dei liquidi Volume di ricarica

32 Strumenti e attrezzature
ESEMPIO n° 2. Se periodicamente un gruppo di imprese associate, consorziate o semplicemente che hanno il fine comune del tenere sotto controllo i propri strumenti di misura manda a turno uno qualsiasi degli strumenti a tarare, e subito dopo l’effettuazione della taratura viene effettuata una misura di confronto con gli strumenti analoghi delle altre imprese, questo pure è tenere sotto controllo la propria strumentazione 1.Per individuare una perdita, il personale certificato effettua un controllo visivo e manuale dell’apparecchiatura e analizza uno o più dei seguenti parametri Pressione Temperatura Corrente del compressore Livelli dei liquidi Volume di ricarica

33 Strumenti e attrezzature
L’errore massimo ammesso per i propri strumenti o è scritto nel libretto di uso e manutenzione dell’impianto, altrimenti se non è riportato da nessuna parte lo decide l’impresa. Se le misure sono superiori a quelle consentite dai libretti o dichiarate dall’impresa allora lo strumento deve essere riparato e sottoposto nuovamente alla procedure di confronto di misure prima descritte 1.Per individuare una perdita, il personale certificato effettua un controllo visivo e manuale dell’apparecchiatura e analizza uno o più dei seguenti parametri Pressione Temperatura Corrente del compressore Livelli dei liquidi Volume di ricarica

34 Riepilogo attrezzature/strumenti Attrezzature necessarie
Attività svolta dall’impresa – Attrezzature necessarie Controllo delle perdite Recupero di gas fluorurati Installazione Manutenzione o riparazione Pompa per il vuoto X Bombola azoto o gas inerte Gruppo manometrico Impianto per saldobrasatura Recuperatore di gas e bombola da recupero Strumenti necessari Cercafughe elettronico (tarato) o fluido UV o schiuma Termometro o multimetro o pinza amperometrica (tarati) X (OPZ) Manometro (tarato) Bilancia (tarata)

35 IL PIANO DELLA QUALITA’
ATTIVITA’ n° 4 IL PIANO DELLA QUALITA’

36 Definizioni e caratteristiche
UNI ISO 10005:2007 Definizioni e caratteristiche Piano della qualità: Documento che, per soddisfare i requisiti di uno specifico progetto, prodotto, processo o contratto, specifica quali processi, procedure e risorse associate sono utilizzati e da chi e quando Documentazione del piano della qualità: il piano della qualità dovrebbe indicare come le attività richieste si eseguano, o direttamente o riferendosi ad appropriate procedure documentate o ad altri documenti (per esempio istruzione operativa, normativa applicabile, manuale d’uso e manutenzione) Gli organismi accreditati di cui al punto 1 devono definire uno schema per la certificazione delle imprese che preveda la predisposizione da parte dell'impresa di un Piano della Qualità (1 ) atto a dimostrare il rispetto dei seguenti requisiti specificatamente previsti dai pertinenti regolamenti di esecuzione della Commissione europea: a) l'impresa impiega personale certificato ai sensi dell'articolo 9, comma 1, per le attività che richiedono una certificazione, in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto; b) l'impresa è in grado di dimostrare che il personale impiegato nelle attività per cui è richiesta la certificazione ha a disposizione gli strumenti e le procedure necessari per svolgerle. Le imprese in possesso di certificato sono tenute a comunicare all'organismo di certificazione che ha rilasciato il certificato ogni variazione del numero del personale certificato, del volume di attività e di ogni altra variazione che implichi il mutamento delle condizioni per il mantenimento della certificazione dell'impresa. (1 ) Per Piano della Qualità, come definito dalla norma UNI/ISO 10005, si intende un documento che precisa le particolari modalità operative, le risorse e le sequenze delle attività relative alla qualità di un determinato prodotto, progetto o contratto.

