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NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI SOLDI SISTEMA DI “INDICATORI”

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Presentazione sul tema: "NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI SOLDI SISTEMA DI “INDICATORI”"— Transcript della presentazione:

1 NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI SOLDI SISTEMA DI “INDICATORI”
Q La qualita dell’assistenza sanitaria NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI SOLDI DIFFICOLTA’ OGGETTIVE DIFFICOLTA’ ORGANIZZATIVE RAPPORTO / RAPPORTO/ BISOGNO RISORSE BISOGNO RISORSE SCELTE FINANZIARIE SCELTE GESTIONALI SISTEMA DI “INDICATORI”

2 Q GLI INDICATORI Definizioni comuni:
Definizione quantificabile di variabili che descrivono una situazione Caratteristiche osservabili empiricamente che ci danno “un segnale” per valutare un risultato, una situazione, l’andamento di un intervento, la realizzazione di un progetto

3 Q COSA SONO Gli indicatori rappresentano informazioni selezionate
Allo scopo di misurare i cambiamenti Che si verificano nei fenomeni osservati Per orientare i processi decisionali dei diversi livelli istituzionali

4 Q CARATTERISTICHE DI UN BUON INDICATORE /CRITERIO
M isurabile (rilevabile in modo riproducibile) I mportante (pertinente ad un problema frequente o con notevoli conseguenze sui pazienti (clienti) o sui costi) S emplice (chiaro) U tilizzabile (utilizzato) R isolvibile (relativo ad un problema di cui si può far qualcosa con le risorse disponibili) A ccettabile (da chi deve rilevarlo ed applicarlo)

5 FONDATEZZA SCIENTIFICA
Q MISURABILITA’ RIPRODUCIBILITA’ ACCETTABILITA’ SPECIFICITA’ FONDATEZZA SCIENTIFICA “L’indicatore di qualità deve essere vissuto come strumento di miglioramento e non solo come strumento di controllo”

6 Q Gli indicatori un indicatore imperfetto è sempre meglio di niente:
La definizione e la scelta degli indicatori da utilizzare varia a seconda del contesto in cui si opera e deve tenere conto di altre considerazioni un indicatore imperfetto è sempre meglio di niente: L’imprecisione non indica inutilità; Indicatori perfetti non esistono; Disporre di dati sull’output,per quanto approssimativi,è meglio che non averne nessuno. se possibile confrontare gli indicatori con quelli resi disponibili da fronti esterne: L’indicatore da utilizzare deve essere scelto dopo un’accurata analisi degli indicatori utilizzati in esperienze simili; Spesso non sarà necessario inventare cose nuove ma utilizzare quanto già sperimentato. Usare indicatori che possono essere resi disponibili tempestivamente: È del tutto inutile fornire informazioni quando non più necessarie; Una misura tempestiva, seppure meno accurata, è generalmente preferibile ad una più precisa ma meno tempestiva; Non fornire più informazioni di quelle che probabilmente verranno usate: Troppi dati possono mandare in tilt un sistema distogliendo l’attenzione dalle informazioni importanti e ridurre la credibilità del sistema.

7 Q Sono indicatori quegli elementi della struttura, del processo e dell’esito dell’assistenza rilevabili in modo sistematico e che forniscano indicazioni sulla qualità dell’assistenza.

8 Q CATEGORIE FONDAMENTALI DI INDICATORI
1. STRUTTURE – RISORSE Mezzi finanziari Personale Attrezzature Spazi Orari di apertura Modalità organizzative 2. PROCESSO Volume di prestazione Natura delle prestazioni 3. ESITO Salute degli utenti Soddisfazione degli utenti 4. CONDIZIONI DI SALUTE E COMPORTAMENTI SANITARI DELLA POPOLAZIONE

9 Q Eventi sentinella e indicatori
per individuazione di problemi DI ESITO Infezioni ospedaliere Morti intraoperatori Morti che rientrano in un elenco di eventi “evitabili” Cadute dei pazienti ed altri incidenti (corpi estranei,ustioni,ecc….) Deficit neurologici insorti durante il ricovero Complicazioni dell’anestesia Reazioni avverse ai farmaci e ai materiali diagnostici DI PROCESSO Ritorni non pianificati in sala operatoria Tessuti normali rimossi chirurgicamente Riammissioni non pianificate entro tre mesi Durata del ricovero superiore al 90% percentile regionale per quel raggruppamento diagnostico Trasferimento non programmato a centri di livelli superiori Tempi di non funzionamento delle apparecchiature Errori di somministrazione dei farmaci Specifiche lagnanze dei pazienti

