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Il Clima di Fiducia dell’Agricoltura

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Presentazione sul tema: "Il Clima di Fiducia dell’Agricoltura"— Transcript della presentazione:

1 Il Clima di Fiducia dell’Agricoltura
Panel Ismea Terzo trimestre 2013 30 ottobre 2013

2 L’Indice di Clima di Fiducia dell’Agricoltura
Evoluzione dell’Indice e delle sue componenti Terzo trimestre 2013 -6,9 il valore dell’Indice +3,0 la variazione assoluta su base trimestrale +3,5 la variazione assoluta su base annua Giudizi sulla situazione degli affari correnti dell’impresa -12, il valore del saldo* +4, la variazione su base trimestrale +3, la variazione su base annua Attese sulla situazione economica futura dell’impresa (2-3- anni) -1, il valore del saldo* +0, la variazione su base trimestrale +2, la variazione su base annua Nel terzo trimestre del 2013 l’indice di fiducia dell’Agricoltura si conferma negativo ma in miglioramento. Pari a -6,9 sale di tre punti sul valore del secondo trimestre dell’anno rispetto a quando gli imprenditori agricoli si sono rivelati più ottimisti circa l’andamento corrente e futuro, a 2-3 anni, degli affari della loro impresa. Su base annua il sentiment degli agricoltori registra un miglioramento analogo (+3,5 punti): anche in questo caso è stato determinate il maggiore ottimismo sul futuro, ma anche sul presente. Circa la situazione corrente, va evidenziato che si tratta del primo vero miglioramento a partire dal secondo trimestre del 2012, ossia da quando la componente corrente aveva registrato una dinamica costantemente negativa. Le ragioni che giustificano questo miglioramento vanno ravvisate nell’allentamento delle tensioni, osservato nel corso del trimestre, sul fronte dei costi dei mezzi correnti di produzione che ha avuto delle ripercussioni positive, seppure lievi e comunque settoriali, sugli affari correnti delle aziende. *L’indice, il cui campo di variazione va da -100 a +100, è dato dalla media ponderata dell’indice di fiducia dei sei settori del Panel Ismea (Seminativi, Legnose, Olive da olio, Vitivinicoltura, Zootecnia da carne e Zootecnia da latte). I pesi esprimono il contributo di ciascun settore alla Produzione agricola nazionale calcolata ai prezzi di base (media mobile dell’ultimo triennio disponibile). L’indice di clima settoriale è dato invece dalla media geometrica dei saldi delle risposte degli operatori alle due domande, l’una sulla situazione degli affari correnti della loro impresa e l’altra sulla situazione economica futura, a 2-3 anni, sempre della loro impresa. *Il saldo è la differenza tra le risposte positive e negative , espresse in percentuale Fonte: Panel Ismea

3 L’Indice di Clima di Fiducia dell’Agricoltura
I Settori Agricoli nel terzo trimestre 2013 L’analisi settoriale evidenzia che quattro su sei dei settori osservati hanno registrato un indice migliore di quello medio generale e solo due – quello dei seminativi e della zootecnia da carne - un indice più basso. Ciononostante, su base trimestrale, tutti i settori hanno registrato un miglioramento; lo stesso vale nel confronto in ragione d’anno, eccetto che per il settore dei seminativi il cui indice ha registrato una lieve flessione. *Esclusi Olive da olio e Vite da vino Fonte: Panel Ismea

4 L’Indice di Clima di Fiducia dell’ Agricoltura
Evoluzione dell’indice a livello settoriale – 1/3 Settore dei seminativi Settore delle coltivazioni legnose (olio e vino esclusi) Nel settore dei seminativi, come rilevato a livello generale, al miglioramento della fiducia hanno concorso entrambe le componenti, seppure in misura maggiore quella relativa agli affari correnti. Nell’ambito dei pareri raccolti presso gli operatori del settore, sono state riscontrate tuttavia delle differenze, ravvisabili nel maggiore ottimismo condiviso dalle aziende foraggere e orticole e, di converso, nel tono più pacato delle imprese floricole e dedite alle colture industriali. L’umore delle imprese cerealicole è invece risultato allineato a quello medio di settore. Nel settore poi delle legnose, il miglioramento della fiducia è stato determinato dall’evoluzione positiva pressoché paritetica di entrambe le componenti. Anche in questo caso tuttavia, da un’osservazione più dettagliata dei dati a disposizione, si evincono delle percezioni lievemente diverse a seconda della produzione prevalente, più ottimistiche tra gli agrumicoltori e più mitigate tra i frutticoltori. Fonte: Panel Ismea

5 L’Indice di Clima di Fiducia dell’ Agricoltura
Evoluzione dell’indice a livello settoriale – 2/3 Settore dell’olivicoltura da olio Settore della vitivinicoltura Migliora anche la fiducia delle imprese delle olive da olio e della vite da vino. Nel caso dell’olivicoltura, nonostante la concorrenza spagnola abbia generato delle tensioni al ribasso del prezzo di vendita dell’olio di oliva, hanno giocato a favore le previsioni positive sulla produzione del periodo, seppure da ultimo lievemente riviste al ribasso a causa dei problemi fitosanitari che stanno interessando alcune produzioni nazionali. Nel settore vitivinicolo le dinamiche del trimestre si profilano simili, dato che il miglioramento della fiducia è riconducibile al sentiment sugli affari correnti – sospinti dai buoni quantitativi vendemmiati. La componente futura, viceversa, pur positiva ha registrato un peggioramento trimestrale, che potrebbe spiegarsi con le previsioni al ribasso dei prezzi dei vini e con le incertezze connesse alla concorrenza internazionale sul mercato estero. Fonte: Panel Ismea

6 L’Indice di Clima di Fiducia dell’ Agricoltura
Evoluzione dell’indice a livello settoriale – 3/3 Settore della zootecnia da carne Settore delle zootecnia da latte Nel settore zootecnico, infine, si è avuto un miglioramento della fiducia degli allevatori di animali da latte, fiducia che è rimasta invece stazionaria, su base trimestrale, presso gli allevatori di animali da carne. Nel primo caso, la definizione della trattativa estiva del prezzo del latte ha determinato una maggiore stabilità tra le imprese del settore che hanno quindi migliorato i pareri sulla situazione degli affari correnti della propria azienda. Nel settore della zootecnia da care, invece, l’indice della fiducia umori molto diversi, che si rivelano particolarmente negativi tra gli allevatori di bovini e più positivi tra gli allevatori avicoli e soprattutto suinicoli. Fonte: Panel Ismea


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