37 Definizioni e caratteristiche
UNI ISO 10005:2007 Definizioni e caratteristiche Il piano della qualità è un documento che ha lo scopo raccogliere in modo organizzato l'elenco dei documenti, delle evidenze, delle registrazioni e in genere di tutte le regole che un’impresa si è data al fine di garantire tutti gli aspetti previsti dalla normativa applicabile e quelli contrattualizzati con uno specifico cliente o in una specifica attività Presentazione e struttura: la presentazione del piano della qualità può avere varie forme, per esempio una semplice descrizione testuale, un prospetto, una matrice documentale, una mappa di processo, un diagramma di flusso del lavoro o un manuale. Tutti questi possono essere rappresentati in formato elettronico o in formato cartaceo

38 UNI ISO 10005:2007 Contenuto del piano della qualità
Scopo e campo di applicazione Obiettivi per la qualità Tenuta sotto controllo dei documenti e dei dati Tenuta sotto controllo delle registrazioni Risorse Requisiti Comunicazione con il cliente Approvvigionamento Erogazione del servizio Identificazione e rintracciabilità Proprietà del cliente Conservazione del prodotto Tenuta sotto controllo del prodotto non conforme Monitoraggio e misurazione

39 Tenuta sotto controllo dei documenti e dei dati
UNI ISO 10005:2007 principali elementi Tenuta sotto controllo dei documenti e dei dati Il piano della qualità dovrebbe stabilire, per i documenti e i dati applicabili al caso specifico: a) come sono identificati i documenti ed i dati; b) da chi sono riesaminati ed approvati i documenti e i dati; c) a chi sono distribuiti i documenti, o notificata la relativa disponibilità; d) come può essere ottenuto l’accesso ai documenti e ai dati.

40 Tenuta sotto controllo delle registrazioni
UNI ISO 10005:2007 principali elementi Tenuta sotto controllo delle registrazioni Il piano della qualità dovrebbe specificare quali registrazioni dovrebbero essere stabilite e come queste sono mantenute. Tali registrazioni potrebbero comprendere registrazioni di riesame della progettazione, registrazioni di ispezioni e prove di misurazioni di processi, ordini di lavoro, disegni, verbali di riunioni. Gli argomenti da considerare includono quanto segue: a) come, dove e per quanto tempo sono conservate le registrazioni; b) quali sono i requisiti contrattuali e cogenti e come sono soddisfatti; c) in che modo le registrazioni sono conservate (per esempio in formato cartaceo o elettronico); d) come sono definiti e soddisfatti i requisiti di leggibilità, di archiviazione, di rintracciabilità, di disponibilità e di riservatezza; e) quali metodi sono utilizzati per assicurare che le registrazioni siano disponibili quando richieste; f) quali registrazioni sono fornite al cliente, quando e con quali mezzi; g) in quale lingua, se applicabile, sono fornite le registrazioni testuali; h) l’eliminazione delle registrazioni.

41 Infrastruttura ed ambiente di lavoro
UNI ISO 10005:2007 principali elementi Risorse Materiali Risorse umane Infrastruttura ed ambiente di lavoro . Materiali Nel caso in cui fossero richiesti materiali (materie prime e/o componenti) con caratteristiche specifiche, il piano della qualità dovrebbe indicare o fare riferimento alle specifiche o alle norme cui i materiali devono essere conformi. Risorse umane Il piano della qualità dovrebbe specificare, ove necessario, le competenze particolari richieste per determinati ruoli o attività del caso specifico. Il piano della qualità dovrebbe definire uno specifico addestramento, o altre azioni richieste per il personale. Il piano dovrebbe includere: a) le esigenze per il nuovo personale e per il suo addestramento; b) l’addestramento del personale già esistente in relazione a metodi operativi nuovi o revisionati. Infrastruttura ed ambiente di lavoro Il piano della qualità dovrebbe stabilire i requisiti particolari del caso specifico riguardo alla fabbricazione o alla disponibilità di servizi, ai luoghi di lavoro, agli strumenti ed alle attrezzature, alla tecnologia dell’informazione e della comunicazione, ai servizi di supporto ed ai mezzi di trasporto necessari perché il piano stesso sia completato con successo.