10 Q INDICATORI RELATIVI AL SISTEMA INFORMATIVO
Registrazione dei tempi di attesa Segnalazione di eventi sentinella - cadute / incidenti - riammissioni non pianificate DRG per reparto Variabilità dei tassi di attività - nel tempo - nello spazio Uso di questionari per la soddisfazione degli utenti Rilevazione delle lagnanze

11 Q Contenuti e modalità di utilizzo degli
Q Contenuti e modalità di utilizzo degli indicatori di efficienza e di qualità nel SSN (decreto Min. Sanità, 11 Aprile 1994) Art. 1, comma 2: “Gli indicatori rappresentano informazioni selezionate allo scopo di misurare i cambiamenti che si verificano nei fenomeni osservati e, conseguentemente, di orientare i processi decisionali dei diversi livelli istituzionali”

12 Q FINALITA’ E CONTENUTI
Il SSN adotta un insieme di indici Quale strumento ordinario e sistematico Per l’autovalutazione e la verifica Dell’efficienza gestionale E dei risultati delle attività sanitarie

13 RACCOLTA E TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI
Q RACCOLTA E TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI Il Direttore Generale è responsabile della raccolta delle informazioni Per la produzione degli indicatori E della trasmissione delle informazioni alla Regione ed al Ministero della Sanità (Art. 2 C.1)

14 Q RAPPORT0 ANNUALE Il Direttore Generale dispone la redazione e pubblicazione di un rapporto annuale in cui sono esposti ed analizzati: I valori assunti dagli indicatori Gli scostamenti rispetto ai valori nazionali e regionali Trasmissione: entro il 30 Giugno a REGIONE MINISTERO DELLA SANITA’ (Art.3 C.2)

15 Q RELAZIONE REGIONALE Illustra: (Art.3 C.3)
Lo stato sanitario della Regione L’attuazione del processo di pianificazione regionale Valutazione circa l’efficacia dei criteri di programmazione e di allocazione delle risorse adottati utilizzando gli indicatori (Art.3 C.3)

16 Q SUCCESSIVO DECRETO CONTENUTI E SPECIFICHE DELLE INFORMAZIONI BASE
TENENDO CONTO DEGLI ATTUALI FLUSSI INFORMATIVI TEMPI DI REALIZZAZIONE GRADUALITA’ (Art.2 C.2)

17 Q REGIONI UTILIZZANO GLI INDICATORI PER LE ATTIVITA’ ART.2, C.2 D.LGS 502/92 INDIRIZZO TECNICO, PROMOZIONE E SUPPORTO NEI CONFRONTI DELLE AUSL E AO

18 Q RUOLO REGIONE E AUSL LE REGIONI E LE AUSL HANNO LA FACOLTA’
DI ADOTTARE ULTERIORI IND. ADEGUATI, SIGNIFICATIVI ED INFLUENTI AL FINE DI ASSISTERE EFFICACEMENTE I PROCESSI REGIONALI E LOCALI (Art.1 C.3)

19 Q MINISTERO UTILIZZA GLI INDICATORI PER LA DEFINIZIONE DEL PSN
VERIFICHE DI ATTUAZIONE DEL PSN REDAZIONE DELLA RELAZIONE SULLO STATO SANITARIO DEL PAESE

20 Q LE REGIONI E IL MINISTERO POSSONO
DEFINIRE MODALITA’ DIVERSE DI TRASMISSIONE DEI DATI (Art.2 C.1)

21 Q MODALITA’ DI UTILIZZO
MINISTERO, REGIONI E PROVINCE AUTONOME DIFFONDONO PERIODICAMENTE I valori di riferimento Gli intervalli di variazione osservati A livello nazionale e regionale Per consentire alle AUSL l’autovalutazione

22 INDICATORI E LIVELLI ASSISTENZIALI
Q ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO ASSISTENZA SANITARIA DI BASE ASSISTENZA SPECIALISTICA SEMIRESIDENZIALE E TERRITORIALE ASSISTENZA OSPEDALIERA ASSISTENZA SANITARIA RESIDENZIALE A NON AUTOSUFFICIENTI E LUNGODEGENTI STABILIZZATI INDICATORI E LIVELLI ASSISTENZIALI


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