42 Requisiti Erogazione dei servizi Monitoraggio e misurazione
UNI ISO 10005:2007 principali elementi Requisiti Approvvigionamento Erogazione dei servizi Monitoraggio e misurazione Il piano della qualità dovrebbe definire quanto segue: a) le caratteristiche critiche dei prodotti approvvigionati che influenzano la qualità del prodotto dell’organizzazione; b) come quelle caratteristiche sono comunicate ai fornitori, per permettere un adeguato controllo durante tutto il ciclo di vita del prodotto o del servizio; c) i metodi da utilizzare per valutare, selezionare, e tenere sotto controllo i fornitori; d) i requisiti per i piani della qualità del fornitore o per altri piani, ed i riferimenti ad essi, ove appropriato; e) i metodi da utilizzare per soddisfare i pertinenti requisiti dell’assicurazione della qualità inclusi i requisiti cogenti che si applicano ai prodotti approvvigionati; f) come l’organizzazione intende verificare la conformità del prodotto approvvigionato ai requisiti specificati; g) le strutture ed i servizi che sono affidati all’esterno. Erogazione dei servizi Quando l’installazione o la messa in servizio sono un requisito, il piano della qualità dovrebbe stabilire come il prodotto è installato e quali caratteristiche devono essere verificate e validate in quella fase. Quando il caso specifico comprende attività che seguono la consegna (per esempio manutenzione o servizi di supporto o di addestramento), il piano della qualità dovrebbe stabilire come l’organizzazione intenda assicurare la conformità ai requisiti applicabili, quali: a) leggi e regolamenti; b) codici e pratiche industriali; c) la competenza del personale, compresi gli apprendisti; d) la disponibilità di supporto tecnico iniziale ed in corso d’opera durante il periodo di tempo concordato.

43 Erogazione dei servizi
UNI ISO 10005:2007 principali elementi CNA FI-PO-PT, con il supporto di RINA, ha predisposto dei piani della Qualità «tipo» per le categorie più importanti di attività, la cui compilazione è assai semplice e di immediata comprensione Il piano della qualità dovrebbe definire quanto segue: a) le caratteristiche critiche dei prodotti approvvigionati che influenzano la qualità del prodotto dell’organizzazione; b) come quelle caratteristiche sono comunicate ai fornitori, per permettere un adeguato controllo durante tutto il ciclo di vita del prodotto o del servizio; c) i metodi da utilizzare per valutare, selezionare, e tenere sotto controllo i fornitori; d) i requisiti per i piani della qualità del fornitore o per altri piani, ed i riferimenti ad essi, ove appropriato; e) i metodi da utilizzare per soddisfare i pertinenti requisiti dell’assicurazione della qualità inclusi i requisiti cogenti che si applicano ai prodotti approvvigionati; f) come l’organizzazione intende verificare la conformità del prodotto approvvigionato ai requisiti specificati; g) le strutture ed i servizi che sono affidati all’esterno. Erogazione dei servizi Quando l’installazione o la messa in servizio sono un requisito, il piano della qualità dovrebbe stabilire come il prodotto è installato e quali caratteristiche devono essere verificate e validate in quella fase. Quando il caso specifico comprende attività che seguono la consegna (per esempio manutenzione o servizi di supporto o di addestramento), il piano della qualità dovrebbe stabilire come l’organizzazione intenda assicurare la conformità ai requisiti applicabili, quali: a) leggi e regolamenti; b) codici e pratiche industriali; c) la competenza del personale, compresi gli apprendisti; d) la disponibilità di supporto tecnico iniziale ed in corso d’opera durante il periodo di tempo concordato.

44 Esempio 1: pdq “prospetto”
UNI ISO 10005:2007 Esempio 1: pdq “prospetto”

45 Esempio 4: pdq “Testo descrittivo”
UNI ISO 10005:2007 Esempio 4: pdq “Testo descrittivo”

46 UNI ISO 10005:2007 Esempi applicativi

47 UNI ISO 10005:2007 Esempi applicativi

48 UNI ISO 10005:2007 Esempi applicativi

49 UNI ISO 10005:2007 Esempi applicativi

50 UNI ISO 10005:2007 Esempi applicativi

51 UNI ISO 10005:2007 Esempi applicativi

52 Visite dell’ente di certificazione
LA VISITA DI CERTIFICAZIONE: REGOLE GENERALI

53 Visite dell’ente di certificazione
La visita di certificazione ha lo scopo di verificare se i 4 punti precedenti (scopo di certificazione, personale certificato, attrezzature e strumenti, piano della qualità) sono conformi al regolamento 303/2008 o 304/2008 ed al documento RT-29 di Accredia

54 REGOLE GENERALI Sub-appalto
1° - l'impresa opera SOLO con personale proprio: in questo caso l'impresa viene certificata e pure il personale dell'impresa; 2° - l'impresa opera IN PARTE con personale proprio: in tal caso, l'impresa viene certificata e anche il personale dipendente che opera su gas fluorurati; inoltre, l'impresa deve documentare gli accordi con le altre imprese certificate (anche individuali) cui sono affidati i lavori in regime di subappalto; 3° - l'impresa non opera direttamente ma subappalta tutta l'attività su fgas: in questo caso l'impresa non ha obbligo di certificazione. .   NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate.   54

55 Visite dell’ente di certificazionei
La visita di certificazione può avere 3 esiti: 1° presenza di non conformità gravi (personale non certificato o certificato con categorie non coerenti con lo scopo di certificazione, mancanza di disponibilità di strumenti, piano della qualità mancante o deficitario in molti punti: in quel caso il certificato non viene rilasciato e la visita deve essere ripetuta

56 Visite dell’ente di certificazionei
2° presenza di non conformità non gravi: in questo caso il certificato viene rilasciato all’impresa, e la risoluzione delle non conformità riscontrate, a discrezione dell’ente di certificazione, è rimandata alla verifica annuale successiva o, nei casi più gravi, ad una visita straordinaria intermedia prima della scadenza annuale.

57 Visite dell’ente di certificazionei
3° assenza di non conformità e/o presenza di soli suggerimenti per il miglioramento. In questo caso la certificazione viene rilasciata all’impresa e la verifica successiva (documentale o sul sito) viene effettuata rispettando il piano quinquennale delle verifiche elencato nella diapositiva seguente

58 Visite dell’ente di certificazione
Qualora il certificato venga rilasciato, esso dura 5 anni. Ogni anno deve essere effettuata una ispezione (documentale o sul sito). RINA adotta questa periodicità: 1° visita: Certificazione 2° visita (12 mesi da certificazione): ispezione documentale 3° visita (24 mesi dalla certificazione): ispezione documentale 4° visita (36 mesi dalla certificazione): visita sul sito dell’impresa 5° visita (48 mesi dalla certificazione): ispezione documentale

59 Visite dell’ente di certificazione
L’ispezione documentale è sostanzialmente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio dell’impresa in cui viene dichiarato che è stata effettuata almeno una attività sui gas fluorurati coerente con lo scopo di certificazione, corredata delle eivdenze oggettive che l’attività è stata effettuata davvero (ad esempio copie dei certificati di conformità, certificati di esecuzione lavori,, ecc ecc)

60 IL CONTRATTO CON L’ENTE DI CERTIFICAZIONE
UNI ISO 10005:2007 Esempi applicativi IL CONTRATTO CON L’ENTE DI CERTIFICAZIONE

61 Contratto per la certificazione delle imprese

62 Rapporto di verifica ispettiva

63 Sanzioni SANZIONI

64 Violazioni degli obblighi a carico delle imprese
Sanzioni Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. (Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2013) Violazione degli obblighi in materia di contenimento delle perdite di gas fluorurati (art. 3) o di recupero dei gas (art. 4) Violazioni degli obblighi a carico delle imprese Violazione degli obblighi in materia di contenimento delle perdite di gas fluorurati (art. 3) o di recupero dei gas (art. 4) nei casi di operatore che si avvalgano di persone che non siano in possesso del pertinente certificato (da a euro) o che non tengano il registro dell'apparecchiatura o il registro del sistema o lo redigano non correttamente (da 500,00 euro a 5.000,00 euro). Violazioni degli obblighi a carico delle imprese (art. 5): si fa riferimento alle attività di presa in consegna di gas fluorurati ad effetto serra utilizzando personale non in possesso del pertinente certificato (sanzione amministrativa pecuniaria da ,00 euro a ,00 euro), o le le imprese che svolgono le attività disciplinate dai regolamenti (CE) n. 303/2007 e n. 304/2007 senza essere in possesso del pertinente certificato (sanzione amministrativa pecuniaria da ,00 euro a ,00 euro).

65 Sanzioni

66 IL REGISTRO TELEMATICO NAZIONALE
Il sito IL REGISTRO TELEMATICO NAZIONALE

67 Gas Fluorurati - Registro Nazionale
L'articolo 13 del DPR 43/2012 istituisce presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate. La gestione del Registro è affidata alle Camere di Commercio competenti, capoluogo di regione e di provincia autonoma. Il Registro è costituito da diverse sezioni: A partire dalla data di istituzione del Registro (11/02/2013), chiunque intenda svolgere le attività previste dalla norma deve preventivamente iscriversi al Registro.

68 Gas Fluorurati - Registro Nazionale

69 Gas Fluorurati - Registro Nazionale

70 Gas Fluorurati - Registro Nazionale

71 Gas Fluorurati - Registro Nazionale

72 Certificato di qualifica delle imprese


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